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Proteolisi

• Idrolisi del legame peptidico


– Nell’intestino dell’uomo sono presenti diverse proteasi secrete da
diversi organi digestivi:
• Dallo stomaco: pepsina
• Dal pancreas: chimotripsina, tripsina, carbossipeptidasi
• Dall’intestino tenue: peptidasi intestinali, aminopeptidasi

Con l’eccezione della lipasi linguale e dell’amilasi salivare tutti gli enzimi
digestivi vengono secreti in forma di zimogeni
Digestione delle proteine

L’assorbimento di molecole
proteiche intatte avviene
raramente nell’adulto ma è più
frequente nel neonato.

Gli anticorpi materni arrivano


intatti grazie anche alla
presenza nel latte di inibitori di
peptidasi e vengono assorbiti.
Questo spiega i fenomeni
allergici a cui vanno incontro i
neonati non nutriti con latte
materno e il meccanismo di
trasferimento delle difese
anticorpali dalle nutrici al
neonato.
Origine Zimogeno/ Enzima Attivazione Substrato Prodotto
finale
Stomaco Pepsinogeno/pepsina pH 1-2, Proteine Peptidi
autoattivazione

Pancreas Tripsinogeno/tripsina Enteropeptidasi Proteine, Peptidi,


(membrana enterociti peptidi dipeptidi
duodenali)

Chimotripsinogeno/ Proteine, Peptidi,


Tripsina peptidi dipeptidi
chimotripsina

Pro-elastasi/elastasi Proteine, Peptidi,


Tripsina peptidi dipeptidi

Estremità C- Peptidi,
Pro-carbossipeptidasi terminale aminoacidi
Tripsina
polipeptidi

Intestino Aminopeptidasi Estremità N- Peptidi,


Assente
tenue terminale di aminoacidi
(membrana oligopeptidi
e
citoplasma)
Contenuto in proteine di un UOMO ADULTO: circa 12 kg/70 kg peso

actina, miosina, collagene ed emoglobina costituiscono circa la metà di tutte le proteine

40% nel muscolo: possono diventare fonte di amminoacidi in condizioni di stress, si


perdono però proteine funzionali

10% tessuti viscerali (fegato, intestino): scarsamente mobilizzate in condizioni di


stress

30% nella pelle e nel sangue: diventano fonte di amminoacidi in deficit di proteine
alimentari
CONTINUO RICAMBIO PROTEICO
Serve energia sia per la sintesi che per la degradazione:
15-20 % del bilancio energetico

La continua demolizione e sintesi è fondamentale per


 degradare e rimpiazzare proteine danneggiate
 modificare la quantità relativa di differenti proteine in base alle
necessità nutrizionali e fisiologiche
 rapido adattamento metabolico

La regolazione del turnover proteico è influenzata da:


 stato nutrizionale (energetico e proteico)
 da alcuni ormoni (insulina, glucocorticoidi, ormoni tiroidei, ormone
della crescita, citochine)
ORGANISMO

Ricambio giornaliero 1-2% proteine totali

Amminoacidi 70-80% riutilizzati


20-30% metabolizzati

Proteine dalla dieta 70 grammi/giorno


Proteine metabolizzate 250 grammi/giorno

% ricambio
diversa emivita
muscolo 30-50%
pochi minuti: proteine regolatorie
fegato 25%
300 giorni: collageno
leucociti
emoglobina
Metabolismo della catena carboniosa degli amminoacidi

Lo scheletro carbonioso fornisce energia attraverso l’interazione con la via


glicolitica ed il ciclo di Krebs

In condizioni fisiologiche esiste una relazione tra il livello dei carboidrati
nella dieta ed il metabolismo degli amminoacidi

Aumenta quando l'apporto di energia è insufficiente e viene fornito da


proteine a scapito dei carboidrati e dei lipidi

La sua efficienza (molecole di ATP prodotte) è inferiore rispetto alla degradazione degli
altri due substrati (carboidrati e lipidi):

Non tutto lo scheletro carbonioso degli amminoacidi è soggetto ad ossidazione

La formazione di urea (il prodotto finale del catabolismo azotato) richiede il consumo di 4
molecole di ATP
AMMINOACIDI GLUCOGENICI  glicolisi o intermedi del ciclo di Krebs che
possono essere usati per la gluconeogenesi

AMMINOACIDI CHETOGENICI  degradati ad acetil-CoA


soltanto LEUCINA e LISINA sono chetogenici puri

Amminoacidi più grandi quali

ISOLEUCINA
FENILALANINA, TIROSINA
TRIPTOFANO
sono sia glucogenici che chetogenici

gli altri sono glucogenici


• Il primo stadio della degradazione degli amminoacidi è la rimozione del
gruppo amminico attraverso le amminotransferasi:  -chetoacido1 + AA2
Transaminazione
• Le reazione di transaminazione usano come coenzima il piridossal
fosfato.
• Il piridossal fosfato forma una base di Shiff con un residuo di Lys della
transaminasi

H O
OH NH3 +
O O
OH P OH P OH
HO O O O O
O O
+ + +
N CH3 N CH3 N CH3
H H H

Piridossina Piridossal fosfato Piridossamina fosfato


(Vit B6) (PLP) (PMP)
Ruolo metabolico delle transaminasi
In aggiunta ad equilibrare il gruppo amminico tra gli -keto acidi disponibili
Permettono la sintesi di amminoacidi non essenziali
Aiutano a mantenere la varietà degli amminoacidi per la sintesi delle diverse proteine
 Convogliano il gruppo amminico degli amminoacidi in eccesso (derivanti dalla dieta) verso la
formazione del GLUTAMMATO che può essere deaminato
Scheletro carbonioso degli amminoacidi deaminati può essere catabolizzato per produrre energia
o utilizzato per produrre glucosio o acidi grassi
Pochi amminoacidi possono essere direttamente deaminati
ALT -Alanina aminotransferasi
2.6.1.1

Alanina Piruvato
AST – Aspartato aminotransferasi
2.6.1.2

Aspartato Ossalacetato
Glutammato deidrogenasi

Glutammato Deidrogenasi
catalizza la reazione che
porta
alla rimozione netta di N
dal pool degli amminoacidi

E’ uno dei pochi enzimi che utilizza sia NAD+ o NADP+ come accettore di elettroni.
Ossidazione del carbonio è seguita da idrolisi che porta al rilascio di NH 4+.
Trasporto dello ione ammonio sotto forma di Glutammina

 L’ecceso di ione ammonio nei tessuti viene


convertito in Glutammina, un processo
catalizzato dalla GLUTAMMINA SINTETASI.

 Attraverso il flusso sanguigno la Glutammina


raggiunge il fegato e NH4+ è liberato nei
mitocondri dall’enzima GLUTAMMINASI
Ciclo Glucosio-Alanina

Un altro modo di trasportare


lo ione ammonio dai tessuti muscolari
al fegato
O

H 2N C NH2
u re a

 La maggior parte degli animali terrestri convertono l’eccesso di ammonio


in urea, prima dell’escrezione.
 Urea è meno tossica dello ione ammonio.
 Il ciclo dell’ Urea avviene prevalentemente nel fegato.
 I due gruppi amminici dell’urea derivano da NH3 (prodotto principalmente
dalla Glutammato Deidrogenasi) e dal gruppo N dell’aspartato.
 L’ NH3 e HCO3- (gruppo carbonilico) sono dapprima trasformati in carbamil
fosfato.
Ciclo dell’urea

L'organo
deputato alla
eliminazione
dell'NH3 è il
fegato.
Gli aminoacidi sono precursori di
composti importanti

• Dal triptofano: Acido nicotinico o niacina o Vit. B6 ,


Serotonina (neurotrasmettitore),Melatonina (ciclo
circadiano)

• Dall’istidina: istamina (ormone della reazione allergica)

• Dalla tirosina: ormone tiroideo e melanina (pigmento


cutaneo)

• Dal glutammato: GABA (neurotrasmettitore)


Sintesi dell’eme
Complicanze metaboliche
Carenze ereditarie di qualsiasi enzima del ciclo dell’urea
porta a Iperammoniemia - elevata [ammonio] nel sangue.
Mancanza totale di ogni enzima del ciclo dell’Urea è letale.
Elevate concentrazioni di ammoniaca sono tossiche
specialmente per il cervello.
Disturbi se non trattati immediatamente dopo la nascita
portano a gravi alterazioni a livello dello sviluppo cognitivo.
Meccanismi di tossicità per [ammoniaca]:
1.Alta [NH3] attiva Glutammina Sintasi:

glutammato + ATP + NH3  glutammina+ ADP + Pi


Porta a deplezione di glutammato – un neurotrasmettitore e precursore dei
GABA.

2.Deplezione di glutammato e alta ammoniaca portano la Glutammato


Deidrogenasi a funzionare nel verso contrario:

glutammato + NAD(P)+  -chetoglutarato + NAD(P)H + NH4+

La deplezione di -chetoglutarato, un intermedio essenziale del Ciclo di Krebs


altera il metabolismo energetico nel cervello.
“perdita obbligatoria di azoto”
 con le urine
Urea 10 - 30 g/die dipende quantità proteine alimentari
NH3 0,4-1,2 g/die dipende equilibrio acido-base
Amminoacidi 0,3 -1,2 g/die
Acido urico 0,2-0,7 g/die dipende dalla dieta
Creatinina 0,3-0,8 g/die dipende dalla massa muscolare (indice
del turnover proteico del muscolo)

 secrezioni intestinali, turnover enterociti, desquamazione pelle, …

NH3 deriva dal catabolismo degli


amminoacidi
basi puriniche (tramite deaminasi)
basi pirimidiniche

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