Le forme di Venere

Madalina Diana Ghenea. Cinema, danza, televisione, fashion. Il colpo di fulmine con Paolo Sorrentino in Youth: una specie di apparizione, incorporea nonostante le evidenze, in quella piscina che stava tra il Cocoon di Ron Howard e La montagna incantata di Thomas Mann. Forse un po’ anche la Nascita di Venere di William-Adolphe Bouguereau. Chissà. Comunque nascita di una stella rumena capace di spiazzare e di costruirsi, con intelligenza imprenditoriale, un’immagine e una carriera orientate in pari misura tra lo show business, la moda, le campagne pubblicitarie, la recitazione. In autonomia e forte capacità decisionale, con un futuro che, forse, è ancora molto da scrivere.
Madalina: l’incontro con Sorrentino ancora fresco di Premio Oscar. Come fu il primo contatto e che cosa l’attrasse maggiormente della parte che le proponeva?
Ho incontrato Paolo in un momento di totale infelicità, uno dei momenti più di Richard Shepard con Jude Law, eravamo a New York all’anteprima e avevo detto a Jude che avevo fatto questo provino con Sorrentino; lui mi ha augurato di fare il film è mi ha detto che anche per lui sarebbe stato un sogno lavorare con Paolo. Tornata in Italia a fare il secondo provino l’ho raccontato a Paolo. Sono contenta che insieme abbiano ottenuto il grande successo di e . è un cristallo multisfaccettato, un film che prende personaggi secondari e li porta al centro per pochi secondi. Che bella la scena con Paul Dano, lui aveva le lacrime negli occhi, che grande attore è. Quella piccola grande lezione che Miss Universo dà è una delle chiavi del film e forse una delle chiavi di quest’industria. Amo quel personaggio che sconvolge più con la parola che con il corpo.
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