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Democrito

“…i costituenti di tutte le cose sono gli


atomi.”

Vita
Teoria dell’atomo
Indivisibilità
Citazioni
Questo è l’atomo di Democrito circa
2400 anni dopo …
Vita
Purtroppo le notizie riguardanti la vita di Democrito
sono scarse e imprecise. Si dice che sia nato ad
Abdera intorno al 460 a.C. e morto quasi
centenario.
Egli fu allievo di Leucippo di cui elaborò le idee fino a
costruire una complessa filosofia.
Assai poco legato alla polìs, viene descritto come un
viaggiatore instancabile, andò infatti sia in Africa
settentrionale che in Medio Oriente. Fu anche ad Atene
e qui ebbe modo di vivere a contatto con la cultura
sofistico-socratica, che lasciò tracce visibili sul suo
pensiero.
Cosmopolita aperto ad ogni esperienza ed ad ogni
conoscenza, acuto osservatore della natura, assai
attento all’uomo, alla vita e alla giustizia, Democrito
incarna bene la figura del filosofo scienziato.

A differenza degli altri pensatori ma a somiglianza dei suoi sofisti contemporanei,


egli scrisse moltissimo, infatti a lui dobbiamo :"La piccola cosmologia", "Sulla
natura", "Sulle forme degli atomi", "Sulle parole".
Teoria dell’atomo
Intorno al 400 a.C. non si sapeva ancora cosa fosse
la “materia”, ma, proprio in quegli anni, Democrito
per primo cominciò a parlare di “atomi” dandone
una sua interpretazione filosofica oltre che
scientifica; ed è proprio per questo che viene anche
chiamato: “il padre della fisica”.
Alla base dell'ontologia di Democrito c’erano i due
concetti di atomo e di vuoto.
Per Democrito gli atomi non venivano percepiti a livello sensibile, ma solo su un piano
intellegibile, ossia attraverso un procedimento intellettuale che scomponeva e
superava il mondo fisico-corporeo.
Di fronte alla realtà di qualcosa (l’atomo), Democrito avrebbe quindi ammesso
l’esistenza di un "non qualcosa", il vuoto appunto, il nulla inteso come spazio. Il vuoto
di Democrito stava ad indicare perciò la mancanza di materia, coincidente con lo
spazio. Pieno e vuoto costituivano infatti i due principi originari a cui ricondurre
l’esistenza di tutte le cose poiché la realtà era il risultato della loro sintesi.
Gli atomi, per giunta, possedevano il movimento come loro caratteristica intrinseca:
essi infatti si muovevano eternamente e spontaneamente nel vuoto, incontrandosi e
scontrandosi; inoltre, Democrito ammise che gli atomi avessero tre differenze
fondamentali: forma, contatto reciproco e posizione .
Indivisibilità
La costituzione atomistica dell'universo è
affermata a partire dall'impossibilità di
dividere all'infinito la materia: essa, pur
essendo divisibile, non può essere divisa
all'infinito, pena la sua scomparsa.
Occorre quindi che rimanga qualcosa di
non ulteriormente divisibile: l'atomo (si
badi all'etimologia del termine: a-tomo,
che non si "taglia" più).
Gli atomi, quindi, erano concepiti come
particelle originarie indivisibili: essi cioè
erano quantità primitive e semplici la cui
caratteristica principale è l'indivisibilità.
Gli atomi dunque, in quanto principio primo di ogni realtà, erano eterni ed immutabili:
essi non erano stati generati né potevano essere distrutti (cosa che solamente più
di 2000 anni dopo venne affermata da Albert Einstein)
Non dobbiamo dimenticare che Democrito più che
Citazioni
uno scienziato era un filosofo, tanto che attribuiva
percezione dell’atomo all’intelletto e non a sensi
fisici o concreti. Di seguito appariranno alcuni dei
suoi più celebri aforismi:

• Non esiste basso né alto, né centro né ultimo,


né estremo
• In realtà non conosciamo nulla perché la verità
sta nel profondo
• Il bene e il vero è uguale per tutti gli uomini; ma
il piacevole varia da uomo a uomo.
• Saggio è colui che non si cruccia per le cose
che non ha, ma gode di quelle che ha.
• Il mondo è una scena, la vita una
rappresentazione: tu vieni, vedi e te ne vai.
• La bellezza del corpo è una dote da animale, se
non c'è intelligenza.
• Chi preferisce i beni dell'anima sceglie ciò che
ha pregio più divino; chi preferisce quelli del
corpo, sceglie beni umani.

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