
LA STORIA INEDITA SCRITTA IN ESCLUSIVA PER VOI

Quando Fe si ritrova finalmente di fronte a Mauricio, le gambe tremano tanto quanto il suo cuore. Basta che il capomastro alzi lo sguardo perché l’anima affondi nel corpo: sembra un altro uomo, molto diverso da quello che lei ricordava. Sembra che il tempo gli sia passato sopra come un rullo compressore. Quello che le costa di più è la lontananza dall’immagine di lui che custodiva come un tesoro, che tante volte era stata protagonista dei suoi sogni, e i suoi occhi che ora sono annebbiati dall’alcol e dalla sconfitta.
Ma quello che è stato, è stato. E quegli occhi che non sembrano suoi si risvegliano al vederla con uno scintillio di rancore.
«Che diavolo ci fai qui? Come osi?». La sua voce rimbomba come un colpo nella taverna dove Fe lo ha trovato, poi torna il silenzio teso. I pochi clienti che a quest’ora occupano i tavoli o sono accostati al bancone, con la triste familiarità di chi ha ormai smesso di preoccuparsi dell’ora in cui inizia a bere, si voltano verso di loro. Fe non sa nemmeno da cosa cominciare. Fino a dove dovrebbe tornare indietro nel tempo per rispondere alle domande di Mauricio?
Sei settimane prima, Fe si trovava con Rosario ad aspettare notizie di Puente Viejo nell’hotel di Caracas dove alloggiavano. Erano stati Alfonso ed Emilia, dopo essersi incontrati in seguito al massacro, a essersi presi la briga di tenerle informate giorno dopo giorno su quello che accadeva a Puente Viejo. Sono lettere che servono a poco e lasciavano molte domande. Questa corrispondenza aveva spinto la matriarca dei Castañeda