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I DIRITTI DELL’UOMO

E L’INTOLLERANZA
LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE
DEI DIRITTI DELL’UOMO

Nell’antichità, solo certe categorie di individui, appartenenti a determinate classi sociali,


godevano di diritti.
La grande svolta, in Occidente, venne dall’insegnamento cristiano, che dichiarò gli
«uomini tutti uguali». Non solo Gesù avvicinò chiunque, donne comprese, e San Paolo,
nella Lettera ai Galati (3, 28), precisò:
«non c’è Giudeo, né Greco; non c’è più schiavo né libero;
non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Gesù Cristo».
Tuttavia, l’affermazione dell’esistenza di diritti naturali (che appartengono «per natura»
all’uomo) e, quindi, riguardanti indistintamente tutti gli esseri umani, è una nozione
moderna, affermata nella «Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo»,
promossa dalle Nazioni Unite dopo le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, firmata a
Parigi, il 10 dicembre 1948.
In seguito, molti altri documenti importanti sono stati approvati, in sede internazionale,
per la promozione e la tutela dei diritti delle donne, dei bambini, dei rifugiati … .
DIRITTI UMANI

Sono i bisogni essenziali della persona, da soddisfare perché essa possa realizzarsi
dignitosamente in tutta la sua complessità (materiale, sociale, culturale). Si possono
dividere i diritti umani in TRE GRANDI CATEGORIE:

 DIRITTI CIVILI e POLITICI: alla vita, alla libertà, ad una giustizia equa, alla libera
espressione delle proprie opinioni e convinzioni negli ambiti più diversi (politico,
religioso);
 DIRITTI ECONOMICI e SOCIALI: all’istruzione, alla salute, al lavoro, al riposo, all’equa
distribuzione dei beni della Terra;
 DIRITTI AMBIENTALI, CULTURALI ed allo SVILUPPO: ad un ambiente non inquinato, ad
un equo sviluppo culturale, politico ed economico.
QUANDO I DIRITTI NON SONO RISPETTATI …
LE INTOLLERANZE

In numerosi Paesi del mondo, i diritti umani sono regolarmente violati a causa di
forme di RAZZISMO, di DISCRIMINAZIONE SOCIALE, di INTOLLERANZA RELIGIOSA,
della DIFESA DI INTERESSI ECONOMICI a vantaggio di pochi e non di tutti.

Anche in un Paese moderno e civile come il nostro, in alcuni casi, la tutela dei diritti
umani non ha riscontro nei fatti.

La diffusione e la tutela dei diritti umani non dipendono solo dalle leggi, ma anche
dalle opere di sensibilizzazione …
… AGIRE PER LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI … L’IMPEGNO CRISTIANO …

La difesa dei diritti umani non può essere un concetto astratto, ma deve tradursi in
atti concreti:
«Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto,
così anche la fede senza le opere è morta»
(Lettera di Giacomo 2, 26)

Difendere i diritti umani significa:


 Lottare contro tutte le condizioni di disagio che ne favoriscono la violazione
(povertà, ignoranza, discriminazione, emarginazione);
 Contrastare ogni forma di violenza;
 Garantire ai bambini ed ai ragazzi un’educazione adeguata, che permetta, nella
vita adulta, di comprendere ed assumersi le proprie responsabilità, in uno spirito
di pace, amicizia, comprensione, tolleranza ed uguaglianza, e insegnare il
rispetto per l’ambiente («Laudato sì», Enciclica di Papa Francesco).
 Governare la globalizzazione, affinché non generi squilibri sociali o sfruttamento
dei poveri.
L’impegno dei cristiani nasce dalla
consapevolezza che gli esseri umani sono
tutti creati ad immagine di Dio e,
dunque, hanno tutti la stessa dignità.

Operare affinché tale dignità sia


riconosciuta, in tutte le situazioni ed in tutti i
Paesi del mondo, significa anche lavorare
per far compiere il progetto di Dio
sull’umanità.

A partire dal Concilio Vaticano II (1962-65),


è cresciuta nella Chiesa la consapevolezza
della propria missione a servizio dei poveri,
degli oppressi e degli emarginati,
riconoscendo il proprio ruolo nel denunciare
ogni forma di intolleranza, nonché di
difendere e promuovere ovunque i diritti
fondamentali della persona umana.

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