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DEFINIZIONE DI
FITODEPURAZIONE
“La fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione che tende a
riportare l’acqua ad un equilibrio qualitativo migliore attraverso processi fisici,
chimici e biologici caratteristici degli ambienti acquatici e delle zone umide ”
Fitodepurazione
È un sistema naturale di depurazione che tende a riportare l’acqua ad un equilibrio
qualitativo migliore attraverso processi fisici, chimici e biologici caratteristici degli ambienti
acquatici e delle zone umide
Refluo
depurato
•Completamento denitrificazione
I fitodepuratori a flusso superficiale sono vere e
•Disinfezione (UV e radici)
proprie zone umide ricostruite, e come queste
•Ossigenazione del refluo prima dello scarico nell’ambiente
assumono tutte le valenze ambientali di
•Filtrazione per rimozione solidi sospesi
biodiversità, rifugio dell’avifauna, ricarica falde,
•Adsorbimento metalli pesanti
paesaggio, possibilità di turismo didattico ed
•Miglior inserimento ambientale
ambientale, ecc.
•Ricreazione habitat naturali
•Depurazione, accumulo e riuso irriguo o antincendio
•Ecc.
Fitodepurazione e riuso irriguo
Il riuso delle acque fitodepurate consente un recupero di acque altrimenti perse per l’agricoltura
(risparmio idrico) ed un ulteriore abbattimento dei rilasci nell’ambiente, per gli elementi trattenuti
dal suolo ed utilizzati dalle piante
Anche i
fitodepuratori a più
stadi possono
essere ben inseriti
nel paesaggio
Fitodepuratore di
reflui cantina in
costruzione
SCHEMATIZZAZIONE AREA FITODEPURANTE CRAY VALLEY
N
IN
4
6
2 OUT
7
5 1
9
8
1. PARCHEGGIO
3
2. FITO FSSV
3. ARGINI ST/RIP
4. ALBERI A NORD
5. FITO FW
6. ORTO BOT. PALUSTRE
7. LAGHETTO LAGUNAGGIO
8. ANGOLO GIARDINO
PROGETTO PILOTA DI FITODEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE DELLO
9. SCHERMO PIETRA CASCATA
STABILIMENTO “CRAY VALLEY” DI BORETTO
Ruolo delle piante
Carex spp
Lemna spp Iris pseudacorus
Zonizzazione delle piante palustri
IL CONTENIMENTO DELLO SVILUPPO DELLE ZANZARE
Carboni Imhof
attivi
Mix
VF VF
scarico
HF HF finale
FLUSSO
SUPERFICIALE Orto LAGHETTO GIARDINO
botanico
Piante utilizzate
Typha Typha
angustifolia Juncus spp Phragmites latifolia
communis
Carex spp
Lemna spp Iris pseudacorus
AREE UMIDE RICOSTRUITE
Constructed wetlands
Fonti di rilascio dei nutrienti/inquinanti
Puntuali Diffuse
(scarichi di cui è nota l’ubicazione esatta sul (scarichi non identificabili in un luogo preciso
territorio, facilmente trattabili con del territorio, difficoltà di trattamento per
depuratori) mancanza di siti specifici di concentrazione
dei rilasci. Idonea fitodepurazione)
• Reflui civili
• Dilavamento dei
• Scarichi industriali suoli agricoli
• Reflui zootecnici • Dilavamento strade e
suoli incolti
• Precipitazioni
atmosferiche
Carichi liberati per sorgenti
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
DIFFUSE PUNTUALI
AZOTO 59,88% 40,12%
Fonte: Autorità di Bacino del Po
FOSFORO 37,67% 62,33%
I processi depurativi degli ambienti acquatici
PRIMA
DOPO
FITODEPURAZIONE E RIUSO IDRICO NELLE CASSE DI ESPANSIONE
DELLE PIENE
Le casse di espansione sono
costruite per salvaguardia del
territorio dalle piene di corsi idrici
artificiali frequentemente carichi di
nutrienti eutrofici.
La loro funzione è spesso limitata a
pochi giorni all’anno; sono quindi
utilmente impiegabili come
fitodepuratori permettendo un
discreto riuso irriguo sul territorio.
Esercitano su ampia scala gli effetti
ambientali già descritti per
l’azienda agricola e possono
diventare vere e proprie oasi Cassa Ca’ de Frati
naturalistiche.
EVITARE CORTI CIRCUITI IDRAULICI
POSIZIONE RISPETTO AL CORSO IDRICO RICEVENTE