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Pallacanestro

Rubì Arèvalo
1B - AFM
Storia
Il basket, o pallacanestro, nasce negli Stati Uniti nel 1891. Lo sport viene ideato dal
canadese James Naismith, professore di educazione fisica in un college americano, per
fare in modo che nel periodo invernale i giocatori di football americano e di baseball
potessero mantenersi in allenamento anche se costretti al chiuso per il freddo.
Naismith sviluppa l’idea del gioco dopo aver gettato una palla di carta nel cestino;
inchioda due cesti con il fondo chiuso alle balconate opposte della palestra, e stabilisce
alcune semplici regole usando un pallone di cuoio. La prima partita si conclude con la
segnatura di un solo canestro e viene usata una scala per recuperare la palla.
Il numero dei giocatori e le dimensioni del campo inizialmente vengono decisi di volta in
volta. Poi, nel 1897, si decide per regolamento che i giocatori in campo debbano essere
cinque.
In Italia la pallacanestro si diffonde nel primo ventennio del Novecento e nel 1920 si
disputa il primo campionato. Alle Olimpiadi di Berlino del 1936 la pallacanestro entra a
far parte delle discipline olimpiche.
Come si gioca
Le squadre sono composte da cinque giocatori più cinque riserve. Le squadre possono effettuare tutte le
sostituzioni che vogliono.
La partita è suddivisa in quattro tempi della durata di 10 minuti di gioco effettivi (ad ogni interruzione il
cronometro viene fermato). Poiché non è ammesso il pareggio, sono previsti tempi supplementari di 5 minuti
ciascuno sino a quando una delle squadre risulti vincitrice.
Il gioco ha inizio con la rimessa a due. La squadra che subisce canestro effettua la rimessa in gioco da un
punto qualsiasi dietro la linea di fondo campo deve è stato realizzato il canestro.
Dopo un infrazione, la rimessa in gioco avviene dalle linee laterali nel punto più vicino a quello in cui è stata
commessa la violazione. Nel caso in cui la palla esca dalla linea di fondo campo, viene rimessa in campo dallo
stesso punto da cui è uscita.
La palla si gioca con le mani e può essere passata, tirata, battuta, rotolata o palleggiata in qualsiasi direzione.
Non può essere trasportata o calciata deliberatamente. Chi riceve il pallone può spostarsi con la palla ma se ne
deve liberare entro il terzo passo.
Il canestro vale 1, 2, o 3 punti a seconda di come viene realizzato:
• il canestro vale 3 punti se eseguito da un giocatore che si trova all’esterno della linea detta appunto “dei tre
punti”;
• il canestro realizzato su azione di gioco ne vale 2;
• il canestro realizzato con un tiro libero a gioco fermo vale 1 punto.
Le 13 regole originali
1. La palla può essere lanciata con una o due mani in qualsiasi direzione.
2. È consentito toccare la palla con una o entrambe le mani in qualsiasi direzione.
3. È vietato correre con la palla in mano. Il giocatore deve lanciarlo dal punto in cui lo raccoglie.
4. La palla può essere tenuta solo con le mani, non con le braccia o con il corpo.
5. Non è consentito sostenere, afferrare, spingere, colpire o inciampare un avversario. La prima
violazione di questa regola costituisce fallo. La seconda infrazione squalifica il giocatore fino a quando
non viene realizzato un canestro o, se c'è un'evidente intenzione di causare un infortunio, per il resto
della partita. Inoltre, non sarà consentita la sostituzione dell'autore del reato.
6. Secondo le regole 3 e 4, non è consentito colpire la palla con il pugno. La violazione di questa regola è
sanzionata allo stesso modo della regola 5.
7. Se una squadra commette tre falli consecutivi senza che l'avversario ne abbia commesso uno nello
stesso intervallo di tempo, la squadra avversaria segnerà un punto.
8. I punti vengono assegnati quando la palla lanciata o toccata dal campo entra nel canestro e rimane lì
senza che la squadra in attacco tocchi o muova il canestro. Se la palla rimane sul bordo e un avversario
muove il canestro, conterà come un punto per gli attaccanti.
9. Quando la palla esce dal campo, viene ributtata nel campo di gioco ed entrerà in possesso della prima
persona che la toccherà. In caso di dubbio, l'assistente arbitrale lancerà la palla in alto e due avversari
cercheranno di intercettarla saltando. Il giocatore al servizio ha cinque secondi. Impiegando più tempo,
la palla passa all'avversario. Sarà considerato fallo se una squadra ritarda continuamente il gioco.
10. L'assistente arbitrale controlla i giocatori e registra i falli. Avvisa anche l'arbitro principale quando una
squadra commette tre falli consecutivi. Puoi anche eliminare i giocatori secondo la regola 5.
11. L'arbitro principale vigila sulla palla e decide quando è in gioco, quando ha lasciato il campo ea chi
appartiene. Decide anche quando viene segnato un punto, mantiene il punteggio e controlla il tempo
insieme ad altri compiti dell'arbitro.
12. Il gioco consiste in quattro periodi di 10 o 12 minuti ciascuno. Ci sono cinque minuti di pausa tra i
quarti.
13. Vince la squadra che ottiene più punti. In caso di pareggio, i capitani delle squadre possono concordare
di prolungare il gioco fino a quando non viene segnato un canestro.
Il campo di gioco
Il campo da basket ha una forma rettangolare con pavimentazione in legno per gli impianti al coperto. Per
quanto riguarda le dimensioni, ha una lunghezza di 28 metri e larghezza di 15 per le competizioni FIBA,
misure prese dal bordo interno delle linee che delimitano il campo. La superficie deve essere uniforme,
piatta e dura.
Per il resto delle competizioni le federazioni nazionali possono consentire sfide su campi da pallacanestro
esistenti con misure minime di 26 metri di lunghezza e 14 metri di larghezza.
Intorno al campo ci deve essere uno spazio libero. L’altezza dell’ostacolo più basso deve essere come
minimo di 7 m. Tutte le linee devono essere disegnate in maniera continua dello stesso colore
(preferibilmente bianche), perfettamente visibili, larghe 5 centimetri.
Le linee di fondo del campo da pallacanestro sono le due linee più corte del campo e le più lunghe sono le
linee laterali. Queste linee non fanno parte del campo da gioco.
La linea centrale è la linea tracciata parallelamente alle linee inferiori dal punto medio di ogni linea
laterale che divide il campo in due parti uguali e si prolunga 15 cm dall’esterno di ogni linea laterale.
La linea di tiro libero del campo da basket deve essere tracciata parallelamente a ciascuna linea di fondo. Il
bordo esterno di questa linea deve essere situato a 5,80 m dal bordo interno della linea inferiore ed essere lungo
3,60 m. Il suo centro deve essere situato sulla linea immaginaria che unisce il centro delle due linee inferiori.
Le aree delimitate del campo da pallacanestro sono spazi contrassegnati sul terreno di gioco, limitate dalle linee
di fondo, dalle linee di tiro libero e dalle linee che partono dalle linee di fondo; hanno i bordi esterni a 3 m dai
centri delle stesse e terminano nel bordo esterno delle linee dei tiri liberi. Se l’interno di queste zone è dipinto,
esso deve essere dello stesso colore di quello del cerchio centrale. Tali linee, escluse le linee di fondo, fanno
parte dell’area soggetta a restrizioni.
Le zone di tiro libero del campo da basket sono le aree ampliate sul campo da semicerchi con un raggio di 1,80
m e il centro situato al centro delle linee di tiro libero. Il cerchio centrale deve essere disegnato al centro del
campo e deve avere un raggio di 1,80 m misurato fino al bordo esterno del cerchio. Se l’interno del cerchio
centrale è dipinto, il colore deve essere lo stesso delle aree ristrette. L’area del tiro da tre punti di una squadra è
l’intero campo da basket tranne l’area vicino al canestro dei suoi avversari che limita e include:
• Due linee parallele a partire dalla linea di fondo a 6,75 m. dal punto della superficie del campo appena sotto il
centro esatto del canestro dell’avversario. La distanza tra questo punto e il bordo interno del centro della linea
inferiore è di 1.575 m.
• Un semicerchio di 6,75 m. raggio al suo bordo esterno con centro al punto di cui sopra che taglia le linee
parallele.
La pallacanestro in Italia
La storia del basket in Italia iniziò nel 1907. Fu proprio in questo anno che la pallacanestro,
inizialmente chiamata “palla al cerchio” e poi più comunemente “palla al cesto”, approdò nel nostro
paese, grazie a Ida Nomi, un’insegnante di educazione fisica di Siena, nonché membro della
commissione tecnica femminile della Federginnastica. Fu proprio lei la prima a tradurre il
regolamento originale creato dal Dottor Naismith. L’insegnante italiana ritenne che la pallacanestro
fosse uno sport molto adatto alle ragazze e per questo motivo decise di presentarlo per la prima volta
al Concorso Ginnico di Venezia, facendo giocare le sue allieve.
Ma la vera svolta nella storia del basket in Italia arrivò grazie a due atleti: il primo è Guido Graziani
che, dopo aver completato gli studi in educazione fisica proprio nel famoso college cristiano di
Springfield, fondò la scuola YMCA di Roma, dove iniziò la sua opera di diffusione del basket. Fu
grazie a lui che l’8 giugno 1919 si disputò a Milano la prima vera e propria partita di questo sport in
Italia.
Il secondo atleta responsabile dell’evoluzione del gioco del basket nel nostro paese è Manlio
Pastorini, famoso campione di ginnastica che, insieme alla Federginnastica, promosse il primo
Campionato italiano maschile di pallacanestro nel 1921.

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