IL TURISMO È DIVENTATO DIGITAL (E DARK)
dall’app o trascorrere le ferie sullo yatch a noleggio che altrimenti non vi sareste mai potuti permettere. Tornare ai tempi dell’antica Pompei con un videogioco o muoversi nella camera azzurra di Van Gogh con la realtà aumentata. E poi, ancora: guai a scegliere un ristorante senza consultare Tripadvisor, a riservare un tavolo senza The Fork, a prenotare un volo senza il confronto-prezzi dell’algoritmo, a comprare il biglietto del musical senza la startup per saltare la fila. Il turismo è cambiato: ormai non esiste vacanza che non sia digital, o esperienza culturale che non si avvalga di un supporto ‘smart’. Nel 1700 i giovani aristocratici europei arrivavano in Italia per il ‘Grand Tour’, il viaggio di formazione che avrebbe dovuto renderli migliori. Pare che il termine turismo e la tendenza delle masse a viaggiare provenga proprio da lì: oggi il nostro Paese mantiene un’alta vocazione turistica, ma il settore - che pesa oltre il
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