Kuala Lumpur
di un multiculturalismo morbido, in cui musulmani, buddisti, induisti e cristiani si rispettano o si sopportano. Ricorda Singapore senza le ossessioni per il decoro e gli eccessi artificiali, con quel disordine arruffato che sa di autentico. In un angolo echeggia un mercatino di Pechino, quello accanto pare Westminster oppure Manchester, più in là inciampa nel cliché della megalopoli asiatica, vetro e acciaio su, su, sempre più su a fare solletico al cielo. Kuala Lumpur è una metropoli a sviluppo verticale ma con la pancia ben salda nelle tradizioni, un cantiere di futuro che non
