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Abramo e

le 3 religioni monoteiste

Ricerca di:
Bianca Zamparelli, Giorgia Maglione, Celeste Esposito.
L’Ebraismo, l’Islamismo ed il Cristianesimo
considerano Abramo loro padre nella fede
perché
ha creduto in un solo Dio e si è fidato di Lui,
della sua chiamata e della sua promessa,
dimostrando, con tutta la sua vita, una fede smisurata
come deve essere la fede di ogni credente.
Abramo

Sara Agar

Isacco Ismaele

Ebrei
Popolo Arabo

Re Davide

Giuseppe
Maometto
Ebraismo
Gesù
Islamismo
Cristianesimo
I Cristiani si riconoscono figli di Abramo perché Gesù è figlio di
Giuseppe, discendente da re Davide
ll Cristianesimo, come l’Ebraismo e l’Islamismo, è una religione monoteista.
Nel caso del Cristianesimo Dio non manda solo i profeti a diffondere la sua
parola, ma invia sulla Terra addirittura suo figlio, Gesù Cristo.
Origine
Il termine Cristianesimo deriva da Cristo,  che significa “unto” cioè
consacrato con l’unzione.
Il Cristianesimo nacque in Palestina e si diffuse rapidamente in tutto il
mondo.
I Cristiani, aldilà delle differenze tra le varie Chiese, sono tutti coloro che
fondano la loro fede sulla figura di Gesù.
Il fondatore del Cristianesimo è Gesù di Nazareth, ebreo della Palestina, nato
a Betlemme e vissuto quasi sempre a Nazareth al tempo degli imperatori
romani Ottaviano e Tiberio.
Verso i trent’anni Gesù lasciò la sua famiglia per iniziare a predicare
la Buona Notizia del Regno di Dio. Sotto Ponzio Pilato fu messo in croce e
risuscitò tre giorni dopo la sua morte; successivamente ascese al cielo.
Divinità
I Cristiani credono in Dio, Creatore dell’Universo, in Gesù Cristo suo Figlio e nello Spirito
Santo inviato dal Padre nel nome di Cristo.

Morale
Quella dei Cristiani è una morale che ha come punto di riferimento l’insegnamento di Gesù:
“Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua
mente”.

Segni importanti della vita cristiana sono i sette Sacramenti: battesimo, riconciliazione o


confessione, eucaristia o comunione, confermazione o cresima, ordine sacro, matrimonio,
unzione degli infermi.

Simboli
La croce ricorda non solo il sacrificio di Gesù, ma riassume il messaggio cristiano:
l’asta verticale rappresenta l’amore verso Dio, quella orizzontale vuole abbracciare ogni
essere umano.

La domenica è il giorno sacro per i Cristiani; essi si riuniscono in chiesa per partecipare alla
Messa e condividere l’Eucaristia, nella quale Cristo offre il suo corpo e il suo sangue.

Il punto centrale di una chiesa è l’altare che rappresenta Cristo, dove si celebra l’Eucaristia.
Accanto all’altare il tabernacolo dove vengono conservate le ostie consacrate, vicino ad esso
brucia sempre la lampada eucaristica, una candela che indica la presenza di Gesù.

Collocato in un angolo della chiesa si trova il fonte battesimale, una vasca piena d’acqua
benedetta, usato nel sacramento del Battesimo.
Libri sacri
Il libro sacro dei Cristiani è la Bibbia. Si articola in Antico Testamento e Nuovo
Testamento. Il termine Testamento significa alleanza.
L’Antico Testamento, racconta la storia del popolo d’Israele, il Nuovo Testamento,
racconta la vita di Gesù e comprende i quattro Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le
Lettere di Paolo, di Pietro, di Giacomo, di Giovanni e l’Apocalisse.
Luoghi di pellegrinaggio
Uno dei luoghi più importanti della religione cristiano-cattolica è la Basilica di San
Pietro, dove risiede il Papa. La tradizione vuole che la Basilica sorga sopra la tomba di
San Pietro. Un altro luogo importante è la Terra Santa dove si sono svolti i fatti più
significativi della religione cristiana.
Feste
• La Pasqua è la prima e la più importante festa religiosa che ricorda la Risurrezione
di Gesù.
• L’Ascensione in cui i Cristiani festeggiano la salita di Gesù al cielo.
• La Pentecoste ricorda il giorno in cui gli Apostoli hanno ricevuto lo Spirito Santo.
• Il Natale in cui i Cristiani festeggiano la nascita di Gesù. Il tempo che precede il
Natale si chiama Avvento: sono quattro settimane in cui i fedeli si preparano al Natale.
• L’Epifania in cui si celebra la venuta dei Magi alla grotta del bambino Gesù. I Magi
rappresentano tutti i popoli della terra. Gesù, infatti, è nato per portare la salvezza a tutti
gli uomini.
I musulmani (seguaci dell’Islam) riconoscono Abramo come loro
padre perché ritengono di essere discendenti da Ismaele, uno dei
figli di Abramo.

Nella cultura islamica, Abramo è considerato un profeta di


grandissimo carisma. Al suo ultimo figlio, Maometto darà proprio
il suo nome.

Un intero capitolo del Corano è intitolato ad Abramo.


Nel Corano è ricordato spesso come "amico di Dio". A lui viene
affidato da Allah il compito di ricostruire la Kaʿba, l’edificio più
sacro dell’Islam.
La parola islam significa sottomissione; il credente islamico si
chiama musulmano che in arabo significa sottomesso a Dio.

Maometto nacque in Arabia a La Mecca intorno al 570.

A quarant’anni ebbe una visione: l’angelo Gabriele lo mandava ad


annunciare l’esistenza di Allah, l’unico Dio.

Secondo la leggenda, Allah prima di rivolgersi a Maometto si


manifestò ai profeti Abramo, Giacobbe, Mosè e Gesù.
I musulmani seguono le indicazioni del Corano, il loro libro sacro
che impone alcuni doveri verso dio.
Cinque di questi sono molto importanti e si chiamano pilastri
dell’Islam e sono:
• la professione di fede: non c’è altro dio oltre ad Allah e
Maometto è il suo profeta;
• la preghiera cinque volte in direzione della Mecca;
• l’elemosina: per permettere l’assistenza ai poveri, alle vedove e
agli orfani;
• il digiuno del mese di Ramadan: consiste in un mese dove gli
arabi non devono mangiare dalla mattina fino alla sera;
• andare a La Mecca almeno una volta nella vita.
Le origini dell’ebraismo sono scritte nella Bibbia ebraica che
corrisponde quasi interamente all’Antico Testamento dei Cristiani.

La parola Bibbia viene dal greco biblia e significa “i libri”.


Per gli Ebrei la Bibbia ha così tanta importanza che essi vengono
anche definiti il popolo del libro. Durante l’infanzia l’ebreo impara
a memoria lunghi brani delle Sacre Scritture e da adolescenti
discutono sui passi più importanti insieme agli adulti.

La Torah è la prima parte della Bibbia Ebraica


La Bibbia racconta che, circa quattromila anni fa, Abramo e Dio fecero un
patto che avrebbe protetto e guidato Abramo, la sua famiglia e il suo popolo
verso una terra fertile in cui poter vivere.

Abramo, la sua famiglia e il suo popolo avrebbero adorato e glorificato Dio


per tutte le future generazioni. Abramo e Dio stabilirono questo patto che fu
suggellato da Dio con un dono: un figlio dalla moglie sterile Sara.
Gli ebrei si considerano discendenti di Giacobbe figlio di Isacco

La parola ebreo in ebraico significa «regione posta al di la» ed indica il


territorio oltre l’Eufrate dove Abramo abitava e da dove emigrò con la sua
famiglia
Il luogo in cui gli Ebrei si ritrovano per pregare nel giorno di sabato è la
sinagoga (assemblea). La sinagoga ha sempre un lato rivolto verso
Gerusalemme, per recitare le preghiere in direzione della Città Santa. Il
piano superiore della sinagoga è riservato alle donne, esse infatti
partecipano alle cerimonie religiose in una zona separata dagli uomini,
insieme ai bambini.

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