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La tortura e la pena di morte

Eco del passato, o riflesso del futuro?


Il Percorso
la scaletta che illustra questa esperienza immersiva all’interno dei temi della pena di morte e della tortura, visti dagli occhi degli autori del passato e delle nuove generazioni.

LA PENA DI CONSIDERAZIONI
INTRODUZIONE LA TORTURA
MORTE FINALI
Tortura e pena di morte: Pena capitale: in Italia e Considerazioni di gruppo.
Uno sguardo al passato ed
Dove, Come, Quando… nel mondo. Dal passato, ai L’idea delle nuove
Perché? all’attualità.
nostri giorni. generazioni.
Introduzione
La tortura, come la pena di morte, è
presente sin dalle prime civiltà.
La pena di morte, o pena capitale, è presente sin dalle prime civiltà. (Codice di Hammurabi) Per come la conosciamo oggi però, venne
introdotta nel 1252 da Papa Innocenzio
Consiste nel togliere la vita al condannato, mediante esecuzione.
IV.

Consiste nel provocare traumi fisici o


Questa sanzione penale, per quanto fortemente condannata da alcune delle maggiori potenze mondiali ed occidentali, psicologici al fine di punire, interrogare, o
viene ancora tutt’oggi utilizzata da molti paesi, come alcuni stati africani, ma anche dalla potenza occidentale per semplicemente godere del dolore della
eccellenza, gli U.S.A. persona che vi è sottoposta.

Al giorno d’oggi questo metodo viene


In Italia, venne istituita ed abolita più volte a seguito del costante cambiamento del panorama politico della penisola. utilizzato in un numero ristretto di paesi,
quasi sempre in via non ufficiale.
La pena di morte
NEI PAESI
ESTERI

MAPPA MONDIALE RIGUARDANTE


L’UTILIZZO DELLA PENA DI MORTE
BLU: ABOLITA
71% 108
VERDE: CIRCOSTANZE

ECCEZIONALI
4% 8

GIALLO: DISAPPLICATA DA TEMPO


17.9% 28

ROSSO: IN VIGORE
29.6% 55
La pena di morte
NEI PAESI ESTERI
Utilizzata nei paesi del medio Oriente come Arabia Saudita, Iran e Pakistan.

l’Arabia Saudita è uno degli stati a ricorrere per più reati alla pena di morte.

Utilizzata anche in Cina, anche se i dati effettivi non sono disponibili. Secondo Amnesty International, lo stato di

Pechino balzerebbe in cima alla classifica di esecuzioni annue seguita dall’Iran.

Stati Uniti e Giappone sono gli unici paesi liberi, industrializzati e democratici che ancora fanno uso della pena

capitale.

Nella maggior parte dei casi viene istituita per i reati inerenti al terrorismo.
La pena di morte IN
ITALIA
Data la frammentata situazione politica nella penisola preunitaria, la pena di morte variava di stato in stato ma era

molto utilizzata.

Dopo l’unità d’Italiana pena di morte rimase in vigore fino al 1889.

Fu poi reintrodotta durante il ventennio, e rimase in vigore final 1947.

Venne poi limitata al Codice Penale Militare di Guerra fino al 1994.

Fu totalmente abolita in via definitiva nel 2007.


La pena di morte
LA COSTITUZIONE ITALIANA A
RIGUARDO
ARTICOLO 27

La responsabilità penale è personale.

L'imputato non è considerato


colpevole sino alla condanna
definitiva.

Le pene non possono consistere in


trattamenti contrari al senso di
umanità e devono tendere alla
rieducazione del condannato.

Non è ammessa la pena di morte.


La pena di morte ECHI DEL PASSATO: CESARE
BECCARIA

Partendo da un’argomentazione razionale, l’autore si schiera contro la pena capitale.

A suo parere è inutile e ingiustificata.

Può non essere efficace verso alcuni tipi di imputati, poiché può recare sollievo.

Tende ad essere spettacolarizzata, ciò la rende meno temibile.


La tortura
ECHI DEL PASSATO: CESARE
BECCARIA

L’autore si schiera contro la tortura.

Egli non trova valide ragioni per ricorrere a tale mezzo di interrogatorio durante la fase processuale.

Ciò deriva dalla figura dell’imputato che prima della sentenza non è ancora reo.

Inoltre introduce la prospettiva dell’iniquità.


La tortura
ECHI DAL PASSATO: PIETRO
VERRI

Anche Pietro Verri si schiera contro la tortura.

Secondo l’autore questa pratica è immorale se in un processo si ricerca la verità.

Egli utilizza veri eventi storici per convincere i suoi lettori della correttezza della sua tesi.
La tortura
METODI DI TORTURA

AQUILA DI SANGUE GOCCIA CINESE


Di origine vichinga.
Consiste nel posizionare la vittima in
Consiste nel tagliare la pelle seguendo la spina dorsale per posizione forzata, far cadere delle
aprire il costato facendolo fuoriuscire dalla schiena gocce d’acqua sulla fronte. Ciò
disponendolo in modo da raffigurare le ali di un aquila, poi impedisce il sonno, il rilassamento ed
adagiarvi sopra i polmoni della vittima e cospargerli di sale in inibisce persino le capacità cognitive
modo che ricadessero nel petto. portando alla pazzia del soggetto.

Utilizzatori famosi: Ragnar Lothbrok Inoltre, data la bassa temperatura


dell’acqua e la posizione forzata il
soggetto subiva gravi danni
all’organismo

STIRAMENTO/CREMAGLIERA IMPALAMENTO

Metodo inventato dagli Egizi. La vittima veniva fatta sedere su un palo


che poi veniva spinto dal basso verso
Consisteva nel posizionare l’imputato su di un banco munito di corde e l’alto, fuoriuscendo dallo sterno e
pulegge a cui venivano legati gli arti della vittima. La rotazione della bloccandosi sotto il mento.
puleggia metteva in tensione le corde che allungavano gli arti della
vittima fino alla rottura ed alle volte alla separazione degli arti dal Le vittime impiegavano persino 3 giorni
corpo. di agonia prima di morire.

Utilizzatori famosi: Vlad l’impalatore


(alias: Conte Dracula)
La tortura
LA COSTITUZIONE ITALIANA A
RIGUARDO
ARTICOLO 13

La libertà personale è inviolabile.

Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né


qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità
giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.

In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l'autorità di


pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati
entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive
quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.

E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di
libertà.

La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.


La tortura
L’ABOLIZIONE NEL MONDO

La Convenzione delle Nazioni Unite è un trattato


tra nazioni che sancisce l’abolizione della tortura ed
altri atti inumani.

Approvata a New York City il 10 dicembre 1984 è


entrata effettivamente in vigore il 26 giugno del Sempre nel 1987 il Consiglio d’Europa emana un’altra convenzione atta alla prevenzione
1987 dopo la ratifica da parte di 145 paesi su 196. della tortura e di altre pene e trattamenti inumani.

Quest’ultima venne ratificata da ben 47 paesi dell’Unione Europea.


La tortura
L’ABOLIZIONE DELLA TORTURA IN
ITALIA
Nella penisola, già prima dell’unita la pratica della tortura venne abolita nel Granducato di Toscana nel 1786 con

l’emanazione del codice leopoldino.

Conseguentemente nel 1814 anche

Vittorio Emanuele I firmò l’editto di abolizione della tortura.

Per quanto riguarda i giorni d’oggi, l’Italia ha sottoscritto la Convenzione del Consiglio d’Europa solo nel 2012.

Nel codice Penale, il reato di tortura venne introdotto solo nel luglio 2017 (legge 110/2017).
IL NOSTRO PENSIERO
Riguardo questo tema vi sono state opinioni contrastanti:alcuni RIGUARDO
di noi eranoLA PENA DI MORTE
favorevoli, altri contrari.

I punti principali sono stati:

• L’insofferenza di alcune persone nei confronti della carcerazione

• La scelta di alcuni detenuti di non accettare la riabilitazione

• L’impegno economico nel mantenimento delle strutture e dei detenuti

• L’immoralità della sentenza


IL NOSTRO PENSIERO
Per quanto riguarda questo tema il gruppo si è trovato unanimemente d’accordo sull’abolizione della tortura.
RIGUARDO LA

TORTURA

Ecco i punti salienti del discorso:

• Il dolore non riabilita la persona, anzi può innescare una reazione vendicativa

• Confessioni inattendibili

• Negazione dei diritti umani

• L’imputato se mentalmente instabile non potrà rientrare funzionalmente nella società


FINE

Alessi Giorgio, Castracane Cecilia, Cataldo Francesca, Giordano Tommaso, Guglielmi Carla, Petracca Andrea, Petti Cecilia, Rutili Massimo, Valenzuela Smith

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