cacciatore
Temi introduttivi
Antropologia storica e filosofica
• L’antropologia filosofica storicista e il colonialismo:
1. De-costruzione delle antropologie filosofiche coloniali. Il tessuto ideologico
della produzione e delle trasformazioni del discorso antropologico coloniale
2. Ri-costruzione dell’antropologia filosofica. Identità di antropologia
filosofica e storia dell’antropologia filosofica: la storia epistemologica come
storia delle relazioni di potere-possibilità.
3. Antropologia filosofica e filosofia: la ‘custodia delle possibilità’ come
comprensione ultra-assiologica e come cura delle possibilità-in-comune.
Esempio: dualismo natura-cultura (ecologia politica); superamento
dell’identitarismo anti-identitario (I) e dell’ibridazione (II) nell’antropo-
poiesi dell’essere in-comune.
Le invenzioni dell’Africa
• 1. La periodizzazione colonialista: occupazione, presente etnografico,
indipendenze.
• L’occupazione (tardo Ottocento):
• Presupposti (tecniche: battelli a vapore, chinino; storico-politici:
indebolimento delle società africane dopo la fine della tratta e l’inizio
del commercio ‘lecito’)
• L’amministrazione coloniale: occupazione militare; imposizione di
sistemi coercitivi di tassazione; requisizioni; obbligo di fornire forza-
lavoro nei settori infrastrutturali e produttivi di interesse commerciale.
• Le ‘mappe’ territoriali artificiali.
• Il presente etnografico:
• Presente come ‘vuoto’ di storia (Hegel)
• Presente etnografico come ‘museo antropologico’
(etnologia e etnografia)
• Presente etnografico come discorso del potere coloniale
(divisioni e gerarchizzazioni funzionali: antropologia e
geografia)
• Le indipendenze:
• Un breve ingresso nella storia : i movimenti
nazionalisti
• Eredità e logiche neocoloniali
• Ingiustizie epistemiche: analisi della
modernizzazione in termini occidentali
ETNIA, TRIBU’, NAZIONE
• La distinzione fra etnia/tribù e nazione: staticità/dinamismo,
immobilismo/sviluppo, tribalismo/civilizzazione.
• Le scienze dell’altro e della diversità occidentale: etnologia, etnografia,
antropologia come scienze ‘coloniali’
• Le tre diversità ‘strutturali’:
• 1. Diversità di razza: dal fisico al ‘morale’
• 2. Diversità di organizzazione sociale e politica: la tribù come concetto
organizzativo sociale fondato sull’omogeneità di clan e discendenza; come
‘tribalismo’ politico, con ruoli ereditati e assenza di individualismo.
• 3. Diversità nell’evoluzione: le società africane fondate sull’identità etnica e sulla
tradizione contro le società evolute fondate sul contratto sociale.
IDENTIFICAZIONE ETNICA
• Il processo di identificazione etnica (di ‘immobilizzazione’ e
‘gerarchizzazione’ a fini di dominio del ‘paesaggio umano’) in età
coloniale:
• 1. definizione dei territori
• 2. redistribuzione del potere
• 3. concessione di accesso privilegiato alla risorse alle comunità
collaborative
• 4. formalizzazione attraverso classificazioni linguistiche
• 5. formalizzazione attraverso terminologie amministrative
MECCANISMI DI APPROPRIAZIONE IN
UN SISTEMA OPPRESSIVO
• Riformulazione della etnicità come «forza di primaria importanza nel
modellare e individuare le relazioni sociali e i comportamenti politici»
• La costruzione di miti storici per rivendicare posizioni di vantaggio nel
controllo delle risorse (la terra, anzitutto) e nell’accesso all’ambito
delle amministrazioni coloniali.
• La tradizione: la coerenza culturale (valori, modelli cognitivi) delle
società ‘tradizionali’ reagiscono al mutamento con integrazioni e
rielaborazioni, con discrasie variabili in ragione della collocazione
geografica e/o sociale (nel secondo caso in relazione a processi di
istruzione, di evengalizzazione, di accumulazione di ricchezze/potere)
LA SECONDA INVENZIONE DELLA
TRADIZIONE
• Dalla tradizione ai miti politici panafricani negli anni della liberazione:
• 1. Nella tradizione l’unità della cultura africana
• 2. A partire dalla tradizione l’interpretazione ‘africana’ (e
terzomondista) dell’indipendenza e della modernità
• La négritude di Senghor
• L’Ujamaa socialista di Nyerere
• La demonizzazione del tribalismo e del pluralismo
L’ORGANIZZAZIONE POLITICA
NELL’AFRICA PRECOLONIALE
• I due tipi di organizzazione politica secondo African Political Systems
(1940):
• Organizzazione a modello statuale: potere centrale, status politici
correlati a differenze di rango e ricchezza, sistemi di casta, talvolta
classi sociali (società ‘feudali’ dei Grandi Laghi: Rwanda, Burundi,
Uganda)
• Organizzazioni ‘acefale’ o ‘segmentarie’, insieme di lignaggi
apparentati dentro un vasto sistema genealogico
LE ORGANIZZAZIONI STATALI (I)
• Jan Vansina, Kingdoms of the Savannah (1966), classificazione delle
organizzazioni statali africane: