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Corso di laurea in Infermieristica – ud1

Elbasan - Albania

Prof. Nicola Barbato


Università Tor Vergata ROMA

Dirigente Professioni Sanitarie


San Raffaele Roma
www.sanraffaele.it
www.medicagroup.info
Le guerre , le pandemie, le crisi economiche,
costringono le persone a scegliere….
La bioetica e gli eventi tragici che accadono, interrogano la
nostra coscienza morale: decidere quale sia il valore più alto
delle nostre esistenze significa conoscere se stessi.

Ci sono momenti nei quali la Storia bussa alla porta della


coscienza e impone domande decisive, rispondendo alle quali si
ha una rivelazione. Sono i momenti «apocalittici». Io penso che
noi ne stiamo vivendo uno e la domanda apocalittica o rivelativa
che sento premere dentro di me è la seguente:
vale di più la vita o la libertà?

VITA e LIBERTA’ sono i due valori decisivi per l’esistenza di


ognuno di noi: la vita è la nostra dimensione fisica, la libertà
è la nostra dimensione morale.
VIVIAMO IN UN PERIODO
IN CUI SIAMO TESTIMONI
DI GRANDI MODIFICHE
CULTURALI E SOCIALI E
DI FORTI
TRASFORMAZIONI CHE
HANNO CANCELLATO I
TRADIZIONALI CONFINI
ENTRANDO DI FATTO IN
UNA DIMENSIONE SENZA
CONTORNI E CENTRI.

N. Barbato
«La modernità nel suo stadio avanzato ha
trovato una delle sue definizioni più efficaci
nella metafora della «fluidità» secondo la
quale le strutture attraverso cui si configura
la modernità «non mantengono di norma
una forma propria. I fluidi, per così dire, non
fissano lo spazio e non legano il tempo» i
fluidi non conservano mai a lungo la propria
forma e sono sempre pronti (e inclini) a
cambiarla».
Zygmunt Bauman (Poznań, 19 novembre 1925 – Leeds, 9 gennaio 2017) è
stato un sociologo, filosofo e accademico polacco, naturalizzato inglese.
L'incontro tra individui nella
nuova società liquida rimane
pur sempre un incontro e
conserva le modalità di un
processo di inter-azione in cui
i protagonisti individuali non
smettono di essere ciò che
antropologicamente e
socialmente sono nella
volontà realizzativa dei propri
progetti esistenziali.
Una riflessione bioetica
per chiarire questioni riguardanti
alcune delle dimensioni più
problematiche e peculiari della vita
umana, quali il nascere, il morire, la
salute e la malattia, in contesti
profondamente medicalizzati, la
riflessione deve offrire una
comprensione complessiva delle
diverse posizioni e modelli, più o
meno variabili e funzionali, capaci di
muoversi nei nuovi assetti
contestuali, evitando incaute
forzature o impropri riadattamenti.
SIAMO TUTTI AFFASCINANTI PER LA VELOCITA’ CON
CUI TUTTO AVANZA E SI SVILUPPA E SORPRESI PER
LE TANTE SOLUZIONI CHE VENGONO PROPOSTE AI
DIFFICILI PROBLEMI UMANI

N. Barbato
LA SCIENZA SPECIALMENTE BIOMEDICA E’ ALLA RICERCA CONTINUA E
SPASMODICA DI NUOVE SOLUZIONI AI VARI PROBLEMI DI SALUTE.
LE NUOVE TECNOLOGIE E LE TERAPIE INNOVATIVE HANNO PRODOTTO
RISPOSTE ESSENZIALMENTE CLINICHE SENZA PREVEDERE LE
RIPERCUSSIONI SOCIO-AMBIENTALI.

N. Barbato
LE ORGANIZZAZIONI
APPLICANO
MODELLI
ECONOMICO-
ORGANIZZATI CHE
PERSEGUONO
OBIETTIVI
APPARENTEMENTE
LONTANI, IL
RISPARMIO
ECONOMICO E LA
QUALITA’ DELLE
PRESTAZIONI
PONGONO NON
POCHI DUBBI.

N. Barbato
GLI EVENTI E LE
RELATIVE
INNOVAZIONI
RICHIEDONO AI
PROFESSIONISTI
VELOCI MUTAMENTI
DI SCELTE E DI
COMPORTAMENTI,
APPROPRIATEZZA
SCIENTIFICA E
CONTINUO
AGGIORNAMENTO

N. Barbato
NASCONO NUOVI PROBLEMI CHE
PONGONO INTERROGATIVI
SPECIALMENTE SUL PIANO
ETICO-DEONTOLOGICO
N. Barbato
Motivazione - Motivimi
progressiva evoluzione verso un’attività professionale
sempre più autonoma.
aumentata richiesta della capacità di comunicare,
capire, riconoscere, aiutare e risolvere.
costituzione di équipe sanitarie e socio-sanitarie con
doveri e responsabilità collettive e individuali.
aumento del senso di responsabilità per far fronte alle
innumerevoli situazioni etiche che quotidianamente
dobbiamo gestire.
partecipazione attiva ai comitati etici locali.
partecipazione a studi di ricerca e sperimentazione
clinica
N. Barbato
Bioetikës
Bioetica

N. Barbato
Bioetikës

La bioetica è "lo studio sistematico


della condotta umana nell'ambito
della scienza della vita e della cura
della salute, in quanto questa
condotta è esaminata alla luce dei
valori morali e dei principi"
(W.T. Reich, Encyclopedia of Bioethics, The Free
Press, New York 1978).

N. Barbato
Bioetikës

La sua specificità pertanto deriva dal


tipo di problemi che essa affronta,
dalla natura delle istanze etiche e
dalla metodologia utilizzata.
La finalità della bioetica consiste
nell’analisi razionale dei problemi
etici legati alla biomedicina, e della
connessione con gli ambiti del diritto
e delle scienze umane.

N. Barbato
LA BIOETICA HA COMPETENZA NEI SEGUENTI
AMBITI:
1. I PROBLEMI ETICI DELLE PROFESSIONI
SANITARIE
2. I PROBLEMI ETICI EMERGENTI NELL’AMBITO
DELLE RICERCHE SULL’UOMO ANCHE SE NON
DIRETTAMENTE TERAPEUTICHE
3. I PROBLEMI SOCIALI CONNESSI ALLE
POLITICHE SANITARIE, DEMOGRAFICHE E DI
PIANIFICAZIONE FAMILIARE.
4. I PROBLEMI RELATIVI AGLI INTERVENTI SULLA
VITA DEGLI ALTRI ESSERI VIVENTI E
ALL’EQUILIBRIO DELL’ECOSISTEMA
(documento di Erice 1991) N. Barbato
ASSIOMA (aksiomë) BIOETICO

non tutto ciò che è tecnicamente


realizzabile è per ciò stesso
moralmente accettabile. Per questo
motivo, la bioetica può essere
correttamente definita come quella
parte della filosofia morale che
considera la liceità (ligjshmërinë) o
meno degli interventi sulla vita
dell’uomo, in particolare in ambito
medico-biologico.
N. Barbato
Proprio a partire da una riflessione sui
pericoli di autodistruzione dell’uomo
per il delirio di onnipotenza
biotecnologica, un oncologo
dell’università del Wisconsin, Van
Rensselaer Potter conia nel 1970 il
termine "bioetica" in un’opera
apparsa negli Stati Uniti d’America
con il titolo Bioethics: A Bridge To the
Future.
Oggi i centri di ricerca in bioetica si sono
moltiplicati in tutto il mondo, assumendo
posizioni diversificate, ma quasi ovunque
prospettando — accanto ai rischi — le
speranze di un futuro migliore proprio
attraverso le nuove tecnologie biomediche.
N. Barbato
BIOETICA LAICA (bioetikën laike)
Premessa: preso atto che non vi è un’etica universalmente
condivisa si stabilisce che di diritto non ve ne possa essere
una assoluta per cui può esistere solo un’etica procedurale
basa sul libero accordo dei soggetti coinvolti.
Ideale: il relativismo etico è accolto pienamente, la bioetica è
“contrattualistica”
Criterio: il principale criterio consiste nella riduzione del valore
della vita alla valutazione della sua “qualità”.
1. In rapporto al grado di sviluppo “essere umano o persona”.
2. In rapporto alla qualità della vita fisica per cui si tende a
giudicare quali vite siano degne di essere vissute.
3. In rapporto al progresso scientifico – tecnologico visto come
un fine in se stesso. N. Barbato
BIOETICA PERSONALISTA (bioetikën personaliste)
Premessa: la bioetica è una parte dell’etica: l’uomo in quanto
essere libero e intelligente deve sempre rispondere di
fronte alla propria coscienza di quello che fa pertanto è
soggetto alle leggi morali. La difficoltà è nell’individuare tali
leggi sia come singoli che nella propria cultura.
Ideale: non è necessariamente teologico, per fondere i diritti
fondamentali della persona umana è sufficiente
riconoscere filosoficamente la dignità in senso forte.
Criterio: il valore massimo è la dignità ontologica della
persona umana che vale per quello che è e non per quello
che fa, quindi rispetto assoluto a prescindere dal suo
stadio di sviluppo e dalla “qualità” della sua vita fisica.
N. Barbato
EPOCA PRE - EPOCA POST-MODERNA
MODERNA ETICA EPOCA MODERNA ETICA
MEDICA DELL’ORGANIZZAZIONE
BIOETICA

PARTECIPANTE
IL BUON OBBEDIENTE E (CONSENSO CLIENTE SODDISFATTO
PAZIENTE INFORMATO)
PAZIENTE
“PARAMEDICO” FACILITATORE
ESECUTORE DELLE DELLA MANAGER RESPONSABILE
IL BUON
DECISIONI MEDICHE. COMUNICAZIONE A DELLA QUALITA’ DEI SERVIZI
INFERMIERE BENEFICIO DI UN
SUPPORTO EMOTIVO FORNITI
DEL PAZIENTE PAZIENTE CHE
AUTODETERMINA LE
PROPRIE CURE
AUTORITA’ LEADERSHIP MORALE,
PATERNALISMO CONDIVISA SCIENTIFICA,
L’IDEALE
BENEVOLO DEMOCRATICAMENT ORGANIZZATIVA
MEDICO E
L’EQUIPE CURANTE E LA DIREZIONE AZIENDALE,
IL MEDICO IN IL MALATO INSIEME INSIEME AI DIRIGENTI DELLE
CHI PRENDE
“SCIENZA E (DECISIONE UNITA’ OPERATIVA
LE DECISIONI N. Barbato
COSCIENZA” CONSENSUALE) (LINEE GUIDA, PROTOCOLLI,
NEGOZIAZIONE)
DAL PATERNALISMO ALL’ALLEANZA
TERAPEUTICA ATTRAVERSO LA FIDUCIA
BENEFICITA’ DELLA AUTONOMIA DEL
CURA MALATO

PER L’OPERATORE PER LA PERSONA


SPECIALIZZAZIONE INFORMAZIONE
ESASPERATA
LUCIDITA’ DI
TECNICISMO GIUDIZIO
ECONOMICITA’ PRETESA
N. Barbato
LE NUOVE EMARGINAZIONI
LA PERSONA ANZIANA
LA PERSONA CON AIDS
LA PERSONA DETENUTA
LA PERSONA CON HANDICAP
LA PERSONA SOLA
LA PERSONA CON DISAGIO MENTALE
LA PERSONA MORENTE
LA PERSONA TOSSICODIPENDENTE
IL BAMBINO CON GRAVE DISABILITA’
N. Barbato
“IL PRINCIPIO DI
 

BENEFICIENZA DELLE CURE “


CONFLITTO ETICO ? HO
GIUSTIZIA SOCIALE?

N. Barbato
VI E’ UN ASPETTO CRITICO DI UNIRE IL CONCETTO DI
TECNOLOGIA E PROGRESSO SCIENTIFICO CON L’UMANITA’
DELLA PRESTAZIONE SANITARIA ?

DISUMANIZZAZIONE è il principio
con il quale si rivedono i processi
assistenziali e clinici e la stessa
concezione dell’uomo nel mondo
della salute.

Introdurre un parametro
denominato “UMANITA’ ” nella
medicina sembra porre un antidoto
alla tecnologia.

N. Barbato
La tecnologia, il progresso scientifico, la gestione
dell’innovazione nella biosfera, non sono elementi di
disumanizzazione. Questi sono strumenti pertanto il concetto
di umanizzare può essere solo riferito alla volontà umana che
ne fa uso e al valore che questa dà allo strumento.

La tecnologia e l’umanità devono essere considerati


volti di una stessa realtà quale è il sapere e l’agire
N. Barbato
biomedico.
Il prendersi cura è essenzialmente un atto
umano, l’atto umano per eccellenza. Quindi
l’assistenza sanitaria è il complesso degli atti
umani.
Eppure
Esistono condizioni di forte disagio “mala sanità”
oggetto di denuncia sociale, che dimostrano
quanto il rapporto operatore sanitario – paziente
sia sempre di più deteriorato e spesso
inesistente.
Dal Alla deriva
All’equilibrio
paternalismo contrattualistica, dove il
delle parti
classico paziente è sempre più
attraverso il
sbilanciato sulla cliente che esige dal
concetto di
figura del medico una prestazione
alleanza
medico unico d’opera
terapeutica
decisore
N. Barbato
I due terzi delle cause giuridiche in
ambito professionale medico sono
da imputare ad un
difetto di qualità e quantità della
comunicazione interpersonale
più che a manchevolezze o errori
diagnostici e tecnici.
(Journal of American Medical
Association, Jama 1994)
La qualità della comunicazione , il
sapersi comprendere sembra
essere un indicatore molto
sensibile del grado di
umanizzazione del mondo della
salute in quanto sistema sociale.
N. Barbato
La medicina è una prestazione sociale di
primaria importanza e ciò che è di
beneficio per il singolo non è detto che lo
sia nella stessa misura per la comunità e
viceversa.
La ottimizzazione delle risorse sanitarie
che produce il curare bene un maggior
numero di persone assicurando una
buona attesa e qualità di vita non coincide
necessariamente con la loro miglior
utilizzazione da parte di singoli.
N. Barbato
Quadro etico di riferimento:
a. principio di beneficenza;
b. principio di non-maleficenza;
c. principio di rispetto per l’autonomia;
d. principio di giustizia.

Beauchamps T.L. and Childress J.F. Principles of biomedical ethics,


OUP, New York 1989

N. Barbato
Nuovo concetto di salute
•Salute fisica
•Salute psicologica
•Livello di dipendenza
•Relazioni sociali
•Ambiente e lavoro
•Spiritualità

Di base si avverte la necessità di autonomia e di


autodeterminazione individuale.
N. Barbato
La salute pertanto non è uno stato definitivo,
statico, una condizione permanente, ma un dato
che si pone “oltre” e verso il quale deve essere
mantenuta una costante tensione.

N. Barbato
Lo sforzo per il “raggiungimento”del pieno
benessere non può essere disgiunto da quello per
il suo “mantenimento”.
La salute piena (fisica, psichica, sociale,
ambientale) è da condividere con ogni uomo,
nella tensione verso una pienezza sempre
maggiore e mai compiutamente posseduta

N. Barbato
Il potenziamento, il
mantenimento e, ove è
necessario, il ripristino
della salute,
rappresentano l’elemento
di relazione tra le persone
e gli operatori sanitari.
La responsabilità degli
operatori sanitari è quella
di utilizzare la
competenza per
rispondere efficacemente
alla richiesta di salute del
cittadino.

N. Barbato
Molte patologie e alterazioni organiche attuali
sono iatrogene è necessaria un’etica della
sicurezza delle cure

N. Barbato
Due principi alla base della relazione di assistenza per
garantire i massimi benefici ed evitare i danni:

Il principio di beneficità
Il principio di non maleficienza
1. Come l’intervento medico e assistenziale può aiutare
questo paziente?
2. Quali sono le evidenze scientifiche più accreditate
rispetto al caso clinico?
3. Quali linee guida?
4. Quali implicazioni personali, familiari, ambientali per il
paziente?
5. Quale informazione ed educazione?
6. Come gestire la globalità e la complessità degli
interventi? N. Barbato
Ippocrate:
“curerò il malato secondo la mia capacità e il
mio giudizio, giammai con la prospettiva di
arrecargli danno e ingiustizia”
“tendere nelle malattie a due scopi, giovare o
non essere di danno”

F.Nightingale
“mi impegno ad astenermi da qualsiasi pratica
dannosa e malvagia, e a non somministrare
scientemente medicamenti nocivi”

N. Barbato
Spesso l’èquipe sanitaria, nell'esercizio
quotidiano della sua attività, è
chiamata a dover “scegliere”
I posti letto in Unità di terapia intensiva
non sono illimitati, i pazienti in attesa di
trapianto sono molti di più degli organi
a disposizione,
i letti a disposizione per la riabilitazione
post-ictus sono inferiori alle reali
necessità.
Che criteri utilizzare?

N. Barbato
Età, Costo-beneficio, Costo-efficacia, Qualità di vita,
Comportamento anti-sociale (obesità, fumo), Prospettive di
successo, scelta del paziente, Speranza di vita, Cronicità

N. Barbato
L'AMA (American Medical Association) tramite il
Council on Ethical and Judicial Affaire, si
espressa con criteri legati al cosiddetto medical
need (necessità mediche del malato) giudicati
appropriati in condizioni di scarsità di risorse:
1. probabilità del beneficio arrecato
2. l'impatto del trattamento nel migliorare la
qualità della vita
3. la durata del beneficio arrecato al malato
4. l'urgenza delle condizioni del paziente
5. l'ammontare delle risorse richieste per la
riuscita del trattamento (limitatamente ad
alcuni casi)

N. Barbato
N. Barbato
NUOVO APPROCCIO ASSISTENZIALE
Globalità : le strategie assistenziali
richiedono un approccio che considera la
persona nella sua unitarietà e nei suoi
rapporti con l’ambiente
Differenze : Le strategie assistenziali, in
un’ottica di assistenza personalizzata ,
tengono conto delle differenze che
caratterizzano una persona da un’altra .
Relazioni : le strategie assistenziali fanno
riferimento ad un sistema complesso di
relazioni , non solo relativo all’utenza ma
anche dell’organizzazione . N. Barbato
PIANIFICARE PER OBIETTIVI SIGNIFICA
1. RICONOSCERE LA COMPLESSITA’ DEI
BISOGNI ESPRESSI E INESPRESSI, REALI E
POTENZIALI.
2. DEFINIRE LE PRIORITA’ D’INTERVENTO NON
SOLO CLINICHE E/O SANITARIE .
3. CONDIVIDERE LE NON PRIORITA’ CON LA
PERSONA E DEFINIRE I TEMPI DI
INTERVENTO.
4. INDIVIDUARE LE RISORSE DISPONIBILI
UTILIZZANDO CRITERI DI APPROPRIATEZZA
ED EFFICACIA.
N. Barbato
5. INTERVENIRE SECONDO LINEE GUIDA
ED EVIDENZE SCIENTIFICHE ATTRAVERSO
AZIONI ANCHE INTERDISCIPLINARI.
6. VALUTARE L’INTERVENTO,
VALORIZZARE IL RISULTATO, GESTIRE LA
CERTIFICAZIONE DEGLI ATTI E DELLE
RESPONSABILITA’.
7. ASSUMERE ATTEGGIAMENTI CRITICI
PER SVILUPPARE LA RICERCA E LO
STUDIO.
GLI OBIETTIVI DELLA PROFESSIONE
1. CERTIFICARE LA COMPETENZA PROFESSIONALE
2. GARANTIRE L’AFFIDABILITA’ SOCIALE
3. RAFFORZARE LA CREDIBILITA’ PROFESSIONALE
4. PERSEGUIRE LA SICUREZZA DELLE CURE

N. Barbato
LE STRATEGIE OPERATIVE
definizione di standard e assunzione
di impegno rispetto alla promozione
della qualità del servizio
determinazione di modalità di
valutazione costante della qualità
stessa
organizzazione di modalità
strutturate per la tutela dei diritti
dei cittadini
N. Barbato

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