ECONOMIA AZIENDALE
Contabilità gestionale
Si concretizzano in atti
di scambio con i terzi
FORNITOR
AZIENDA CLIENTI
I
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CONTABILITÀ GESTIONALE
Ha lo scopo di attuare il controllo della gestione
nell’aspetto economico, attraverso la misurazione, la
rilevazione, la destinazione, l’analisi dei costi e dei ricavi
Esempio:
Esempi: i costi generali di
materiali diretti e produzione (utilizzo dei
manodopera diretta lubrificanti nell’impianto
(addetti alla di assemblaggio delle
manutenzione) auto)
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CONFIGURAZIONI DI COSTO
Costi diretti di trasformazione
industriale (materie prime, manodopera
diretta, altri costi diretti di fabbricazione
o da lavorazioni esterne) Costo primo
Costi indiretti di fabbricazione
+ (forza motrice, ammortamenti, Costo tecnico/di
macchinari generici, materiali di consumo, fabbricazione
ecc.)
Costi generali commerciali
+ (costi di base per la costi
pubblicità, di Costo di
formulazione
intermediazione, costi di vendita,del
ecc.) fabbricazione e
prezzo di vendita commercializzazione
- Costi generali amministrativi
+ Riferimento
(stipendi, pertelefoniche,
fitti, spese valutareecc.)la
conveniente- oneriremunerazione
finanziari, impostedel
e Costo totale
capitale investito e valore minimo
tasse
- Oneri figurativi
conveniente del prezzo di vendita
(interessi di computo spettante al capitale
+ di apporto, salario direzionale per l’opera
prestata in azienda) Costo economico
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VARIABILITÀ DEI COSTI
in base alle quantità prodotte si distinguono
i costi fissi e i costi variabili
COSTI FISSI
non variano al
variare del volume
di produzione
COSTI VARIABILI
variano al variare
del volume di
produzione
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COSTI FISSI TOTALI
Il canone di base mensile della fornitura
di energia elettrica non varia al variare
dei kw consumati
C
canone di base
mensile della
fornitura di energia
elettrica
Numero di kw consumati q
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COSTI FISSI PER UNITÀ
C
Bolletta di base
mensile della
fornitura di energia
elettrica per kw
Numero di kw consumati q
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COSTI FISSI RELATIVI (A SCALINO)
Costo
Attività
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COSTI FISSI RELATIVI (A SCALINO)
di attività
Costo
Attività
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COSTI VARIABILI TOTALI
Numero di kw consumati q
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COSTO VARIABILE PER UNITÀ
C
Costo singolo kw
Numero di kw consumati q
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CONFIGURAZIONE DI VARIABILITÀ
Costo variabile proporzionale:
la variazione del costo è direttamente proporzionale al
volume produttivo (es: materie prime)
Costo variabile progressivo:
il costo cresce in misura più che proporzionale rispetto
alla crescita del volume produttivo (diseconomie generate
da sovraimpiego di capacità produttiva)
Costo variabile degressivo:
All’aumentare della produzione i costi crescono in misura
meno che proporzionale rispetto all’aumento della
produzione (servizio di vigilanza)
Costo variabile regressivo:
il costo decresce all’aumentare del volume produttivo
(riscaldamento in ristoranti, teatri, ecc.) 13
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COSTI VARIABILI
C
Variabilità:
proporzionale
regressiva
progressiva
degressiva
CV
q 14
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RICAVI TOTALI
R
RT = p x q
q 15
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COSTI TOTALI
C CT = CF + CV
composizione:
quota fissa
+ consumo
} quota fissa
q
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DIAGRAMMA DI REDDITIVITÀ
C/R RT
Area
di utile
E CT= CF+CV
break even point
(punto di pareggio)
Area di
perdita
q (prodotta e venduta) 17
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Nel punto di pareggio E si ha che CT = RT
per cui non si ha né una perdita né un profitto
CT = CF + CV = CF + (Cv x q)
dove Cv è il costo variabile unitario
RT = p x q
Se CT = RT CF + (Cv x q) = p x q
CF CF
q= p= + Cv
(p – Cv) q
dove (p – Cv) è il margine
unitario di contribuzione 18
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LIMITI DELLA BREAK EVEN ANALYSIS
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LA CONTABILITÀ GESTIONALE A COSTI DIRETTI
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Il margine di contribuzione unitario (di primo livello) sulle quantità vendute è
il seguente:
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PREGI E DIFETTI DEL DIRECT COSTING
Pregi
• Semplicità
• Oggettività
che la rendono utile quando l’oggetto di misurazione
sono i segmenti dell’attività aziendale
(aree geografiche, canali di distribuzione,
combinazione prodotti/mercati)
Difetti
È poco significativa in quelle imprese dove la
complessità operativa
(mix di prodotti, ingenti investimenti in ricerca,
sviluppo e qualità, impiego dell’automazione)
aumenta i costi comuni a scapito dei costi specifici
variabili e fissi 26
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LA CONTABILITÀ A COSTI PIENI (FULL COSTING)
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L’imputazione indiretta dei costi
può essere effettuata
su base aziendale unica o multipla.
Procedimento di imputazione
dei costi comuni e generali
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LA CONTABILITÀ A COSTI PIENI (FULL COSTING)
Come esempio si supponga che i costi comuni e
generali siano:
•costi delle materie sussidiarie
•costi della manodopera indiretta
oppure
su base multipla ripartendo i
•costi delle materie sussidiarie sui costi delle materie
prime
•costi della manodopera indiretta sui costi della
manodopera diretta 29
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SOGGETTIVITÀ DEL FULL COSTING