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Ilaria Viarengo
Lincremento dei flussi migratori e della circolazione dei cittadini comunitari allinterno dellUnione europea ha determinato un aumento via via pi significativo di rapporti familiari tra cittadini di stati diversi. Per un numero sempre crescente di persone essenziale individuare la regolamentazione di tali rapporti, che oggi non pi affidata esclusivamente al singolo Stato ma attribuita alla Comunit europea che sta costruendo un sistema comune di diritto internazionale privato nel settore della famiglia. Il corso si articola in due moduli, il primo teso a fornire in quadro generale del fenomeno, e il secondo volto allo studio dei singoli rapporti al fine di fornire gli strumenti necessari per individuare la legge ad essi applicabile
Diritto internazionale privato della famiglia e delle persone Prof. Ilaria Viarengo
I modulo Le norme di diritto internazionale privato: struttura e funzione Le norme sulla competenza giurisdizionale e il riconoscimento delle decisioni Unione europea e diritto di famiglia: la progressiva erosione della sovranit statale Il quadro istituzionale dellUnione europea Le fonti del diritto dellUnione europea La nozione di famiglia negli atti e nella giurisprudenza comunitaria Famiglia e tutela dei diritti fondamentali La famiglia nella prospettiva della libera circolazione delle persone: il diritto al ricongiungimento familiare La circolazione dei cittadini dei paesi terzi
Diritto internazionale privato della famiglia e delle persone Prof. Ilaria Viarengo
II modulo Analisi delle norme che regolano l'acquisto, la perdita e il riacquisto della cittadinanza italiana. Il matrimonio Rapporti tra coniugi Separazione e scioglimento del matrimonio: legge applicabile Separazione e scioglimento del matrimonio: giurisdizione e riconoscimento delle sentenze La filiazione La disciplina della responsabilit genitoriale Le obbligazioni alimentari.
Legge 31 maggio 1995, n. 218 RIFORMA DEL SISTEMA ITALIANO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
Art. 1 Oggetto della legge 1. La presente legge determina l'ambito della giurisdizione italiana, pone i criteri per l'individuazione del diritto applicabile e disciplina l'efficacia delle sentenze e degli atti stranieri.
Art. 33 Filiazione
1. Lo stato di figlio determinato dalla legge nazionale del figlio al momento della nascita. 2. E' legittimo il figlio considerato tale dalla legge dello Stato di cui uno dei genitori e cittadino al momento della nascita del figlio. 3. La legge nazionale del figlio al momento della nascita regola i presupposti e gli effetti dell'accertamento e della contestazione dello stato di figlio. Lo stato di figlio legittimo, acquisito in base alla legge nazionale di uno dei genitori, non pu essere contestato che alla stregua di tale legge.
Criteri di collegamento
I criteri di collegamento funzionano come un ponte che collega la fattispecie ad un determinato ordinamento giuridico. Sono le circostanze oggettive o soggettive (cittadinanza o domicilio delle persone, volont delle parti, localizzazione prevalente della vita matrimoniale) idonee ad esprimere un collegamento significativo tra la fattispecie (matrimonio, rapporti tra coniugi) e un determinato Stato dove la vicenda da regolare viene localizzata (quello, ad es., dove la persona cittadina)
Legge applicabile
La legge 218/1995 ispirata al principio della parit di trattamento tra la legge italiana e la legge straniera, senza privilegiare cio a priori lapplicabilit della legge italiana. Applicabilit nel suo complesso dellordinamento straniero
Legge applicabile
Il richiamo ad un ordinamento straniero da intendersi riferito a tutte le disposizioni di legge ivi vigenti che siano chiamate a disciplinare la fattispecie, anche le norme straniere di d.i.p.meccanismo del rinvio Rilevante sul piano pratico quando le norme di d.i.p. dellordinamento straniero designato dalle norme di conflitto del foro non considerano competente lordinamento cui appartengono, ma rinviano alla legge di un altro Stato
Legge applicabile
Viene chiesta linterdizione in Italia di un cittadino argentino domiciliato in Italia. La norma di conflitto sulla protezione dei maggiori incapaci dellart. 43 l. 218/1995 rinvia alla legge della cittadinanza; la legge argentina rinvia, per le questioni di stato e capacit delle persone, al domicilio. Quale legge si applica?
Legge applicabile
Art. 13 Rinvio 1. Quando negli articoli successivi richiamata la legge straniera, si tiene conto del rinvio operato dal diritto internazionale privato straniero alla legge di un altro Stato: a) se il diritto di tale Stato accetta il rinvio; b) se si tratta di rinvio alla legge italiana. 2. L'applicazione del comma 1 tuttavia esclusa: a) nei casi in cui le disposizioni della presente legge rendono applicabile la legge straniera sulla base della scelta effettuata in tal senso dalle parti interessate; b) riguardo alle disposizioni concernenti la forma degli atti; c) in relazione alle disposizioni del Capo XI del presente Titolo. 3. Nei casi di cui agli artt. 33, 34 e 35 si tiene conto del rinvio soltanto se esso conduce all'applicazione di una legge che consente lo stabilimento della filiazione. 4. Quando la presente legge dichiara in ogni caso applicabile una convenzione internazionale si segue sempre, in materia di rinvio, la soluzione adottata dalla convenzione.
Legge applicabile
Nei casi in cui ammesso il rinvio impone di individuare lordinamento competente a regolare una fattispecie in base ai criteri stabiliti dalle norme di d.i.p. dellordinamento straniero richiamato dalle norme di conflitto del foro; le norme di conflitto straniere potrebbero ritenere competenti le norme materiali dellordinamento cui appartengono, ma anche operare un rinvio allordinamento di un altro Stato: quello del foro (rinvio indietro) oppure quello di un altro Stato (rinvio altrove).
Legge applicabile
Lart. 13 l. 218/1995 ammette il rinvio in due casi: 1. rinvio oltre accettato: se invece il rinvio oltre non accettato la soluzione sembra essere quella di applicare le disposizioni materiali dellordinamento richiamato, senza tenere conto del rinvio 2. rinvio indietro, cio al diritto italianosi applica la legge italiana allinterdizione di un cittadino straniero domiciliato in Italia la cui legge nazionale considera competente la legge del domicilio.
Legge applicabile
Esclusione del rinvio: 1. Forma degli atti (forma del vincolo coniugale) 2. Scelta di legge (rapporti patrimoniali tra coniugi quando si siano avvalsi della facolt ex art. 30) 3. Convenzioni internazionali (Conv. Aja 1973 sugli obblighi alimentari fa riferimento alla legge interna della residenza abituale del creditore di alimenti)
Legge applicabile
Limiti preventivi e successivi- al funzionamento delle norme di conflitto Limiti preventivinorme di applicazione necessaria: norme interne che in ragione del loro oggetto e del loro scopo richiedono di essere comunque applicate Limiti successiviordine pubblico, che opera come una barriera destinata ad impedire lapplicazione del diritto straniero, nonostante la sua designazione da parte delle norme di conflitto
Ordine pubblico
Lapertura verso i valori giuridici stranieri operata dalle norme di conflitto trova un limite nellordine pubblicocomplesso dei principi etici, politici, economici, sociali che - in un determinato momento storico sono posti a tutela dei valori che debbono essere rispettati per mantenere larmonia del sistema giuridico interno Concetto variabile nello spazio e nel tempo (es. istituto del divorzio)
Ordine pubblico
Il limite dellordine pubblico opera con riguardo allapplicazione del diritto straniero (art. 16, l. 218/1995) Come requisito per il riconoscimento degli atti e dei provvedimenti stranieri (art. 64 ss., l. 218/1995)
Ordine pubblico
Art. 16 Ordine pubblico 1. La legge straniera non applicata se i suoi effetti sono contrari all'ordine pubblico. 2. In tal caso si applica la legge richiamata mediante altri criteri di collegamento eventualmente previsti per la medesima ipotesi normativa. In mancanza si applica la legge italiana.
Ordine pubblico
La contrariet allordine pubblico va valutata rispetto agli effetti (cio al risultato concreto) che la legge straniera produce nel nostro ordinamento, e non rispetto alla legge in astratto.
Ordine pubblico
Un vedovo italiano sposa in Somalia una donna somala, ma poco dopo viene a mancare. La moglie, temendo di essere estromessa dalleredit dalle figlie nate dal primo matrimonio del marito, chiede il sequestro conservativo dei beni ereditari. La domanda viene respinta dal Tribunale di Lodi, che ritiene il matrimonio somalo, celebrato con rito islamico, privo di effetti. La donna ricorre alla Corte di Appello di Milano che accoglie limpugnazione sulla base dellart. 115 cod. civ. relativo al matrimonio allestero del cittadino italiano. Posto che detto articolo fa riferimento al matrimonio in paese estero secondo le modalit ivi stabilite e che il matrimonio della ricorrente stato validamente celebrato in Somalia, esso deve considerarsi valido anche in Italia. Il fatto che lordinamento somalo preveda istituti quali la poligamia e il ripudio giudicato assolutamente ininfluente, dal momento che questi istituti non assumono alcun rilievo ai fini della richiesta di convalida del sequestro. Le figlie del defunto ricorrono in Cassazione. La Suprema Corte conferma il giudizio di appello (sentenza n. 1739 del 2 marzo 1999).
Ordine pubblico
Corte di Appello di Torino, 09-032006 Secondo la legge del Marocco, la "dichiarazione d'accertamento dell'irrevocabilit del ripudio", emessa ritualmente da due "notai di diritto musulmano" e da un Tribunale, costituisce una vera e propria sentenza definitiva ed irrevocabile di divorzio.
Ordine pubblico
Tuttavia, se il marito, nato in Marocco ma cittadino italiano ed in Italia residente, ha ripudiato la moglie, anch'essa cittadina italiana ed ivi residente (la quale aveva precedentemente introdotto in Italia rituale giudizio di separazione personale), la pronuncia di ripudio-divorzio ottenuta in Marocco non pu acquisire efficacia nell'ordinamento italiano, poich contraria al nostro ordine pubblico interno
Ordine pubblico
poich non vi stato tra le parti alcun contraddittorio; poich il ripudio-divorzio discrimina i coniugi in quanto consentito solo al marito, in palese violazione del principio di parit e solidariet coniugale; poich il ripudiodivorzio viola il principio della parit dei sessi; poich stato leso gravemente il diritto di difesa della moglie ed astrae da ogni accertamento sul reale venir meno dell'affectio coniugalis e sulla possibilit di una riconciliazione; poich non contiene alcuna statuizione, n personale, n patrimoniale, a tutela della figlia comune minorenne, cos come non regola in alcun modo i rapporti patrimoniali tra i coniugi successivi al divorzio.
Ordine pubblico
Cass. civ. Sez. I, 28-12-2006, n. 27592 Un cittadino egiziano chiedeva al Tribunale per i minorenni di Roma do poter riconoscere la figlia nata da una relazione adulterina con una cittadina peruviana, che si opponeva al riconoscimento
Ordine pubblico
Nel caso in cui lapplicazione della norma straniera richiamata dalle norme di conflitto si riveli in contrasto con lordine pubblico, lart. 16, l.218/1995, prevede il ricorso ad ulteriori criteri di collegamento eventualmente previsti dalla norma di conflitto; in mancanza o se anche questi ulteriori criteri conducono allapplicazione di una legge i cui effetti siano contrari allordine pubblico, trova applicaizione il diritto italiano.
Ordine pubblico
In tema di capacit di fare il riconoscimento del figlio, disciplinata - in base alle norme del diritto internazionale privato (art. 35, secondo comma, della legge 31 maggio 1995, n. 218) - dalla legge nazionale del genitore, il principio di ordine pubblico internazionale riconosce il diritto alla acquisizione dello "status" di figlio naturale a chiunque sia stato concepito, indipendentemente dalla natura della relazione tra i genitori.
Ordine pubblico
Esso costituisce un limite generale all'applicazione della legge straniera (nella specie, egiziana, recepente in materia di "statuto personale" il diritto islamico) che, attribuendo all'uomo la paternit unicamente nell'ipotesi in cui il figlio sia stato generato in un "rapporto lecito", preclude al padre di riconoscere il figlio nato da una relazione extramatrimoniale.
Ordine pubblico
Tribunale di Milano, 17-072000 Ha applicato la legge italiana per consentire il mutamento di sesso di un transessuale straniero (cittadino peruviano) con conseguente rettificazione dell'attribuzione del sesso e del nome, in quanto la sua legge nazionale non lo consentiva.
Ordine pubblico
L'istanza accoglibile sulla base della normativa italiana, ai sensi dell'art. 16 l. n. 218 del 1995, la quale attenta a quei valori di dignit e libert della personalit umana che devono essere ricercati e tutelati anche in situazioni minoritarie o apparentemente anomale, valori che superano i confini della territorialit e possono e debbono essere affermati anche in presenza di normative di altri Stati eventualmente difformi od omissive.
Anche lo straniero tuttavia soggetto alle disposizioni contenute negli artt. 85, 86, 87, nn.1, 2 e 4, 88 e 89
accertare la legge straniera indicata, neanche con l'aiuto delle parti, applica la legge richiamata mediante altri criteri di collegamento eventualmente previsti per la medesima ipotesi normativa. In mancanza si applica la legge italiana.