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TREKKING

Che cos’è il Trekking

"L'escursione era lunga e nella discesa dovetti affrettarmi: nubi


minacciose avanzavano dal Dachstein. Ma tornerò, pensai; non da solo,
forse con i miei amici. Con qualcuno comunque perchè le cose da vedere
e da gustare sono troppe per un uomo solo."
Reinhold Messner

Il Trekking è un’attività motoria basata sul camminare in percorsi


meno agevoli di strade battute a scopo principalmente di svago o a
scopo didattico. Normalmente il trekking o Escursionismo si svolge in
montagna ed è a volte accompagnata da attività naturalistiche.

L'escursionista deve avere rispetto dell'ambiente che attraversa,


evitare di fare rumore, di rispettare i sentieri e di non manomettere
la segnaletica, non lasciare rifiuti per non inquinare il paesaggio.
La sicurezza in montagna.
Sono presenti diverse norme, tecniche, comportamenti di sicurezza che
bisogna applicare sul campo, cioè sui sentieri. Esistono, a mio parere, vari
aspetti che occorre tenere in considerazione:

● la tecnica, cioè il sapere come muoversi in certe situazioni (magari di


pericolo)
● i materiali, dato che indubbiamente la tecnologia ci sta dando una
mano per aiutarci e proteggerci
● l'esperienza: secondo me questo è il punto centrale, da valorizzare, da
far crescere, proprio perchè finora tenuto poco in considerazione.

Per contrastare la fatica bisogna avere fatto un idoneo allenamento: la


preparazione inadeguata, il dispendio energetico, la disidratazione, la scarsa
acclimatazione causano un rapido decadimento fisico con conseguenze sulla
capacità di valutazione e di decisione.

In quota il minor utilizzo di ossigeno presente nell'aria può provocare mal di


testa, insonnia, stanchezza, nausea e degrado psico fisico fino a gravi
complicazioni: è fondamentale un preventivo acclimatamento ed adeguate
alimentazione ed idratazione.
Attrezzatura ed equipaggiamento
L’attrezzatura giusta per fare trekking non è universale e va scelta
con cura in base al tipo di trekking che si vuole intraprendere, ecco
alcuni criteri:
• Durata: l’escursione durerà una giornata o più giorni? In base a
ciò dovrai portare sacchi a pelo e tutto ciò che ti possa servire
per una o più nottate fuori.
• Distanza: il trekking che vuoi intraprendere è molto lungo?
Porta il meno possibile, meno peso è uguale a meno fatica.
• Arrampicata: nel corso del trekking ci saranno ferrate, scalate
etc.? ricordati di portare l’occorrente (corde, moschettoni…)
per affrontarle altrimenti potrai dire addio al buon proposito di
fare questo trekking e dovrai ripiegare su un percorso che non
avevi preso in considerazione o più semplice.
• Difficoltà tecnica: attento a non scegliere percorsi per
l’alpinismo se non hai il giusto equipaggiamento o percorsi che
richiedono un allenamento o un’esperienza maggiori di quella
che hai.
• Meteo: prima di partire dai un’occhiata al meteo e preparati a
dovere, se ti sorprende un temporale nel bel mezzo del
trekking e tu sei vestito in modo estivo sei nei guai, soprattutto
se la difficoltà tecnica è elevata e il trekking è lungo.
• Buone scarpe da trekking, la tipologia va scelta d conseguenza al tipo di
trekking, alle caratteristiche del territorio, alla durata e alla distanza.
• Zaino da escursionismo da almeno 10 litri di capienza.
• Mappa, bussola e strumenti per orientarsi e per la conoscenza del territorio.
• Acqua e/o scorte di cibo.
• Tenda e/o sacco a pelo, se si rimane fuori la notte.
• Strumenti di primo soccorso, per qualsiasi emergenza.
• Abbigliamento adatto al meteo e articoli per proteggersi dal sole.
Conoscenza dei percorsi
Le principali voci da conoscere, per leggere le mappe,sono le seguenti :
•Partenza e arrivo :  specificano il centro abitato da cui parte l’itinerario e il luogo
di arrivo
•Distanza : sono indicate anche le distanze in chilometri calcolate solo per il tratto
di andata

•Tempi di percorrenza : Per convenzione, salvo diverse indicazioni (percorso ad


anello, itinerari plurigiornalieri in più tappe, etc) è sempre indicato solo il tempo di
andata!
•Segnaletica : Esiste una segnaletica ufficiale, codificata dal CAI, che prevede un
rettangolo orizzontale rosso/bianco/rosso (dimensioni circa 20 cm di base)
abbinata ad un codice numerico; può essere dipinta su rocce e alberi, o anche
installata su pali.
Scala delle difficoltà escursionistiche
T = turistico Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben
evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento.

Dislivello 200-500m

E = escursionistico

Itinerari che si svolgono su sentieri in genere segnalati, ma di maggior impegno fisico e di orientamento. Si snodano su
terreno vario (boschi, pascoli, ghiaioni, ecc..). Possono esservi brevi tratti con neve, facili e non pericolosi in caso di
scivolata.

Dislivello 500-1000m

EE = escursionisti esperti

Itinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna, con pendii ripidi
e scivolosi, ghiaioni e brevi nevai superabili senza l'uso di attrezzatura alpinistica.

Dislivello 1000+ m

EEA = escursionisti esperti con attrezzatura alpinistica Itinerari che richiedono l'uso di attrezzatura da ferrata (cordini,
imbracatura, dissipatore, casco, ecc.). Possono essere sentieri attrezzati o vere e proprie vie ferrate.

Dislivello 1500+ m
Esperienze personali
- Personalmente mi piace molto fare sport in mezzo alla natura,
infatti d’estate vado spesso a fare trekking vicino al lago di Lecco.
Maya

- Essendo Scout, ho camminato su svariati sentieri, in diversi


ambienti, anche con una tenda da campo nello zaino. Il posto più
bello dove ho fatto trekking è stata la Lapponia, dove ho imparato a
ciaspolare; un’esperienza che mi è stata utile quando il mio prof di
educazione fisica in prima media ha portato tutta la classe ha
ciaspolare a Zambla Alta (BG), e io ho insegnato a qualche mio
compagno. E’ uno sport faticoso, ma è un tipo di vacanza che ti
permette tanti bei posti selvaggi e incontaminati.

Niccolò

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