Quale sarà la prossima PANDEMIA?

uanto avvenuto con il Covid-19 è sotto gli occhi di tutti. Lo scenario in cui siamo stati catapultati in maniera apparentemente inaspettata, in realtà, era stato dettagliatamente previsto in una simulazione effettuata il 18 ottobre 2019 a New York al Johns Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill & Melinda Gates Foundation, i quali diedero vita all’Event 201. Esso simulava l’emersione di un nuovo coronavirus (il termine «coronavirus», infatti, è generico ed esiste da anni) trasmesso dai pipistrelli ai maiali e infine all’uomo, con un veloce contagio che portava a una pandemia. Nella simulazione, tutto aveva avuto origine in una porcilaia in Brasile, per poi trasmettersi da persona a persona nelle zone limitrofe e da lì nelle popolose città brasiliane, dalle quali infine si spostava in Portogallo e nel resto del mondo. All’inizio alcuni Stati riescono a controllarne la virulenta espansione, ma poi tutto il mondo viene infettato a ondate. Il primo anno non si riesce a ottenere alcun vaccino, e vengono utilizzati palliativi per contenerne i sintomi respiratori più evidenti. Le conseguenze a livello planetario sono di forte impatto, sia a livello economico sia dal punto di vista sociale. Dopo 18 mesi e 65 milioni di morti lo scenario inizia a migliorare, con un minor numero di persone suscettibili di essere contagiate, avendo sviluppato anticorpi ed essendo arrivato un vaccino efficace al 90 per cento. Come si suol dire, la realtà supera la fantasia o, più correttamente
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