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Di Stefano Tavaglione
Vittorio Alfieri
(Asti, 16 Gennaio 1749 – Firenze 8 ottobre 1803)
Vita
Origine: famiglia della ricca nobiltà terriera, possibilità di dedicarsi all'otium letterario.
Forte volontà e profonda malinconia. A nove anni frequenta la Reale Accademia di Torino,
che più tardi considererà luogo di “ineducazione”. Ma secondo un suo biografo, Sirven, Alfieri
ha esagerato nel disprezzare gli studi fatti all’Accademia: proprio ad essi anzi, nei quali aveva
posto preminente il latino (versioni, versi, amplificazioni in latino) egli dovrebbe la patina
latineggiante poi affiorante nelle tragedie.
Grand tour (1767-1772): in Italia e in Europa, spinto da inquietudine ed irrequietezza, bisogno
di fuga e di evasione.
- Odio per la tirannide monarchica: disprezzo per la “genuflessioncella d'uso” di Metastasio
alla sovrana.
- Fascino “preromantico” per i paesaggi desolati ed orridi (paesaggio come proiezione
dell'io).
- Vari amori adulterini, tra cui a Londra quello per Penelope Pitt.
Ritorno a Torino: vita oziosa del giovin signore, “tristo amore” per la marchesa Gabriella
Turinetti di Prié.
- Evasione nella lettura degli illuministi francesi e di Plutarco.
-Primi tentativi di scrittura: Esquisse du jugement universel (1773), Journal (1774).
1785- 1792: Trasferimento a Parigi. Prima mostra entusiasmo per la Rivoluzione francese
(Parigi sbastigliato), poi disgusto per le degenerazioni rivoluzionarie (il Misogallo).
1792: fugge da Parigi e si rifugia a Firenze, dove muore nel 1803.
Alfieri tra l'Illuminismo e il
Romanticismo
« ma non mi piacque il vil mio secol mai:/e dal pesante regal giogo
oppresso,/sol nei deserti tacciono i miei guai » (Tacito orror di
solitaria selva, in Rime)
Bosisio 1729
Brera 1799
Le umili origini e i primi studi
1729: nasce a Bosisio (Como)
Padre commerciante di seta (dieci
figli)
Parroci - insegnanti
1739: a Milano da zia (che muore
nel 1745)
Il testamento: un materasso e una
rendita , a condizione che…..
Scuole dei Barnabiti
Grammatica, umanità, logica,
teologia speculativa e morale
…senza profitto
Salute malferma e lavoro da
copista amanuense
La vocazione poetica
Vivacità di temperamento
Spiccato gusto per il bello
Forte propensione per la poesia e per
l’educazione
1752: termina gli studi
Alcune poesie di Ripano Eupilino (94
poesie)
1753: Accademia dei Trasformati
Conte Giuseppe Maria Imbonati
(VS degenerazione dell’Arcadia)
Moderato progressismo e attenzione ai
problemi della realtà (cfr. Verri e
Beccaria)
1754: diventa sacerdote
Precettore in casa Serbelloni
L’attività pubblica
FINE