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CORSO DI FILOSOFIA TEORETICA 2021/2022 - MODULO B - PROF.

GUIDO BAGGIO

Emozioni:
da Darwin al pragmatismo

La teoria delle emozioni. 2. il significato delle emozioni


(John Dewey)

Fiamma Tarola, Paola Gaeta, Valeria Riverso


TEORIA DELLE SCARICHE: UNA PROSPETTIVA PRATICA DELL’ EMOZIONE

 Viene ripresa la teoria di James-Lange o teoria delle scariche: tutte le emozioni


sono considerate come emotional seizures o affect date dall’attitudine teleologica.
La teoria di James-Lange dà una base fisica alla spiegazione delle emozione
(aspetto biologico delle emozioni)

 Viene problematizzata la teoria che mette in luce la questione dell’ordine in cui si


manifesta l’emozione in relazione all’attitudine, la quale non può essere né
antecedente né conseguente. Supponendo un ruolo primario dell’eccitazione
centrale, manifestata in movimenti muscolari e organici, e un ruolo secondario
dell’emozione, allora è necessario spiegare la causa essendi meccanica o
teleologica dell’emozione. La teoria implica che ci sia una relazione diretta tra i
movimenti e l’emozione
 Dewey crede che si debba abbondonare la teoria centrale delle emozioni e
dimostrare una relazione fra attitudini emotive ed emozioni e non fra
attitudini ed atti
EVENTO

 La teoria di James tenta di spiegare l’origine delle emozioni e di dare a


queste una base fisica e non dà un’analisi psicologica dell’esperienza
emotiva MODIFICAZIONE
ORGANISMO

 Uno strumento positivo per le analisi delle emozioni in generale e


specialmente di emozioni particolari è l’utilizzo dei movimenti funzionali
nelle attitudini emotive, che è connesso alla supposizione di un’emozione EVENTO
conseguente all’attitudine MENTALE

 La teoria giunge ad affermare che l’emozione è una modalità di


comportamento con scopo che sfocia in sentimenti o Affects
 Per Dewey, James si occupa delle sensazioni di una emozione, un’ astrazione,
in opposizione alla tesi dei suoi critici i quali, come Irons, inferiscono che
James riduca l’emozione ad una semplice coscienza dei cambiamenti
(movimenti) corporei, es.: la sensazione di essere arrabbiati, non «l’essere
arrabbiati». James non ha intenzione di spiegare la condizione dell’essere
arrabbiati e non esplica che cosa essa possa essere

 È necessario collocare la sensazione in relazione alle altri fasi dell’esperienza


emotiva. L’esperienza emotiva ha due fasi: l’Affect e modalità di
comportamento/attitudine pratica. La sensazione di una certa emozione è una
disposizione, una modalità di condotta o modo di comportarsi. L’emozione ha
termini che si riferiscono ad un aspetto pratico di essa. L’emozione ha prima di
tutto una prospettiva etica e poi psichica

 L’emozione ha un’oggetto, è verso qualcosa, anche nei casi patologici. Es.: la


depressione ha come oggetto una motivazione riguardante il mondo (il
mondo è grigio e cupo…) o il soggetto che soffre di tale patologia (nessuno mi
capisce, ho una grave malattia…)
L’ESPERIENZA EMOTIVA: FASI
Le tre fasi dell'esperienza emotiva sono (come astrazione psicologica, non com’è in concreto):

Affect, eccitazione
emotiva
Scarica stimolo,
comportamento
Oggetto,
idea

Queste fasi non sono seriali e perfettamente differenziate, ma sono più una costruzione teorica di James per un’adeguata analisi
dell’emozione

James Inferisce da ciò, logicamente, che la scarica organica sia una reazione istintiva e non una risposta ad un’idea in quanto tale

«il modo del comportamento è ciò che è primario, e che l’idea e l’eccitazione emotiva sono costituite allo stesso tempo; e che, in effetti, esse rappresentano
la tensione di stimolo e risposta all’interno della coordinazione che compone la modalità di comportamento» (pag. 149)
 Non è l’oggetto o l’idea di esso a scatenare l’emozione e un certo comportamento, ma il modo di vedere
(ereditario o consolidato per abitudine)

Es. una certa coordinazione di atti costituisce l’idea dell’orso spaventoso. Vi è una reazione istintiva fondata
su una abitudine o coordinazione organizzata delle attività, una delle quali istintivamente stimola l’altra.

 l'oggetto è riconducibile all’esperienza della coordinazione di attività e non è distinto dall’emozione del
soggetto. La separazione, riflessiva, tra stato intellettuale ed emotivo (obiezione a James di Irons) è
fallace. Questo punto può essere spiegato tramite l’obiezione di James contro la risposta di Irons, il quale
afferma che la teoria delle scariche emotive concepisce uno stesso tipo «di corrente sia per il processo
intellettuale che per quello emotivo». Per James vi è una sola ed unica corrente, pulsazione organica
 Riprendendo l’esempio dell’orso, il senso comune ci suggerirebbe che l’idea del fuggire giunga prima della fuga. La teoria di James invece implica che l’idea
stessa del fuggire giunga contemporaneamente all’esecuzione dell’atto, in questo caso la fuga, e il suggerimento di fuga stimola sia i centri motori che
l’apparato periferico coinvolto negli atti.

FUGGIRE!

 Nell’esecuzione di un comportamento vi è l’idea che questo diviene cosciente attraverso il ritorno sensoriale. La teoria delle scariche fa appello ad una
vera causa ed è logicamente più solida rispetto alla teoria del senso comune

 La modalità di comportamento è l’oggetto dell’emozione tanto quanto l’Affect. La riflessione sull’esperienza determina in qualche modo la differenziazione
dei due. L’idea o oggetto è costituita dall’essere coscienti del nostro modo di comportamento (fuga) che ci da i dati per le possibili azioni implicate
dall’idea stessa di orso (spaventoso). La modalità di comportamento è l’attacco emotivo
IL RUOLO DELL’ADATTAMENTO E DELL’INIBIZIONE NELL’ AFFECT
 Le emozioni richiedono inibizioni parziali o adattamenti, essendo eccitazioni, per consentire la coordinazione di due
fattori, lo stimolo eccitante e la risposta eccitata. Senza l’inibizione la teoria di James non può funzionare, poiché
essa è necessaria all’esistenza della relazione tra stimolo eccitante e risposta istintiva che costituiscono il
cuore della teoria stessa
ADATTAMENTO
STIMOLO ECCITANTE
INIBIZIONE

OGGETTO ATTIVITÀ (PARTE SENSORI-MOTORIA)

REAZIONE/RISPOSTA PARTE VEGETATIVA-MOTORIA

 La differenziazione tra oggetto e risposta/reazione è un costrutto, non esiste nell’esperienza emotiva, ed è


teleologico. L’oggetto stesso costituisce l’attività (guardare o scappare dall’orso) che è l’eccitazione/stimolo della
parte sensori-motoria, quindi non è un oggetto determinato fino all’attuazione del comportamento. Le parti
precedenti e successive di un’attività cooperano e si coordinano rinforzandosi l’una con l’altra
 Attraverso la teoria delle scariche si possono inquadrare Gefuhlston, Affect, abitudine e interesse

Il Gefuhlston rappresenta il
consolidamento integro di un grande L’abitudine avviene nel caso in cui la
numero di fini raggiunti entro risposta eccitata non segua allo
un’abitudine organica o stimolo eccitante. Con l’abitudine
coordinazione. Le coordinazioni del un’attività ha solo una funzione di
Gefuhlston sono completamente mezzo e cede subito spazio all’altra e
abituali ed ereditarie. quindi non c’è né conflitto né
inibizione. Difatti con l’abitudine non
c’è l’attacco emotivo.

L’emozione è il sentimento di L’interesse, al contrario, si ha quando


tensione dell’abitudine e dell’ideale la coordinazione è effettuata in un atto
in azione che provoca un’eccitazione solo, invece che seriale.
emotiva. Quindi l’Affect e l’oggetto
sono termini duali necessariamente L’interesse è il sentimento che
connessi alla tensione sorge con la coordinazione completata
 La distinzione fra Gefuhlston, interesse e affect ci fa
giungere alla conclusione che l’abitudine, in quanto tale o
come Gefuhlston, è soltanto un mezzo, uno stimolo
seriale, ovvero una successione di tendenze all’azione che
possiamo inquadrare nelle attitudini emotive

 L’attitudine è ciò che precedentemente era un’attività


completa, che adesso è ridotta o abortita perché
l’attività primaria viene inibita e non esiste se non
come una fase coordinata per un’attività più
complessa. Con l’attitudine abbiamo tutte le
condizioni per un disturbo prettamente emotivo.
Il conflitto fra abitudine e ideale costituisce
psicologicamente l’emozione, e i cambiamenti organici
sono la risoluzione di questo aggiustamento o
tensione

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