Eccellenze tricolore L’ amaretto
ati, secondo alcuni, nell’Italia medievale e ispirati alla tradizione araba dei dolci a base di pasta di mandorle, questi pasticcini da forno a base di albume, zucchero e mandorle amare e ,) e, ovviamente, in Sicilia (pasti i mennula). Conosciuto in tutto il mondo è poi il liquore Amaretto di Saronno che, prodotto con alcool, mandorle amare e zucchero viene bevuto liscio o con ghiaccio come digestivo dopo i pasti, oppure usato come ingrediente di numerosi . Ma, come detto nel titolo, il piacere si accompagna spesso a qualche amarezza: infatti le mandorle amare e le armelline usate tradizionalmente sono da consumarsi con moderazione e attenzione per evitare che l’amigdalina in esse contenuta si trasformi, durante la digestione, in dosi dannose di cianuro. Il problema è però oggi brillantemente risolto dall’uso di estratti e aromi naturali di mandorla, privi di ogni componente pericolosa. Gli amaretti, giocano anche un loro ruolo importante in gastronomia, entrando nella preparazione tradizionale di numerose ricette, solitamente dolci, (il e le pesche ripiene piemontesi, la torta Crescionda spoletina ecc.), ma non solo. In Lombardia vengono spesso usati nei ripieni dei tortelli di zucca, o sbriciolati in zuppe e creme di verdura. L’abbinamento consigliato con il biscotto amaretto è un Moscato Passito piemontese o, perché no, di Pantelleria. Salute!
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