Quella mattina di inizio aprile faceva ancora un po’ freddo e Mora era nervosa. Era stata nel paddock tutta la settimana senza che io potessi farla muovere e aveva voglia di correre. Le misi la sella, il sottopancia, la testiera e via al galoppo sulla strada sterrata che porta verso i campi. Una corsa sfrenata in cui c’era solo la sua criniera, il profumo della primavera e il vento sul viso.
In mezzo a un campo di grano prossimo alla strada, una macchia scura volava radente sulle spighe verdi, veloce quanto Mora.
È lei. È arrivata finalmente a colorare la primavera. Ecco la prima rondine!
Ogni volta che vedo la prima rondine mi emoziono. È come se quell’incontro mettesse il sigillo alla fine dell’inverno e all’inizio di un nuovo ciclo della vita. Ma non è solo quello. Le emozioni sono legate anche al ricordo di mio