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Università di Pavia
Dipartimento di giurisprudenza
Diritto costituzionale A-L
Prof. Giampaolo Parodi
a.a. 2021-2022
© giampaolo.parodi@unipv.it
Statuto albertino
Statuto fondamentale della monarchia di Savoia del 4 marzo 1848
Costituzione octroyée
Preambolo: «Con lealtà di Re e con l’affetto di padre …»
Monarchia costituzionale
Verso la forma di governo parlamentare «a Costituzione invariata»
Diritti e doveri. Verso i «diritti di prima generazione»
Analisi delle principali disposizioni
Il periodo fascista
Legge n. 2444 del 1923, «Modificazioni alla legge elettorale politica»
(Legge Acerbo): «verificata quale sia la lista che abbia raggiunto il
venticinque per cento dei voti validi ed abbia ottenuto il maggior numero
di voti in tutto il collegio nazionale, attribuisce ad essa i due terzi del
numero totale dei deputati»
Leggi «fascistissime»
Legge n. 2263 del 1925, Attribuzioni e prerogative del Capo del Governo,
Primo Ministro Segretario di Stato. Dequotazione del Parlamento:
«Il Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato è nominato e
revocato dal Re ed è responsabile verso il Re»
«Nessun oggetto può essere messo all'ordine del giorno di una delle due
Camere, senza l’adesione del Capo del Governo»
Segue
Legge n. 100 del 1926, Sulla facoltà del potere esecutivo di emanare
norme giuridiche:
«Con decreto Reale, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri,
possono emanarsi norme aventi forza di legge:
1°quando il Governo sia a ciò delegato da una legge ed entro i limiti della
delegazione;
2° nei casi straordinari, nei quali ragioni di urgente ed assoluta necessità
lo richiedano. Il giudizio sulla necessità e sull’urgenza non è soggetto
ad altro controllo che a quello politico del Parlamento … Se entro due
anni dalla sua pubblicazione il decreto non sia stato convertito in
legge, esso cessa di aver vigore dal giorno della scadenza di questo
termine»
Segue
Legge n. 1019 del 1928, Riforma della rappresentanza politica
L’elezione dei deputati ha luogo: con la proposta delle confederazioni sindacali e
degli enti riconosciuti; con la designazione del Gran Consiglio nazionale del
Fascismo; con l’approvazione del Corpo elettorale
Legge n. 2693 del 1928, Ordinamento e attribuzioni del Gran Consiglio del
Fascismo:
Il Gran Consiglio del Fascismo è l'organo supremo, che coordina e integra tutte
le attività del Regime sorto dalla Rivoluzione dell'ottobre 1922
Il Capo del Governo è il Presidente del Gran Consiglio del Fascismo
Il Segretario del Partito Nazionale Fascista è Segretario del Gran Consiglio
Il Gran Consiglio delibera sulla lista dei “deputati designati” («scegliendoli
liberamente nell’elenco dei candidati ed anche fuori»: Legge n. 1019 del 1928)
Deve essere sentito il parere del Gran Consiglio su tutte le questioni aventi
carattere costituzionale
Segue
Legge n. 129 del 1939, Istituzione della Camera dei Fasci e delle
Corporazioni.
La Camera dei deputati è soppressa … E’ istituita, in sua vece, la
Camera dei Fasci e delle Corporazioni.
Il Senato del Regno e la Camera dei Fasci e delle Corporazioni
collaborano col Governo per la formazione delle leggi.
La Camera dei Fasci e delle Corporazioni è formata dai componenti
del Consiglio nazionale del PNF e dai componenti del Consiglio
nazionale delle Corporazioni
Il Duce del Fascismo, Capo del Governo, fa parte, di diritto, della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Ne fanno parte anche i
componenti del Gran Consiglio del Fascismo
Le votazioni hanno luogo sempre in modo palese
Il periodo transitorio
Patto di Salerno e tregua istituzionale
Decreto legge luogotenenziale 25 giugno 1944 , n. 151 sull’Assemblea
per la nuova costituzione dello Stato e sulle facoltà del Governo di
emanare norme giuridiche
Dopo la liberazione del territorio nazionale, le forme istituzionali
saranno scelte dal popolo italiano che a tal fine eleggerà, a suffragio
universale diretto e segreto, una Assemblea Costituente per deliberare
la nuova costituzione della Stato
Finché non sarà entrato in funzione il nuovo Parlamento, i
provvedimenti aventi forza di legge sono deliberati dal Consiglio dei
Ministri.
Segue
D. Lgs. Lgt. 16/03/1946, n. 98, Integrazioni e modifiche al decreto-
legge Luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151
Contemporaneamente alle elezioni per l’Assemblea Costituente il
popolo sarà chiamato a decidere mediante referendum sulla forma
istituzionale dello Stato (Repubblica o Monarchia)
Qualora la maggioranza degli elettori votanti si pronunci in favore
della Repubblica, l’Assemblea, dopo la sua costituzione, come suo
primo atto, eleggerà il Capo provvisorio dello Stato, che eserciterà le
sue funzioni, fino a quando sarà nominato il Capo dallo Stato a norma
della Costituzione deliberata dall’Assemblea
Segue
Qualora la maggioranza degli elettori votanti si pronunci in favore
della Monarchia, continuerà l’attuale regime Luogotenenziale fino
alla entrata in vigore delle deliberazioni dell'Assemblea sulla nuova
Costituzione e sul Capo dello Stato