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SUPPORTI TECNOLOGICI PER

L’EDUCAZIONE E LA
DIDATTICA
Michela Braga, psicologa
Katia Smorgon, educatrice professionale
Chiara Sangiorgi, logopedista
SUPPORTI TECNOLOGICI:
QUALI OBIETTIVI?

Le nuove tecnologie possono essere utilizzate a

supporto dei programmi educativi per:

 ottimizzare le potenzialità comunicative,

 accrescere le possibilità di autoccupazione ed

autointrattenimento di ciascuno,

 integrare i tradizionali percorsi educativo-didattici.


QUALI STRUMENTI?
VALUTAZIONE
• Identificare quale ausilio per la comunicazione o
l'apprendimento possa risultare più utile ed efficiente
per una persona disabile non comporta sempre una
valutazione esclusivamente tecnologica.

• Nei bambini in particolare, ma anche negli adulti con


problematiche che investono più aree funzionali, è
necessario considerare una pluralità di elementi
(clinici, funzionali, di contesto…). 
VALUTAZIONE E SUPPORTO
Importante beneficiare di una valutazione
specifica prima di consigliare o scegliere un
ausilio e di essere supportati nella
programmazione e realizzazione di attività
complementari o preparatorie l'uso di dotazioni
tecniche.
SOLUZIONE ASSISTIVA
In generale, un singolo ausilio o soluzione tecnologica non è
sufficiente a soddisfare un bisogno individuale e a permettere
di superare una situazione di disabilità.
E’ necessario mettere in campo una serie di prodotti, alcuni
specificamente progettati per persone con disabilità, altri di
comune commercio, combinati e personalizzati secondo le
specifiche esigenze di ciascuno.
A questi vanno aggiunti gli adattamenti dell’ambiente di vita e
l’assistenza personale.

Andrich R. et al. «Service delivery systems for assistive technology in Europe: an AAATE/EASTIN position
paper». Technology and Disability 25.3 (2013): 127-146
RIVOLUZIONE TABLET

Computer portatili dalla forma di una


tavoletta che consentono all’utilizzatore di
agire sul dispositivo attraverso lo schermo
sensibile al tocco (touch screen)

• Smartphone e tablet hanno una sempre maggior


diffusione presso la popolazione (raggiungono
fasce d’età sempre più estreme)
• Hanno iniziato ad essere utilizzati come tecnologia
assistiva nelle situazioni di disabilità.
TABLET
Dispositivo multifunzionale che offre l’accesso
ad un’ampia gamma di attività, per es.
• CAA
• Strumenti educativi e per l’apprendimento
• Intrattenimento

ATTENZIONE!!!
Aumento del
Innalzamento del
coinvolgimento
livello di
della persona nelle
motivazione
attività proposte
(concentrazione)

POTENZIALITA’

Portabilità Realizzazione immediata


Desiderabilità sociale e altamente
individualizzata di
supporti educativi
Maggiore isolamento Ossessività

RISCHI

Aumento di Scarsa esportabilità


comportamenti peculiari in altri contesti
COMUNICAZIONE
La comunicazione è un bisogno primario per tutti gli esseri umani. In persone con
handicap è frequente che la comunicazione non verbale sia difficoltosa e che il
linguaggio si sviluppi in maniera ridotta o non si sviluppi affatto. Nonostante ciò, è
possibile osservare il permanere di necessità e intenzioni comunicative.

Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA): è costituita da qualsiasi strumento,


dispositivo, immagine, parola scritta, simbolo o gesto che compensa le difficoltà di
comunicazione recettiva ed espressiva (Cafiero, 2005)

E’ possibile adottare:
• strumenti di CAA senza tecnologia (tavole o quaderni);
• strumenti di CAA a bassa tecnologia (semplici dispositivi ad emissione vocale).
• strumenti di CAA ad alta tecnologia (tablet)
COMUNICAZIONE
Creazione di tavole comunicative con sintesi vocale
GIOCO E INTRATTENIMENTO
Allenare particolari funzioni o abilità (per es. memoria,
attenzione, categorizzazione, generalizzazione, abilità
visuo-spaziali, abilità linguistiche, ecc.) attraverso
esercizi coinvolgenti.
PER ESEMPIO:
PUZZLE MEMORY
PER ESEMPIO:
INCASTRI TRACCIATI
PER ESEMPIO:
SEQUENZE DI AZIONI FLASH CARD CON
EFFETTI DIVERTENTI
PER ESEMPIO:
• FACILITATORI NELLA FRUIZIONE DI MUSICA E
VIDEO
OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI

QUALI APP scarico/compro?


Difficile (se non impossibile) trovare un’app già pronta GIUSTA
«Giusta» per:
• contenuti
• livello di difficoltà
• richieste
• modalità
• interessi…

Insomma, «giusta» per quello specifico bambino, in un dato


momento del suo percorso educativo o di apprendimento.
LE APP APERTE
Consentono di creare attività, giochi, supporti ad
hoc.
Mettono cioè a disposizione un ambiente e degli
strumenti per costruire in maniera semplice ed
intuitiva attività personalizzate, giuste per
contenuti, difficoltà, modalità, interessi.
Giuste per quello specifico bambino.
Aiuto, da che
parte inizio?
ALCUNE PISTE DI LAVORO

• SEQUENZE FOTOGRAFICHE

• ATTIVITA’ PERSONALIZZATE

• MAPPE CONCETTUALI
APP PER LA CREAZIONE DI SEQUENZE
FOTOGRAFICHE
• Little Story Creator (solo IOS, gratuita)

• Storie speciali (IOS e Android, 12,99 euro)

• Book creator (IOS e Android,


versione lite, versione completa 4,99 euro)
LITTLE STOY CREATOR

App che consente di creare una sequenza di


pagine con i seguenti contenuti:
Foto e/o video
Stringhe di testo
Registrazioni vocali
Altri elementi (adesivi, scrittura/disegno a mano,
ecc)
STORIE SPECIALI

₊ Possibilità di suddividere le storie create in raccolte/cartelle differenti


₊ Storia impaginata e pronta da stampare
₊ Disponibile anche per tablet Android

₋ Impaginazione rigida (sfondo bianco, posizione di foto e testo sempre


uguale, impossibile agire su carattere e dimensione, ecc.)
₋ No video
₋ Non è possibile associare una registrazione audio ad un singolo
elemento
BOOK CREATOR

₊ Funzioni complete, si può anche inserire della musica


₊ Tanti sfondi, tanti formati di libro, facile creare fumetti
₊ E’ possibile salvare le storie create come libri o come
video

₋ Nella versione gratuita è possibile creare un solo libro


UTILIZZI
In quanti modi possono essere usate?
1. Racconto di un’esperienza
2. Racconto di sé e delle proprie emozioni
3. Storie sociali
4. Task-analysis
5. Agenda
6. Creazione di supporti per l’apprendimento/presentazioni
didattiche
7. Libri ‘parlanti’
8. …
1. RACCONTO DI UN’ESPERIENZA

2. RACCONTO DI SÉ E DELLE
PROPRIE EMOZIONI
ABILITA’ SOCIALI
‘’MI RACCONTO……’’
Sovente le famiglie ci riferiscono che i loro figli al rientro da scuola non
raccontano come hanno trascorso la giornata, quali attività hanno svolto,
come si sono sentiti in relazione a episodi.
Spesso in effetti nei bambini con autismo sono carenti le motivazioni a
raccontare quali l’ottenere una soddisfazione intrinseca o un elogio
sociale.
Inoltre possono non avere chiari le aspettative e il vissuto dell’altro di
fronte ad una mancata condivisione di esperienze.

Si osserva pertanto una fragilità dovuta ad una mancanza di motivazione


legata all’ aspetto sociale di raccontare un’esperienza, un fatto accaduto.
ABILITA’ DI NARRAZIONE
I bambini con autismo possono presentare
problemi con le abilità di narrazione, compreso il
riferirsi a eventi passati, o nel raccontare di film,
storie e programmi TV in modo coeso e
sequenziale.
Possono tralasciare dettagli importanti
dell'informazione, deviare dal focus
dell’argomento, inserire ripetizioni.
Per favorire la parte espressiva si utilizzano supporti
visivi:

• Aspetto cronologico del racconto


• Mantenere l’attenzione sull’argomento
• Tono della voce adeguato
• Corretta postura del corpo
…..E LE EMOZIONI
Attraverso il racconto di eventi personali si
affronta l’aspetto emotivo quindi il riconoscere le
emozioni legate alle varie situazioni.
Lettura delle proprie e altrui emozioni,
arricchendo anche il vocabolario emotivo e
potenziando la consapevolezza emotiva.
Analisi della relazione tra:
EVENTO - PENSIERO - PARLATO/AGITO - STATO EMOTIVO
3. STORIE SOCIALI

Una storia sociale è una breve storia scritta


in un modo e in una forma specifica.
La storia descrive quello che succede in una
specifica situazione sociale ed è usata per
sviluppare dei comportamenti appropriati.
OBIETTIVI

Favorire l'apprendimento di una
competenza sociale al fine di migliorare i
rapporti interpersonali utilizzando forme
comunicative funzionali

Favorire l'abilità di adattarsi ai cambiamenti
e acquisire familiarità con contesti ed eventi
nuovi
Intervenire su comportamenti problematici

Sono dei brevi racconti che vengono utilizzati per:


descrivere una determinata situazione

per fornire regole su come comportarsi,
cosa dire, cosa evitare di fare

Quindi nelle storie sociali vengono forniti gli indizi


sociali necessari di una specifica situazione, vengono
suggerite quali azioni compiere; infine vengono date
informazioni su cosa sta succedendo e perché.
Forniscono informazioni accurate su situazioni reali,
sfruttano il canale visivo, ottimo veicolo per favorire la
comprensione sociale.
SCOPO DELLE STORIE SOCIALI


Fornire un feedback positivo al bambino,
consentendogli di riconoscere le sue abilità e il
suo comportamento appropriato

Aiutare il bambino ad abituarsi a una situazione
e a reagire ad essa in modo appropriato

Aiutare a prevenire le reazioni che scaturiscono
da una mancanza di comprensione sociale

Fornire dei suggerimenti su quali sono i
comportamenti socialmente adeguati
CARATTERISTICHE DELLE STORIE
SOCIALI

Scritte appositamente per un determinato
individuo a proposito di una situazione che
egli trova difficile

Scritte in modo da adeguarsi ai livelli di
linguaggio e vocabolario del bambino
(parole, immagini)

Scritte in prima persona e in tempo
presente o futuro
STRUTTURA DELLE STORIE SOCIALI

Nelle storie sociali vengono utilizzate tre tipi


di frasi:
DESCRITTIVE
SOGGETTIVE
DIRETTIVE
Le frasi DESCRITTIVE forniscono informazioni
accurate sul contesto.
Evidenziano i fatti che il bambino può vedere.
Definiscono quindi in modo oggettivo la
situazione. Rispondono alle domande: «Chi?»
e «Che cosa sta facendo?»
Le frasi dovrebbero contenere parole come “in
genere”, “a volte”, “ spesso” “di solito”, piuttosto
che “sempre” in modo da evitare le
interpretazioni letterali e aiutare il bambino a
gestire il cambiamento.
Le frasi SOGGETTIVE danno informazioni
semplici sul perché le cose accadono.
Fanno entrare il bambino nella testa e nei
cuori delle persone che diventano i
personaggi delle loro storie.
Descrivono le reazioni e le risposte degli altri
nella situazione-stimolo.
Possono descrivere i sentimenti degli altri.
Le frasi DIRETTIVE suggeriscono al bambino il
comportamento appropriato da adottare.
Quindi esplicitano in termini positivi cosa bisogna fare
e dire in una specifica situazione.
La competenza sociale deve essere incoraggiata in
maniera positiva, sono da preferire espressioni come:
“Cercherò di....” “Voglio provare” “Ci proverò”
anziché “ Non voglio” “Non devo”.

Smith C. (2006), Storie sociali per l’autismo. Erickson, Trento.


Gray C. (2016), Il nuovo libro delle storie sociali. Promuovere le competenze
relazionali in bambini e giovani adulti con autismo e sindrome di Asperger.
Erickson, Trento.
STEP PER SCRIVERE UNA
STORIA SOCIALE

1) Visualizzare l'obiettivo: l'obiettivo generale di una storia sociale è di


condividere informazioni sociali accurate. Visualizzare l'obiettivo significa
tradurre l'informazione sociale in un testo ricco di significato e di immagini. In
molti casi significa descrivere concetti astratti e idee con immagini e con
riferimenti concreti e visivi.
2) Raccogliere le informazioni: specificare dove e quando ha luogo
la situazione, chi è coinvolto, come si sviluppano gli eventi, cosa succede e
perché.
3) Personalizzare il testo: ogni storia sociale è pensata e scritta per
un determinato bambino tenendo conto delle sue abilità e delle sue fragilità.
E' necessario conoscere lo stile di apprendimento, la capacità di lettura, la
capacità di attenzione e gli interessi della persona a cui è destinata la storia.
4. TASK ANALYSIS
La task analysis è una procedura basata sulla
scomposizione di un compito nella sequenza di
singoli passaggi che lo compongono.

Attraverso l'analisi del compito è possibile


acquisire competenze anche complesse.
Individuata l'abilità target che si intende
raggiungere, l'obiettivo finale viene scomposto
in sotto-obiettivi.
Nella fase di apprendimento viene fornito
massimo aiuto (guida fisica), successivamente
si sfumano i prompts (fading) e attraverso il
concatenamento dei passaggi
(anterogrado/retrogrado) si raggiunge
l'acquisizione in autonomia dell'abilità target.
La task-analysis può essere presentata in forma
scritta, oppure attraverso figure, pittogrammi a
secondo delle abilità comunicative del bambino
SCOPO DEI TASK-ANALYSIS

La task-analysis è uno strumento che può


essere utilizzato per insegnare abilità rivolte
a:

Autonomia personale

Autonomia sociale

Autonomia domestica

Tempo libero

Attività lavorativa
L'utilizzo di una task-analysis offre dei
vantaggi:

Favorisce la comprensione sfruttando il
canale visivo

Aiuta a richiamare l'attenzione sull'azione
da svolgere

Aiuta ad abbassare il carico di ansia in
quanto consente una maggiore prevedibilità

Può essere utilizzata/esposta nei vari
ambienti frequentati dal bambino
5. AGENDA
La maggior parte dei bambini che presentano
fragilità comunicative hanno difficoltà nella
elaborazione delle informazioni verbali, quindi è
necessario utilizzare strategie visive per favorire
la comprensione.
L'agenda delle attività è la modalità con il quale
l'adulto informa il bambino riguardo a quanto è in
programma, permette di anticipare ciò che
seguirà al termine di una attività o un evento.
E' possibile esplicitare eventuali cambiamenti nella
routine.
Alcune tipologie di agende:

Agenda settimanale: esplicita la sequenza
temporale delle atv, impegni, alternanza
casa-scuola

Agenda giornaliera: raffigura gli eventi di
quel giorno, ha lo scopo di rendere la
giornata più facilmente gestibile.

Prima/dopo: una sequenza “prima questo
e poi quello” favorendo la motivazione
L'agenda può essere costruita con:

Oggetti

Fotografie

Immagini o disegni

Parole scritte
La scelta del tipo di materiale da usare dipende
dal livello di competenza del bambino.

P.Dyrbjerg, M.Vedel (2008), L’apprendimento visivo nell’autismo. Erickson,


Trento
AGENDA OGGETTUALE
AGENDA CON FOTOGRAFIE/ PITTOGRAMMI
AGENDA SCRITTA
AGENDA SU TABLET
Le agende hanno l’importante funzione di
rendere prevedibili gli eventi aiutando ad
abbassare il livello di ansia.
E’ utile e consigliata quindi, non solo nei casi di
difficoltà di comprensione delle scansioni
temporali, ma anche per bambini con
funzionamento medio-alto.
ANALISI DI UNA SITUAZIONE ATTRAVERSO I
FUMETTI
I fumetti possono essere una strategia d'intervento che
utilizza disegni, simboli e colori per favorire la
comprensione di una situazione sociale convogliando
l'attenzione verso le informazioni rilevanti.

PENSIERI EMOZIONI AGITI/PARLATO

PROPRI ALTRUI PROPRI ALTRUI PROPRI ALTRUI


• Analizzare una situazione attraverso i fumetti
permette di fornire un supporto visivo a chi ha
difficoltà a comprendere il rapido scambio di
informazioni che avviene in una situazione
sociale.
• Lo scopo è di rendere più chiara la
comunicazione, con una sequenza che
permette di dare ordine cronologico agli
eventi.
I FUMETTI
• Identificano sistematicamente cosa dicono o
fanno le persone
• Pongono l’accento su cosa le persone possono
pensare in quel momento
• Esplicitano lo stato emotivo
Attraverso il fumetto è possibile fornire uno
sguardo sul punto di vista del bambino e del suo
partner comunicativo in una determinata
situazione.
Inoltre vengono utilizzati per visualizzare una
situazione problematica e trovarvi una soluzione.
Si può prendere spunto e rappresentare una
situazione realmente accaduta oppure esercitarsi
con situazioni inventate.
VIDEO MODELING
Il video modeling è una tecnica di
insegnamento e consiste nella
presentazione di filmati che illustrano la
modalità adeguata di comportamento in certi
contesti o la corretta esecuzione di azioni in
funzione dell’apprendimento di specifiche
abilità.

Cottini L., Vivanti G. (2013, a cura di), Autismo: cosa e come fare. Erickson, Trento
REALIZZAZIONE
1.Determinare comportamento bersaglio
Può essere uno strumento per insegnare
abilità relative alle autonomie, compiti
cognitivi e didattici, abilità sociali

2.Scegliere l’attore
Compagni, o adulti, o self-modeling (in
questo caso si agisce anche sull’autostima)
3.Produrre il video
Ripresa dell’intera azione oppure ripresa dal
punto di vista del bambino
Focus sull’attività
Ci può essere un rinforzo uditivo (Bravo!,
applauso)
4.Mostrare il video
Quando
Dove: coerenza del luogo
Esposizione ad una registrazione di breve
durata
Esercitazione sul compito (può essere
esercitato subito oppure no)
TINYTAP

Disponibile per Android, IOS e online (gratuita)


TINYTAP
E’ una piattaforma ed un’app che permette di
imparare divertendosi selezionando un gioco tra
migliaia esistenti create dagli altri membri della
comunità…
Ma ancor più interessante creando i propri
giochi o attività educative personalizzate.
FUNZIONI DI TINYTAP
• Inserire registrazioni vocali (spiegazioni,
domande, suggerimenti, feed-back)
• Inserire testi, immagini o video
• Creare dei puzzle
• Etichettare immagini
• Inserire colonne sonore
• Inserire attività a tempo
STUDIO E APPRENDIMENTO
«S. impara velocemente la lezione di storia, sa
ripetere in modo preciso il testo del libro.
Quando deve rispondere alle domande del test
però sembra aver dimenticato tutto…»

Spesso apprendimento meccanico, a memoria


MAPPE CONCETTUALI
Le mappe concettuali contribuiscono alla
realizzazione di apprendimento significativo, in
grado di modificare le strutture cognitive del
soggetto e contrapposto all'apprendimento
meccanico, fondato sull'acquisizione
mnemonica.
MAPPA CONCETTUALE
La mappa concettuale è la rappresentazione grafica
della rete di relazioni tra più concetti, a partire da
quello di partenza (Wikipedia).

Sfrutta il canale visivo per l’apprendimento, che in


genere nell’autismo è più funzionale rispetto al
canale verbale.
PER STUDIARE…
App per la creazione di mappe concettuali

Disponibile gratuitamente per ipad, oppure


online
POPPLET
Applicazione utile a fissare e organizzare visivamente i concetti
e le relazioni tra loro.

E’ possibile:
• Creare una bolla principale collegata ad altre bolle, in
relazione tra loro;
• Organizzare logicamente le bolle, scegliendone la posizione
(struttura verticale, orizzontale, radiale)
• Personalizzare tutte le bolle cambiando il colore dei bordi
(utile per esempio se si vogliono differenziare i contenuti:
definizioni, esempi, ecc.);
POPPLET
E’ possibile inserire all’interno delle bolle:
• un testo, scegliendo anche il colore e la
dimensione dei caratteri;
• Scrivere o disegnare a mano;
• Immagini o video.
Terminata la mappa, cliccando sulla rotellina si
potrà salvare la mappa,  esportarla (in formato
pdf, jpeg), stamparla, duplicarla.

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