Mistero Magazine

THRILLER in salsa fiamminga

autore TV e critico cinematografico

Alla fine basta avere un televisore mediamente grande, luci spente, alcuni amici (pochi e con le dovute distanze), pop-corn, e l’effetto cinema è in parte riprodotto. No, non è la stessa cosa,, ultima fatica del belga Olivier Masset-Depasse, che grazie ai nove premi Magritte (gli Oscar locali) ha battuto i Dardenne (scusate se è poco). è un thriller dal fascino fiammingo ma di ispirazione decisamente statunitense. Progetto azzardato? In parte, ma l’idea in questo caso vince. La storia è semplice: Alice e Céline amano le loro vite, sono vicine di casa e amiche, hanno due belle famiglie, integrate perfettamente in un quadretto che sembrerebbe rispettare perfettamente un’America nel pieno boom economico e descritta con tutti i cliché degli anni Sessanta. Questa amicizia accomuna anche i due figli piccoli. Un giorno la tragedia. Il figlio di Céline muore sotto gli occhi impotenti di Alice. Il rapporto fra le due non è più lo stesso, e da una solida amicizia nascono ansie e sospetti che esasperano e sconvolgono ancora di più una situazione precaria. Il sospetto, doppio appunto, si insinua nelle due donne, e regge l’intera struttura narrativa di un film che al dualismo affida il compito più gravoso, raccontare la lotta di due madri che difendono il proprio territorio. In bilico tra realtà e paranoia, in cui anche il telespettatore non esce immune (almeno fino alle scene finali), Masset-Depasse strizza l’occhio a illustri colleghi quali Hitchcock e Lynch. Ma il confronto con i grandi del genere appare leggermente sproporzionato, ed è il rischio che si corre quando si decide di costruire un impianto narrativo così complesso: non di rado ci si imbatte nella spiacevole sensazione del “tutto troppo”, che scherma lo spettatore da una possibile empatia di livello superiore. Nonostante questo, il compito di restituire un intrattenimento che non lascia insoddisfatti è portato dignitosamente a casa. Sarà per la cura maniacale del dettaglio? Sarà per i colpi di scena improvvisi ben riusciti? Anche, ma non solo. La perfetta costruzione dell’immagine, con un sapiente uso dei colori che esalta le caratteristiche delle due donne, e una colonna sonora efficace, impreziosiscono un prodotto ben confezionato.

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