ACQUE, CITARUM Il fiume più inquinato del mondo è il Citarum.
Il Citarum è un fiume della Giava
Occidentale, che scorre nei pressi della capitale Giacarta.
Nonostante l'allarmante inquinamento, il
fiume riveste un importante ruolo nella vita degli abitanti della regione ed è usato per l'agricoltura e l'industria.
il 5 dicembre 2008 l'Asian Development
Bank ha approvato un prestito di 500 milioni di dollari per ripulire le acque del fiume.[1] Tuttavia, la rivitalizzazione è cominciata soltanto nel novembre 2011 Nei villaggi che bagna non esistono sistemi fognari né di raccolta dei rifiuti così le sue acque si sono riempite di liquami, plastica e immondizia di ogni tipo. A completare il quadro le fabbriche circostanti che, senza alcun controllo, versano nel fiume pericolosissime sostanze chimiche. Il disastro ecologico è noto ma incalcolabile. Le cattive condizioni igieniche sono la causa di 50 mila morti ogni anno, oltre alle altre forme di vita marina e terrestre. Si stima che oltre 2000 complessi industriali, tra cui 200 fabbriche tessili, siano concentrate proprio nella valle del Citarum, nella regione del Bandung.
Quando nel 2013 Greenpeace prelevò i
primi campioni di acqua del Citarum nei pressi delle grandi industrie tessili, al loro interno riscontrò la presenza di contaminanti ambientali e prodotti chimici tossici molto pericolosi per la vita acquatica e potenzialmente dannosi per gli esseri umani. Per migliaia di anni il Citarum aveva percorso i suoi 350 chilometri pulito e pieno di pesci. Fin dal IV secolo avanti Cristo era stato fonte di alimentazione e trasporto per raffinate civiltà dell’epoca. Alla società “moderna” sono bastati 40 anni per distruggerlo e trasformarlo in una discarica a cielo aperto fonte di malattie e morte per le popolazioni locali, per la fauna e per la flora. Bibliografia