Caccia al VIRUS
«Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: “Vieni”. Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l’Inferno. Fu dato loro potere sopra la quarta parte della terra per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra».
Il passo, allo stesso tempo spaventoso ed enigmatico, è tratto dall’ultimo testo biblico, ossia il Libro della Rivelazione, più comunemente conosciuto come Libro dell’Apocalisse. Nel capitolo sei al versetto sette, appena menzionato, è descritta la pestilenza, ultimo flagello prima degli accadimenti funesti della fine dei tempi. La mente corre ai giorni nostri e alla diffusione pandemica del cosiddetto coronavirus; a diffondersi non è solo la malattia, ma soprattutto la psicosi che genera la paura e anche una serie incontrollabile di comportamenti conseguenti: la discriminazione inusuale delle persone con gli occhi a mandorla (anche se non specificatamente di origine cinese), una ricaduta negativa sulle attività commerciali locali e a livello internazionale legate alla Cina, e addirittura la corsa all’acquisto delle mascherine sanitarie. A dire il vero, anche a causa di una esposizione tendenziosa da parte dei mezzi di informazione, lo scenario più che essere realmente apocalittico, viene solo percepito e amplificato come tale. Ma che cos’è realmente una pandemia?
UN PO’ DI CHIAREZZA
Il termine pandemia dal punto di vista etimologico deriva dal greco pandemos, ossia “che
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