
e di connessione tra esseri umani che dimostrano come ‘la via italiana all’AI’ possa essere fatta del contrario dell’alienazione e dell’isolamento degli individui, e quindi di emancipazione e abbattimento di frontiere, geografiche e sociali. Su questo inizio di ecosistema si innesta il Programma strategico Intelligenza artificiale 2022-2024 del governo, varato a novembre, da cui emergono in particolare i due pilastri su cui occorrerà investire maggiormente negli anni a venire: la costruzione di competenze, dalle vocazioni nelle scuole alla formazione universitaria fino ai dottorati di ricerca; e il sostegno pubblico diretto e indiretto alla ricerca applicata e allo sviluppo di