Alieni, Antico Egitto e STARGATE


Tra i film piu hanno sfruttato, in maniera sostanziale e strutturale, l'esistenza e il funzionamento interno di questi stargate, vi sono Stargate e Contact

La moderna astrofisica ha ipotizzato l’esistenza dei wormholes o ponti di Einstein-Rosen nella loro varietà attraversabile, introducendo il concetto degli stargate o varchi dimensionali che, piegando lo spazio-tempo, sono in grado di accorciare enormemente, rendendoli possibili, la durata dei viaggi fra le stelle. Il celebre studioso della problematica ufologica Josef Allen Hynek affermò a Firenze, nel 1984, che «Hollywood ha sviluppato produzioni orientate, realizzando così, per il piccolo e il grande schermo, una vera e propria forma di condizionamento occulto, a carattere pedagogico, an-
che di ordine subliminale». Appare del tutto verosimile, pertanto, che la realtà del fenomeno wormholes sia stata usata, a più riprese, dal cinema, specialmente nel genere sciencefiction. Tra le pellicole cinematografiche che più di tutte hanno sfruttato, in maniera sostanziale e strutturale, l’esistenza e il funzionamento interno di questi stargate, vi sono e . Il film fu diretto nel 1997 da Robert Zemeckis e interpretato da Jodie Foster nel ruolo dell’astrofisica Ellie Arroway, Matthew Mc-Conaughey nel ruolo del reverendo Joss Palmer e David Morse nel ruolo di Ted Arroway, padre di Ellie. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo, edito nel 1985, di Carl Edward Sagan (1934-1996), noto divulgatore e scienziato che lavorò per la NASA e fu tra i fondatori del SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence). In essa viene mostrata, in un crescendo di
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