La perla nera del Salento
DALLE TERRE SOLEGGIATE DELLA PUGLIA proviene uno dei simboli del Sud Italia, il Negroamaro che, per superficie coltivata e qualità, è il vitigno più importante, insieme al Primitivo, di tutta la regione e che insieme ad Aglianico e Nero d’Avola rappresenta una delle uve migliori di tutto il nostro Meridione.
Il colore nero violaceo, la buccia spessa e resistente e una polpa dolce e succosa sono le caratteristiche di questa uva, probabilmente introdotta nel e greco che significano “nero”. Una seconda supposizione vuole che il suo nominativo sia stato creato dall’unione di due termini del dialetto regionale, e (nero e amaro), che definivano le sue caratteristiche visive e gustative. Dall’Ottocento, invece, il nome “amaro” si è staccato dal prefisso “negro”, per ricordare la sua astringenza tipica dovuta agli intensi tannini. Tra le numerose ipotesi, resta il fatto che il nome Negroamaro rappresenta e incarna senza dubbio il manto scuro di quest’uva. E il rosso che se ne ricava è caratterizzato dallo stesso colore impenetrabile, da profumi eterei e da un gusto rotondo e leggermente amarognolo, che rendono questo vino una delle espressioni più celebri e importanti della Puglia enologica, che può assumere nomi diversi a seconda della zona di produzione.
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