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Verso una sociologia clinica del lavoro
La ricerca sociale e valutativa come costruzione di senso condiviso
Professione sociologo clinico: La passione spinge all'azione
Serie di e-book22 titoli

Sociologia Clinica

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Info su questa serie

Il volume è suddiviso in due parti. Nella prima, curata dal sociologo e psicologo Tommaso Francesco Anastasio, si evidenzia lo stretto legame e la necessaria collaborazione, dialettica e compenetrazione di approcci e metodi tra sociologia e psicologia per aiutare l’uomo ad aumentare i propri margini di libertà. Nella seconda, curata dalla sociologa e consulente per il disagio socio-relazionale Sonia Angelisi, viene esposta - sostanzialmente come pratica di sociologia clinica - la consulenza sociolistica, un metodo innovativo che riprende il paradigma salutogenico passando per la distinzione tra disagio sociale e sociologico.
LinguaItaliano
Data di uscita16 feb 2017
Verso una sociologia clinica del lavoro
La ricerca sociale e valutativa come costruzione di senso condiviso
Professione sociologo clinico: La passione spinge all'azione

Titoli di questa serie (22)

  • Professione sociologo clinico: La passione spinge all'azione
    Professione sociologo clinico: La passione spinge all'azione
    Professione sociologo clinico: La passione spinge all'azione

    Questo Quaderno presenta gli interrogativi e le risposte che si pongono al centro della figura del sociologo clinico, non come sociologo orientato alla teoria ed alla metodologia di matrice accademica, ma vera e propria figura professionale. Un sociologo professionale e professionista sa fare uso della sociologia per affrontare problemi sociali da diagnosticare e soprattutto da risolvere, cambiando i fattori che li generano, a danno dei soggetti interessati.

  • Verso una sociologia clinica del lavoro
    Verso una sociologia clinica del lavoro
    Verso una sociologia clinica del lavoro

    I contributi di ricerca offerti dalla sociologia del lavoro, in particolare nel contesto francese, spingono l’autore di questo Quaderno ad ampliare l’approccio di analisi dei problemi del lavoro e dei lavoratori alla sociologia clinica. A partire proprio dagli autori e dalle scuole che ne hanno reso necessaria la sua elaborazione, la sociologia clinica applicata al lavoro e soprattutto ai problemi dei lavoratori si presenta come una chiave di lettura e di azione di cui i sociologi devono dotarsi per contribuire alla soluzione dei problemi sociali.

  • La ricerca sociale e valutativa come costruzione di senso condiviso
    La ricerca sociale e valutativa come costruzione di senso condiviso
    La ricerca sociale e valutativa come costruzione di senso condiviso

    Fare ricerca non è una semplice operazione, ma un processo che coinvolge più attori sociali, li rende partecipi delle sue azioni, li rendi protagonisti dei risultati che si ottengono. Fare ricerca implica necessariamente non la produzione di un dato finale oggettivo, estraneo ad ogni possibile valutazione; la ricerca avvia un processo di valutazione condivisa tra gli attori della ricerca e che perciò si traduce in effetti di cambiamento sociale. Chi fa ricerca, quindi, una volta che si è liberato della logica della quantofrenia, della oggettività dei dati, sa ricercare nei dati e nei loro indicatori qualcosa di altro, di più significativo: il senso condiviso. Anche questo non è di per sé un dato, ma il risultato di una costruzione sociale. Claudio Bezzi, sociologo, si occupa da sempre di metodologia della ricerca sociale e valutativa. Ha insegnato, svolto attività professionale in Italia e all'estero, e ha scritto diversi saggi sul metodo della ricerca; fra i principali Il nuovo disegno della ricerca valutativa, Fare ricerca coi gruppi e Domanda e ti sarà risposto; tutti editi da Franco Angeli.

  • Principi fondamentali dell'intervento comunitario: Una breve introduzione al lavoro con la collettività
    Principi fondamentali dell'intervento comunitario: Una breve introduzione al lavoro con la collettività
    Principi fondamentali dell'intervento comunitario: Una breve introduzione al lavoro con la collettività

    Cosa significa lavorare con la comunità da un punto di vista sociologico? Quando e in che termini è possibile parlare di "comunità" partendo da un collettivo di individui? Quali e quanti tipi di intervento può attuare un sociologo professionista? Quali strumenti utilizza per il suo lavoro? La famosa sociologa clinica americana, Jan Marie Fritz, cerca di rispondere sinteticamente a queste e ad altre domande riguardanti la pratica della sociologia con le comunità. La Prof.ssa Fritz ci ricorda inoltre che, a differenza del lavoro di ricerca scientifica, ogni situazione di intervento è unica e dal sociologo professionista ci si aspetta che sia creativo, che eserciti un’arte in ogni sua fase. ENGLISH ABSTRACT What does it mean to work with the community from a sociological point of view? When and how is it possible to speak of "community" starting from a collective of individuals? What and how many types of intervention can a professional sociologist implement? What tools does they use for their work? The renown American clinical sociologist, Jan Marie Fritz, tries to answer shortly these and other questions concerning the practice of sociology with the community. Prof Fritz also reminds us that, unlike scientific research, each intervention situation is unique and the sociologist is expected to be artistic in collaboration, analysis, design implementation and evaluation. Jan Marie Fritz è docente ordinario all’Università di Cincinnati e senior research scholar presso il Center for Sociological Research dell’Università di Johannesburg. Le sue aree di interesse professionale e accademico sono: la sociologia clinica, i women’s studies, l’intervento e analisi dei conflitti, la mediazione. In qualità di senior representative per la missione dell’ISA (International Sociological Association) presso l’ONU, si è occupata, in modo particolare, dello applicazione dei piani d’azione nazionali basati sulla risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (Donne, pace, sicurezza). La Prof.ssa Fritz è una mediatrice nell’ambito della special education per lo Stato del Kentucky (USA); è membro del Comitato esecutivo dell’I.S.A.. È stata più volte Presidente della RC46 dell’I.S.A., la divisione di Sociologia Clinica; è tuttora consulente per la progettazione di programmi di formazione universitari. Ha ricevuto numerosi premi tra cui il Distinguished Career Award dell’American Sociological Association per la pratica professionale sociologica (2010); il premio annuale dell’Ohio Mediation Association, il Better World Award (2011); il Fulbright Illustre Chair in Human Rights e International Studies (2011) e, nel 2012, ha vinto il Distinguished Book Award per il pregevole volume dal titolo International Clinical Sociology.

  • Verso una teoria dell'intervento sociologico
    Verso una teoria dell'intervento sociologico
    Verso una teoria dell'intervento sociologico

    Ciò che è peculiare dell’intervento sociologico è l’essere (1) finalizzato alla definizione operativa della situazione e (2) il prendere in considerazione i plurimi ed interattivi livelli di partecipazione sociale che strutturano le condizioni umane e ne consentono un’eventuale risoluzione in caso di problematicità. I predetti livelli sono ulteriormente differenziati, ricorrendo allo studio di alcuni casi, in termini di modalità operative - diretta, indiretta o cooperativa - e livello di contesto sociale a cui è diretto l'intervento, che sia quello personale, quello gruppale, l’organizzazione o il mondo sociale qui descritti come livelli “quantici” d’interesse. A differenza di altre professionalità che possono rivendicare una qualche competenza d’intervento in questi ambiti, l'intervento sociologico si caratterizza per essere di specifica pertinenza del sociologo clinico.

  • Dal virus dell'indifferenza al Coronavirus
    Dal virus dell'indifferenza al Coronavirus
    Dal virus dell'indifferenza al Coronavirus

    Questo Quaderno attraversa con alcune riflessioni questa fase pandemica, partendo da una posizione di osservazione e analisi di un accadimento reale che, a parere di chi scrive, era già da tempo nell'orizzonte del possibile. Il reale del limite che lo sfruttamento della Natura, così come dell’uomo sull'uomo, ciclicamente si presenta nella scena: spesso riusciamo ad evitarlo, lasciando che siano altri ad occuparsene, lontani da noi che siamo i privilegiati di questa Terra. A fronte di questa che non è solo un’emergenza, ma un processo da tempo in atto e che ora varca i nostri confini, la Sociologia potrebbe cogliere l’occasione per sviluppare la sua capacità di essere "Clinica" ed essere di aiuto non solo nella comprensione dei fatti, ma anche nel costruire interventi efficaci. Occorre, perciò, per i sociologi, lavorare proponendo pratiche di cura e di analisi nuove, inedite. Solo facendo questo la Sociologia, applicandosi ed implicandosi nel cambiamento in atto, può diventare "intervento", legandosi e dialogando con tutte quelle discipline che, almeno sulla carta, già operano in questo senso.

  • Che cos'è la sociologia applicata: una breve introduzione
    Che cos'è la sociologia applicata: una breve introduzione
    Che cos'è la sociologia applicata: una breve introduzione

    Ciò che viene presentato è una sorta di ribaltamento del modo di vedere la sociologia, come un risultato possibile di un nuovo e diverso intreccio tra teoria e metodologia a partire dalle “diverse pratiche di sociologia applicata”. Nelle considerazioni della Zevallos non si ravvisa una sorta di superamento della sociologia “accademica”, ma piuttosto una sua riconfigurazione come scienza “aperta” nelle sue formulazioni teoriche e nelle sue articolazioni metodologiche. La attuale situazione del lavoro del sociologo che si vede attribuire un debole o assente riconoscimento della professionalità ci sollecita perciò a concentrare l’attenzione sui processi in atto di sviluppo della “pratica sociologica”, della “sociologia pratica” e in definitiva di una “sociologia pubblica”.

  • Il sociologo nel contrasto delle povertà educative
    Il sociologo nel contrasto delle povertà educative
    Il sociologo nel contrasto delle povertà educative

    Numerosi progetti operativi e ricerche empiriche che si avvalgono di competenze sociologiche hanno evidenziato che la povertà educativa dei minori è significativamente associata alla povertà economica delle famiglie. Allo stesso tempo, progetti e ricerche evidenziano che la povertà educativa è un problema molto esteso che coinvolge giovani e adulti di molti gruppi sociali che incontrano significative difficoltà nella lettura e comprensione di un testo scritto ai fini di una partecipazione consapevole alla vita sociale.

  • I-Care… E-Care: Nuove reti di servizi nelle relazioni di aiuto alle persone nei territori e nelle comunità
    I-Care… E-Care: Nuove reti di servizi nelle relazioni di aiuto alle persone nei territori e nelle comunità
    I-Care… E-Care: Nuove reti di servizi nelle relazioni di aiuto alle persone nei territori e nelle comunità

    Il rapporto tra salute e benessere costituisce non solo un binomio, ma una connessione di cui occorre sempre cogliere il valore strategico. Tanto più in una situazione di pandemia, che distanzia, interrompe tante relazioni sociali, isola le persone, mettendole in difficoltà, se già sono in difficoltà, non solo sotto il profilo economico, ma anche quello della salute e in particolare in presenza di crescenti disabilità. Da ciò la necessità di disporre di altri strumenti di aiuto, che favoriscano la ripresa della comunicazione sia verbale che in altre forme. Da ciò l’attenzione deve essere posta su una continuità assistenziale che può essere favorita ed estesa dalla teleassistenza. Si passa quindi ad un completamento e ad un rafforzamento dell’I-Care, unendo ad esso l’E-Care, un sistema di teleassistenza anche a 24 ore. In questo contesto si trasforma anche il lavoro professionale del sociologo e degli altri operatori sociali, impegnati nelle azioni e nei programmi per il benessere e la salute delle persone nelle comunità.

  • Il valore sociale del "Citizen Journalism"
    Il valore sociale del "Citizen Journalism"
    Il valore sociale del "Citizen Journalism"

    Il tema affrontato dall’autore non rientra nella norma degli interessi dei giornalisti o di coloro che si occupano del mondo della informazione collettiva. Due temi sono affrontati dall’autore. Partendo da una prospettiva anche pratica e professionale della sociologia, ci si chiede come si può fare giornalismo di cittadinanza, incentrato sui temi, i problemi che persone, gruppi, comunità vivono quotidianamente e su come giungere a possibili soluzioni. Di conseguenza in un contesto di una informazione di massa, è importante dare voce a chi rischi di rivestire solo la figura dello spettatore, mentre per assolvere ad una funzione sociale del fare informazione, occorre creare le condizioni affinché lo spettatore diventi sempre di più spettautore. Un testo che merita attenzione e riflessione per una diversa rappresentazione del giornalismo e della gestione della informazione di massa.

  • Il ruolo della Sociologia nel mondo sanitario
    Il ruolo della Sociologia nel mondo sanitario
    Il ruolo della Sociologia nel mondo sanitario

    Il testo in questione si propone di analizzare le diverse modalità in cui la figura del sociologo può inserirsi all'interno del Sistema Sanitario Nazionale, facendo riferimento ai suoi apporti professionali sia nella dimensione microsociologica (miglioramento del rapporto medico-paziente, umanizzazione delle cure), sia in quella meso-sociologica (coordinamento di equipe multidisciplinari, interventi nelle organizzazioni e nelle comunità) e sia in quella macrosociologica (politiche di welfare e rapporti con istituzioni sanitarie). Attenzione particolare al concetto di salutogenesi e alla salute inteso come fatto sociale su cui agire in sinergia privilegiando l'aspetto sociologico in grado non solo di costruire programmi di promozione e prevenzione della salute sulle macerie del solo approccio patogenico ultimamente troppo contaminato da una ipermedicalizzazione e farmacologizzazione della vita, ma anche di pensare a politiche sanitarie di lean for patient ovvero centrate sul paziente e sui suoi bisogni.

  • I sociologi dovrebbero smetterla di parlare di classi sociali: Leggere, comprendere e intervenire sulle disparità sociali?
    I sociologi dovrebbero smetterla di parlare di classi sociali: Leggere, comprendere e intervenire sulle disparità sociali?
    I sociologi dovrebbero smetterla di parlare di classi sociali: Leggere, comprendere e intervenire sulle disparità sociali?

    In contrasto con le posizioni della sociologia classica (concetti, modelli basati sulla separazione tra teoria e realtà), l'attenzione dell'Autore appare fortemente focalizzata su alcune cruciali questioni: che ne è dell’azione sociale? Che ne è della realizzazione – si e ci interroga Fox – di progetti finalizzati a ridurre lo svantaggio sociale? Che ne è della materialità che segna le differenze, le diseguaglianze? Che ne è, in altri termini, della possibilità di infrangere quell’invisibile lastra di cristallo – tanto per usare l'efficace metafora di Kenneth B. Clark nel suo Dark Ghetto. Dilemmas of Social Power - che bloccherebbe ogni accesso ai canali delle possibilità e dei mutamenti economici (che incidono, ovviamente, sulla qualità di vita delle persone)? Anche con questo breve saggio, il Prof. Nick Fox ben illustra come già a partire da una maggiore consapevolezza delle ‘relazioni affettive’ - di cui sono intrisi i progetti, i metodi e le tecniche della ricerca – che legano tra loro eventi, ricercatori e dati per consentire determinati tipi di risultati dell'attività di ricerca (e, pertanto, in forza di un'attenta valutazione della micro-politica della ricerca); possono essere progettati e riprogettati degli assemblaggi e delle research machines che mettano in grado di utilizzare i risultati della ricerca per sfidare la politica e/o migliorare il proprio ambiente di vita. Quello proposto da Fox, appare come un approccio teorico e metodologico innovativo, integrato ed equilibrato che induce a riflettere sull'importanza di mettere sempre in relazione il micro e il macro, laddove la dimensione teorica si scompone e si ricompone in rapporto con la dimensione pratica della vita sociale. Emergono, così, come inequivocabili i punti di contatto con gli scopi della sociologia applicata e clinica.

  • Per una sociologia impegnata nella realtà sociale / Por una sociología comprometida con la realidad social
    Per una sociologia impegnata nella realtà sociale / Por una sociología comprometida con la realidad social
    Per una sociologia impegnata nella realtà sociale / Por una sociología comprometida con la realidad social

    Quanto viene proposto in queste pagine non è volto a creare un nuovo manuale di sociologia, ma a cambiare il modo non solo di “vedere” aspetti della vita sociale prima dimenticati o sottovalutati (come le relazioni tra mondi della vita e sistema sociale), ma anche di praticare il cambiamento della vita sociale per affrontare e risolvere i problemi in atto, spesso di difficile soluzione, affermando in definitiva il primato del benessere sociale (sia nella dimensione del Welfare che del Well-being). È questo un testo, in definitiva, che rappresenta un passo importante a cui devono seguire altri passi, per dare senso ad una sociologia “differente”. El propósito de estas páginas no pretende crear un nuevo libro de texto de sociología, sino cambiar la forma en que «vemos» no solo aspectos de la vida social antes olvidados o subestimados (como las relaciones entre los mundos de la vida y el sistema social), sino también poner en práctica el cambio de la vida social para abordar y resolver los problemas actuales, que a menudo resultan difíciles de resolver, mediante la afirmación en última instancia de la primacía del bienestar social (tanto en la dimensión del welfare como del well-being). En definitiva, este texto representa un paso importante al que deberán seguir otros tantos, a fin de dar sentido a una sociología «diferente».

  • L'innovazione della sociologia narrativa
    L'innovazione della sociologia narrativa
    L'innovazione della sociologia narrativa

    Il saggio tratta di sociologia narrativa e delle metodologie e tecniche utilizzate da questo approccio. L’utilizzo della sociologia narrativa permette di cogliere i cambiamenti della società e percorrere il filo conduttore tra passato, presente e futuro. Attraverso di essa il sociologo osserva ed ascolta l’intervistato comprendendo la società in cui esso vive. Le informazioni sono utili per capire come la società ha influenzato la persona: non solo il suo stile di vita ma anche il comportamento e, a livello più profondo, il pensiero. Ci permette di capire come la società sta cambiando e come si può intervenire e/o migliorare la vita umana. Grazie alla sociologia narrativa, il sociologo analizza i fenomeni sociali anche nei loro aspetti problematici. Le storie e le narrazioni sono strettamente legate alla comprensione della società. Attraverso lettere, diari, social, video e ogni altra forma verbale, para verbale e non verbale si comprendono non solo il pensiero e le azioni di ogni singolo individuo, ma anche la società e il periodo storico in cui la persona agisce.

  • La prospettiva teorico-metodologica della sociologia clinica: Elementi per un dibattito critico sul contributo teorico-metodologico di Vincent de Gaulejac*
    La prospettiva teorico-metodologica della sociologia clinica: Elementi per un dibattito critico sul contributo teorico-metodologico di Vincent de Gaulejac*
    La prospettiva teorico-metodologica della sociologia clinica: Elementi per un dibattito critico sul contributo teorico-metodologico di Vincent de Gaulejac*

    Nel presente contributo si cerca di esplorare criticamente la proposta teorico-metodologica della cosiddetta ‘sociologia clinica’ così come si è sviluppata, a partire dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso, in Francia. Di detto ambito disciplinare, prendiamo in considerazione il lavoro di Vincent de Gaulejac, recentemente tradotto in spagnolo e indicato tra i più significativi. A partire dal fruttuoso rapporto tra psicoanalisi e sociologia, de Gaulejac si affida all’approccio biografico per comprendere le pratiche sociali stabilendo una connessione tra la storia familiare e le traiettorie sociali. L’ipotesi centrale alla base della sua proposta metodologica è il pensare l’individuo come il prodotto di una storia della quale lo stesso cerca di diventarne il soggetto. Nella prima parte ci approssimiamo al modo in cui de Gaulejac osserva il legame tra individuo e società evidenziando al contempo gli aspetti più complessi dei suoi contributi, come l’idea della nevrosi di classe. Nella seconda parte, invece, proponiamo una riflessione sul ‘nodo’ problematico costituito dall’articolazione tra diverse categorie: esperienza, storia sociale e storia di vita. Considerata la rilevanza crescente delle storie di vita, siamo convinti che la prospettiva della sociologia clinica può contribuire significativamente al dibattito in corso nell’ambito delle scienze sociali.

  • La cura professionale: Considerazioni sociologiche - condivisibili anche da non sociologi - sulla cura, l’utilizzo di sostanze nocive e sul gioco d’azzardo
    La cura professionale: Considerazioni sociologiche - condivisibili anche da non sociologi - sulla cura, l’utilizzo di sostanze nocive e sul gioco d’azzardo
    La cura professionale: Considerazioni sociologiche - condivisibili anche da non sociologi - sulla cura, l’utilizzo di sostanze nocive e sul gioco d’azzardo

    Questo lavoro cerca di proporre l'idea che ogni disciplina, sociologia compresa, ritaglia un proprio spazio nella realtà, parziale, ma utile alla comprensione del disporsi degli eventi. L’utilizzo di concetti "fuori contesto", l'accettazione apodittica nella pratica sociologica di concetti, derivanti da altre discipline, come la medicina, può avere effetti estremamente deleteri perché reifica la realtà e dimentica che essa è costruita costantemente dall'azione individuale e dalle riflessioni filtrate dalla ragione.

  • L'empatia come interazione pura: Da Weber alla Neurosociologia
    L'empatia come interazione pura: Da Weber alla Neurosociologia
    L'empatia come interazione pura: Da Weber alla Neurosociologia

    Il dialogo tra Sociologia e Neuroscienze Sociali potrebbe permettere l’approfondimento, puntuale, di diversi concetti divenuti, erroneamente, appannaggio di discipline volte all’universalismo scientifico. Il tentativo presentato in questo paper è quello di riproporre il concetto di empatia, partendo sì dai classici per pensiero sociologico per entrare in dialogo con le neuroscienze sociali, ma soprattutto rileggendo Ardigò e, senza la presunzione di proporre cambi di direzione, aprire un dialogo costruttivo che eviti di cadere nei due più grandi universalismi, biologico e culturale.

  • Sociologia e Psicologia: Un dialogo necessario per la salute e il benessere delle persone e delle comunità. La lectio magistralis di Amalio Blanco Guido
    Sociologia e Psicologia: Un dialogo necessario per la salute e il benessere delle persone e delle comunità. La lectio magistralis di Amalio Blanco Guido
    Sociologia e Psicologia: Un dialogo necessario per la salute e il benessere delle persone e delle comunità. La lectio magistralis di Amalio Blanco Guido

    Nella prospettiva di una sociologia non solo interessata alla diagnosi sociale, ma anche finalizzata alla risoluzione dei problemi sociali, per generare salute e benessere delle persone e delle comunità, la riflessione di Gianluca Piscitelli si presenta particolarmente significativa. Ciò in quanto, partendo dalla riflessione di Amalio Blanco, si apre subito al confronto con un noto psicologo bolognese e con sociologi che si sono caratterizzati non per le attività accademiche, ma per qualificate attività professionali in diversi contesti sociali. Perciò, il contributo offerto in questo testo non è particolare né occasionale, ma è volto a provocare riflessioni e contributi anche da parte di altri sociologi che operano sul campo, con diverse attività in diversi contesti professionali.

  • Lavoro emotivo, lavoro emozionale: Una lettura sociologica delle emozioni
    Lavoro emotivo, lavoro emozionale: Una lettura sociologica delle emozioni
    Lavoro emotivo, lavoro emozionale: Una lettura sociologica delle emozioni

    La sociologia offre interessanti riflessioni, in particolar modo in relazione alla costruzione sociale delle emozioni: se è vero che neurobiologicamente e da un punto di vista scientifico le emozioni sono neutre, lo stesso non si può dire da un punto di vista sociale. Ogni società, ma anche famiglia o qualsiasi altra forma di aggregazione sociale definisce quali emozioni sono accettate, quali etichette linguistiche utilizzare per descriverle, norma le modalità di manifestazione delle stesse e plasma, al contempo, la capacità dei suoi membri di riconoscerle, interpretarle e viverle. Possiamo affermare che le emozioni sono una potentissima chiave di lettura del rapporto tra individuo e contesto sociale, a qualsiasi livello: una chiave sociologica utilissima nelle sessioni di training e coaching e non solo.

  • Il lavoro del sociologo dentro strutture socio-sanitarie: L'esperienza in RSA
    Il lavoro del sociologo dentro strutture socio-sanitarie: L'esperienza in RSA
    Il lavoro del sociologo dentro strutture socio-sanitarie: L'esperienza in RSA

    Una definizione attiva della figura del sociologo rispetto al ruolo socio-sanitario che è stato conferito con la l. n. 106 del 23 luglio 2021. In particolare, il sociologo specialista all’interno delle RSA, in grado di promuovere la cura, nelle sue diverse complessità e dinamiche, secondo una serie di metodologie atte a creare un ambiente di relazione sinergico tra i diversi attori interni ed esterni che la compongono. Il testo, quindi, intende far conoscere in maniera più precisa l'ambiente di lavoro del sociologo professionale, i problemi da affrontare per migliorare le prestazioni delle Rsa, in un contesto di cooperazione tra diverse figure di operatori sociali, socio-sanitari, anche in relazione con il personale medico.

  • Relazionalità cosciente: Un approccio sociologico per comprendere la sociability contemporanea
    Relazionalità cosciente: Un approccio sociologico per comprendere la sociability contemporanea
    Relazionalità cosciente: Un approccio sociologico per comprendere la sociability contemporanea

    La funzione razionale e l’emancipazione individuale non determinano solamente specifiche modalità di azione ma anche una particolare concezione cognitiva capace di condizionare l’esistenza umana. Osservare e interpretare la realtà in questi termini permette di enfatizzare il ruolo dell’interazione sociale, ponendo però al centro l’intenzionalità individuale. Ne conseguono concetti chiave che non si annullano vicendevolmente ma possono coesistere in un’unica dimensione. Concetti da cui oggi il lavoro del sociologo non può prescindere: soggettività, relazionalità ed emozioni.

  • Relazioni e disagio: La consulenza sociolistica come pratica di sociologia clinica
    Relazioni e disagio: La consulenza sociolistica come pratica di sociologia clinica
    Relazioni e disagio: La consulenza sociolistica come pratica di sociologia clinica

    Il volume è suddiviso in due parti. Nella prima, curata dal sociologo e psicologo Tommaso Francesco Anastasio, si evidenzia lo stretto legame e la necessaria collaborazione, dialettica e compenetrazione di approcci e metodi tra sociologia e psicologia per aiutare l’uomo ad aumentare i propri margini di libertà. Nella seconda, curata dalla sociologa e consulente per il disagio socio-relazionale Sonia Angelisi, viene esposta - sostanzialmente come pratica di sociologia clinica - la consulenza sociolistica, un metodo innovativo che riprende il paradigma salutogenico passando per la distinzione tra disagio sociale e sociologico.

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