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Il Mistero di Cristo nella

Sacra Scrittura
Lezione di Cristologia di
Iolanda Della Monica
Istituto Superiore
Scienze Religiose “San Matteo”
II ANNO
9 Novembre 2017
Il Mistero di Cristo
nella Sacra Scrittura

In questa lezione affronteremo quattro


tematiche importanti:
• Il Mediatore Profetico
• Il Mediatore Celeste
• Incarnazione e Salvezza nell’AT
• Gesù e Qumran
Il Mediatore Profetico

L’At ha tre figure di mediazione salvifica:


• Il re
• Il sacerdote
• Il profeta
Il profeta ha una funzione di tipo
carismatico ed è storicamente
antecedente alle prime due.
Il Profeta Mosaico

• Figura presentata da Mosè in Dt 18


• Manifesterà la volontà di Dio
• Funzione in 2 momenti:
- Discendente 🡪 viene manifestata la
volontà di Dio
- Ascendente 🡪 intercessione per il popolo
Caratteristiche: vocazione personale,
diretta e immediata da Dio.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

• Rappresentano l’apice della mediazione


salvifica profetica dell’AT.
• Contesto post distruzione del tempio
• Opera di un autore detto «Deuteroisaia»
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Vengono distinti
dagli esegeti
quattro cantici:
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
• I Cantico (Is 42, 1-7) Presentazione del
Servo e oracolo relativo alla sua missione
1 Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
2 Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
3 non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta.
Proclamerà il diritto con fermezza;
4 non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra;
e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
5 Così dice il Signore Dio
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con ciò che vi nasce,
dà il respiro alla gente che la abita
e l'alito a quanti camminano su di essa:
6 «Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
7 perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
• II Cantico (Is 49, 1-6) Discorso del Servo sulla
sua vocazione, sulla risposta alla chiamata di
Dio e sulla missione universale
1 Ascoltatemi, o isole, udite attentamente,
nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre
ha pronunziato il mio nome.
2 Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
3 Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
4 Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
5 Ora disse il Signore
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele,
- poiché ero stato stimato dal Signore
e Dio era stato la mia forza -
6 mi disse: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti di Israele.
Ma io ti renderò luce delle nazioni
perché porti la mia salvezza
fino all'estremità della terra».
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
• III Cantico (Is 50, 4-9) Lamentazione del Servo
per le sue persecuzioni e sofferenze
4 Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,
perché io sappia indirizzare allo sfiduciato
una parola.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come gli iniziati. 
5 Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro. 
6 Ho presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi. 
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
7 Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto confuso,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso. 
8 E' vicino chi mi rende giustizia;
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa?
Si avvicini a me. 
9 Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
Ecco, come una veste si logorano tutti,
la tignola li divora.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
 

• IV Cantico (Is 52, 13 - Is 53,12) Più


lungo e complesso dei precedenti,
ma anche il più importante. E’ diviso
a sua volta in quattro parti
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
• I parte ( Is 52,13-15) Successo ed
esaltazione del Servo di Dio
13 Ecco, il mio servo avrà successo,
sarà onorato, esaltato e molto innalzato.
14 Come molti si stupirono di lui
- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -
15 così si meraviglieranno di lui molte genti;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato
e comprenderanno ciò che mai avevano udito.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
• II parte ( Is 53, 1-6) Salmo penitenziale del
popolo davanti alle sofferenze del Servo
1 Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
2 È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
3 Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
4 Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
5 Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
6 Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
• III parte ( Is 53, 7-10) Il profeta parla delle sofferenze
del Servo
7 Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
8 Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
9 Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
10 Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
• IV parte ( Is 53, 11-12) Dio parla del suo Servo
11 Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.
12 Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Ad una prima lettura di questi cantici ci si


rende conto di trovarsi dinanzi ad una
lettura di tipo storico per poi rileggerli in
chiave escatologica.
Le due letture non si escludono ma una
precede l’altra.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
Ci sono due gruppi relativi all’interpretazione
dell’identità del Servo di JHWH:
- Interpretazione che lo ritiene collettività
- Interpretazione che lo ritiene singola
persona
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Collettività:
- Popolo ebraico
- Gruppo di Profeti
- Israele ideale
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
Differenze:
-Il popolo è demoralizzato, peccatore
ostinato e si comporta in un certo modo di
fronte al dolore;
- Il Servo è sempre fiducioso in Dio,
innocente e soffrirà per i peccati altrui.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Persona singola:
• Personaggio storico ( Isaia, Mosè,
Geremia…)
• Il profeta stesso
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
Differenze:
- Non ci sono gli stessi requisiti tra il Servo
e i personaggi storici
- Descrizione da parte del profeta troppo
particolareggiata della missione e della
morte
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

La giusta interpretazione è
quella escatologia e
messianica.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Missione del Servo:


- È diretta a molti (affaticati, oppressi,
ciechi, prigionieri);
- È un’opera salvifica;
- Riguarda popoli, nazioni e l’intera
umanità.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
- Ha una funzione universale: annuncio
della parola e dell’insegnamento tramite
coinvolgimento diretto;
- Segnata da profonda sofferenza, senso
di abbandono, patimenti fisici.
- Culmina con la morte violenta.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)
Caratteristiche del Servo simili a quelle dei
profeti:
- Pazienza
- Remissività
- Mitezza
- Fiducia in Dio
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Caratteristica originale del Servo:


Libertà e disponibilità ad accettare
le sofferenze e la morte innocente.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Nel quarto cantico si legge il significato


soteriologico ( da Soter 🡪 Salvatore,
dottrina della salvezza) della passione e
della morte del Servo.
E’ una sofferenza voluta da Dio nella sua
missione che sarà ricompensata da un
trionfo senza fine.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Il Servo di JHWH incarna il prototipo del


mediatore salvifico definitivo.
La sua missione che abbraccerà tutti i popoli
si attua in due momenti:
-Obbedienza e sofferenza in vita
- Vittoria ed esaltazione dopo la morte.
I Cantici del Servo di JHWH
(Is 40-55)

Terza figura di tipo escatologico


del periodo post esilio:
Profeta identificato con Elia o Mosè
Il Mediatore Celeste

• L’Angelo (Mal’ak) di JHWH


-Parla e agisce nella storia come l’uomo;
-La sua funzione è quella di manifestare il
volere di Dio ed intercedere a favore del
popolo.
Si distinguono tre gruppi in riferimento a
questa categoria:
Il Mediatore Celeste

• Primo gruppo:
L’angelo di JHWH è identificato con Dio e
agisce nella storia dell’uomo
Il Mediatore Celeste

• Secondo gruppo:
L’angelo di JHWH agisce in nome di Dio
ed è distinto da Lui.
Il Mediatore Celeste

• Terzo gruppo:
Si attribuisce un nome specifico all’angelo (
Raffaele, Michele…)
Il Mediatore Celeste

• La Sapienza di Dio:
- Ci aiuta a cogliere il significato di Gesù
«Sapienza di Dio»
- Possiamo dividere la personalità della
Sapienza in tre parti:
Il Mediatore Celeste

• La Sapienza e Dio espressa nella formula


«La Sapienza è in Dio, da Dio, con Dio».
Essa è un attributo solamente di Dio,
come se fosse un suo alter-ago.
Solo Dio ha la pienezza della Sapienza.
Il Mediatore Celeste

• La Sapienza e la creazione
Essa fu presente alla creazione del mondo
come strumento, ispiratrice ed artefice.
«Con Sapienza Dio creò».
E’ una sorta di «architetto», una «figlia di
Dio» creata prima di ogni sua opera.
Il Mediatore Celeste

• La Sapienza e l’umanità
L’interesse salvifico della Sapienza è rivolto
a tutta l’umanità.
Essa parla attraverso la Torah, si incarna nei
profeti, nei sapienti, nei re, negli agiografi e
in tutto il popolo di Dio.
Accogliere la Sapienza è accogliere la vita.
Il Mediatore Celeste

Origine e valore della personificazione della


Sapienza
Si è cercato di accostare la divinità egiziana Maat, ma il
politeismo egiziano non ha nulla a che vedere con il
monoteismo biblico.
Essa è la saggezza stessa di Dio.
E’ un fenomeno letterario originale e riassume le più
importanti funzioni messianiche di mediazione salvifica tra
Dio e gli uomini.
Può essere vista come annuncio di Cristo, Sapienza
incarnata.
Il Mediatore Celeste

• Il «Figlio dell’uomo»
Espressione che troviamo in Daniele 7
La spiegazione presenta due apocalissi:
- Quella delle quattro bestie che emergono
dalle acque
- Quella del Figlio dell’uomo che descrive
l’insediamento celeste
Il Mediatore Celeste

• 13 Guardando ancora nelle visioni notturne,


ecco apparire, sulle nubi del cielo,
uno, simile ad un figlio di uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui,
14 che gli diede potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano;
il suo potere è un potere eterno,
che non tramonta mai, e il suo regno è tale
che non sarà mai distrutto.
Il Mediatore Celeste

Nella visione si parla di uno giunto «sulle


nubi del cielo», quindi di origine celeste,
ma «simile ad un figlio d’uomo».
C’è un’interpretazione sia relativa ad una
collettività ( angeli o Israeliti perseguitati
chiamati «santi») sia relativa ad una singola
persona.
Il Mediatore Celeste

Ci sono due elementi:


- Un uomo celeste
- Un’intronizzazione tipica di un re
davidico terreno.
Il regno di Dio è talmente divino che non può
essere affidato da un re terreno storico.
Esso è per gli uomini e per la loro
salvezza.
Il Mediatore Celeste

Abbiamo il dinamismo ascendente dei


mediatori terreni ma anche il dinamismo
discendente dell’Angelo di JHWH, della
Sapienza e del Figlio dell’uomo.
Il Figlio dell’uomo preannuncia la fusione di
tutti questi dinamismi salvifici in tensione.
Incarnazione e salvezza nell’AT

• Incarnazione
Dio nel suo Servo opera la salvezza per l’umanità.
I mediatori vengono consacrati mediante
l’unzione.
L’ «Unto» è colui che entra in relazione
particolare con Dio.
L’evento Cristo costituisce una novità di
incarnazione.
Incarnazione e salvezza nell’AT

• Salvezza
Funzioni del re come mediatore:
- Protezione del popolo dal nemico
- Amministrazione della giustizia.
Funzioni del mediatore sacerdotale:
- Benedizione
- Espiazione
Incarnazione e salvezza nell’AT

Funzioni del mediatore profetico:


-Rivelare la parola e la volontà di Dio
-Intercedere per il popolo.
Caratteristica della mediazione salvifica in
Israele è l’universalismo.
Incarnazione e salvezza nell’AT

• Il lungo crepuscolo
Invasioni e occupazioni da parte di altre
popolazioni causano un periodo di
smarrimento per il popolo ebraico.
La venuta di Cristo costituisce l’alba dopo il
lungo crepuscolo, la pienezza del tempo.
Incarnazione e salvezza nell’AT

AT e NT sono in diretto rapporto e tutte le mediazioni


salvifiche dall’alto e dal basso trovano relazione e
compimento in Cristo
Gesù e Qumran

• Qumran 🡪 località nei pressi del Mar


Morto dove, in 11 grotte, sono stati
scoperti dei rotoli e pubblicati a partire dal
1947.
• Tra il II secolo a.C e il 68 d.C. visse in
questa località una comunità di esseni
che osservava la Torah ed era guidata dal
«Maestro di Giustizia»
Gesù e Qumran

Alcuni studiosi hanno pensato che nei rotoli


di Qumran fossero presenti i motivi
originali del Cristianesimo da ciò è nata
una questione riguardo la relazione tra
Gesù e Qumran.
Gesù e Qumran

La prima questione riguarda la


crocifissione che non viene menzionata nei
rotoli e alcuni passi che sembrano essere
ripresi nei Vangeli di Matteo e Luca ma che
non lo sono.
Gesù e Qumran

Affinità tra Qumran e il Cristianesimo:


• affinità di tipo teologico (accettazione
della Torah, l’attesa del Messia…)
• affinità di tipo etico (umiltà di fronte a Dio,
la preghiera, la comunione dei beni…)
Gesù e Qumran

Differenze tra Qumran e il Cristianesimo:


• Differenze di tipo sociologico: Gesù ha
formato una comunità aperta e faceva
insegnamenti pubblici accogliendo tutti
anche lebbrosi, prostitute, emarginati…
• Differenze di tipo teologico:
l’autocoscienza di Gesù di essere Figlio di
Dio e di proclamarsi Messia.
Gesù e Qumran

Conclusione:
• Il Cristianesimo NON è una forma di
essenismo.
• L’unica questione irrisolta è l’eventuale
presenza di scritti Cristiani nelle grotte di
Qumran.
Grazie per la vostra cortese
attenzione
Iolanda

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