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L'articolo 1 della Costituzione Italiana afferma che L'Italia è


una repubblica democratica basata sul lavoro.
Ciò significa che ogni cittadino italiano deve avere la
possibilità di lavorare.
Ma com'è attualmente la situazione lavorativa?
In Italia esiste un grave fenomeno sociale; il precariato.
Le persone sotto questa condizione vivono una generale
condizione lavorativa; l'incertezza che si protrae
involontariamente per molto tempo.

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Come è nato il precariato in Italia?
Il precariato è stato introdotto in Italia Nel 1997 dal ministro del lavoro
Tiziano Treu , il quale ha legalizzato le agenzie interinali con l'obiettivo di
favorire l'occupazione, che all'epoca si intendeva principalmente a tempo
indeterminato.
Poi si è cominciato a battere sul tema della flessibilità e nel 2003 con
l'obiettivo di abbassare i costi per i datori di lavoro, per arginare il
fenomeno del lavoro in nero e per favorire l'occupazione si sono introdotti
47 nuove tipologie contrattuali, tra cui il lavoro a progetto, il lavoro
occasionale (intermittente e stagionale), l´apprendistato.
Ma questa flessibilità è diventata precariato laddove le forme di lavoro a
termine vengono utilizzate per aggirare le norme sui licenziamenti, per
tenere costantemente i lavoratori sotto il ricatto del rinnovo della
collaborazione e pagare meno contributi.
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CONTRATTO A CONTRATTO
TEMPO PROVVISORIO
DETERMINATO “PRECARIO!
(12-18 MESI) (mesi, addirittura
settimane o
giorni)

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Il lavoro subordinato a tempo determinato non rientra nel precariato in quanto si
utilizza questa forma di inserimento in azienda conformemente a determinati
scopi: sostituzione maternità, malattia per lunghi periodi, aumento o picco del
carico lavorativo tra altri. Questo tipo di contratto offre per il tempo della sua
durata le stesse garanzie di quello a tempo indeterminato, tra cui il pagamento dei
contributi da parte del datore di lavoro e la possibilità ai dipendenti di usufruire
della NASPI ovvero l'indennità di disoccupazione una volta finito il contratto.
I contratti precari invece prevedono stipendi bassi, quando dovrebbero essere più
alti rispetto ai lavoratori assunti a tempo indeterminato, per poter affrontare con
maggior sicurezza gli intervalli di disoccupazione tra un lavoro e l'altro.
I precari spesso devono fare più lavori per sopravvivere. non hanno sussidi di
disoccupazione quando finisce il lavoro, non possono ottenere mutui per
comprarsi una casa e vivono perennemente nell'incertezza.
La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego ( NASpI ) è una indennità mensile di disoccupazione,
istituita dall'articolo 1, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 – in relazione agli eventi di disoccupazione
involontaria

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Nel 2012 il regista Valentino innocente insieme a tante altre persone che hanno voluto testimoniare il loro
impegno contro il dramma del precariato hanno finanziato un cortometraggio che racconta la storia di un
padre di famiglia che ha perso il lavoro ed è alla ricerca di un nuovo impiego per riconquistare la propria
dignità.

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CIRCUITO CHIUSO (2012)

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Stesso argomento
affrontano il film “La
ballata dei precari” è
il libro omonimo che
si presenta come una
guida di
sopravvivenza per
trentenni.
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“CERVELLI IN FUGA”

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Purtroppo questo è il pensiero di tantissimi giovani italiani che con tanto
impegno si preparano, prendono la laurea poi fanno uno addirittura due
Master per poi tentare l´inserimento nel mondo del lavoro facendo un
tirocinio sottopagato o gratuito per passare poi ad un contratto di
apprendistato e con un po' di fortuna riuscire ad accedere a un posto di
lavoro con un contratto occasionale.
Chi non ha la possibilità di andare all'estero non inseguono più la chimera
della stabilità ma cercano un qualcosa a cui aggrapparsi, una certezza
che garantisca loro la salvezza quotidiana per non affogare in un
presente senza risorse né prospettive. L'obiettivo è semplicemente
riuscire a restare a galla, vogliono un lavoro che gli consenta di
sopravvivere, non più di fare carriera.

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