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Quanto vale la vita di una ragazzina?

Il 24 GENNAIO DEL 2018 RACHAEL DENHOLLANDER è entrata in tribunale per parlare dell’abuso sessuale subito da Larry Nassar quando era una bambina. È stata lei a chiudere la straordinaria processione di circa 150 donne che hanno rilasciato una ‘impact statement’ all’udienza preliminare del processo a quello che è stato per un lungo periodo il medico della USA Gymnastics, la federazione di ginnastica statunitense, e della Michigan State University (Msu). In piedi allo scranno di fronte a Nassar, mentre le sue parole arrivavano al mondo intero, Denhollander, ex ginnasta 34enne diventata avvocato per la tutela minorile e madre di quattro bambini, ha concluso la sua deposizione con una domanda: “how much is a little girl worth?” (“quanto vale una ragazzina?”, ndt).

Per decenni, il lavoro di Nassar come medico sportivo delle atlete della Msu e della Usa Gymnastics lo ha aiutato ad avere un accesso senza restrizioni alle ragazze e alle giovani donne di cui ha abusato sessualmente in modo seriale. Da quando Denhollander è diventata la prima vittima ad accusare pubblicamente di abuso il medico, a settembre del 2016, altre 500 donne si sono fatte avanti per denunciare Nassar. Secondo alcuni esperti del caso, questo numero potrebbe arrivare a 1000, alla fine. A luglio del 2017, Nassar si è dichiarato colpevole dell’accusa di detenzione di materiale pedopornografico, e qualche mese dopo, si è dichiarato colpevole anche delle molteplici accuse di abuso sessuale su minori. È probabile che passerà il resto della sua vita dietro le sbarre. A maggio del 2018, la Msu ha accettato di pagare un risarcimento di 500 mln di dollari alle vittime che avevano fatto causa all’università, in quello che è stato il più vasto importo mai pagato in relazione ad accuse di abuso sessuale. Con quella vittoria finanziaria, la domanda di Denhollander ha assunto un significato dolorosamente letterale. Il patteggiamento ha messo la parola fine ad una lunga e difficile vicenda, ma ne ha inaugurata un’altra. Le vittime come Denhollander si sono calate nel pozzo delle negoziazioni, con avvocati e intermediari, sulla distribuzione dei risarcimenti. In un processo che comprende un’imbarazzante combinazione di scuse contrite, fredda matematica, e spesso strazianti racconti di abusi subiti, centinaia di donne stanno imparando il ‘valore’, in dollari, della propria sofferenza.

Dopo un anno di processo di mediazione, molte delle vittime

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