Sei sulla pagina 1di 37

METALLI PESANTI TOSSICI

METALLI PESANTI
Particolare gruppo di elementi chimici, molti dei quali velenosi nell’uomo
Si tratta di 5 metalli:
-Hg
-Pb
-Cd
-As (Metalloide)

Principali fonti di contaminazione:


-acqua
-cibo
-aria
MERCURIO
Applicazioni:
• Diversi dispositivi delle automobili costruite prima del 2000
• Lampade fluorescenti
• Lampade a vapori di mercurio (illuminazione stradale), ora sostituite con quelle a vapore di sodio
• Termometri (in larga misura eliminati)
• Batterie
Tra i metalli pesanti, ha la più alta pressione di vapore ed è dunque altamente volatile

Inalazione

Grave danno a livello del sistema nervoso

Le emissioni di Hg nell’atmosfera sono fortunatamente ad oggi diminuite per gli sforzi governativi
effettuati soprattutto dai paesi più industrializzati. La concentrazione di Hg nell’atmosfera è in
genere pari circa a 2ng/m3 e non causa danni nell’uomo.

Il mercurio liquido non è tossico come il vapore di mercurio ma deve essere maneggiato
con molta cautela
IONE MERCURIO

• Il mercurio, così come Zn e Cd, ha due elettroni s oltre a un guscio d completo, per


cui la rimozione degli e− s è facilitata e permette all'atomo di mercurio di diventare
un catione bivalente. Il numero di ossidazione tipico e più stabile risulta, perciò, il +
2 e lo ione Hg2+ è detto ione mercurico. Un esempio di composto contenente lo
ione mercurico è il solfuro mercurico (HgS), dallo spiccato colore rosso e usato
nelle vernici.

• E’ noto anche un altro ione del mercurio, con stato di ossidazione +1, detto ione
mercuroso. Esso è meno tossico dello ione mercurico in quanto si combina nello
stomaco con il Cl per formare Hg2Cl2 (calomelano).
Gran parte del mercurio ambientale è presente come Hg2+
Simbolo: Hg
Numero Atomico: 80
Massa Atomica: 200,6
Temperatura di Fusione: -39°
Temperatura di Ebollizione: 357°
Energia di Ionizzazione: 1007 Kj/mol
Elettronegatività: 1,9
Densità: 13,6
Numeri di Ossidazione: +1,+2
Configurazione Elettronica: 1s 2 2s2 2p6 3s2 3p6 3d10 4s2 4p6 4d10 4f14 5s2 5p6 5d10 6s2
MERCURIO: FONTI DI CONTAMINAZIONE
Amalgame di mercurio: servono per otturare le cavità dentali e sono costituite da
percentuali approssimativamente uguali di Hg ed Ag e quantità variabili di Zn o Cu.
Ogni qualvolta viene masticato il cibo, l’amalgama rilascia piccole quantita di Hg,
provocando dei potenziali problemi di salute a lungo termine. Anche se nessuna
evidenza scientifica sostiene la correlazione tra l’uso di tali amalgame e insorgenza
disturbi psico/motori, prende sempre più piede l’uso di amalgame prive di mercurio
(porcellana)

Lavorazione di Au e di Ag: in alcuni giacimenti di minerale grezzo si è soliti estrarre


piccole quantità di Au ed Ag da suolo o sedimenti per mezzo di Hg in forma
elementare. L’Hg estrae l’oro o l’argento formando una amalgama che verrà
successivamente riscaldata per far evaporare il mercurio. Tale pratica viene ancora
eseguita in Brasile e comporta un notevole inquinamento atmosferico, ponendo a 1/3
grave rischio soprattutto “i bruciatori delle amalgame” 1/3

Impianti cloro-alcali: un’amalgama di Na e Hg viene utilizzata nel processo che


converte per elettrolisi l’NaCl nei prodotti commerciali Cl ed NaOH. Dopo la reazione
di elettrolisi l’ Hg viene recuperato e riciclato per ulteriori reazioni. In tale riciclo una 1/3
parte dell’Hg è comunque dispersa nell’aria o nel corpo idrico che fornisce acqua di
raffreddamento all’impianto. Questo tipo di impianto è stato via via eliminato a
favore di altri impianti che utilizzano soluzioni alternative per ottenere lo stesso tipo
di reazione.

Batterie: il mercurio è contenuto sottoforma di HgO nelle pile a bottone utilizzate


nelle protesi acustiche e negli orologi. Il mercurio impedisce il rilascio e l’accumulo di
H gassoso , come altrimenti avverrebbe quando l’elettrodo di zinco si corrode
gradualmente nel tempo. Se le pile scariche sono incenerite con i rifiuti urbani, si
libera Hg nell’aria. Anche queste pile stanno via via scomparendo. La SONY, ad
esempio, ha introdotto nel 2009 pile a bottone completamente prive di Hg.

Combustione del carbon fossile: E’ presente nella componente inorganica (piritica)


di tale combustibile . In seguito alla combustione, una quantità significativa di Hg
viene liberata nell’atmosfera. Attualmente si calcola un potenziale rilascio di Hg pari a
800 tonnellate, circa il 40% dell’emissione globale di tale elemento.
CICLO DEL MERCURIO

• Nell’aria il mercurio elementare si trova per gran parte allo stato di vapore (Hg0). Questo
mercurio si forma in seguito a processi di combustione , a causa della riduzione di Hg2+ presente
nel combustibile (carbone). Hg0 è emesso sotto forma di gas e non di liquido in quanto la
temperatura nei processi di combustione e dei gas di scarico è di gran lunga superiore al suo
punto di ebollizione (357°C). Hg0 viene trasportato per lunghe distanze prima di essere ossidato
(Hg2+). Ne consegue che nella regione di emissione non si depositano quantità significative di Hg 0

• Hg2+ diventa così nuovamente solubile, si scioglie nella pioggia e si deposita infine sul terreno o
nei corpi idrici. Una volta che il mercurio entra nell’ambiente acquatico può essere trasformato
da microrganismi in MeHg, altamente tossico e biodisponibile .
LA NATURA DEL MERCURIO AEROSOSPESO

Oltre il mercurio monoatomico gassoso (Hg0), il mercurio può essere emesso nell’atmosfera
in altre forme:

• Una percentuale di Hg emesso dagli inceneritori (50% ca) è emesso in forma ossidata
(HgO), dato che parte del Hg0 si ossida nei gas di scarico di questi impianti. Una parte di
questo mercurio ossidato è legato a particelle presenti nelle emissioni ed è dunque
definito mercurio particolato. A differenza del Hg0 , l’ HgO particolato si deposita in
poche settimane nella regione delle emissioni e dunque non viaggia per lunghe distanze

• Un’altra forma di mercurio presente nelle emissioni è il mercurio gassoso reattivo nella
forma di cloruro di mercurio (HgCl2), che si forma per ossidazione di Hg 0 con le varie
forme di gas contenenti Cl. La vita media di questa forma di mercurio nell’aria è breve (1-
10 giorni), dal momento che è altamente solubile e quindi depositato con la pioggia
localmente e nelle zone circostanti agli impianti
CONTROLLO DELLE EMISSIONI DI MERCURIO

Mercurio gassoso reattivo Mercurio gassoso inerte


Mercurio particolato (HgCl2) (Hg0)

Catturato dagli impianti per Catturato dagli impianti per Finora non esiste una
precipitatori elettrostatici o lavaggio dei gas di scarico tecnologia efficace per
filtri catturare tutto il mercurio,
trattandosi di un gas inerte.
METILMERCURIO

In combinazione con certi anioni capaci di formare legami covalenti, Hg2+ forma
molecole covalenti piuttosto che sali anionici.

• L’anione metile (CH3-) può quindi formare con Hg2+ il dimetilmercurio Hg(CH3)2, molto
volatile. Tale molecola si forma grazie a specifici batteri anaerobici prevalentemente
in sedimenti fangosi dei fiumi e dei laghi

• I composti CH3HgCl e CH3HgOH, meno volatili, sono chiamati nell’insieme


metilmercurio. Essi si formano con la stessa modalità del dimetilmercurio e persino
più rapidamente sulle superfici di sedimenti nelle acque.
METILMERCURIO

volatile
LA TOSSICITA’ DEL METILMERCURIO

Il metilmercurio ha una tossicità molto più elevata dei sali di mercurio e del vapore di
mercurio in quanto per la sua solubilità può accumularsi nei tessuti animali .

CH3Hg-X
Nell’uomo o in età prenatale esiste
ingestione una dose-soglia al di sotto della
quale non è osservabile nessun
CH3Hg-Amminoacido Solforato effetto diretto del MeHg .
Solubile nei
tessuti biologici E’ stato definito per l’uomo un
Barriera ematoencefalica e placentare
limite di 50 ppm.

conversione Al contrario, secondo l’OMS, livelli


Hg0
di 10-20 ppm di MeHg nei capelli di
Hg2+
inalazione una donna in stato di gravidanza
costituirebbero già un pericolo per il
feto in fase di sviluppo.
danno celllulare
Il curioso caso del Cappellaio Matto

Nell’Inghilterra del ‘700 andavano molto di


moda cappelli e cilindri, per la cui
fabbricazione i cappellai si esponevano
cronicamente a mercurio, arsenico, piombo.

Soprattutto le pelli degli animali venivano


immerse in una soluzione arancione di nitrato
di mercurio HgNO3 per la «carotatura».

Attraverso la pelle e l’inalazione, consistenti dosi di mercurio venivano assunte dai


cappellai, causando danni neurologici e soprattutto comportamentali (una sorta di
bipolarismo), tanto che divenne comune l’espressione «Sei matto come un cappellaio».

In realtà venne diagnosticata una vera e propria malattia professionale, definita allora
«mad-hatter disease», oggi nota come «idrargirismo».
IL MERCURIO NELLA DIETA UMANA

Pesce: rappresenta la principale fonte di mercurio per


la dieta umana. Circa l’80% del mercurio nel pesce si
trova sotto forma di MeHg.

• Il mercurio sale sensibilmente attraverso le catene


trofiche marine per il fenomeno della
biomagnificazione, per cui le più alte concentrazioni
di mercurio sono riscontrate nei top predators (pesce
spada e tonno) .

• A parità di posizione nella catena trofica, le


concentrazioni più alte di mercurio si ritrovano nei
pesci più longevi.

• Le specie ittiche non carnivore non accumulano


eccessive quantità di mercurio , dato che nella loro
catena trofica la biomagnificazione risulta inferiore .
PIOMBO

IMPIEGHI:

• Industria edile (coperture, lamiere e materiale insonorizzante)

• Elettronica (in combinazione con Sn forma una lega per saldature)

• Nelle battute di caccia si utilizzano munizioni e cartucce di piombo (soprattutto nella


caccia di uccelli acquatici)

• Nella costruzione di condutture idriche pubbliche

• Nella smaltatura del vasellame e nella produzione di diverse vernici colorate

• Batterie delle automobili

• Benzina
PIOMBO ELEMENTARE E IONICO
• Il piombo nella sua forma elementare non rappresenta un problema per
gran parte delle forme di vita

• Il piombo in forma ionica invece è tossico. Essendo il suo strato di valenza


nella configurazione elettronica s2p2 , gli ioni del piombo sono +2 (perdita
di entrambi gli elettroni p) e +4 (perdita degli elettroni s e p). Lo ione più
comune del piombo e Pb2+ mentre in condizioni fortemente ossidanti è
possibile incontrare in certi composti organo metallici Pb4+.

• Il piombo non reagisce di per sè con acidi. Tuttavia, alcune leghe


contenenti piombo, tempo fa utilizzate nello scatolame degli alimenti,
dimostravano di disciolgliersi in presenza di aria e a contatto con alimenti
acidi come succhi di frutta, poichè il piombo è ossidato dall’ossigeno in
ambiente acido:
2Pb(s) + O2 + 4H+  2 Pb2+ (aq) + 2 H2O

Dato che il Pb2+ prodotto da questa reazione contamina l’alimento in scatola,


si è creduto potesse essere causa di avvelenamento. Questo tipo di lega è
stato dunque proibito nella produzione di scatolame per alimenti
PIOMBO NELL’ACQUA POTABILE

• Dal momento che molte fonti di contaminazioni di Pb sono state eliminate, ad oggi l’acqua potabile
è responsabile di circa 1/5 dell’assunzione totale di Pb in America, fermo restando che la fonte
principale rimane quella alimentare

• Il corpo umano assorbe maggiormente il piombo disciolto in acqua che quello negli alimenti

• L’acqua può risultare sufficientemente pura all’uscita dell impianto di potabilizzazione, tuttavia può
incorrere in una contaminazione di Pb lungo il trasporto nelle tubature verso il punto di utenza.

Se l’acqua è particolarmente calcarea, sulla superficie interna delle tubature si forma uno strato insolubile
(incrostazione) di Pb(II)CO3 in seguito alla reazione del metallo con l’ossigeno e i carbonati presenti
nell’acqua.
processo di disinfezione con HClO

Pb(II)CO3(s) + HClO + H2O  Pb(IV)O2(s) + HCl + H2CO3

Eventuale disinfezione con agente ossidante


meno potente (clorammine)

Pb(IV)O2(s) + 4H+ + 2e- ↔ Pb2+ + 2H2O

Lo ione Pb2+ è dunque rilasciato dall’incrostazione nell’acqua potabilizzata, in particolare se


questa non è alcalina
PIOMBO NELLE SMALTATURE E COME COLORANTE

Nel procedimento di smaltatura, il PbO veniva fuso in modo da formare una sottile
pellicola sulla ceramica che conferiva maggiore lucentezza. Tuttavia in ambiente
acido (conferito ad esempio da certi alimenti):

PbO(s) + 2H+(aq)  Pb2+(aq) + H2O

Il vasellame smaltato al Pb risulta ancor’oggi la principale fonte di contaminazione per


gli alimenti nei paesi in via di sviluppo. Nella maggior parte dei paesi è stato
comunque sostituito da silicato di Pb, insolubile e quindi non dannoso.

Per millenni vari sali di Pb sono stati usati come pigmenti colorati:
• Cromato di Pb (usato per le vernici gialle dei bus scolastici e del manto stradale)
• Rosso Pb (usato in vernici resistenti alla corrosione)
• Bianco Pb (componente principale della pittura bianca per interni) ora proibito

In tutti questi casi il Pb deriva da piccole ma molteplici sorgenti (detriti di vernici,


ceramica, plastica etc…)
SOSTITUZIONE DEL PIOMBO NELLE VERNICIATURE DI
RIVESTIMENTO: LA CHIMICA VERDE

Elettrodeposizione: E’ una tecnica di rivestimento indicata per le superfici sensibili a


corrosione (Per es. Lamiere di automobili). Il principio si basa sull’elettrolisi di una
soluzione acquosa contenente il catione del metallo che deve ricoprire la superficie
dell’oggetto. Nella cella elettrolitica l’oggetto che deve essere ricoperto è usato
come catodo ovvero è collegato al polo negativo di una sorgente di corrente
continua mentre l’anodo è collegato al polo positivo e chiude il circuito elettrico. Si
procede al rivestimento mediante elettroforesi.

Anni ‘60:Pb rosso

2000: Ossido d’ittrio


è due volte più efficace del Pb rosso per
inibire la corrosione ed ha un tossicità
inferiore, pari a 1/120 rispetto a questo
PIOMBO NELLE BATTERIE DELLE AUTO

Il Pb elementare o Il Pb(IV)O2 sono impiegati come elettrodi


nelle batterie di accumulatori di quasi tutti I tipi di veicoli.

La dispersione di Pb nell’ ambiente viene evitata


attraverso l’adeguato riciclo di queste batterie

Le batterie non riciclate rappresentano la fonte primaria di


contaminazione di Pb nei rifiuti urbani
PIOMBO NELLA BENZINA
Composti tetralchilici del Pb4+ come Pb(CH3)4 e Pb(C2H5) hanno trovato impiego come
additivi della benzina

Tuttavia il Pb deve essere eliminato, perchè, come metallo, può danneggiare il motore.
Si aggiungono alla benzina piccole quantità di bromuro di etilene o dicloruro di etilene che rendono I
composti tretraciclici del Pb volatili

I composti resi volatili sono eliminati per mezzo dei gas di scarico ed una volta nell’atmosfera, a contatto
con la luce solare, producono PbO che si deposita nell’ambiente per giorni

Contaminazione della catena alimentare

La benzina senza Pb ha drasticamente ridotto la contaminazione ambientale da Pb


PIOMBO E SALUTE UMANA
• Il Pb è presente inizialmente nel sangue ed aumenta fino a raggiungere un plateau

• Raggiunto il plateau, le quantità in eccesso raggiungono prima di tutto i tessuti molli , in


particolare il tessuto cerebrale

• Gli individui più sensibili alla contaminazione sono i bambini ed i feti. I bambini infatti
assorbono maggiori quantità di Pb rispetto gli adulti a causa dell’alimentazione. I feti lo
ricevono invece dalla placenta materna. Essendo il cervello un organo in rapida crescita
(nel bambino) o immaturo (nel feto) è il target tipico di questo metallo pesante.

• Il piombo interferisce col normale sviluppo del cervello. In particolare sembra che
abbia effetti deleteri sul comportamento e sulla capacità d’attenzione dei bambini e
forse anche sul loro QI.

• A concentrazioni molto elevate , il Pb infine si deposita nelle ossa dove va a sostituire il


calcio, poichè gli ioni Pb2+ hanno dimensioni simili agli ioni Ca2+ , ed ivi rimane
depositato anche per decenni. Anche in questo caso, i bambini risultano più colpiti
degli adulti.

• La rarefazione dell’osso, si manifesta in età senile o in periodi critici, quali menopausa


e gravidanza, e determina la rimobilizzazione del Pb dalle ossa al sangue ,
CONFRONTO TRA PIOMBO E MERCURIO

• Il Pb è meno pericoloso dell’ Hg

• Tuttavia l’uomo è esposto a maggior fonti di contaminazione da Pb rispetto all’Hg.

• Il numero di persone esposto al Pb è maggiore di quelle esposte all’Hg.

• Ambedue i metalli sono più tossici nella forma organica che nella forma cationica

• Il Pb ha livelli di concentrazione più vicini al limite di avvelenamento rispetto agli altri metalli
pesanti, compreso il mercurio

Devono essere adottati ulteriori provvedimenti normativi e


tecnologici per ridurre ulteriormente l’esposizione
dell’uomo al Pb
CADMIO

IL SOLO IONE FORMATO DAL CADMIO È LA SPECIE CON CARICA 2+ (Cd2+).


A differenza di Hg e Pb, i composti del Cd sono sali ionici
e non molecole covalenti

FONTI DI Cd:

• Dalla fusione dello Zn si ricava Cd come sottoprodotto, dato che i due metalli si
presentano sempre associati in natura. Conseguentemente una certa
contaminazione da Pb si verifica vicino agli impianti di fusione di Zn Pb e Cu.

• Al pari degli altri metalli pesanti, la combustione del carbone provoca esalazioni di
Cd nell’ambiente

• Incenerimento di rifiuti contenenti Cd

• Pigmenti colorati (CdS), utilizzati principalmente per colorare materiali plastici.


Conseguentemente l’incenerimento di plastiche o altri materiali contenenti questo
pigmento provoca il rilascio di Cd nell’atmosfera
FONTI DI CADMIO

• Batterie ricaricabili Ni-Cd: in queste batterie il Cd è usato


come elettrodo e si comporta in maniera differente quando
la batteria produce corrente e quando si ricarica:

Cd(s) + 2OH- ↔ Cd(OH)2(s) + 2 e-

Quando la batteria produce energia: l’elettrodo di Cd si dissolve


parzialmente formando idrossido di Cd insolubile, per
incorporazione degli OH presenti nel mezzo in cui l’elettrodo è
immerso
Quando la batteria si ricarica: l’idrossido solido depositato
sull’elettrodo viene trasformato nuovamente in Cd metallico.

Una batteria NiCad contiene ca 5 gr di Cd, gran parte del quale


si volatilizza e si disperde nell’ambiente allorchè le batterie
ormai esaurite vengono incenerite con i rifiuti.

L’Unione Europea ha reso illegale l’uso di tali batterie se non


per sistemi cordless utilizzati a scopo di sicurezza e a fini
ASSUNZIONE DI CADMIO DA PARTE DELL’UOMO

• Acqua potabile: l’uomo assume in genere piccole quantità di Cd direttamente


dall’acqua, ad eccezione di persone che vivono in prossimità di miniere o fonderie
per le quali le quantità assunte crescono considerevolmente.

• Fumo: I fumatori sono esposti al Cd in quanto le foglie di tabacco assimilano Cd


dal terreno e dall’acqua di irrigazione, per rilasciarlo poi col fumo della sigaretta.

• Ortaggi e Verdura: I fertilizzanti a base di fosfati utilizzati comunemente in


agricoltura contengono Cd che viene assimilato da ortaggi e verdure. Questi
crescono su suoli che spesso accumulano Cd atmosferico per deposizione.

• Frutti di mare e reni di animali

• Grano, riso ed altri cereali, essendo consumati molto spesso e in quantità


notevole, rappresentano delle fonti di esposizione più pericolose rispetto ai frutti
di mare.
TOSSICITA’ DEL CADMIO

• Presenta una tossicità acuta: la dose letale per l’uomo è di ca 1 gr.

• L’uomo ha sviluppato dei meccanismi di detossificazione dal Cd, poichè possiede


specifiche proteine, dette metallotioneine, con gruppi sulfidrilici che complessano gli
ioni Cd2+ assorbiti. I complessi formati sono infine eliminati con le urine.

• Se la quantità di Cd assorbita supera la capacità delle metallotioneine di chelarlo,


allora questo metallo si accumula prevalentemente nel fegato e nei reni. In
particolare, è stato provato che l’esposizione al Cd aumenta la probabilità di
contrarre malattie renali.
ARSENICO

• Ha lo strato di valenza con configurazione s2p3 . La Perdita di 3 elettroni p


comporta la formazione dello ione con carica 3+, mentre la compartecipazione
dei tre elettroni p da luogo all’As trivalente; nel complesso le due forme sono
indicate come As(III)

• L’ As(III) esiste in soluzione come AsO33- (ione arsenito) o come una delle sue
forme protonate HAsO3-2 ,H2AsO3- o H3AsO3

• Può avvenire anche la perdita di tutti e 5 gli elettroni s e p per formare uno ione
con carica 5+, e la loro compartecipazione da vita all’ arsenico pentavalente
As(V).

• L’As(V) esiste come ossianione AsO43- (ione arseniato) o come una delle sue
forme protonate HAsO42- ,H2AsO4- o H3AsO4

• Nel complesso l’As si comporta come il P, che comunemente esiste nelle


forme ossianioniche PO33- e PO43-. Per tale motivo, I composti dell’As coesistono
con quelli del P (x es. contaminazione dei giacimenti di fosfato)

• L’ As presenta una maggiore tendenza rispetto al P a formare legami ionici


FONTI ANTROPOGENICHE DELL’ ARSENICO

• Uso di pesticidi contenenti As

• Liberazione di As durante processi di estrazione e fusione di Au, Pb, Ni, Cu

• Produzione di Ferro e Acciaio

• Combustione del carbone

• Preservante del legno (CCA, arseniato cromato di rame), utilizzato per evitare la
decomposizione del legno e l’attacco delle termiti.

• Mangime dei polli


ARSENICO NEI PESTICIDI

• Arsenito di Sodio Erbicidi contententi As(III), ancora utillizzati


• Verde Parigi

• Arseniato di Pb
Erbicidi contententi As(V), ancora utilizzati. Agiscono
• Arseniato di Ca
sostituendo il PO43- nel metabolismo vegetale.
• Metanoarseniato
ARSENICO NELLE ACQUE DI FALDA

• La contaminazione da As delle acque è dovuta prevalentemente a fonti naturali

• Le acque di falda in molte parti del mondo sono contaminate da As che,


essendo incolore e insapore, è difficile da individuare.

• Bangladesh e Bengala sono notoriamente le zone più colpite: qui non solo l’
acqua è contaminata ma anche riso, altri cereali e ortaggi che vengono irrigati
con tale tipo di acqua.

ORIGINE DELL’ As NELLE ACQUE DI FALDA

In condizioni normali (ossidanti): l’As (V) si lega ad idrossidi di Fe (III) insolubili

Quando nel terreno il carbonio consuma l’ossigeno (condizioni riducenti): il


Fe(III) si riduce a Fe(II) e diventa insolubile rilasciando As(III) ridotto, più solubile
rispetto all’ As(V). In condizioni di anaerobiosi quindi le acque di falda sono
contaminate da Fe(II) e As(III).
RIMOZIONE DELL’ ARSENICO DALLE ACQUE
• Colonna di allumina: Fe(II) viene ossidato dall’aria a Fe(III) che forma precipitati insolubili
capaci di addensarsi della superficie di tale colonna. In tali condizioni il Fe(III) può assorbire
As(III) che scorre nell’acqua e riconvertirlo in As(V), insolubile

• Sistemi fotochimici a luce solare ossidano l’As(III) a As(V), quando nell’acqua vi sono quantità
di Fe insufficienti per usare colonne di allumina

• Nanoparticelle di magnetite (Fe3O4) contengono sia Fe(II) che Fe(III). Il loro elevato rapporto
superficie/volume consente di utilizzare quantità molto inferiori di ossido per intrappolare
l’As. Tuttavia lo ione PO43- delle acque si assorbe a tali particelle in maniera più forte dell’As
potendo interferire col processo di rimozione.

• Filtri di sabbia (nelle aree rurali del Bangladesh e Bengala): il loro scopo è quello di rimuovere
l’As e Fe e migliorare il sapore dell’acqua reso poco gradevole dal grande contenuto di Fe.

• Precipitazione dell’As mediante formazione di un sale insolubile, utilizzata per le acque


potabili di superficie (e non di falda!). Nell’acqua di superficie è presente As(V) che in
presenza di cloruro ferrico:
Fe3+ + AsO43-  FeAsO4(s)

• Scambio anionico: essendo un ossianione l’ AsO43- risulta facilmente eliminabile per scambio
anionico. Lo scambio anionico diventa però problematico in presenza di anioni solfato
nell’acqua, il cui scambio è preferito a quello dell’arseniato.
ARSENICO IN FORMA ORGANICA

• L’ As viene assunto buona parte in forma di acido H3AsO4 o come sua forma deprotonata
(dall’acqua ad esempio).

• Nella cellula, ad opera della metilcobalamina avviene la metilazione di tale acido sui
suoi gruppi OH

• La metilazione avviene principalmente nel fegato e nei reni, in modo tale da convertire
buona parte dell’arsenico inorganico ingerito in composti organici dell’As facilmente
escreti

• L’ As comunque viene anche assunto attraverso ingestione di molluschi in forma ionica


metilata (CH3)4As+ ad esempio. Ne consegue che l’As contenuto in questo tipo di alimento
non è cancerogeno e risulta meno tossico dell’As inorganico

• Composti neutri dell’As come l’Arsina e la trimetilarsina, rappresentano le forme più


tossiche dell’As per l’uomo. Quest’ultimo composto viene prodotto, in condizioni di
umidità, grazie alle muffe presenti nella colla della carta da parati e un pigmento verde
contenente As, CuHAsO3, presente in questo tipo di carta.
ARSENICO E SALUTE UMANA

Agente cancerogeno

Inibisce i meccanismi di Radiazione UV


Fumo riparazione del DNA Agente co-cancerogeno
Agente co-cancerogeno

Tumore al polmone Tumore alla cute

Si ritiene che la principale esposizione all’As inorganico derivi da un’alimentazione a


base di riso e cereali e, a seguire, di molluschi.

Selenio contenuto negli alimenti: sembrerebbe chelare l’As creando una


biomolecola As=Se e riducendo quindi la quantità attiva nel corpo di tale elemento.
CROMO
• Normalmente è presente in forma di ioni inorganici.

• I suoi stati di ossidazione sono 3+ e 6+, chiamati rispettivamente Cr trivalente,


Cr(III), e Cr esavalente, Cr(VI).

• In condizioni ossidanti, il Cr è presente allo stato VI, in genere come ione


cromato CrO42- . In condizioni debolmente acide può venire protonato:

H+ + CrO42- ↔ HCrO4-
L’ossianione è debolmente idrosolubile e conferisce una colorazione giallastra
all’acqua a livelli di 1 ppm

• In condizioni riducenti, il Cr è presente allo stato III. La solubilità in acqua di


questo ione non è elevata, e il Cr(III) spesso precipita in forma del suo idrossido
Cr(OH)3 , in condizioni alcaline, neutre o persino debolmente acide:

Cr3+ + 3 OH- ↔ Cr(OH)3 (s)

Il fatto che il Cr sia presente come ione disciolto in acqua o come precipitato
dipende dall’ambiente acquoso se ossidante (aerobio) o riducente (anaerobio)
CROMO

Cr esavalente Cr trivalente

E’ tossico e probabilmente Meno tossico, e se in traccia agisce


è un agente cancerogeno come nutriente essenziale

Penetra nelle cellule ed è in


grado di ossidare il DNA e l’RNA

Applicazioni:
-Galvanoplastica
-Concia della pelle
-Preservante del legno
CONTAMINAZIONE DA CROMO NELLE ACQUE

• Il Cr(VI) non precipita a nessun valore di pH poichè nelle acque non esiste come
catione bensì come ossianione.

• Il sistema più semplice per estrarre il Cr(VI) è quindi quello di usare per prima
cosa un agente riducente al fine di convertirlo in Cr(III):
CrO42- + 3 e- + 8 H+↔ Cr3+ + 4H2O
(solubile) (insolubile)

• Gli agenti riducenti normalmente usati per questa conversione sono SO2 o Na2SO3

• L’uso di pareti in ferro Fe(II) lungo la traiettoria delle acque di falda è stato anche
considerato per decontaminare queste dal Cr(VI).
CROMO COME PRESERVANTE DEL LEGNO
• L’ Arseniato cromato di rame (CCA) è una miscela di ossidi metallici (35,3% CrO 3 , 19,6% CuO e
45,1% As2O3), a base acquosa con cui viene trattato il legno, in una percentuale pari al 10% della
massa legnosa ed utilizzando in condizioni di bassa pressione.

• Il cromo usato nel CCA è di tipo Cr(VI) ma viene ridotto completamente a Cr(III) durante un
periodo di fissazione del preservante che prosegue per varie settimane dopo il trattamento

• Tuttavia, dopo alcuni mesi dal trattamento, il legno comincia a liberare molto lentamente Cr
come anche Cu e As, con una perdita maggiore di Cu e As che Cr

• Il CCA è stato adottato in alternativa ad altri preservanti organici soprattutto per proteggere
strutture in legno di case vicine ad ambienti acquatici. Tuttavia, dalle struttture trattate si
verifica spesso il rilascio dei metalli pesanti sopra menzionati.

• Uno studio ha mostrato che il suolo presente sotto pavimentazioni in legno mostrava Cr, Cu e
As rispettivamente in quantità di 75, 43 e 76 mg/Kg. Mentre il suolo “controllo” aveva valori di
17, 20, 4 mg/Kg.

• Negli anni ‘90 è stato introdotto


un preservante alternativo: il
Preserve, contenente Cu e sale
d’ammonio quaternario, non
cancerogeni e poco tossici.

Potrebbero piacerti anche