Sei sulla pagina 1di 61

Elementi di Economia ed Estimo

“Valutazione costi-benefici
per una progettazione
sostenibile"

Ing. Michele COLONNA


Professionista libero in Trieste
1
Pianificazione del territorio
Sviluppo Sostenibile

Lo sviluppo sostenibile: che cos’è?


Sviluppo: trasformazione (crescita economica)
Sostenibilità: mantenimento/conservazione nel tempo
Sviluppo sostenibile: crescita del sistema economico che non
compromette le possibilità di scelta delle generazioni future

Condizione essenziale: conservare lo stock di risorse che


costituiscono il capitale naturale, quindi:
•Tasso di utilizzo delle risorse rinnovabili non deve superare quello
di rigenerazione;
•Tasso di utilizzo risorse non rinnovabili non deve superare lo
sviluppo delle risorse rinnovabili utilizzabile in alternativa;
•Tasso di inquinamento non deve superare la capacità di
assorbimento dell’ambiente.
“Valutazione costi-benefici per una
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Pianificazione del territorio
Sviluppo Sostenibile

Il territorio nello sviluppo sostenibile


Dove si localizza la crescita economica.
1. Gli orientamenti localizzativi sono sostenibili?
• Dal punto di vista ambientale
• Dal punto di vista economico
• Dal punto di vista sociale
2. Come si orienta/influenza la localizzazione?
3. Come si governa lo sviluppo del territorio?
Pianificazione del territorio
Sviluppo Sostenibile

Blocchi informativi

1.Lo sviluppo nel territorio: fattori e orientamenti


localizzativi delle attività economiche
 orientamenti localizzativi delle imprese

 conseguenze della terziarizzazione e dell’internazionalizzazione


dei mercati;

 ruolo delle economie esterne del territorio, delle economie di


rete, dei processi cumulativi di crescita;

 piccole e medie imprese nel mercato internazionale


Pianificazione del territorio
Sviluppo Sostenibile

Blocchi informativi
2.Analisi dei sistemi economici territoriali
• Strumenti dell’analisi economico-territoriale: contenuti teorici;
• Strumenti dell’analisi economica territoriale: i documenti di
pianificazione della Regione FVG

3. Governo della mobilità e sviluppo urbano sostenibile


• l’interazione fra i trasporti e la città il rapporto fra sostenibilità
urbana e mobilità
• lo sviluppo urbano sostenibile e la pianificazione dei trasporti urbani
• i trasporti nello sviluppo urbano e metropolitano;
• le politiche per una mobilità urbana sostenibile;
• tecnologie dell’informazione nel governo della mobilità; strumenti
innovativi nella pianificazione e regolazione dei trasporti urbani e
metropolitani.
Pianificazione del territorio
Sviluppo Sostenibile

Blocchi informativi
4.Sviluppo sostenibile e costruzione di capacità
istituzionale

• Sviluppo sostenibile e capacità istituzionale


• Ruolo delle istituzioni – teorie istituzionaliste – riferimenti
normativi
• Intelligenza delle istituzioni e capacità istituzionale

• Le politiche urbane e territoriali: governi locali e


governance urbana

• La costruzione di Capacità Istituzionale


• Soggetti e reti
• Politiche urbanistiche e territorio

• I conflitti territoriali e la loro gestione


Valutazione di Impatto Ambientale

“Valutazione costi-benefici per una 7


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale

"Impatto" è un termine (dal latino impingere, "spingere contro") che il


dizionario Garzanti definisce come "l'incontro di un corpo mobile con una
superficie".
Per estensione, lo stesso vocabolario lo definisce anche "scontro" e, tra le
varie esemplificazioni di questa definizione, riporta l'espressione "impatto
ambientale", definendola come "l'azione di una causa fisica sull'ambiente
naturale".

L'espressione "impatto ambientale" ha dunque un'accezione assolutamente


neutra, anche se la definizione in senso figurato di "impatto" porta con sé una
leggera connotazione negativa.
“Valutazione costi-benefici per una
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale

La "Valutazione di impatto ambientale" (V.I.A.), è la


valutazione preliminare dei potenziali effetti che un'opera
può avere sull'ambiente naturale nel quale dovrebbe inserirsi
e la definizione della loro entità, incidenza, permanenza,
reversibilità, ecc.

La V.I.A. è prima di tutto, anche se spesso dimenticato, uno strumento di


supporto alle decisioni (DSS), che pone la salvaguardia dell'ambiente naturale e della
salute dell'uomo al centro dei processi decisionali che precedono la realizzazione di
un'opera sul territorio.
Essa si esplica attraverso una procedura amministrativa (iter) sulla base di un'analisi
degli effetti che l'opera stessa esercita sulle componenti ambientali e socio-
economiche interessate, nonché degli interventi per mitigarli e/o compensarli.

“Valutazione costi-benefici per una


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale
opere Legge obiettivo Commissione VIA speciale
Ministero Ambiente
VIA NAZIONALE

altre opere Commissione VIA normale (DPCM)


Ministero Ambiente
Screening (norma Reg.)
VIA REGIONALE
VIA (opere All. D, All. III Dir. Comunitaria)
VALUTAZIONE
DI INCIDENZA Piani e Progetti incidenti su aree SIC e ZPS
(Natura 2000 …)
V.A.S. Regionale (Legge?)

“Valutazione costi-benefici per una


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale

Procedure preliminari
SCREENING - verifica di assoggettabilità o meno di un progetto a VIA.
Descrizione del progetto; relazione con i dati necessari per individuare e
valutare i possibili impatti sotto il profilo ambientale e territoriale.

SCOPING - definizione dei contenuti del SIA. Definizione del piano di redazione
del SIA; individuazione dei comuni e delle province interessate.

Il proponente di un’opera, che abbia rilevanza di impatto


ambientale secondo la normativa nazionale, è tenuto a presentare
all’autorità competente uno
Studio di impatto ambientale (S.I.A.)
impostato su tre quadri:
1. il quadro di riferimento programmatico,
2. il quadro di riferimento progettuale ed
3. il quadro di riferimento ambientale.
“Valutazione costi-benefici per una 11
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
STU D IO DI IM PATTO AM BIENTALE

QU AD RO PROG RAM M AT ICO QU ADRO PROG E T T U ALE QU AD RO AM BIE N T ALE ANALIS I C OS T I BE NE FICI V ALU T AZIONE D I IM PAT T O R IAS S U NT O NON T E C NICO

S tru m en ti p ian ificatori An alisi d elle altern ative R elazion e


E lem enti fondam enta li R elazioni di ana lisi p rog ettu ali
Relazione
de l progetto e in d ivid u azion e
d i settore
d eg li im p atti
territoriali
Costi e b en efici p rivati E stra tti cartografici
P ian o p articolareg g iato C aratteristich e tecn ich e AT M OS FE RA Im p atti m itig ab ili
Im p atti s u ll'am b ien te
U rb an istica C aratteristich e fisich e Q u alità d ell'aria Im p atti resid u i
socio econ om ico
Viab ilità M otivazion i tecn ich e M eteoclim a n on m itig ab ili
Im p atti s u ll'ecosis tem a
C arta d ei vin coli territoriali scelta p rog ettu ale S intesi va luta zioni
AM BIE NT E ID RIC O n atu rale M atrici d eg li im p atti
C arta d ei vin coli am b ien tali C on d izion am en ti e vin coli
Acq u e sotterran ee Q u an tific azion e d el
e n atu ralistici Altern ative d i p rog etto Acq u e su p erficiali sag g io soc iale
T em p istica d i attu azion e In terven ti d i rip ristin o
S UOLO E S OT T OS UOLO d i p referen za
Attu alità d el p rog etto ...........
G eolog ia in tertem p orale
INT E RV E NT I DI G eom orfolog ia Calc olo d ei p aram etri
M IT IG AZIONE P ed olog ia econ om ici:
................ V E G E T AZION E S celta d el criterio
S in tesi d el p rog etto d ecision ale
FLORA An alisi d ella sen sitività
FAU NA
P lan im etrie d i p rog etto
E COS IS T E M I
S ezion i d i p rog etto
S ezion i e sch em i d elle S ALUT E PUBBLICA
op ere d i m itig azion e R UM ORE E V IBRAZIONI
e rip ristin o (in rap p orto all'am b ien te sia u m an o ch e n atu rale)
R ADIAZIONI
ion izzan ti, n on ion izzan ti
(in rap p orto all'am b ien te sia u m an o ch e n atu rale)
PAE S AG G IO
asp etti m orfolog ici
asp etti cu ltu rali
b en i cu ltu rali

Cartografie tem a tiche

C arta g eom orfolog ica


C arta id rog eolog ica
C arta d elle isop iezom etrich e
C rta d ella caratterizzazion e
d ell'am b ien te fisico
C arta p ed olog ica
C arta d ella cap ac ità
d 'u so d el su olo
C arta d ella veg etaz ion e
C arta d ell'avifau n a e m am m alofau n a
C arta d ella viab ilità
C arta d ell'an alisi acu stica
C arta d ella q u alità d ell'aria
Elem en ti caratterizzan ti
d el p aesag g io
C arta d ei b en i d i in teresse arch eolog ico
C arta d el d eg rad o am b ien tale
Pu n ti visu ali e sim u lazion e
d eg li in terven ti d i rip ristin o

C artografie dei va lori

C arta d ei valori g eom orfolog ici


C arta d ei valori su b ase p ed olog ica
C arta d ei valori su b ase veg etazion ale
C arta d ei valori d ella fau n a
Valutazione di Impatto Ambientale
Metodologie qualitative e quantitative per gli S.I.A.
Per “metodologia” si intende l’insieme dei principi di metodo su cui è fondata o dai
quali risulta legittimata una scienza o disciplina (Devoto-Oli).
Un corretto approccio metodologico alla disciplina è quello che comporta la
seguente serie di azioni:
- riconoscimento impatti (RICONOSCIMENTO)
- misura impatti (MISURA)
- gerarchizzazione impatti (GERARCHIZZAZIONE)
- ponderazione impatti (PONDERAZIONE)
- aggregazione impatti (AGGREGAZIONE)
- confronto e scelta varianti (VALUTAZIONE >>> DECISIONE)

A seconda delle circostanze possiamo usare varie metodologie di valutazione, tenendo


ben presente che nella scelta, oltre agli aspetti propri di idoneità, è opportuno anche
tener presente se risultano, rispetto ad un determinato progetto, sottodimensionate, ben
dimensionate o sovradimensionate.

“Valutazione costi-benefici per una 13


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale

       QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

Il quadro di riferimento programmatico si interessa principalmente della


rispondenza/compatibilità dell'opera con la pianificazione territoriale, la
programmazione territoriale e la programmazione settoriale. In questo quadro quindi
si valuta la rispondenza tra il progetto e la pianificazione territoriale, studia la
compatibilità degli indirizzi e la destinazione d’uso del suolo, nonché la normativa di
settore. Pertanto ecco alcuni spunti:

- Rispondenza progetto/pianificazione (compatibilità urbanistica, destinazione d‘uso,


autorizzazioni, ecc.)
      - Compatibilità con gli indirizzi di piano particolareggiato, piano di bacino,
risanamento idrico del recettore, piano di bonifica, ecc.
   - Rispetto normativa di settore e approfondimento dei parametri di fattibilità
dell‘intervento in progetto
- Risposta dell‘intervento alle varie esigenze (relative alla programmazione territoriale
ed ambientale )

“Valutazione costi-benefici per una 14


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale
 7QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
Il quadro di riferimento progettuale, è inerente alla reale rispondenza del progetto
dell'opera, con la normativa tecnica esistente, con i vincoli archeologici, architettonici,
paesaggistici, ambientali; inoltre organizza le fasi del progetto (natura beni/servizi offerti,
copertura domanda, analisi costi/benefici semplice, analisi offerta/domanda durante la
vita tecnica ed economica dell'opera, attività satellitare di cantiere e di esercizio, criteri
progettuali compresi i servizi e 1'indotto, analisi costi/benefici completa, caratteristiche
tecniche e fisiche del progetto). Quindi in questo quadro viene dimostrato che il progetto
rientra nella normativa tecnica vigente e vengono presentati gli aspetti prettamente
tecnici e progettuali. Pertanto, ecco alcuni spunti:

- Note su progetto di massima (se redatto in precedenza) con motivazioni sulle


implementazioni apportate e sulle modifiche eventualmente condizionate da novità
tecniche
- Tipologia opera ed eventuale standard di riferimento
- Analisi di: Caratteri, Fabbisogno, Aspetti progettuali d‘avanguardia (eventuali), ecc.
- Misure tecnico-costruttive previste a tutela dell’ambiente (descrizione opera, livelli di
sicurezza, simulazioni o altri dati di riferimento, gestione ottimale, ecc.)
- Gestione (oneri, sicurezza, vantaggi/svantaggi, ecc.), utili per successive mitigazioni.
- Sistemazioni e mitigazioni (movimenti terra, drenaggi superficiali, recinzioni, siepi, ecc.)
“Valutazione costi-benefici per una 15
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale
       QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

Infine, il quadro di riferimento ambientale è sicuramente il più complesso da strutturare,


comporta che il S.I.A. si sviluppi secondo criteri descrittivi, analitici e previsionali e definisce gli
ambiti territoriali, descrivendone e individuandone i sistemi ambientali tenendo conto della
criticità degli equilibri esistenti.

In quest’ultimo quadro si individuano quindi: aree, componenti ambientali, fattori ambientali


relazionandoli insieme ed individuandone eventuali punti di criticità; inoltre definisce:
-usi delle risorse (priorità, potenzialità, destinazione);
-status ante/status quo dei livelli di qualità ambientale;
-aspetto dinamico della qualità ambientale (per componente ed eventuale individuazione dei
fenomeni di degrado);
-stima quantitativa e qualitativa degli impatti dell'opera sull'ambiente;
-interazione degli impatti con componenti e fattori;
-modificazione uso- fruizione del territorio;
-evoluzione componenti e fattori e loro interazioni e del sistema ambientale complessivo;
-definizione strumenti di gestione e controllo (localizzazione, parametri, monitoraggio);
-sistemi di intervento nel caso di emergenze particolari.

“Valutazione costi-benefici per una 16


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale

      Nell’effettuare i primi passi operativi è da prediligere come approccio in questa fase
adottare il metodo del “controllo attivo”. Detto metodo consiste nell’individuare e minimizzare le
prevedibili interferenze negative dell’opera sul sistema paesistico-ambientale locale e proporre,
nel contempo, miglioramenti dell'assetto ambientale.

Tra le fasi operative di uno S.I.A., sintetizzabili in:


- Analisi
- Sintesi
- Valutazione
- Mitigazioni e/o compensazioni
è opportuno svolgere almeno le seguenti azioni:
- scoping delle alternative di ubicazione
- analisi ambientali delle singole componenti esposte all’intervento
- sintesi dei dati raccolti e prima elaborazione (compresa cartografia tematica di sintesi)
- valutazione delle alternative proposte e individuazione delle componenti ambientali più
esposte
- stima dell‘entità degli impatti ambientali e dell‘impatto globale
- misure di mitigazione e/o compensazione necessarie e possibili, piani di monitoraggio da
adottare, le misure accessorie
- analisi fase di cantiere (transitorietà ed entità degli aspetti rilevati)
“Valutazione costi-benefici per una 17
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Valutazione di Impatto Ambientale
Alternative a confronto
        Analisi delle possibili alternative di un progetto ? Meglio se con Analisi Multi-Criteri !
     
Caratteristiche principali dei quattro tipi di alternativa studiati dall’ACM (Giangrande-Roy):
alternativa di tipo : si tratta generalmente di uno Studio di Impatto Ambientale (S.I.A.) che
riguarda un progetto già ben definito (sia di massima che esecutivo). Si indica generalmente con
questa sigla uno studio che tende ad ottimizzare il progetto dal punto di vista ambientale,
riducendo gli impatti previsti e mitigando gli "impatti residuali" che si generano nella
realizzazione di un’opera.
alternativa di tipo : è relativa agli S.I.A. che tendono a selezionare alternative accettabili,
vengono cioè esaminate tutte le possibili alternative di progetto e, attraverso l’analisi dei loro
diversi impatti sull’ambiente, escluse tutte quelle che risultano peggiori e non accettabili a causa
di gravi impatti prevedibili sull’ambiente;
alternative di tipo : lo S.I.A. tende in questo caso ad effettuare una "graduatoria" delle
alternative, dalla migliore alla peggiore. Gli S.I.A. sono quindi di tipo "strategico", in cui non è
necessario analizzare progetti definitivi, ma solo approfondire le diverse possibilità di risoluzione
delle problematiche territoriali o di ubicazione degli impianti;
alternative di tipo : lo S.I.A. evidenzia in questo caso informazioni di supporto alle decisioni di
tipo "strategico" e territoriale-ambientale. Si analizzano quindi tutte le possibili localizzazioni e la
congruenza delle scelte progettuali rispetto
NOTA: nel passare dall’alternativa  a quella , si ha un graduale trasferimento di
responsabilità dal modello al decisore
“Valutazione costi-benefici per una 18
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
“Valutazione costi-benefici per una 19
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
“Valutazione costi-benefici per una 20
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

CRITERI DI VALUTAZIONE

RILEVANZA
Stiamo centrando
l’obiettivo progettuale?
EFFICIENZA
METODI ECONOMICI
EFFICACIA
Stiamo progettando in
IMPATTO modo corretto?

SOSTENIBILITA’

“Valutazione costi-benefici per una 21


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

•RILEVANZA: indica come il progetto soddisfa gli obiettivi, le priorità e le indicazioni


del committente.

•EFFICIENZA: indica il livello di capacità progettuale tra l’utilizzo delle risorse ed i


risultati raggiunti: utilizzo risorse economicamente meno care per
raggiungere i risultati progettuali attesi.

•EFFICACIA: indica il livello di raggiungimento dell’obiettivo progettuale.

•IMPATTO: indica le variazioni in positivo o negativo, diretti o indiretti, desiderati e


non, prodotti dal progetto.

•SOSTENIBILITA’: indica come i benefici prodotti dal progetto continuino a


realizzarsi anche dopo la conclusione dello stesso.

“Valutazione costi-benefici per una 22


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

METODI ECONOMICI
PRINCIPALI FASI

Identificazione (effetti diretti ed indiretti);

Monetizzazione (il mercato non rispetta sempre


i criteri di utilità sociale);

Confronto di valori economici relativi a tempi


diversi e calcolo degli indicatori;

Analisi del rischio ed incertezza;

Valutazione degli effetti re-distributivi

“Valutazione costi-benefici per una 23


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

ANALISI FINANZIARIA ED ANALISI ECONOMICA

Nell’ANALISI FINANZIARIA i costi ed i ricavi


sono valutati ai prezzi di mercato, come si prevede
vengano sostenuti dall’operatore che realizza
l’investimento;

I prezzi di mercato sono quelli effettivamente


pagati per prodotti e servizi oggetto di attività di
compravendita;

Nell’ANALISI ECONOMICA si valutano i costi ed i


benefici sociali collegati alla realizzazione
dell’investimento.

“Valutazione costi-benefici per una 24


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Metodo DELPHI

ANALISI DELPHI

Ma quale sono le “tecniche “ più idonee per definire e programmare insieme ad altri ?
1) Brainstorming
2) Check List - Check List ponderata
3) Delphi
4) Altri (PCT, Saaty, ecc.)

IL METODO DELPHI

Il Delphi è un metodo ideato dall’USAF (United State Air Force) per raccogliere pareri
attraverso questionari e successivamente utilizzare i risultati ottenuti per individuare,
scegliere e pesare i dati da impiegare in stime.
Il metodo Delphi è quindi una tecnica di rilevazione e analisi delle valutazioni espresse da
un gruppo di esperti, utilizzata soprattutto a sostegno dell'attività decisionale. E’ stato
largamente utilizzato nel mondo della ricerca scientifica e sono molte le versioni che
attualmente vengono impiegate, soprattutto per le stime quali-quantitative.
Dette stime consistono, come nel nostro caso, in una “quantificazione di dati qualitativi”:
attraverso la procedura Delphi le osservazioni (espressioni di giudizio) fatte da esperti
vengono ordinate e ponderate per poi generare una scala cardinale di valori (pesi) per una
loro più idonea e corretta utilizzazione ai fini scientifici.
25
Metodo DELPHI

ANALISI DELPHI

Il Delphi che vi propongo, che tra le varianti è la più vicina a quello originale dell’USAF, è
strutturato in più fasi:
1) Creazione di un Gruppo di controllo (GC), costituito da professionisti che
conoscono il metodo, sono in sintonia tra loro, sono difficilmente influenzabili e
mantengono un comportamento scientificamente corretto.
2) Creazione di un Gruppo di esperti (GE), definito anche Panel, costituito da esperti,
decisori o altri attori.
3) Compilazione da parte del GC della scheda-questionario e delle note descrittive.
4) Invio delle suddette schede ai singoli componenti del GE. In questa fase i vari
membri non si conoscono tra loro: questa forma di anonimato evita i problemi di
confronto e, soprattutto, di leadership che porterebbero alcuni esperti a fornire risposte
condizionate. In questa fase il GC, se coinvolto, deve limitarsi a fornire esclusivamente
indicazioni sulle modalità di compilazione della scheda.
5) Una volta terminato il flusso di ritorno delle schede il GC controlla la loro corretta
compilazione (in caso contrario le reinvia) e prosegue nel confronto delle singole risposte
date analizzando i vari pesi attribuiti. L’elaborazione statistica dei pesi (distribuzione
gaussiana, deviazione standard, indici di correlazione, grafici ad istogramma, ecc.)
consentirà, in caso di elevata concordanza nell’attribuzione, di assegnare il valore
definitivo.
26
Metodo DELPHI

ANALISI DELPHI

6) Se, in caso contrario, i pesi differenziano eccessivamente si procederà ad un


nuovo invio delle schede ai componenti del GE in disaccordo. Questo superamento
dell’anonimato consentirà agli esperti di confrontarsi e di rivedere i propri
precedenti giudizi dopo aver conosciuto quelli forniti dagli altri. In questo modo si
attiverà un processo di comunicazione controllata attraverso il quale sarà possibile
o perfezionare l'accordo o rendere espliciti i termini del disaccordo.
7) Il GC prosegue nel confronto e nell’elaborazione statistica dei pesi “in
revisione” e completa l’attribuzione dei pesi.

27
Criteri di valutazione progettuale

PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI

•Analisi COSTI-EFFICIENZA
(o Costi – Efficacia)

•Analisi COSTI-BENEFICI

•Analisi MULTI-CRITERIALE

“Valutazione costi-benefici per una 28


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI


Analisi COSTI-EFFICIENZA ( o Costi – Efficacia)

Descrizione: gli investimenti sono valutati in relazione ai costi monetari necessari per
raggiungere obiettivi predeterminati (definiti generalmente in termini non
monetari).

Vantaggi: non è necessario valutare economicamente i benefici (o i ricavi) e


l’attenzione è concentrata sulla valutazione di voci generalmente di più facile
previsione

Limiti: viene trascurata l’importanza della ponderazione dei risultati


dell’investimento; non è possibile un confronto tra progetti con finalità diverse.

Campi di applicazione: l’ACE è preventivamente impiegata per una analisi speditiva di


un investimento o per confronti tra alternative volte a conseguire la stessa finalità.

“Valutazione costi-benefici per una 29


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI

FASI dell’Analisi COSTI-EFFICIENZA ( o Costi – Efficacia)

Definizione del parametro-obiettivo

Identificazione degli INPUT

Calcolo del rapporto


costi/parametro obiettivo

Eventuale pesatura di altri


criteri quantitativi
di valutazione

Analisi dei fattori di rischio


ed incertezza (analisi di reattività)

“Valutazione costi-benefici per una 30


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI

Analisi COSTI-BENEFICI

Descrizione: gli investimenti sono valutati in base ad un confronto tra voci monetarie
di costo e ricavo ( o beneficio).

Vantaggi: i risultati della valutazione sono espressi in termini di immediata


compensazione e facilmente confrontabili con quelli di altri investimenti.

Limiti: alcuni effetti degli investimenti non sono facilmente monetizzabili ( o la


monetizzazione ha costi troppo elevati) e, quindi, c’è il rischio di una loro mancata o
erronea valutazione.

Campi di applicazione: l’ACB è prioritariamente impiegata per una valutazione


analitica di un singolo investimento, anche in alternativa a progetti in altri settori.

“Valutazione costi-benefici per una 31


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI


Identificazione degli Input e Output
FASI dell’Analisi BENEFICI

Quando possibile, impiego dei prezzi di mercato per la


valutazione degli input e output

Ove opportuno, utilizzo di “prezzi ombra”


per modificare i prezzi di mercato o per stimare
gli effetti senza mercato

Calcolo degli indici di Calcoli degli indici di convenienza per Stima degli effetti
convenienza finanziaria l’analisi economica “convenzionale” senza mercato

Calcolo degli indici di convenienza


per l’analisi economica “estesa”

Eventuale analisi degli effetti ridistribuiti

“Valutazione costi-benefici per una 32


Analisi dei fattori di rischio ed incertezza (analisi di reattività)
progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI

Analisi MULTI-CRITERIALE

Descrizione: in base a tecniche di programmazione matematica vengono valutati


investimenti i cui costi e benefici (o ricavi) possono essere espressi su scale diverse
(monetarie e non), sottoposti a vincoli e opportunamente ponderati dal/i decisore/i.

Vantaggi: sono analizzabili le conseguenze s di assunzioni diverse nella valutazione


delle variabili, vincoli e pesi.

Limiti: la predisposizione dell’analisi richiede un notevole impiego di dati e tempo,


oltre aduna conoscenza delle tecniche di programmazione matematica (e la
disponibilità del relativo software).

Campi di applicazione: l’AMC viene prevalentemente impiegata per una valutazione


analitica e un confronto dei risultati legati a diverse assunzioni.

“Valutazione costi-benefici per una 33


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

PRINCIPALI METODI DI VALUTAZIONE ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI

Analisi MULTI-CRITERIALE
Identificazione degli Input e Output

Formulazione degli obiettivi

Eventuale normalizzazione degli obiettivi

Eliminazione delle alternative dominate

Eventuale attribuzione dei pesi

“Valutazione costi-benefici per una 34


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA Analisi dei fattori di rischio ed incertezza (analisi di reattività)
Criteri di valutazione progettuale

MODALITA’ DI SCELTA DEI SISTEMI DEI PREZZI NELL’ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA


Valutazione dei costi e ricavi-benefici no

C’è un mercato per i costi e ricavi benefici?

I prezzi riflettono la “disponibilità a pagare”? E’ possbile individuare una alternativa


SI per la quale c’è un prezzo di mercato no
(vd costo opportunità)
no

Impiegare uno degli


Impiegare dei “prezzi ombra” altri metodi

SI

SI
Analisi finanziaria

Analisi economica “ convenzionale”

Analisi economica “estesa”

“Valutazione costi-benefici per una 35


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

MODALITA’ DI SCELTA DEI SISTEMI DEI PREZZI NELL’ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA

Spesso il sistema dei prezzi di mercato non rappresenta


correttamente i costi e i benefici sociali e, quindi,
nel’analisi economica si rende in alcuni casi necessario
impiegare dei “prezzi ombra” (o “prezzi contabili” o “
prezzi di conto”) che riflettano il reale valore attribuito alle
risorse impiegate e agli output del progetto.
In altri casi si renderà necessario introdurre ex novo (o non
conteggiare del tutto) alcune voci dell’investimento.

“Valutazione costi-benefici per una 36


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

MODALITA’ DI SCELTA DEI SISTEMI DEI PREZZI NELL’ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA

Valutazione beni ambientali

Analisi dei valori di mercato Costruzione delle curve di domanda

Preferenze rivelate Preferenze espresse


(Metodi indiretti) (Metodi diretti)

Costo Valore di Costo di Prezzo Costo del Valutazione


opportunità capitalizzazi (ri)costruzione edonimetrico viaggio ipotetica
one

“Valutazione costi-benefici per una 37


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
Criteri di valutazione progettuale

MODALITA’ DI SCELTA DEI SISTEMI DEI PREZZI NELL’ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA

Il costo opportunità
Nell’analisi economica (e talvolta anche in quella
finanziaria) i costi di mercato possono essere sostituiti,
ove non rappresentino effettivamente il costo legato
all’impiego delle risorse, con i costi collegati alla rinuncia
all’impiego del fattore analizzato in un processo
produttivo alternativo.

Esempio: se decido di utilizzare un terreno per il rimboschimento, il costo del


terreno sarà pari al mancato reddito di una possibile coltivazione agricola sulla
stessa area.

“Valutazione costi-benefici per una 38


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
ANALISI COSTI/BENEFICI

L’ACB

L’ANALISI COSTI BENEFICI


NEGLI INTERVENTI DI RICOSTRUZIONE POST
SISMA
contributo di Alfonso Russi e Michele Colonna

39
ANALISI COSTI/BENEFICI

L’ACB

Alcuni spunti/suggestioni/provocazioni:

ACB = Analisi Costi Benefici o Analisi Costi Beneficio ?

Conviene ricostruire con la tecnica X o Y?


La decisione a che bilancia è affidata ?

Pesare patate è come pesare lamine d’oro ?


___

Cos’è uno strumento ?


Quali caratteristiche deve avere per “ben misurare” ?

40
ANALISI COSTI/BENEFICI

L’ACB
(consiglio: pensate ad un martello)
• 1) deve servire a qualcosa, se non serve è un gadget…
…oltre a noi tutti anche la “scienza” è piena di gadget, certamente belli ma inutili!
• 2) deve essere «facile» da usare, se lo si vuol utilizzare direttamente e non
siamo particolarmente esperti o capaci
• 3) può essere «difficile» da usare, ma in quel caso è meglio rivolgersi ad un
“vero” esperto
…colgo l’occasione: è importante l’uso “relativo”, infatti molti strumenti non sono validi per
tutte le situazioni, a volte il loro “adattamento” è indispensabile. Essere «flessibile» non
significa adatto a “tutte” le situazioni (per esempio: un carpentiere ed un dentista…)
• 4) deve essere «affidabille», quindi inserito in un looping di uso-controllo-
riuso-ricontrollo-ri…
• 5) deve essere «disponibile» altrimenti bisogna crearlo
…meglio ! La creatività è stimolante

41
ANALISI COSTI/BENEFICI

L’ACB
L’ ACB non va idolatrata, è solo un supporto alla decisione, importante
come tutte le decisioni che comportano “soldi”, ma pur sempre un
supporto…
…quindi, se è uno strumento ed è un supporto è un:
DSS = Decision Support System

Perché una ACB per valutare la fattibilità di interventi post sisma?

I dati necessari per esprimere la sostenibilità di un progetto sono molti


e di varia natura, ma la scelta è anche, se non soprattutto,
condizionata dall’aspetto economico!
(pensate al tipo di cliente «eternamente indeciso»)

N.B. più Dati => decisione più complessa per il decision maker

42
ANALISI COSTI/BENEFICI

LA DECISIONE

LE FASI DELLA DECISIONE

1) Analisi del problema


2) Ricerca delle soluzioni
3) Scelta della soluzione (migliore od opportuna ?!)
4) Attuazione operativa della decisione presa
4b) ….incrociare le dita…..
5) Controllo e monitoraggio dei risultati

43
ANALISI COSTI/BENEFICI

IL DSS un DSS deve….


1) Essere facile da usare
2) Efficiente (rispondere alle attese iniziali)
3) Flessibile (adattarsi all’utente, consentire l’implementazione
senza stravolgimenti)
4) Tecnicamente fattibile…….

Lo strumento software più idoneo è:

“FOGLIO ELETTRONICO” (per esempio: Excel)

44
ANALISI COSTI/BENEFICI

CONSIDERAZIONI SULL’ACB

Alcune considerazioni sull’ACB

Le 4 fasi di lavoro previste per l’elaborazione dell’ACB:

1. Analisi dei dati da elaborare. Questi saranno descritti, riferiti ad unità


di misura, ordinati in scala gerarchica per il ruolo che investono ed
infine aggregati per tipologia e/o categoria, prima di essere riportati
in tabelle sinottiche e rappresentati in forma grafica.
2. Analisi relativa ai valori dei prezzi ombra. Si precisa che in questa fase
la metodologia, dal punto di vista procedurale, è identica a quella
del punto precedente. Per quanto riguarda l’assegnazione dei prezzi
ombra, data la rilevanza che questi ricoprono, soprattutto per i
benefici ambientali e sociali, è necessario condurre uno studio ad
hoc, basato su rilevazioni e acquisendo informazioni e dati in
parallelo all’analisi CB condotta.

45
ANALISI COSTI/BENEFICI

CONSIDERAZIONI SULL’ACB

3. Elaborazione dei dati, ovvero motivazioni sulla metodologia di


calcolo prescelta, calcolo degli indicatori di convenienza: valore
attuale netto (VAN), saggio di rendimento interno dell’investimento
(SRI), rischio d’investimento (Ri) e considerazioni in merito ai
risultati ottenuti.
4. Considerazioni finali. Sono relative alle fasi sopra descritte, ponendo
l’accento sui benefici che la realizzazione di una tipologia di opera
comporta rispetto ad un’altra costruzione, esprimendo giudizi sulla
convenienza economica, mostrando la valenza dell’ACB ai fini della
valtazione di sostenibilità del progetto delle relative scelte
operative.
 

46
ANALISI COSTI/BENEFICI

NOTE OPERATIVE SULL’ACB

Nota 1)
L’analisi della convenienza relativa agli interventi post sisma (con il
confronto tra varie soluzioni possibili) dovrà essere impostata su
basi dinamiche, ossia con funzioni di costo e di ricavo nel tempo,
poiché tali interventi determinano un forte investimento nelle fasi
iniziali della costruzione/ristrutturazione/ecc., mentre la verifica
della loro reale convenienza sarà possibile solo ad intervento
realizzato e da valutare quantitativamente nel tempo.

Nota 2)
Poiché è possibile realizzare diversi tipi di interventi mirati nel
complesso ad ottenere dei benefici (economici, ambientali e sociali),
si renderà indispensabile effettuare l’ACB differenziando sia gli
investimenti da fare che i benefici ottenibili, in diretti, indiretti e
socio-ambientali, al fine di analizzare correttamente le voci di costo
e di beneficio e valutarle sia singolarmente che nel loro insieme.

47
ANALISI COSTI/BENEFICI

CONSIDERAZIONI SULL’ACB

Nota 3)
Un intervento post sisma per la collettività è quasi sempre un
investimento pubblico per un beneficio sociale. Ciò comporta il
ricorso ad una ACB di tipo esclusivamente economico. Infatti, il
carattere pubblico degli investimenti (senza trascurare la loro
ricaduta socio-economica) determina il ricorso all’impiego di
metodologie di tipo puramente econometrico.

Nota 4)
Oltre ai costi e ai benefici quantizzabili con leggi di mercato, nel caso
di interventi post sisma le ACB devono consentire di prendere in
considerazione anche elementi di difficile (a volte difficilissima!)
stima, ma che concorrono in modo non trascurabile al bilancio
(miglioramento della qualità della vita, sicurezza della nuova
struttura, ecc.)

48
ANALISI COSTI/BENEFICI

CONSIDERAZIONI SULL’ACB

Nota 5)
Per valutare gli elementi citati della Nota 4), si dovrà far ricorso
anche all’impiego dei prezzi ombra, basati sul principio della
disponibilità a pagare o sulla valenza cautelativa del bene-costo,
che dovranno essere assegnati con riferimento ai minimi/massimi di
scala, per non sbilanciare eccessivamente l’ACB. A tal proposito si
consiglia di adottare metodologie standard di porting qualitativo 
quantitativo.

Nota 6)
Oltre all’impiego di metodologie estremamente cautelative come il
“correttore di bilancio” (max costo, min beneficio), è opportuno
porsi comunque dei limiti oltre i quali l’ACB non ha senso (per es.:
opere e interventi con elevati livelli di rischio o a costi esorbitanti) .

49
ANALISI COSTI/BENEFICI

GLI INDICATORI DI CONVENIENZA


GLI INDICATORI DI CONVENIENZA
Il VAN (Valore Attuale Netto) si ottiene con l’attualizzazione dei
benefici, previa detrazione dei costi, nell’arco di tempo che
intercorre dall’inizio dell’intervento fino al suo esaurimento tecnico.
Tale tempo deve essere valutato come vita media tecnica dell’opera.
Pertanto il VAN è pari a:
Sj=0n (Bj - Cj) * (1/qn)
dove:
- B= benefici
- C= costi
- j= anni di vita (da 0 a n)
- qn=fattore di anticipazione

L’investimento X risulta più vantaggioso di quello Y se, al tasso prestabilito,


il VAN del progetto X è superiore al VAN del progetto Y.

50
ANALISI COSTI/BENEFICI

GLI INDICATORI DI CONVENIENZA


GLI INDICATORI DI CONVENIENZA

Il SRI (Saggio di Rendimento Interno) è il saggio che annulla il VAN,


ossia eguaglia i benefici e i costi attualizzati. Esso è impiegabile
esclusivamente nei casi in cui, come quelli relativi alle ricostruzioni
post sisma, l’intervento fa inizialmente registrare un VAN negativo.
Il SRI si calcola dallo sviluppo del seguente polinomio:
(Bo-Co)+(B1-C1) * 1/(1+r)1 + ....(Bn-Cn) * 1/(1+r)n = 0
dove:
- B = benefici
- C = costi
- (1+r)n = fattore di anticipazione

Uno dei grandi vantaggi offerti dall’impiego del SRI è quello di non dover
scegliere a priori un saggio d’interesse, anche se ciò può comportare che un
investimento con VAN sia superiore a quello di un altro intervento che
registri un SRI più basso.
51
ANALISI COSTI/BENEFICI

GLI INDICATORI DI CONVENIENZA

GLI INDICATORI DI CONVENIENZA

Nonostante la realizzazione di una tipologia «avanzata» di


intervento post sisma comporti un beneficio e un rendimento
assoluto, può risultare interessante calcolare il Ri (Rischio
d’impresa), che si ottiene dal rapporto dei benefici e dei costi
attualizzati, in modo da verificare se la convenienza espressa dal
VAN è supportata anche da un rischio d’impresa accettabile.
Pertanto, si avrà:
Ri = [Sj=0n Bj * (1/qn)] / [Sj=0n Cj * (1/qn)]
dove:
- Ri = rischio d’impresa
- B = benefici
- C = costi
- J = anni di vita (da 0 a n)
- qn = fattore di anticipazione
52
ANALISI COSTI/BENEFICI

ESEMPIO: porto LIDO Trieste

53
ANALISI COSTI/BENEFICI

ESEMPIO
ESEMPIO: porto LIDO Trieste

54
ANALISI COSTI/BENEFICI

ESEMPIO
ESEMPIO: porto LIDO Trieste

55
ANALISI COSTI/BENEFICI

ESEMPIO
ESEMPIO: porto LIDO Trieste

56
ANALISI COSTI/BENEFICI

ESEMPIO
ESEMPIO: porto LIDO Trieste

57
ANALISI COSTI/BENEFICI

ESEMPIO
ESEMPIO: porto LIDO Trieste

58
ANALISI COSTI/BENEFICI

ESEMPIO
ESEMPIO: porto LIDO Trieste

59
Criteri di valutazione progettuale

MODALITA’ DI SCELTA DEI SISTEMI DEI PREZZI NELL’ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA

“Valutazione costi-benefici per una 60


progettazione sostenibile“ - M. COLONNA
ANALISI COSTI/BENEFICI

Infine un “non senso” che nella mia esperienza (non


solo professionale….) ha avuto un gran peso, ha
mostrato i limiti del mio operare e mi ha fatto
comprendere meglio gli errori commessi:

“A volte ciò che sembra un Costo diventa un Beneficio e


ciò che sembra un Beneficio diventa un Costo”
Alfonso RUSSI e Michele COLONNA, maggio 1998, una banalità detta dopo aver bevuto troppo Terrano

<< Grazie per l’attenzione >>

61

Potrebbero piacerti anche