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I BIG DATAC

By Gaia Magliano 3G
COSA SONO

CARATTERISTIC
BIG DATA
HE

PERCHÉ SONO
rischi per la tutela e la ri
servatezza IMPORTANTI
Caratteristiche

Variabilità
Informazioni e dati simili
assumono significati
Il solo criterio dei volumi non è chiaramente esaustivo
diametralmente diversi a
per caratterizzare i Big data, è, infatti, importante
seconda del contesto virtuale nel
considerare altre tipologie di caratteristiche quali la
quale vengono reperite. È
varietà dei formati o la velocità media di analisi, ma
necessario contestualizzare ogni
ancora di più cinque peculiarità che solitamente
dato per comprenderne
contraddistinguono i Big data:
l’importanza e la funzione;

Volume
Il volume è la prima caratteristica distintiva dei Big data: le aziende infatti
raccolgono una quantità smisurata di dati provenienti da ogni tipo di sorgente
online. Immagazzinare un numero così elevato di dati in passato sarebbe stato
impossibile, ma oggi, grazie a nuove tecnologie quali Cloud e virtualizzazione,
è possibile conservare dati e accedervi per ogni tipo di necessità.
Velocità
I Big data vengono generati, trasmessi e analizzati in modo tempestivo e
ad una velocità senza precedenti in quanto, per poter essere utili VARIETÀ
all’ottimizzazione di una strategia aziendale, i dati devono risultare attuali I tipi di formato che presentano i Big
e veritieri; data sono eterogenei: possono essere
numerici e strutturati provenienti dai
classici database, documenti di testo
non strutturati, email, immagini, video,
ricerche web o transazioni finanziarie.
La diversità di questi dati e la
provenienza da diverse fonti
permettono alle imprese di strutturare
strategie di comunicazione e marketing
basate sulle azioni abituali dei
Veridicità consumatori e quindi largamente
I Big data sono in continua e smisurata crescita e per questo è personalizzate;
fondamentale distinguere i dati veritieri da quelli raccolti da sezioni online
non affidabili. Dati veri e attendibili possono rivelarsi uno strumento
fondamentale per aumentare il profitto della propria attività di business.
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Perché sono
importanti?

La raccolta e l’analisi dei Big data permette alle aziende di sviluppare strategie e modelli di business concorrenziali ed
innovativi in grado di migliorarsi costantemente. Studiare questi dati consente, infatti, di compiere scelte aziendali
mirate al fine di aumentare il numero di potenziali clienti e quindi delle vendite, di rendere maggiormente efficienti le
strategie di fidelizzazione del cliente e di ideare strategie di cross-selling e up-selling studiate in base alle esigenze degli
utenti.
In che modo?
Sono le competenze tecnologiche di Analytics a trasformare i dati grezzi pervenuti dal sistema in informazioni valide ed
interessanti per i decision maker aziendali: in un mercato in continuo sviluppo e mutamento come quello online è
fondamentale per aziende di qualsiasi tipologia e dimensione prendere decisioni tempestive.
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La raccolta e l’analisi dei Big data permette alle
aziende di sviluppare strategie e modelli di
Cosa sono?
business concorrenziali ed innovativi in grado di
migliorarsi costantemente. Studiare questi dati
consente, infatti, di compiere scelte aziendali
mirate al fine di aumentare il numero di
potenziali clienti e quindi delle vendite, di
rendere maggiormente efficienti le strategie di
fidelizzazione del cliente e di ideare strategie di
cross-selling e up-selling studiate in base alle
esigenze degli utenti.
In che modo?
Sono le competenze tecnologiche di Analytics a
trasformare i dati grezzi pervenuti dal sistema in
informazioni valide ed interessanti per i decision
maker aziendali: in un mercato in continuo
sviluppo e mutamento come quello online è
fondamentale per aziende di qualsiasi tipologia e
dimensione prendere decisioni tempestive.

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Big Data: i rischi per la tutela e la riservatezza
Per analizzarli, profilarli, individuare correlazioni tra loro ed estrarne valore ,i Big Data vengono
sottoposti a trattamenti automatizzati mediante algoritmi di Intelligenza Artificiale e altre tecniche
evolute. E, una volta inseriti nei sistemi, diventano gocce nel mare.

Questo è il problema: dati che vengono persi di vista dal titolare e dal responsabile del trattamento
rappresentano un rischio enorme per la tutela della privacy degli utenti.

Il titolare del trattamento potrebbe, non intenzionalmente, utilizzarli per finalità diverse rispetto a
quanto esplicitato nelle informative sulla privacy fornite e ai consensi raccolti.

Anche quelle informazioni apparentemente anonime possono diventare un rischio: attraverso la


fusione di banche dati diverse, infatti, si può arrivare a re-identificare un utente. Dunque,
l’anonimizzazione non è di per sé sufficiente a garantire la riservatezza dei dati.

Per non parlare del fatto che gli algoritmi utilizzati nell’analisi dei Big Data sono in grado di
individuare – in modo autonomo e automatizzato – le reciproche connessioni tra banche dati
diverse, riuscendo, così, a generare nuove informazioni e nuovi dati personali.
Cosa prevede il GDPR per il corretto trattamento dei dati
Entrato in vigore il 25 maggio 2018, il GDPR – General Data
Protection Regulation prevede che ogni trattamento dei
dati avvenga nel rispetto di alcuni principi, tra i quali
ricordiamo la liceità, la correttezza e la trasparenza del
trattamento nei confronti dell’interessato; l’assicurare che
eventuali trattamenti successivi non siano incompatibili
con le finalità della raccolta dei dati; la conservazione dei
dati per un tempo non superiore a quello necessario
rispetto agli scopi per i quali è stato effettuato il
trattamento.

Fulcro del principio di liceità, è il consenso al trattamento –


esplicitamente espresso dall’interessato – che il titolare
del trattamento deve sempre essere in grado di dimostrare
e che risulta valido solo se, tra gli altri obblighi,
all’interessato è stata resa una corretta informazione sul
trattamento dei suoi dati personali.
Alcune regole per Big Data privacy compliant
Centrali, per la privacy dei Big Data, sono i temi dell’informativa da sottoporre agli
interessati e i moduli di raccolta dei consensi, che devono essere in linea con i
principi normativi: una descrizione non precisa, non corretta oppure generica delle
finalità del trattamento dati invalida il consenso.

E la molteplicità delle fonti informative fa sì che le persone interessate incontrino


non poche difficoltà nel comprendere come i dati vengono integrati tra loro e come
vengono trattati.

Importante, sempre per quanto riguarda i Big Data, è che si crei il giusto equilibrio
tra gli obiettivi del titolare e del responsabile del trattamento dei dati e gli obiettivi
degli interessati.

Per questi motivi, è fondamentale che chi intende avvalersi di Big Data consideri il
tema della protezione dei dati molto prima di avviare la fase di raccolta delle
informazioni.

A questo punto, subentra il concetto di Privacy by design, che richiama l’attenzione


dei titolari del trattamento sull’esigenza che la protezione dei dati personali venga
garantita fin dalla fase di progettazione della raccolta.

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GRAZIE PER
C

L’ATTENZIONE

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