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Dissemination/Implementation Science Committee Jorgen Vestbo, MD, PhD - Chair Task Group
Sensibilizzare gli operatori sanitari, le istituzioni e la popolazione generale sulla BPCO Migliorare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione Stimolare la ricerca
CATEGORIA
FONTE
Sommario
1. Definizione e classificazione 2. Epidemiologia e costi 3. Fattori di rischio 4. Patogenesi, anatomia, patologica e fisiopatologia 5. Diagnosi e Trattamento
Definizione
La BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva ( BPCO ) una malattia respiratoria cronica caratterizzata da ostruzione al flusso persistente ed evolutiva legata a rimodellamento delle vie aeree periferiche ed enfisema.
La BPCO prevenibile ed efficacemente curabile ed variabilmente associata a significativi effetti extrapolmonari e comorbilit, che possono contribuire alla sua gravit. Lostruzione, il rimodellamento delle vie aeree periferiche e lenfisema sono associati ad una abnorme risposta infiammatoria delle vie aeree e del parenchima polmonare allinalazione di fumo di sigaretta o di altri inquinanti.
Comorbidit
Le comorbidit possono essere classificate come: 1. con-causali, quando condividono con la BPCO fattori di rischio, ad es. fumo ed et per la cardiopatia ischemica. 2. complicanti, quando rappresentano effetti extrapolmonari della BPCO, ad es. osteoporosi o depressione. 3. concomitanti, ovvero malattie croniche coesistenti senza relazione causale nota con la BPCO.
Tuttavia, in rapporto al livello di conoscenze attuali, spesso difficile classificare una comorbidit in modo univoco.
Principali comorbidit
Insufficienza cardiaca cronica Coronaropatia e Infarto miocardico Vasculopatia periferica Neoplasia polmonare Sindrome metabolica/Diabete mellito Osteoporosi Depressione Insufficienza renale cronica Embolia polmonare Aritmie
Infiammazione sistemica (aumento di PCR, IL-6, IL-8, TNF-; cellule infiammatorie circolanti; stress ossidativo sistemico) Alterazioni nutrizionali e cachessia (aumento del dispendio energetico e del catabolismo, alterata composizione del corpo, carenze di micronutrienti come la vit D o i folati) Stato procoagulatorio -----Sarcopenia Patologie cardiovascolari (malattia aterosclerotica pluridistrettuale) Ridotta densit minerale ossea (osteopenia, osteoporosi) Alterazioni ematologiche (anemia, prevalentemente normocitica e normocromica)
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Le comorbidit hanno importanti effetti sulla prognosi del paziente con BPCO. L'insufficienza respiratoria progressiva spiega solo un terzo circa della mortalit legata alla BPCO; quindi fattori diversi dalla progressione della malattia polmonare devono avere un ruolo di rilievo. I decessi dei pazienti con BPCO avvengono prevalentemente a causa delle comorbidit, specie cardiovascolare e neoplastica, piuttosto che per la BPCO. Circa un terzo dei pazienti affetti da cardiopatie affetto anche da BPCO che ne aumenta il rischio di morte. La riduzione del VEMS un fattore di rischio di mortalit per tutte le cause
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Nel programmare la gestione del paziente indispensabile tener conto di possibili condizioni morbose concomitanti, molto comuni nei pazienti con et >65 anni. Appare logico una ricerca mirata di quelle comorbilit che, come losteoporosi o linsufficienza renale, sono altamente prevalenti e spesso clinicamente silenti. Non noto se lapplicazione contemporanea di linee guida rivolte a differenti patologie interferisca con il raggiungimento degli obiettivi terapeutici di ciascuna condizione. In futuro la formulazione e limplementazione di specifiche linee guida dovr avvalersi di un contributo multidisciplinare sia specialistico che del medico di medicina generale.
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Vengono definiti a rischio i pazienti con tosse ed espettorazione cronica, ma con spirometria normale. Questi pazienti non necessariamente progrediscono allo Stadio I: BPCO lieve. La presenza di tosse ed espettorato comunque patologica e deve indurre alla ricerca di una causa sottostante.
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Stadio
Sintomi
I Lieve
II Moderato
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Oltre alla riduzione del VEMS e allaumento della dispnea: Malnutrizione (BMI < 21 Kg/m2) Grado di intolleranza allo sforzo Frequenza e gravit delle riacutizzazioni Indici compositi tra i parametri sopramenzionati * Insufficienza respiratoria (PaO2 < 60 Torr) Ipercapnia (PaCO2 > 45 Torr) Cuore polmonare Numero e gravit delle Co-morbidit
(*) BODE = BMI, VEMS, dispnea (MRC), capacit esercizio (test del cammino) ADO = et, dispnea (MRC),VEMS DOSE= dispnea (MRC), VEMS, storia di fumo, frequenza esacerbazioni
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Sommario
1. Definizione e classificazione 2. Epidemiologia e costi 3. Fattori di rischio 4. Patogenesi, anatomia, patologica e fisiopatologia 5. Diagnosi e Trattamento
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Colpisce tutte le popolazioni ma maggiore nei Paesi industrializzati rispetto a quelli in via di sviluppo. in continuo aumento nei Paesi industrializzati. Interessa entrambi i sessi ed in aumento soprattutto nel sesso femminile. Aumenta con let.
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Prevalenza
Il 4-6% degli adulti europei soffre di BPCO clinicamente rilevante. La pooled prevalenza di BPCO, sulla base dei valori spirometrici del 8.9%. La prevalenza dei sintomi aumenta con let ed interessa pi del 50% di maschi fumatori di et superiore ai 60 anni.
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Prevalenza
La BPCO un problema non trascurabile fin dallet giovanile. Studi epidemiologici hanno evidenziato che, nei soggetti tra 20 e 44 anni, il 10% presenta tosse ed espettorato senza segni di ostruzione bronchiale ed il 3.6% sintomi di ostruzione bronchiale (Stadi I - III).
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Prevalenza in Italia
in aumento rispetto ai dati degli anni 80. sotto diagnosticata rispetto alle diagnosi formulate attraverso questionari standardizzati negli studi epidemiologici.
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Morbidit
La morbidit prevista in notevole aumento nel mondo con uno spostamento dal 12 al 6 posto. In termini di ricoveri ospedalieri in Italia i casi di BPCO risultano al 7 posto (fonte ISTAT 2003).
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Nel 1990 la BPCO era la 12 causa di DALYs persi al mondo, responsabile per il 2.1% del totale. Secondo le previsioni, nel 2020, la BPCO occuper il 5 posto, preceduta soltanto da cardiopatia ischemica, depressione grave, incidenti stradali e vasculopatie cerebrali. Questo sostanziale aumento nellimpatto globale della BPCO proiettato nei prossimi 20 anni riflette, in gran parte, laumentato uso di tabacco in molti Paesi e le variazioni nellet delle popolazioni nei Paesi in via di sviluppo.
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Mortalit
La BPCO la 4a causa di morte negli Stati Uniti (dopo cardiopatie, neoplasie e malattie cerebrovascolari) e la 5a nel mondo. Nel 2000 lOMS ha stimato che ci siano state 2.8 milioni di morti per BPCO.
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Mortalit in Italia
Le malattie dell apparato respiratorio rappresentano la 3a causa di morte in Italia (dopo malattie cardiovascolari e neoplasie). La BPCO causa di circa il 50% delle morti per malattie dellapparato respiratorio. La mortalit interessa le fasce di et pi avanzate. La mortalit da BPCO 2-3 volte maggiore nei maschi rispetto alle femmine, ma in aumento anche tra le femmine.
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Coronaropatie
Infarto
Altre Malattie CV
BPCO
2.0
1.5 1.0 0.5 0
-59%
1965 - 1998
-64%
1965 - 1998
-35%
1965 - 1998
+163%
1965 - 1998
-7%
1965 - 1998
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Tra il 1985 ed il 1995 il numero di visite mediche per BPCO negli USA aumentato da 9 a 16 milioni. Nel 1995 i ricoveri per BPCO negli USA sono stati 500.000 con una spesa sanitaria di circa 5 miliardi di dollari. Nel 2002, negli USA, i costi diretti sono stati di 18 miliardi di $ ed i costi indiretti di 14.1 miliardi di $.
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La dimensione globale della BPCO crescer enormemente oltre ogni logica previsione quando si manifesteranno le conseguenze dellabitudine al fumo di tabacco nei Paesi in via di sviluppo. I costi sono elevati ed aumenteranno proporzionalmente allinvecchiamento della popolazione, allincremento della prevalenza della BPCO ed al costo degli interventi medici e di salute pubblica gi esistenti.
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Bill.
6.0
4.0
2.0
2002
Dal Negro R.W et al. Monaldi Arch Chest Dis, 2002; 57:1, 1-7
2007
Dal Negro R.W. et al., Respir. Med., 2008; 102: 92-101
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Sommario
1. Definizione e classificazione 2. Epidemiologia e costi 3. Fattori di rischio 4. Patogenesi, anatomia, patologica e fisiopatologia 5. Diagnosi e Trattamento
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Fattori di rischio
AMBIENTALI (modificabili)
Fumo di sigaretta attivo, passivo, materno Inquinamento outdoor, indoor Esposizione professionale (polveri organiche/inorganiche) Stato socioeconomico/povert Nutrizione Infezioni
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Fumo di sigaretta
Il fumo di sigaretta la principale causa della BPCO In Italia 12.2 milioni di persone fumano (28.6% dei maschi e 20.3% delle femmine) Negli USA 47 milioni di persone fumano LOMS stima nel mondo oltre 1 miliardo di fumatori, con un aumento fino ad oltre 1.6 miliardi nel 2025. Nei Paesi a basso-medio tenore di vita la percentuale di fumatori sta crescendo in modo allarmante
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Fumo di sigaretta
Circa il 30% dei fumatori (> 10 pack-year) oltre i 40 anni presenta una limitazione al flusso aereo. Circa il 40-50% dei fumatori sviluppa BPCO.
Fletcher C, Peto R. BMJ 1977; 1: 1645 Jyrki-Tapani K, et al.COPD 2005; 2:331 Lokke A, et al. Thorax 2006; 61:935 Shahab L, et al. Thorax 2006; 61:1043 Pelkonen M, et al. Chest 2006; 130:1129 Rennard SI, et al. Lancet 2006; 367:1216
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Solo il 20% dei fumatori dichiara di avere ricevuto dal proprio medico il suggerimento a smettere di fumare. Solo il 2.2% dei fumatori dichiara di avere smesso di fumare utilizzando un aiuto medico o farmacologico.
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TOTALE FUMATORI 11,1 milioni 21.7% EX FUMATORI 6,5 milioni 12.7% NON FUMATORI 33,4 milioni 65.6%
MASCHI 5,9 milioni 23.9% 3,9 milioni 15.7% 14,8 milioni 60.4%
FEMMINE 5,2 milioni 19.7% 2,6 milioni 9.8% 18,6 milioni 70.4%
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Prevalenza del fumo di sigarette e consumo medio giornaliero secondo le indagini DOXA condotte fra il 1965 e il 2010
70
65
60
60 53.2
Maschi
Femmine
50
Totale
40
35.4 32.9 34
38.3 34.8 32 28.9 25.9 23.6 26.6 22.3 31.1 27.6 22.5 33.2 30 26.2 22.5 23.6 22.1 29.3 28.6 24.3 20.3 27.9 23.5 19.3 28.9 26.4 22 17.9 25.4 22.3 23.9 21.7 19.7
30
20
16.3
10
6.2 7.7
0 1957 1965 1975 1990 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
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Esposizioni professionali
Il 15-19% delle BPCO che insorgono nei fumatori pu essere riconducibile ad esposizioni professionali, questa percentuale sale al 30% nei soggetti non fumatori che sviluppano BPCO.
Fattori Professionali di rischio x BPCO (Salvi e Barnes Lancet 2009; 374: 73343) Materie Plastiche,Tessili,Gomma,Pelli Autotrasporti pesanti Attivita edile ed estrattiva Industria Alimentare,
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Inquinamento indoor Fumo da combustibili vegetali,animali, carbone Esposizione Lavorativa Agricoltura ed allevamento Esposizione professionale a polveri, sostanze chimiche,i nquinanti da autoveicoli
Esiti di Tubercolosi Infezioni Respiratorie in eta infantile Asma cronica Inquinamento outdoor: da materiale particolato, biossido dazoto, monossido di carbonio Basso livello socioeconomico Basso livello distruzione scolastica Basso livello di nutrizione
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Modello teorico dei rapporti tra sviluppo, plateau e declino della funzione polmonare ed intervento dei fattori di rischio fumo e non fumo correlati
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Probabilit di contrarre la malattia nei 10 anni successivi allet del soggetto, in funzione dei fattori di rischio
(ISS, 2004)
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Sommario
1. Definizione e classificazione 2. Epidemiologia e costi 3. Fattori di rischio 4. Patogenesi, anatomia, patologica e fisiopatologia 5. Diagnosi e Trattamento
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Patogenesi
Particelle e gas nocivi
Infiammazione polmonare
Anti-ossidanti Risposta immune Stress ossidativo
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Patogenesi
INFIAMMAZIONE
Parenchima polmonare
Distruzione dei setti alveolari e degli attacchi alveolari Riduzione del ritorno elastico
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Irreversibili fibrosi della parete bronchiolare riduzione del ritorno elastico distruzione del supporto alveolare
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Reversibili accumulo di cellule infiammatorie, muco ed essudato nei bronchioli contrazione della muscolatura liscia bronchiolare iperinsufflazione dinamica durante lesercizio fisico
49
Infiltrazione di cellule infiammatorie (macrofagi, linfociti CD8 +) Ispessimento e fibrosi della parete bronchiolare
Follicolo linfoide
50
Bronchiolite
BPCO controllo
51
52
Enfisema
normale
panlobulare
centrolobulare
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Disfunzione endoteliale
54
55
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Diagnosi di BPCO
SINTOMI
Dispnea Limitazione allesercizio Tosse ed Escreato
SPIROMETRIA
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Questionario GOLD per lidentificazione precoce dei pazienti con BPCO Potrebbe trattarsi di BPCO?
Sai cos la BPCO? la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, una patologia bronco-polmonare molto frequente, anche se molti pazienti ne sono affetti senza saperlo. Rispondi alle domande e scopri se sei affetto da BPCO.
1.Hai tosse e catarro frequentemente? 2.Fai fatica a respirare rispetto ai tuoi coetanei? 3.Hai limitato lattivit fisica per questo? 4.Hai pi di 40 anni? 5.Sei un fumatore o lo sei stato? SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO
Se hai risposto s a tre o pi domande potresti essere affetto da BPCO, chiedi al tuo medico se ritiene necessario che tu faccia una spirometria. Una diagnosi precoce di BPCO fondamentale nel prevenire un aggravamento di questa malattia.
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La presenza di ostruzione delle vie aeree non reversibile viene definita dalla presenza di un VEMS/CVF < 0.7 misurato 30 minuti dopo 400 mcg di salbutamolo somministrato per via inalatoria (Criterio GOLD 2010 Linee Guida ERS/ATS 2004 e Canadian Society) Il limite fisso 0.7 del rapporto VEMS/CVF non considera landamento fisiologico dellindice rispetto alleta e determina una sottostima della riduzione del flusso aereo nei soggetti giovani e una sovrastima nei soggetti dopo i 50 anni. La Task Force ATS/ERS* per la standardizzazione della spirometria raccomanda pertanto di basare la diagnosi di ostruzione sul Limite Inferiore della norma (LLN) (< 5 percentile del valore teorico)
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CON
Vaz Fragoso et al AJRCCM 2010: 3502 longitudinal, mortality/resp. symptoms FEV1/FVC <5 percentile z-score >reference Vaz Fragoso et al. Resp Med 2010: 2480 longitudinal, mortality/resp. symptoms FEV1<5 percentile z-score >reference, 65-85 yr
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I teorici piu frequentemente in uso in Europa ed in Italia sono ormai datati e pongono alcune problematiche sia nella definizione che nella valutazione della gravit della riduzione del flusso aereo.* E necessario produrre nuovi teorici aggiornati (nuovi strumenti, tecniche di misura, caratteristiche antropometriche, stato di nutrizione, condizioni ambientali dei soggetti normali della popolazione europea) **
* Tale necessit e stata ribadita nella ATS/ERS Task Force. Standardisation of spirometry. Eur Respir J. 2005 Aug;26(2):319-38. ** E in corso un progetto italiano (ITAPRED) per la definizione di nuove equazioni italiane di normalita
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0
1 2 3 4
Litri
VEMS Normale BPCO 4.150 2.350 CVF 5.200 3.900 VEMS/CVF 80% 60%
CVF CVF
5 1 2 3
secondi
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Il test di reversibilit della ostruzione delle vie aeree viene considerato positivo in presenza di un aumento del VEMS>12% e >200 mL del basale 30 minuti dopo 400 mcg di salbutamolo spray Il test non ha valore diagnostico differenziale fra asma e BPCO, pu tuttavia dare indicazioni utili sulla risposta alla terapia
ATS/ERS Task Force. Interpretative strategies for lung function tests. Eur Respir J. 2005 Nov;26:948-968.
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Misura del transfer del CO (TCO): per valutare il danno parenchimale e lalterata distribuzione della ventilazione alveolare. Una riduzione del TCO > 50% del teorico indica presenza di enfisema
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Curve flusso/volume
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Test da sforzo al cicloergometro per valutare la tolleranza allesercizio fisico e la disabilit in previsione di una riabilitazione respiratoria Test di valutazione della forza dei muscoli respiratori: Pressione respiratorie massimali, Pressione transdiaframmatica etc. Polisonnografia (in pazienti con sintomi suggestivi di apnee notturne, ipossiemia o insufficienza cardiaca dx non motivati dalla gravit della BPCO).
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Assieme al VEMS (% teorico) permettono di calcolare il BODE index che fattore prognostico di mortalit
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0-1 >21
2 <21
Celli et al. New Engl J Med 2005;350:1005-12 Modified Medical Research Council
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Esame emocromocitometrico: per valutare la presenza di poliglobulia ECG ed ecocardiografia: nei pazienti con insufficienza respiratoria per valutazione di ipertensione sistolica polmonare e cuore polmonare cronico
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Dosaggio alfa-1-antitripsina
Il test diagnostico per il deficit di alfa-1 antitripsina indicato in tutti i soggetti con BPCO e con asma non completamente reversibile. Poich , allo stato attuale, motivi economici impediscono lapplicazione estesa di questa raccomandazione, il test viene consigliato particolarmente in : soggetti con enfisema panacinare (prevalente ai lobi inferiori), senza evidenti fattori di rischio e/o ad insorgenza precoce (<45 anni di et) fratelli/sorelle di soggetti con deficit di alfa-1 antitripsina (livello evidenza A)
ATS/ERS Statement AJRCCM 2003;168: 818- 900 Ferrarotti I,et al . Transl Res 2007;150:267
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La tomografia computerizzata (TC) del torace non consigliata quale indagine di routine della BPCO La TC trova diverse utili applicazioni in casi selezionati: 1.pianificazione di un intervento chirurgico 2.sospetta associazione di BPCO e di patologia infiltrativa diffusa interstiziale 3.deficit funzionale e/o riduzione della DLCO non spiegabili sulla base del quadro clinico e del radiogramma 4.deficit di alfa 1 antitripsina (prognosi e follow-up)
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5. diagnosi differenziale tra le varie patologie (enfisema versus bronchiolite, per esempio) 6. valutazione di riacutizzazioni severe, specie per escludere embolia polmonare (TC spirale con contrasto) e diagnosi di patologia concomitante 7. la TC ad alta risoluzione (HRCT) consente la diagnosi preclinica dellenfisema; aiuta ad evidenziare il contributo relativo dellostruzione delle vie aeree e della distruzione enfisematosa alla limitazione del flusso aereo, caratteristica della BPCO; consente di valutare tipo prevalente di enfisema, sede, gravit o estensione (score visivo o TC quantitativa), di valutare la prognosi (insieme con altri indici clinico-funzionali) e di eseguire un follow-up non invasivo
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La quantificazione automatica dellenfisema (TCQ) pu essere eseguita sia sulle scansioni stazionarie della HRCT classica sia (come oggi in genere si verifica) sullintero volume polmonare, ottenuto dalla scansione spirale a bassa dose , con metodi diversi (percentili di densit, maschera di densit DM e derivati).
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Il trattamento della BPCO stabile dovrebbe essere caratterizzato da un progressivo incremento della terapia in relazione alla gravit della malattia.
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VEMS < 30% del predetto o VEMS < 50% del predetto pi insufficienza respiratoria cronica
Smettere di fumare.Riduzione attiva degli altri fattori di rischio.Vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica Aggiungere broncodilatatori a breve durata dazione (quando necessario) Aggiungere un trattamento regolare con 1 o + broncodilatatori a lunga durata dazione; Aggiungere riabilitazione Aggiungere glucocorticosteroidi inalatori* Aggiungere ossigeno-terapia a lungo termine in caso di insufficienza respiratoria Prendere in cosiderazione la terapia chirurgica
* Le autorit regolatorie Europea (EMEA) e Italiana (AIFA) hanno approvato luso della combinazione salmeterolo fluticasone in pazienti sintomatici con VEMS prebroncodilatatore <60%. 2011 PROGETTO LIBRA www.goldcopd.it
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Stadio I Lieve
Caratteristiche VEMS/CVF < 0.7 VEMS 80% Con o senza sintomi cronici
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Stadio II Moderata Trattamento raccomandato Broncodilatatori a breve durata dazione al bisogno Trattamento regolare con uno o pi broncodilatatori a lunga durata dazione (A)* Riabilitazione per un numero minimo efficace di sessioni (B)
* Le autorit regolatorie Europea (EMEA) e Italiana (AIFA) hanno approvato luso della combinazione salmeterolo/fluticasone in pazienti sintomatici con VEMS pre-broncodilatatore <60%.
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Caratteristiche VEMS/CVF < 0.7 VEMS 30% < 50% Con o senza sintomi cronici
Trattamento raccomandato
Broncodilatatori a breve durata dazione al bisogno
Trattamento regolare con uno o pi broncodilatatori a lunga durata dazione (A)
Aggiunta di corticosteroidi inalatori (in pazienti con ripetute riacutizzazioni (ad esempio 3 negli ultimi 3 anni) (A)
Riabilitazione per un numero minimo efficace di sessioni (B)
* Le autorit regolatorie Europea (EMEA) e Italiana (AIFA) hanno approvato luso della combinazione salmeterolo/fluticasone in pazienti sintomatici con VEMS pre-broncodilatatore <60%.
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Caratteristiche
VEMS/CVF < 0.7
VEMS < 30% o VEMS < 50% con insufficienza respiratoria o scompenso cardiaco destro
Trattamento raccomandato
Trattamento regolare con uno o pi broncodilatatori a lunga durata dazione (A) Corticosteroidi inalatori (in pazienti con ripetute riacutizzazioni (ad esempio 3 negli ultimi 3 anni) (A) Riabilitazione per un numero minimo efficace di sessioni (B)
Trattamento complicanze
OLT (in presenza di insufficienza respiratoria) Considerare NPPV (in grave ipercapnia) Considerare un trattamento chirurgico
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Importanti obiettivi per prevenire linsorgenza e levoluzione della BPCO sono la riduzione dellesposizione complessiva al fumo di tabacco, alle polveri, ai fumi, ai gas in ambito professionale, allinquinamento degli ambienti interni ed esterni. In particolare vanno incoraggiate le normative che vietino il fumo negli ambienti pubblici e nei luoghi di lavoro e sensibilizzata la popolazione sulla necessit di non fumare nelle abitazioni.
La cessazione del fumo considerato lintervento pi efficace ed economicamente pi vantaggioso, nella maggior parte delle persone, per ridurre il rischio di sviluppare la BPCO ed arrestarne la progressione (A).
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Un trattamento per la dipendenza dallabitudine tabagica efficace e dovrebbe essere proposto ad ogni fumatore (A). Alcuni tipi di intervento sono risultati i pi efficaci (A) : la terapia farmacologica ed il sostegno comportamentale
Lefficacia del sostegno comportamentale aumenta in base allintensit dellintervento ma anche un counseling breve (3 minuti) eseguito dal medico o da altra figura sanitaria aumenta in modo significativo il numero di fumatori che smettono rispetto al tasso di cessazione ottenuto senza alcun aiuto (5 - 10 % - A).
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La diagnosi di BPCO deve essere accompagnata da quella di tabagismo, qualora presente La diagnosi di tabagismo deve essere riportata anche nella Scheda di Dimissione Ospedaliera- SDO (codice ICD IX CM : 305.1)
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Cessazione del fumo e mortalit per tutte le cause secondo il Lung Health Study Valutata a 14.5 anni di follow up
Un programma di intervento intensivo e combinato (terapia sostitutiva nicotinica associata a sostegno motivazionale) in grado di ridurre la mortalit per tutte le cause in fumatori asintomatici con ostruzione bronchiale.
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Declino della funzione polmonare dopo 11 anni di follow up secondo il Lung Health Study
Cessazione definitiva del fumo Soggetti che smettono di fumare in modo intermittente Fumatori correnti
8 9
10
11
Anno
91
La disassuefazione dal fumo di tabacco prioritaria e deve essere indicata al primo posto nella terapia consigliata Al BPCO fumatore motivato a smettere deve essere sempre offerta la possibilit di accedere agli interventi per il trattamento del tabagismo che si sono dimostrati di maggiore efficacia ( counseling intensivo associato a terapia farmacologica), anche ricorrendo agli ambulatori specialistici per la prevenzione e il trattamento del tabagismo ( Centri Antifumo)
92
15 10
5 0 0
<1
2-3 4-7
>7
93
Advise (informare)
Assess ( valutare)
Valutare la motivazione a smettere
Assist ( assistere)
Aiutare nel tentativo di smettere
Arrange ( organizzare)
Pianificare il follow-up Prevenire le ricadute
Lo schema delle 5A un utile pro-memoria per loperatore sanitario, che pu decidere di fermarsi alle prime due A realizzando il minimal advice, oppure, se le sue risorse personali e organizzative lo consentono, pu completare gli interventi.
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Tuttavia: l esecuzione della spirometria e il riscontro di alterazioni funzionali sono momenti utili per motivare un fumatore a smettere e per iniziare un percorso di disassuefazione. La spirometria consigliata durante la valutazione basale dei fumatori provenienti dalla popolazione generale, al fine di identificare la presenza di malattie polmonari in fumatori suscettibili.
Bize R et al, Cochrane Database Sys Rev 2005. Goreka et al, Diagnosis of airflow limitation combined with somking cessation advice increases stop-smoking rate. Chest 2003:123:1916-1923. Bednarek M et al, Smokers with airway obstruction are more likely to quit smoking. Thorax 2006; 61: 869-73. Statelis G et al, The impact of repeated spirometry and smoking cessation advice on smokers with mild COPD. Scand J Prim Health Care 2006; 24: 133-9. Wilt et al, Spirometry as a motivational tool to improve smoking cessation rate. A systematic review of literature. Nicotine Tob Res 2007; 9: 21-32. G. Parkers, et al Effect on smoking quit rqte of telling patients their lung age: the Step2quit randomized controlled trial BMJ 2008:336;598- 600. Sundblad BM, Larsson K, Nathell L Lung function testing influences the attitude toward smoking cessation Nicotine Tob Res. 2009 Nov 19.
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Un intervento di tipo intensivo eseguito durante il ricovero in ospedale seguito da un periodo di follow up di un mese sembra essere efficace nel promuovere la disassuefazione dal fumo
NA Rigotti, MR Munaf, LF Stead Interventions for smoking cessation in hospitalized patients Cochrane Database Syst rev 2007, 3: 1 28 Sundbland BM et al, High rate of smoking abstinence in COPD patients: smoking cessation by hopsitalisation. Nicotine e Tobacco Research 2008; 10: 883-890.
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Sono disponibili diverse terapie farmacologiche efficaci (A) ed almeno una di queste dovrebbe essere somministrata in aggiunta ai consigli pratici se necessario ed in assenza di controindicazioni. Sono considerati di prima scelta i seguenti farmaci: terapia sostitutiva nicotinica, bupropione a lento rilascio e vareniclina (livello di evidenza A).
97
Tasso di astinenza 35,0 21 21,9 23,0 17,0 16,0 10,0 19,0 27,3 28,6 21,2 32,1 25,81 18,55
Controllo 9,0 14 6,0 10,0 10,0 9,0 8,0 9,0 8,3 22,0 8,3 22,0 7,17 5,58
Tashkin, 2001
Wagena, 2005
Tashkin, 2009
American college of Chest Physicians, San Diego 2009
Modificata da: Tashkin Respir Med 2009 e Tonnesen Eur Respir J 2007
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98
GOMMA
automed
2-4 (menta) mg
30/150
CEROTTO
automed
7 7 7 42 30/36/105
automed automed
99
Fra i nuovi farmaci, la vareniclina potrebbe avere un effetto terapeutico aggiuntivo rispetto alle terapie farmacologiche attualmente disponibili nel promuovere la cessazione della abitudine al fumo. Una recente metanalisi ha evidenziato che la vareniclina aumenta la probabilit di smettere di fumare di circa tre volte rispetto al placebo (astinenza continua a 12 mesi OR 3.22 ( CI 95% 2.43-4.27)
( K. Cahill, LF Stead, T. Lancaster Nicotine receptor partial agonists for smoking cessation Cochrane Database of Systematic Reviews 2007 , Issue 1. ArtNo:CD006103)
100
Raccomandazioni della ERS Task Force per la cessazione del fumo in pazienti con malattie respiratorie
I pazienti con patologia respiratoria hanno un bisogno maggiore e pi urgente di smettere di fumare rispetto al fumatore medio; pertanto lo pneumologo dovrebbe svolgere un ruolo attivo e continuativo nel tempo per motivare e sostenere il tentativo di cessazione Il trattamento per smettere di fumare dovrebbe essere integrato nella gestione della patologia respiratoria di fondo
La terapia per smettere di fumare dovrebbe comprendere sia un trattamento farmacologico che un supporto motivazionale Lo pneumologo dovrebbe ricevere una formazione adeguata Risorse economiche dedicate ad implementare queste attivit dovrebbero essere individuate
( P. Tonnesen, L. Carrozzi, KO Fagerstsrom, C. Gratziou, C. Jimenez Ruiz, S. Nardini, G. Viegi, C. lazzaro, IA Campell, E. Dagli, R. West. Smoking cessation in patients with respiratory disease: a high priority, integral component of therapy Eur Respir J 2007; 29: 390-417)
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101
102
Leducazione sanitaria del paziente affetto da BPCO permette di migliorare la sua capacit di gestire la malattia e ottenere una riduzione della frequenza delle riacutizzazioni ed una migliore qualit di vita (Evidenza B)*
Le Associazioni che rappresentano i pazienti con BPCO chiedono che leducazione sia attuata attraverso programmi educazionali diffusi capillarmente a livello nazionale e locale
*Effing T, Monninkhof EEM, van der Valk PP, Zielhuis GGA, Walters EH, van der Palen JJ, Zwerink M. Self-management education for patients with chronic obstructive pulmonary disease. Cochrane Database of Systematic Reviews 2007, Issue 4.
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Tutti gli Operatori sanitari devono essere preparati e conoscere la BPCO e le opzioni diagnostiche e terapeutiche a disposizione Istituzioni ed amministratori, la popolazione generale ed i mass media devono essere informati sulle cause, i rischi, le ricadute socioeconomiche della BPCO Pazienti e familiari , Caregiver, Associazioni di pazienti devono avere accesso ad ogni informazione ed a interventi di educazione specifici e personalizzati su tutti gli aspetti della patologia, dalla prevenzione alla riabilitazione
Leducazione, in particolare quando una componente dei programmi riabilitativi (B):* riduce il rischio di ricovero per riacutizzazione B attenua lansia e la depressione B migliora la risposta alle riacutizzazioni B non migliora i dati funzionali A
La cessazione dal fumo efficace nel rallentare la progressione della malattia e pertanto un intervento educazionale in tal senso indispensabile (A)
*Lacasse Y, Goldstein R, LassersonTJ, Martin S. Pulmonary rehabilitation for chronic obstructive pulmonary disease. Cochrane Database of Systematic Reviews 2006, Issue 4.
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Caratteristiche della malattia Identificazione e controllo dei fattori di rischio e di aggravamento Obiettivi della terapia Piano terapeutico scritto Corretto utilizzo dei farmaci, in particolare gli inalatori Necessit di monitoraggio della malattia Discussione degli argomenti giudicati importanti dal paziente
106
Informazione ed educazione allutilizzo di terapie o mezzi terapeutici o situazioni particolari: Ossigeno terapia Ventilazione meccanica Telemedicina Direttive di fine vita Aspetti della malattia o della terapia giudicati importanti da parte del paziente
Identificazione dei problemi, delle richieste e delle aspettative del singolo paziente Definizione e condivisione degli obiettivi, che vanno adattati alle effettive attitudini e capacit del paziente, al livello attuale di autonomia, alla disponibilit di supporto familiare ed alla sua situazione sociale Valutazione dei risultati secondo metodi standardizzati e ripetibili
Kathryn L Disease Management Program for Chronic Obstructive Pulmonary Disease A Randomized Controlled Trial. AMERICAN JOURNAL OF RESPIRATORY AND CRITICAL CARE MEDICINE 2010; 182: 891-62010
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Metodi educativi
Interventi Individuali o Di Gruppo +/Sussidi Visivi o Audiovisivi +/Materiale Scritto +/Telemedicina +/Internet
109
Pur se spesso i programmi educazionali sono pianificati allinterno degli interventi di riabilitazione e come programmi di gruppo, con il progredire della malattia potrebbe rendersi necessario un programma specifico a seconda delle esigenze personali, da adattare caso per caso al singolo pazinte ed eventualmente quando lautonomia del paziente limitata, comprendente lintervento domiciliare del fisioterapista
SGRQ1 Misura lo stato di salute correlato alla malattia Ampiamente usato negli studi clinici Lungo (76 items) Complesso da somministrare/ calcolare
CCQ2 Misura il controllo clinico Non validato per lutilizzo individuale Breve (10 items)
CAT3
Misura limpatto della BPCO Misura solo la dispnea sulla vita del paziente Utilizzabile di routine nella pratica clinica Breve (5 items) Usato di routine nella pratica Breve (scala a 5 punti)
Jones PW et al. Respiratory Medicine 1991;85(Suppl B):2531 Van der Molen et al. Health and Quality of Life Outcomes 2003;1:1322 Jones PW et al. Eur Respir J 2009; 34: 648654 Bestall JC et al. Thorax 1999;54:5816
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CAT: la struttura
Linterpretazione
Punteggio CAT Impatto della BPCO sulla vita del pazienteLivello di Impatto
> 30
Molto alto
> 20
10-20 < 10
Alto
Medio Basso
0-40
113
La terapia della dipendenza dal fumo va condotta in tutti i pazienti con BPCO. Il trattamento farmacologico viene prescritto solo a pazienti affetti da BPCO che siano sintomatici e/o abbiano una storia di riacutizzazioni, mentre non viene raccomandata in sola presenza di alterazioni spirometriche. Il trattamento farmacologico di un paziente BPCO sintomatico visto in prima visita si basa sulla classificazione spirometrica di gravit della BPCO eseguita in tale occasione. Trattamento farmacologico raccomandato il minimo dosaggio di farmaco/i necessario ad ottenere i massimi effetti con i minimi effetti collaterali .
114
BPCO stabile: principi ed obiettivi della terapia farmacologica allinizio della terapia
Riduzione del rischio attuale: 1. Migliorare sintomi e qualit della vita 2. Aumentare tolleranza allo sforzo 3. Migliorare le alterazioni funzionali (ostruzione, iperinflazione polmonare, lavoro respiratorio) Riduzione del rischio futuro: 1. Ridurre le riacutizzazioni 2. Rallentare la evoluzione della malattia 3. Ridurre la mortalit
115
BPCO stabile
I risultati di
studi clinici potenziat1 su mortalit o declino funzionale non hanno mostrato un effetto significativo del trattamento con la combinazione di salmeterolo e fluticasone o tiotropio su mortalit o declino funzionale (Calverley et al, 2007; Tashkin et al, 2008) Tuttavia successive meta-analisi o post-hoc analisi successive hanno suggerito che la terapia inalatoria con salmeterolo/fluticasone o con tiotropio abbia la potenzialit di ridurre la mortalit o il declino funzionale in pazienti con BPCO moderata grave (Kliber et al, 2010; Decramer et al, 2010) Studi prospettici adeguatamente potenziati in numerosit e durata sono necessari per validare questi importanti outcomes
1. Calverly PMA et al. N Engl J Med 356:775-89, 2007; 2. Tashkin DP et al, New Engl J Med 359: 1543-1554, 2008 2. Kliber et al, Resp Res 11: 56-60, 2010 3. Decramer et al, Lancet 374:1171-8, 2008
116
BPCO stabile: adattamento della terapia al singolo paziente in rapporto alla risposta al trattamento iniziale
La terapia farmacologica regolare consente di ridurre i sintomi e le loro riacutizzazioni, di migliorare la qualit della vita, e di aumentare la tolleranza allo sforzo. La risposta al trattamento per definizione parziale, in quanto la malattia poco reversibile e sensibile al trattamento.
Ne consegue che nel singolo paziente, indipendentemente dal trattamento iniziale che basato sullo stadio di gravit, si aumentano dose e numero di farmaci in combinazione fino ad ottenere una risposta massima, indipendentemente dal livello di gravit di partenza.
Analogamente, in assenza di risposta, si riducono dose e numero di farmaci in combinazione fino ad ottenere la massima risposta individuale con il minimo dosaggio di farmaci.
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117
Seconda scelta
Teofillina (B) Immunomodulatori (B) Antiossidanti (B) Mucolitici (D)
118
La vaccinazione antinfluenzale riduce del 50% la comparsa di patologie gravi e la mortalit (A).
Le vaccinazioni antinfluenzale ed antipneumococcica per via parenterale dovrebbero essere offerte a tutti i pazienti con BPCO (D).
119
I broncodilatatori a lunga durata dazione sono efficaci nel trattamento regolare (A) per controllare o migliorare i sintomi e lo stato di salute.
I beta2-agonisti a durata dazione > 12 ore (salmeterolo, formoterolo) e i beta2 agonisti (indacaterolo) e gli anticolinergici (tiotropio) a durata dazione > 24 ore sono i broncodilatatori inalatori di prima scelta per il trattamento regolare (A)
120
Lefficacia dei broncodilatatori va valutata preferibilmente in termini di miglioramento dei sintomi, della tolleranza allo sforzo e della qualit della vita (A) che di miglioramento funzionale (dellostruzione bronchiale e/o delliperinflazione polmonare) La mancata risposta spirometrica, in presenza di miglioramento soggettivo (sintomi), non motivo di interruzione del trattamento.
121
farmaci a breve durata dazione (A) e pu migliorare la adesione al trattamento. La somministrazione di broncodilatatori a lunga durata dazione riduce lincidenza di riacutizzazioni. Luso di pi broncodilatatori a diverso meccanismo dazione migliora la funzionalit respiratoria
Va evitato luso contemporaneo di piu beta-2-agonisti a lunga durata dazione Puhan et al, BMC Med. 2009 Jan 14;7:2
FDA, NDA 21395/S 029, 17 dec. 2009
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122
123
124
BPCO stabile: Terapia combinata con corticosteroidi inalatori + -2- agonisti o anticolinergici a lunga durata dazione
In pazienti con BPCO grave-molto grave (< 50% di VEMS) la combinazione di corticosteroidi inalatori + beta-2- agonisti migliora l efficacia rispetto ai singoli componenti su sintomi, funzione respiratoria, tolleranza allo sforzo, qualit della vita (A) e riduce il numero delle riacutizzazioni (A). Vi sono anche limitate evidenze che la terapia con lassociazione fluticasone/salmeterolo e i singoli componenti possa rallentare il declino della funzione polmonare (B).
Non esistono studi clinici sulla combinazione di tiotropio o indacaterolo associato con corticosteroidi inalatori, e quindi questa terapia combinata non supportata dallevidenza di studi appropriatamente disegnati.
125
BPCO stabile: Terapia combinata con corticosteroidi inalatori + -2- agonisti a lunga durata dazione
Il trattamento regolare con corticosteroidi inalatori viene pertanto raccomandato solo se associato ad un broncodilatatore beta2-agonista a lunga durata dazione, e limitatamente a pazienti con VEMS 50% del teorico e storia di frequenti riacutizzazioni (1 o pi allanno negli ultimi 3 anni) che hanno richiesto un trattamento con corticosteroidi sistemici e/o antibiotici (A).
Uno ampio studio condotto con salmeterolo e fluticasone ha confermato lefficacia di questo trattamento anche su pazienti con VEMS allingresso < 60%, per cui l indicazione di questa combinazione stata estesa dall AIFA a pazienti con VEMS prebroncodilatazione < 60%
126
BPCO stabile: Terapia combinata con corticosteroidi Inalatori + anticolinergici (tiotropio) e -2 agonisti a lunga durata dazione
In 2 studi recenti condotti in pazienti con BPCO moderato-grave, laggiunta di corticosteroidi inalatori combinati con broncodilatatori beta2-agonisti a lunga durata dazione (salmeterolo/formoterolo) al tiotropio ha dimostrato significativi miglioramenti della funzione respiratoria e di alcuni parametri clinici.
I risultati di questi due studi, tuttavia, non sono sufficienti per consentire di raccomandare la triplice terapia combinata con tiotropio, beta2-agonisti a lunga durata dazione e corticosteroidi inalatori allinizio del trattamento
Aaron SD et al, Ann Intern Med. 2007; Welte T et al, Am J Respir Crit Care Med 2009
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BPCO stabile: Terapia combinata con corticosteroidi Inalatori + anticolinergici (tiotropio) e -2 agonisti a lunga durata dazione
Ulteriori studi clinici randomizzati adeguatamente potenziati in termini di obiettivi clinici, numerosit e durata sono necessari prima di poter raccomandare la triplice terapia farmacologica tiotropio, beta2agonisti a lunga durata dazione e corticosteroidi inalatori sulla base di evidenza scientifica.
Pertanto alcune di queste opzioni terapeutiche (es combinazione di broncodilatatore beta-agonista + antimuscarinico a lunga durata dazione + steroide inalatorio) non sono supportate da adeguati livelli di evidenza n raccomandate dalla linee guida, e quindi vanno offerte sotto responsabilit del medico previa adeguata informazione al paziente.
Aaron SD et al, Ann Intern Med. 2007; Welte T et al, Am J Respir Crit Care Med 2009
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BPCO stabile: adattamento della terapia al singolo paziente in rapporto alla risposta al trattamento iniziale
Laumento o diminuzione di dose e numero di farmaci viene fatto nel singolo paziente secondo lo schema del trattamento iniziale, quindi*: broncodilatatori a breve durata dazione da usare al bisogno, beta2-agonisti a durata dazione > 12 ore (salmeterolo, formoterolo) o beta2 agonisti (indacaterolo) e anticolinergici (tiotropio) a durata dazione > 24 ore combinazione di broncodilatatore beta2-agonista (salmeterolo, formoterolo, indacaterolo) con anticolinergico (tiotropio) a lunga durata dazione, combinazione di broncodilatatore beta2-agonista (salmeterolo o formoterolo) con steroide inalatorio. Combinazione di beta-2 agonista (salmeterolo o formoterolo) + anticolinergico + steroide inalatorio* aggiunta di teofillina *Alcune di queste opzioni terapeutiche non sono supportate da adeguati livelli di evidenza n
raccomandate dalla linee guida, e quindi vanno offerte sotto propria responsabilit.
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129
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Indacaterolo
E il primo -2 agonista a durata dazione superiore a 24 ore indicato come terapia broncodilatatrice di mantenimento nellostruzione del flusso aereo in pazienti adulti BPCO. La dose raccomandata linalazione del contenuto di una capsula da 150 microgrammi una volta al giorno; questa dose pu essere aumentata, ma solo su consiglio medico. Laumento da 150 a 300 microgrammi una volta al giorno riduce ulteriormente la dispnea, in particolare nei pazienti con BPCO grave.
131
Indacaterolo
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133
134
Gli antiossidanti possono ridurre la frequenza di riacutizzazioni nei soggetti non in trattamento regolare con steroidi inalatori, tuttavia non vi sufficiente evidenza per raccomandarne luso (B). Gli immunomodulanti possono ridurre la frequenza di riacutizzazioni, tuttavia non vi sufficiente evidenza per raccomandarne luso.
Per altri farmaci (mucolitici, antitussivi, stimolanti respiratori, etc.) levidenza di efficacia scarsa e controversa e non vi quindi sufficiente evidenza per raccomandarne luso.
135
136
Riabilitazione Ossigenoterapia lungo termine Ventilazione meccanica a lungo termine Terapia chirurgica
137
Ogni ulteriore beneficio in seguito a ripetizione annuale di riabilitazione si traduce in un possibile vantaggio in termini di ricoveri e riacutizzazioni (B).
138
Riabilitazione
La presenza di comorbilit complesse non riduce lefficacia dei programmi riabilitativi (B).
In particolare lobesit e il sovrappeso associati alla BPCO non influenzano il beneficio ottenibile con lintervento riabilitativo (B).
139
Riabilitazione Quando indicato il trial di allenamento agli arti superiori pu produrre un miglioramento funzionale selettivo e orientato al recupero/miglioramento delle funzioni di vita quotidiane (B). Leffetto positivo dellallenamento dei muscoli respiratori appare limitato a pazienti con forza inspiratoria pi compromessa ma pu essere prolungato nel tempo (B).
Leducazione e il counselling sul paziente pu avere effetti positivi sul management del paziente (B-C).
140
Lo stato nutrizionale espresso dal peso corporeo (BMI, IBW) un fattore indipendente di influenza sulla sopravvivenza e su misure di outcome di trattamento (A).
Limplementazione nutrizionale non appare una componente determinante per la sopravvivenza ed il miglioramento funzionale del paziente (C). Limplementazione con aminoacidi essenziali appare la piu favorevole strategia di integrazione (C)
141
Programmi riabilitativi
Un programma di riabilitazione deve prevedere un numero di sessioni minime efficaci (per quanto noto ad oggi non inferiore a 12) (B); maggiore la durata del trattamento pi questo risulter efficace (B)
142
Ossigenoterapia a lungo termine Lossigenoterapia a lungo termine ( 15 ore/die) nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica si dimostrata efficace nellaumentare la sopravvivenza (A). Si suggerisce un utilizzo pi vicino possibile alle 24 ore/die (A). Lefficacia della OLT in pazienti con ipossiemia intermittente (notturna, da sforzo) non provata. Lossigenoterapia a lungo termine consente di ridurre i giorni di ospedalizzazione del 43.5%, le percentuali di ricovero del 23.8% ed il numero di pazienti con almeno unospedalizzazione del 31.2%.
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143
Ventilazione meccanica a lungo termine La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva (NPPV) in aggiunta alla OLT pu migliorare gli scambi respiratori, i sintomi e lea morbilit, con potenziale ma non univoco impatto positivo anche sulla qualit della vita in pazienti ipercapnici (PaCO2 > 55 mmHg) con BPCO stabile (B). . In questa sottopopolazione la sopravvivenza entro 3 anni pu essere favorevolmente influenzata dallutilizzo della NIV (B).
Tuttavia attualmente non vi indicazione alluso generalizzato della ventilazione meccanica a lungo termine
144
Terapia chirurgica La bullectomia pu migliorare sintomi e funzione in casi altamente selezionati (C). La riduzione chirurgica di volume polmonare controindicata in pazienti ad alto rischio (VEMS <20% e/o DLCO <20% del teorico) (B).Tuttavia, una terapia che pu aumentare la sopravvivenza in pazienti selezionati (con predominanza di enfisema ai lobi superiori associata a ridotta tolleranza allo sforzo) (B). La riduzione volumetrica di enfisema per via broncoscopica si propone come scelta alternativa (C). Il trapianto polmonare per enfisema pu migliorare la qualit della vita e la funzionalit in casi selezionati (C), ma non migliora la sopravvivenza a lungo termine (C).
145
146
Riacutizzazioni
Oltre il 50% dei costi diretti della BPCO sono riferibili alle riacutizzazioni, anche nei pazienti con BPCO moderata.
147
La loro frequenza e gravit aumenta con la gravit dellostruzione bronchiale. La suscettibilit alla riacutizzazione sembra rimanere costante nel tempo sia per i frequenti riacutizzatori (2) e sia per gli infrequenti riacutizzatori (<1) e indipendente dalla grado di severit della malattia Frequenti riacutizzazioni possono comportare il peggioramento dello stato di salute ed un aumento della mortalit.
148
Riacutizzazioni Definizione
La riacutizzazione definita come un peggioramento della sintomatologia tale da comportare una modificazione della terapia Peggioramento dei sintomi tosse dispnea variazioni qualitative e/o quantitative dellespettorato Criteri accessori variazione es. obiettivo polmonare febbre edemi declivi
149
Riacutizzazioni
Caratteristiche
150
Riacutizzazioni
Sono pi frequenti
quando presente colonizzazione batterica nei pazienti con maggiore infiammazione bronchiale in fase di stabilit
Sono pi gravi
nei pazienti con rilevante ostruzione bronchiale nei pazienti con frequenti riacutizzazioni
151
146
eventuale antibioticoterapia
Ospedalizzazione
152
Riacutizzazioni
Trattamento domiciliare (a prescindere dallo stadio di malattia prima della riacutizzazione) I broncodilatatori a rapida insorgenza dazione somministrati per via inalatoria (b2-agonisti e/o anticolinergici), ed i glucocorticoidi sistemici, preferibilmente quelli orali, sono i farmaci di scelta per il trattamento domiciliare delle riacutizzazioni della BPCO (A).
153
Riacutizzazioni
I pazienti che presentano riacutizzazioni con segni clinici di infezione bronchiale (cio aumento del volume e viraggio di colore dellescreato e/o febbre) possono trarre beneficio da una terapia antibiotica (B). La scelta dellantibiotico da utilizzare deve tener conto delle resistenze batteriche a livello locale.
In presenza di sintomi maggiori di riacutizzazione il dosaggio della PCR pu essere di utilit nella diagnosi.
154
149
Stratificazione dei pazienti con BPCO riacutizzata per il trattamento antibiotico ed il microrganismo potenzialmente coinvolto in ciascun gruppo
Gruppo Gruppo A Definizionea Riacutizzazione lieve: nessun fattore di rischio per esito infausto Microrganismi H. influenzae S. pneumoniae M. catarrhalis Chlamydia pneumoniae Virus Gruppo A pi microrganismi resistenti (produttori di lattamasi, S. pneumoniae penicillina resistenti), Enterobacteriaceae (K. pneumoniae, E. coli, Proteus, Enterobacter, ecc.) Gruppo B pi P. aeruginosa
Gruppo B
Gruppo C
a Fattori di rischio per esito infausto in pazienti con riacutizzazione di BPCO: presenza di comorbidit, BPCO grave, frequenti riacutizzazioni (>3/anno) e terapia antibiotica negli ultimi tre mesi
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Fluorochinolonici
Gruppo B
b-lattamici/inibitori delle b-lattamasi (Amoxicillina/Ac. Clavulanico, Ampicillina/Sulbactam) Cefalosporine di 2 o 3 generazione Fluorochinolonicie (Levofloxacina, Moxifloxacina)
Fluorochinolonici (Ciprofloxacina Levofloxacina ad alte dosic) o b-lattamici con attivit su P.aeruginosa
Gruppo C
In pazienti a rischio per infezioni da Pseudomonas: Fluorochinolonici (Ciprofloxacina Levofloxacina ad alte dosic)
a. Nei paesi con alta incidenza di S. pneumoniae resistente alla penicillina si raccomandano alti dosaggi di Amoxicillina o Amoxicillina/Ac. Clavulanico. b. Luso di questo antibiotico non appropriato nelle aree dove alta la prevalenza di H.infuenzae produttori di blattamasi e di M.catarrhalis e/o S. pneumoniae resistenti alla penicillina.c. La dose efficace contro lo P.aeruginosa 750 mg. 2011 PROGETTO LIBRA www.goldcopd.it
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Gruppo B
b-lattamici/inibitori delle b-lattamasi (Amoxicillina/Ac. Clavulanico, Ampicillina/Sulbactam) Cefalosporine di 2 o 3 generazione Fluorochinolonicie (Levofloxacina) Fluorochinolonici (Ciprofloxacina Levofloxacina ad alte dosic) o b-lattamici con attivit su P.aeruginosa
Gruppo C
In pazienti a rischio per infezioni da Pseudomonas: Fluorochinolonici (Ciprofloxacina Levofloxacina ad alte dosic)
a. Nei paesi con alta incidenza di S. pneumoniae resistente alla penicillina si raccomandano alti dosaggi di Amoxicillina o Amoxicillina/Ac. Clavulanico. b. Luso di questo antibiotico non appropriato nelle aree dove alta la prevalenza di H.infuenzae produttori di b-lattamasi e di M.catarrhalis e/o S. pneumoniae resistenti alla penicillina.c. La dose efficace contro lo P.aeruginosa 750 mg.
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Riacutizzazioni
CRITERI per la richiesta di valutazione specialistica o di OSPEDALIZZAZIONE Marcato aumento dellintensit dei sintomi come ad esempio, comparsa della dispnea a riposo Riacutizzazione nel paziente classificato come BPCO grave Comparsa di nuovi segni obiettivi (cianosi, edemi periferici) Mancata risposta al trattamento od impossibilit di rivalutazione Presenza di importanti patologie concomitanti Aritmie di nuova insorgenza Dubbio diagnostico Et avanzata Comparsa di disturbo del sensorio Non autosufficienza e/o mancato supporto familiare
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Broncodilatatori: aumentare la dose o la frequenza di somministrazione associare Beta 2 agonisti a rapida insorgenza dazione ed anticolinergici, utilizzare distanziatore o nebulizzatore considerare laggiunta di aminofillina e.v. Steroidi sistemici Considerare antibioticoterapia Considerare NIMV In ogni caso: valutare nutrizione e bilancio idrico considerare lutilizzo di eparina a basso peso molecolare identificare e trattare le possibili comorbidit (insufficienza di altri organi, aritmie) monitorare lo stato del paziente
Considerare intervento riabilitativo post-acuto precoce (Evidenza B)
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159
Quadro clinico di riacutizzazione grave (dispnea, tachipnea, respiro paradosso) + PaO2/FiO2 < 300 e/o SaO2 < 90 % in aria ambiente con o senza acidosi respiratoria
160
161
Il target mantenere una PaO2> 60 mmHg senza contestualmente aumentare la PaCO2 PaO2 e PaCO2 andrebbero nuovamente misurati 30 dopo larrivo in reparto La maschera di Venturi garantisce un pi accurato controllo della Fi02, ma meno tollerata delle cannule nasali
162
Dispnea a riposo con uso evidente dei muscoli respiratori accessori e/o paradosso addominale Frequenza respiratoria > 25/m Acidosi respiratoria pH < 7.36 PaCO2 >45 mmHg dopo ottimizzazione della terapia medica e dellossigenoterapia.
163
Riacutizzazioni NPPV
La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva(NPPV) la tecnica di assistenza ventilatoria pi utilizzata nella modalit CPAP (Continous Positive Airway Pressure) + PS (Pressione di Supporto) nei pazienti con acidosi respiratoria.
164
Riacutizzazioni NPPV
La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva (NPPV): migliora la PaO2 e la PaCO2 ed il pH arteriosi (A); riduce la mortalit ospedaliera, la necessit di intubazione e la durata della degenza ospedaliera (A); favorisce lo svezzamento dal ventilatore (A); riduce la mortalit ad un anno (C).
165
Riacutizzazioni NPV
La ventilazione meccanica a pressione negativa (NPV) in corso di riacutizzazione: migliora i livelli di PaO2 e di PaCO2 ematici e il pH (B); riduce il tasso di mortalit ospedaliera, la necessit di ventilazione meccanica invasiva e la degenza ospedaliera (B); stata proposta in caso di fallimento della NPPV prima di prendere in considerazione la intubazione endotracheale (C).
166
167
168
UMR
pH < 7.25 e/o Alterazione dello stato neurologico, Fatica muscolare, Indicazione alla IOT, MOF
IOT: Intubazione Oro-Tracheale MOF: Multi Organ Failure UMR: Unit di Monitoraggio Respiratorio UTIIR: Unit di Terapia Intensiva Intermedia Respiratoria UTIR: Unit di Terapia Intensiva Respiratoria UTI: Unit di Terapia Intensiva
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La migliore riuscita della NIMV dipende da fattori locali come il training e lesperienza dello staff (C), le risorse disponibili (n dei letti, personale, strumentazione) e il sistema di monitoraggio. Esistono altres criteri predittivi di possibile fallimento della NIMV (es. mancato miglioramento del pH dopo 1-2 h di ventilazione,presenza di comorbidit, scarsa tolleranza, stato funzionale respiratorio gravemente compromesso).
170
171
Il trattamento della BPCO riacutizzata grave in Unit di Terapia Intensiva Respiratoria (UTIR) pu ridurre di circa la met il costopaziente senza peggiorare il risultato clinico rispetto al ricovero nelle terapie intensive generali (Rianimazioni).
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Levento scientifico
Workshop Linee-Guida Italiane
Modena 1-3 Marzo 2011
Levento divulgativo
WORLD COPD DAY
17 Novembre 2011 In collaborazione con Associazione Italiana Pazienti BPCO
173
Web site
174
www.goldcopd.it
News ed eventi GOLD/BPCO;
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Trattamento della BPCO con comorbidit: -bloccanti nella BPCO con scompenso cardiaco
Lincidenza e la mortalit per BPCO come quella per le malattie cardiovascolari aumenta con let. Let media dei pazienti affetti da queste patologie da sole o in combinazione in continuo aumento per effetto di trattamenti farmacologici e non. E sempre pi frequente la possibilit di trovare pazienti con coesistenza delle due patologie. La presenza di BPCO non una controindicazione alluso di betabloccanti e luso contemporaneo di beta 2 stimolanti.
Le linee guida cardiologiche (ESC) raccomandano luso di betabloccanti selettivi in pazienti con BPCO e scompenso cardiaco cronico.
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Aumentato rischio di infezione tubercolare. Al disturbo ventilatorio ostruttivo si pu aggiungere anche un disturbo restrittivo dovuto al sovraccarico del circolo polmonare .Lalterazione degli scambi ulteriormente peggiorata nei pazienti in emodialisi con membrane non biocompatibili, verosimilmente a causa dellinstaurarsi di una fibrosi polmonare sostenuta dallattivazione del complemento . La popolazione con BPCO e insufficienza renale si caratterizza per una elevata prevalenza di diabete mellito e di malattie muscolo-scheletriche (elevato rischio di osteoporosi,aggravato dalla coesistente IRC) . BPCO-IRC E ANEMIA Nonostante la BPCO sia tradizionalmente associata a policitemia, lanemia una importante complicanza in questi pazienti (dal 10% al 23%, a seconda dei criteri diagnostici usati e della gravit dellostruzione ). Se vi nefropatia diabetica come comorbidit, si pu instaurare una carenza di eritropoietina gi per una GFR <60 ml/min . IMPLICAZIONI TERAPEUTICHE NEL PAZIENTE CON COMORBIDITA BPCO-IRC La alterata funzione renale in corso di BPCO comporta un maggiore rischio di reazioni avverse a farmaci a eliminazione prevalentemente renale (ACE Inibitori, Digossina,Glibenclamide,Metformina, molti antibiotici, ecc).E sempre utile misurare oltre la creatinina sierica anche la clearance o far ricorso alle formule di Cockroft o MDRD.
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6. La prevalenza e lincidenza di BPCO, Obesit, SM e DMT2 sono globalmente in aumento e concorrono alla determinazione della mortalit cardiovascolare complessiva 7. BPCO, Obesit, SM e DMT2 si manifestano in uno stesso individuo con una frequenza superiore di quanto atteso dal caso 8. BPCO, Obesit, SM e DMT2 sono caratterizzate da una condizione di flogosi sistemica e da un pattern citochinico comune 9. La presenza di una di queste condizioni mediche richiede un adeguato studio per la diagnosi precoce delle altre 10. La terapia di ognuna di queste condizioni necessaria per modificare in senso favorevole la storia naturale di ciascuna di esse 11. Il paziente affetto da BPCO un paziente complesso e richiede un approccio olistico
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Quantunque sia stato ipotizzato che luso degli inibitori di pompa protonica (PPI) sia un fattore favorente le infezioni respiratorie, questi farmaci possono avere un ruolo nei pazienti con BPCO e MRGE nel prevenire le riesacerbazioni reflusso-indotte. Nei pazienti con BPCO e MRGE la terapia inalatoria con beta-2-agonistie e con metil-xantine non ha dimostrato un incremento significativo degli episodi di reflusso e pertanto questi farmaci non hanno controindicazioni assolute.
F. Cipollini
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Lulcera peptica ed in particolare quella gastrica,hanno una incidenza maggiore nei soggetti con BPCO rispetto alla popolazione generale.Questa aumentata incidenza stata in parte ascritta a condizioni favorenti presenti nei pazienti con broncopneumopatia quali labitudine tabagica e la terapia steroidea.
E stata riscontrata , quale ulteriore fattore di rischio per ulcera peptica nei pazienti con BPCO, una sieroprevalenza per gli anticorpi anti-Helicobacter Pylori superiore alla popolazione di controllo Nei pazienti con BPCO in trattamento corticosteroideo per via sistemica pi elevata lincidenza di complicanze di ulcera peptica quali perforazione ed emorragia.In questi casi la mortalit risulta pi elevata rispetto ai controlli Gli steroidi per via inalatoria presentano un minimo rischio di gastrolesivit ( gastrite erosiva); il rischio significativamente ridotto utilizzando devices distanziatori .
F. Cipollini
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Nei pazienti con BPCO lincidenza di sindrome del colon irritabile risultata significativamente superiore (14%) rispetto alla popolazione generale
Nei pazienti con M. di Crohn ,ma non in quelli con colite ulcerosa,lassociazione con BPCO aumenta il rischio di mortalit di oltre tre volte
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Lepatite cronica HCV correlata si associa ad un deterioramento della funzionalit respiratoria nei soggetti con BPCO
La BPCO ha una prevalenza superiore rispetto alla popolazione generale nei soggeti con epatopatia cronica
Nella cirrosi epatica il rilievo di una ipossiemia frequente Lalterazione meccanica legata allascite condizione fisiopatologica corelata alla riduzione dei volumi respiratori e della conseguente ipossiemia. Nei soggetti in cui coesiste BPCO e cirrosi epatica di qualsiasi etiologia (alcoolica,epatitica) linsorgenza di sindrome epato-polmonare (HPS) ed ipertensione porto-polmonare(POPH) di due/tre volte superiore rispetto ai cirrotici senza broncopneumopatia. La sindrome epato-polmonare (HPS) e lipertensione porto-polmonare(POPH) sono condizioni che inducono nella cirrosi epatica associata alla BPCO il deterioramento della funzione respiratoria
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BPCO nota
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Obiettivi: Verificare la diagnosi, ricontrollare lo stadio di gravit, distinguere un peggioramento della malattia da un episodio di esacerbazione. Re-impostare il trattamento in base allattuale diagnosi. Consiglio sul fumo. Rivedere il piano di cura complessivo.
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Applicando lo schema di analisi possibile identificare e raggruppare i pazienti in quattro aree specifiche. Per ognuna di esse andr successivamente definita un strategia investigativa che consentir, attraverso iniziative proattive, secondo quanto previsto dalle linee guida e dallEBM, di:
confermare la diagnosi per mezzo degli strumenti diagnostici previsti; identificare i pazienti affetti da malattia utilizzando le procedure diagnostiche previste e non effettuate; approfondire la diagnosi nei pazienti sintomatici; identificare i pazienti a rischio di malattia.
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Respir Med. 2011 Mar;105(3):386-91. Epub 2010 Oct 15. The prevalence of asthma and COPD in Italy: a practice-based study. Cazzola M, Puxeddu E, Bettoncelli G, Novelli L, Segreti A, Cricelli C, Calzetta L.
Table 1 Prevalence (%) and rates of asthma and COPD in popultion study by gender cluster
Prevalence (%)
Female Male Total
Rates
Male/female Asthma/COPD female Asthma/COPD male Asthma/COPD total
Asthma COPD
6.64 2.23
5.49 3.51
6.10 2.83
0.83 1.57
2.98
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Respir Med. 2009 Apr;103(4):582-8. Epub 2008 Dec 21. Primary care of the patient with chronic obstructive pulmonary disease in Italy. Cazzola M, Bettoncelli G, Sessa E, Cricelli C.
31.9
29.9
0.94
Rx Torace Spirometria V. Pneumo V. Allergol
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Changes in prescriptions of bronchodilators in asthma and COPD between 2006 and 2008. For each class of drugs, the % of prescriptions considering the total number of prescriptions for bronchodilators, disease and year is reported. LABAs, long-acting 2-agonists; SABAs shortacting 2-agonists; LAMAs, long-acting antimuscarinic agents; SAMAs, short-acting antimuscarinic agents
Cazzola M, Segreti A, Bettoncelli G, Calzetta L, Cricelli C, Pasqua F, Rogliani P. Drug prescription for asthma and COPD by general practitioners in Italy: is it changing in a very short time? Prim care Respir J (in Press)
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