che si deve al clima mite di Tivoli e alle terre canalizzate dalle acque del fiume Aniene quello dell’Uva Pizzutello, o uva corna come viene chiamata dai, l’Uva Pizzutello ha la particolarità di avere acini lunghi e ricurvi, che ricordano per l’appunto la forma di un corno, e va gustata ben matura. Le sue origini sono discusse, c’è chi pensa che già all’epoca dei Romani fosse presente in queste zone (e a Pompei, come sottolineerebbe la di Plinio il Vecchio) e chi, invece, crede sia una varietà portata dalla Francia dal Cardinale Ippolito d’Este. Sta di fatto che l’Uva Pizzutello compare in moltissime stampe ottocentesche a ornare i pergolati di Villa d’Este e, ancora oggi, è piantata su pergole e mai su filari, negli orti e non nelle vigne. L’uva corna si raccoglie a settembre ed è disponibile unicamente in tale mese. Oltre a essere una prelibatezza per il suo sapore dolce e la consistenza croccantina, l’Uva Pizzutella è importantissima anche per il paesaggio agrario tiburtino e della Valle dell’Aniene: i pergolati su cui nasce e cresce, per cui vengono utilizzati come pali di sostegno forcinotti di castagno e un’erba locale (la cartica) per legare le piante tra loro, sono peculiari della zona e spesso a.ancati da rose. Questo mix di elementi per decenni ha reso unici nel loro genere gli orti tiburtini ed è proprio dal desiderio di preservarne l’originalità, e ovviamente la succulenta uva corna, che è nato il Presidio dell’Uva Pizzutello di Tivoli nel tentativo di salvaguardare la biodiversità di questo territorio.
L’Uva Pizzutello
Feb 26, 2022
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