



IL simbolo di Santa Rita è la rosa, che il 22 maggio viene benedetta in tutti i luoghi dedicati al suo culto, invadendo i centri storici di città come di piccoli borghi. Santa Rita da Cascia è una delle figure più amate dai fedeli cattolici di tutto il mondo, rispettata e venerata da sempre come colei a cui affidare la soluzione dei casi impossibili. Una figura che ha fatto della modestia e della moderazione il suo stile, conducendo una vita con grandi dolori e scelte tutt’altro che facili. Una donna che si è fatta ricordare per la sua semplicità ma anche per qualche prodigio.
LA STORIA DALLE ORIGINI
Margherita Lotti, questo il suo vero nome, nasce nel 1381 a Roccaporena, una frazione non lontana da Cascia, in Umbria, da Antonio Lotti e Amata Ferri.
La sua è una famiglia per bene, stimata e benestante. I suoi genitori sono dei “pacieri di Cristo”, un incarico delicato affidato loro dall’amministrazione comunale per ricomporre le liti ed evitarne la degenerazione. Sono gli anni in cui la guerra tra guelfi e ghibellini travolge anche le vicende familiari. L’educazione della giovane Rita è affidata agli Agostiniani,