L’enigma della MONTAGNA SPACCATA

editore e scrittore
Con poche, dense parole, Matteo nel suo Vangelo descrive il momento della morte di Gesù: «Emesso un alto grido, spirò. Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono» (Mt 27, 50-52).
La situazione è drammatica e anche piena di simbolismi: il velo del tempio che si squarcia è stato interpretato in mille modi, come anche la risurrezione di morti (veri e propri zombi, a questo punto, come abbiamo già scritto su e come ha sottolineato anche Arnaldo Casali nel suo ). E poi ci sono le rocce che si spezzano. Un modo plastico per descrivere, vale a dire la – 8, 22). Ma forse anche un cataclisma reale, visto quello che scrive lo stesso Matteo al versetto 54 dello stesso capitolo 27: «Il centurione e quelli che con lui faceva no la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: “Davvero costui era Figlio di Dio!”».
Stai leggendo un'anteprima, registrati per continuare a leggere.
Inizia il tuo mese gratis