

redattore ed esperto di noir

Torino. La mattina del 9 febbraio 1988, Giorgia Padoan, studentessa universitaria di 21 anni, viene svegliata dal suono del citofono. A entrare nel suo appartamento al terzo piano di un palazzo in via Gottardo è una persona che. Ma l’uomo misterioso non si costituì mai. La voce, prontamente registrata su nastro da Roberto, finì comunque negli atti dell’inchiesta, che di lì a poco sarebbe stata archiviata. Venticinque anni dopo accadde qualcosa di sorprendente. Nuove indagini confrontarono la voce misteriosa con diversi individui legati alla vita di Giorgia. La voce coincideva perfettamente con quella di un professore universitario, ex studente dello stesso ateneo frequentato da Giorgia. Interrogato dagli inquirenti, negò però di aver mai conosciuto la ragazza e presentò inoltre le buste paga che attestavano la sua presenza sul posto di lavoro il giorno dell’omicidio. L’interrogatorio dal PM a capo dell’inchiesta ebbe inoltre breve durata a causa dello stato cagionevole del sospettato. Fu questo l’ultimo illusorio spiraglio di luce prima di abbandonare anche l’omicidio di Giorgia nel cosmo dei cold case.