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Titoli di questa serie (5)
- Levrieri
Questo testo è stato scrtto per dare una risposta a una domanda che molti appassionati di cani prima o poi si fanno: perché molto spesso nelle razze levriere esistono due varietà di soggetti: quelli da esposizione e quelli da lavoro? Non che questo succeda solo con i levrieri, ma diciamo che la differenza risulta più stridente a confronto con altre razze, in cui spesso vi è maggiore uniformità morfologica tra le linee da expo e le linee da prova o da impiego sul campo. Il dualismo nei levrieri è molto marcato e - a volte - le varietà sono anche più di due; ad esempio nel Greyhound troviamo tipologie da expo, da corsa, da coursing e da caccia, tra l’altro con enti diversi che le tutelano. La risposta sta fondamentalmente nel tipo di pressione selettiva che viene effettuata sulla razza, alla quale vengono attribuiti scopi e finalità diverse, quindi anche la discendenza viene selezionata in modi e maniere diverse. Questo testo vorrebbe spiegare - nel modo più lineare possibile - perché è logico che accada quel che accade: destinazioni diverse di una razza portano a modifiche della stessa secondo un antico principio delle scienze biologiche per cui «la funzione determina la forma» e non il contrario.
- Levrieri & Segugi primitivi
Questo testo è un catalogo delle razze levriere presenti nelle diverse regioni della Terra per le quali sono riuscito ad ottenere ragionevoli certezze di esistenza anche in nuclei di piccole dimensioni ma comunque significativi. Il criterio di esposizione è quello geografico ed etnografico piuttosto che quello del riconoscimento da parte di enti cinofili ufficiali. Per completare il quadro sui «segugi che cacciano a vista», quali sono appunto i levrieri, sono state previste apposite sezioni per i segugi di tipo primitivo, che vengono considerati gli antesignani dei moderni levrieri e altri segugi che fanno utilizzo «anche» della vista per l’inseguimento della preda. Si è ritenuto utile aggiungere anche una sezione sugli «incroci standardizzati» che vengono utilizzati per la caccia in molte regioni e che provengono da razze levriere mescolate tra loro o tra queste e altre tipologie di razze canine. Inoltre è stata prevista una sezione per quelle razze levriere, spesso citate, ma delle quali non risulta più alcuna traccia, se non a livello letterario. Per questa edizione digitale è stata aggiunta una appendice integrativa con le segnalazioni fatte da alcuni lettori che avevano letto la prima edizione a stampa. Non si ritiene di essere stati esaustivi, ma di aver messo un po’ di ordine nella babele delle denominazioni che spesso si incontrano nella descrizione dei levrieri «occidentali» e «orientali» come ancora spesso si legge nelle monografie di razza.
- Levriero Afgano - Afghan Hound
Il testo presenta la raccolta e traduzione dei materiali illustrativi riferiti alla relazione presentata al Congresso Mondiale sul Levriero Afgano (Afghan Hound World Congress) tenutosi a Padenghe sul Garda tra il 30 Aprile e il 1° Maggio 2014. Tema della relazione: "I levrieri afgani allevati per il coursing simulato e la corsa in pista si allontanano dal tipo «globalizzato» allevato per le esposizioni di bellezza. Modelli a confronto". Relatore: Mario Canton.
- Levrieri & Segugi Primitivi: 2ª edizione digitale.
Questa seconda edizione digitale è stata integrata in gran parte con segnalazioni fatte dai lettori dopo l'uscita della prima edizione (a stampa e digitale) e della seconda edizione a stampa. Sono stati inseriti in particolare: il Boher Windhond (detto anche Boher Greyhound), diffuso in Sudafrica; il Cirneco di Lampedusa (con segnalazione delle varianti di colore del Cirneco dell’Etna); lo Slovensky Kopov e in generale di tutti i segugi che originano dalla Polonia sino alla Grecia, comprendendo tutte le nazioni balcaniche e transilvaniche dell’Est Europa e le regioni delle Alpi Austriache. Sono segugi che, pur utilizzando il naso per la cerca e lo scovo, presentano un marcato utilizzo della vista nelle fasi di inseguimento e specialmente di contenimento della preda, una volta raggiunta; l'Alaunt e il Bull Arab.
- Greyhound. Breve saggio su una razza millenaria.
La caccia è una attività sempre più ridotta nei paesi occidentali. Il coursing è bandito da molte nazioni. Le corse in pista non sono molto ben viste in molte regioni del globo. Tutte le attività che tradizionalmente coinvolgevano un Greyhound, fatto salvo il suo ruolo di cane da compagnia – compito svolto come molte altre razze – sono in notevole crisi nei loro rapporti con la società contemporanea. Non è impensabile che nel giro di pochi decenni questa razza, dalle origini millenarie e con lo sviluppo nella forma in cui noi lo conosciamo degli ultimi cinquecento anni, possa sparire o quantomeno ridursi a numeri irrisori rispetto a quelli segnati negli ultimi secoli o anche mutare completamente il suo aspetto. Forse il Greyhound potrà essere salvato dai pochi appassionati – in modesto ma costante aumento – che lo terranno come cane di casa o per farci insieme delle attività sportive come il lure coursing, le corse amatoriali, il bikejoring o altro. Proprio per far capire a queste generose persone «cosa si ritrovano tra le mani» ho deciso di scrivere qualche riga sul Greyhound. Una «breve storia» che forse non solo i diretti proprietari, ma anche altri, potrebbero trovare interessante.
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