Sei sulla pagina 1di 35

ROMA

L’ETA’ REPUBBLICANA
ROMA
REPUBBLICANA

• 510 a.C. - Cacciata dei re e inizio dell’età


repubblicana.
ROMA
REPUBBLICANA
• LA POPOLAZIONE DELL’URBE E’ SUDDIVISA
IN:
• PATRIZI, O NOBILES, che possono vanatre fra gli
antenati un console. Il primo della famiglia a
raggiungere la carica era chiamato “homo novus”
• PLEBEI, definiti PLEBS, in cui venivano associati
contadini, artigiani e gli altri abitanti
• SCHIAVI; non avevano diritti ed erano considerati
alla stregua degli animali
ROMA
REPUBBLICANA
• LA MAGISTRATURE ROMANE ERANO:
• I CONSOLI, eletti annualmente, con poteri ampi,
dal comando dell’esercito alle decisioni politiche in
tempo di pace
• IL DICTATOR, con poteri assoluti ma eletto solo in
casi di estremo pericolo per la res publica e con
carica semestrale non rinnovabile (almeno fino a
Silla)
ROMA
REPUBBLICANA
• LA MAGISTRATURE ROMANE ERANO:
• I PRETORI, dal latino praetor, erano dotati di
imperium e iurisdictio. Avevano compiti giuridici e
potevano sostituire i consoli in loro assenza
• I QUESTORI, che possedevano giurisdizione sulla
giustizia (quaestores parricidii) e con competenze
amministrative nella gestione del tesoro e delle
finanze.
ROMA
REPUBBLICANA
• LA MAGISTRATURE ROMANE ERANO:
• I CENSORI, magistratura istituita nel 443 a.C.si
occupavano dei censimenti, fino ad allora di
responsabilità dei consoli.
• I PROCONSOLI (dal latino proconsul, al posto di o
in favore del console) a volte erano ex consoli ed
erano incaricati di governare una provincia romana.
ROMA
REPUBBLICANA
• LA MAGISTRATURE ROMANE ERANO:
• GLI EDILI, i cui compiti comprendevano la cura
urbis (gestione delle strade cittadine, dei bagni
pubblici e degli edifici), la cura annonae (la
gestione dei mercati) e la cura ludorum (la gestione
dei giochi pubblici).
• I TRIBUNI DELLA PLEBE, eletti dalla plebe e fra
la plebe, con poteri vasti e variabili nel tempo,
protetti dalla sacrosanctitas e con lo ius
intercessionis (il diritto di veto)
ROMA
REPUBBLICANA
• LA MAGISTRATURE ROMANE
ERANO:
• I CENSORI, magistratura istituita nel
443 a.C.si occupavano dei censimenti,
fino ad allora di responsabilità dei
consoli.
• I PROCONSOLI (dal latino proconsul, al
posto di o in favore del console) a volte
erano ex consoli ed erano incaricati di
governare una provincia romana.
ROMA
REPUBBLICANA
• LA MAGISTRATURE ROMANE ERANO:
• GLI EDILI, eletti annualmente, con poteri ampi, dal
comando delle’sercito alle decisioni politiche in
tempo di pace
• I TRIUMVIRI, con poteri assoluti ma eletto solo in
casi di estremo pericolo per la res publica e con
carica semestrale non rinnovabile (almeno fino a
Silla)
ROMA
REPUBBLICANA

• LE MAGISTRATURE ROMANE SI
DISITINGUEVANO IN:
• magistrati cum imperio, che potevano comandare
gli eserciti
• magistrati sine imperio, che non potevano farlo.
ROMA
REPUBBLICANA
• LE MAGISTRATURE ROMANE ERANO:
• Elettive: tutti i magistrati erano eletti dai cittadini nei comizi.

• Collegiali: il magistrato in carica aveva come collega almeno


un altro magistrato col medesimo titolo, lo stesso grado, gli
stessi poteri. così da controllarsi a vicenda.

• Temporanee: i magistrati duravano in carica per un breve


periodo, in genere un anno, dopo di che tornavano ad essere
semplici cittadini.

• Onorifiche: le cariche non comportavano nessuna


retribuzione, ma davano lustro e onore.
ROMA
REPUBBLICANA
• 494 a.C. - Primi contrasti tra patrizi e
plebei.
• 451-449 a.C. - Istituzione dei decemviri
legibus scribundis e pubblicazione delle
Leggi delle XII tavole.
ROMA
REPUBBLICANA
• i patrizi furono costretti a riconoscere due
magistrati (tribuni della plebe) come
rappresentanti dei plebei che avevano
potere di veto sulle leggi ritenute anti-
plebee.
• Le Leggi delle XII tavole (incise nel 450
a.C. su tavole di bronzo) segnano il
passaggio dal diritto orale a quello scritto:
affermano il principio dell'uguaglianza
davanti alla legge e la sovranità del
popoloLeggi delle XII tavole.
ROMA
REPUBBLICANA
• Solo dopo circa un secolo e mezzo (intorno
al 300 a. C.) fu riconosciuto ai plebei il
diritto di accedere a tutte le cariche
pubbliche.
• La concessione dei diritti ai plebei portò le
classi e i ceti più agiati a scatenare diverse
guerre di conquista contro i popoli vicini,
per “recuperare” i privilegi perduti.
ROMA
REPUBBLICANA
• Roma affermò il suo predominio su
Etruschi, Volsci, Equi, Sanniti,
• dopodiché, memore della potenza dei Galli,
riusciti ad occupare secoli prima Roma, si
volse verso sud, impegnandosi nella guerra
contro Taranto e le altre colonie greche.
• Tra il V e il III sec a.C. i Romani
occuparono tutta la penisola.
ROMA
REPUBBLICANA
• Fra il III e il II sec. a.C. i Romani, fino ad
allora contadini e guerrieri, cominciarono
ad interessarsi anche di commercio e di
navigazione, perché, conquistando le città
etrusche e greche, erano venuti a contatto
con civiltà per molti aspetti superiori.
• L'interesse per gli scambi commerciali
portò Roma al conflitto con Cartagine (città
fondata dai Fenici), allora dominatrice del
Mediterraneo. Le “guerre puniche”
durarono un secolo e mezzo.
ROMA
REPUBBLICANA
• La Prima guerra punica (264 - 241 a.C.)
scoppiò a seguito di un pretesto: i mercenari
Mamertini avevano aggredito Siracusa, la
quale aveva prima chiesto l’appoggio di
Cartagine, poi preoccupata dal predominio
della città fenicia sulla Sicilia, a Roma.
• La maggior parte della prima guerra
romano-punica fu combattuta in mare,
campo di battaglia ben conosciuto dai
Cartaginesi ma a cui i Romani erano poco
avvezzi.
ROMA
REPUBBLICANA
• Roma mancava della tecnologia navale e
quindi dovette costruire una flotta basandosi
sulle navii cartaginesi catturate e sulle
popolazioni della Magna Grecia.
• La prima guerra romano-punica fu decisa
nella battaglia delle Isole Egadi (10 marzo
241 a.C.) vinta dalla flotta romana.
Cartagine, incapace di varare un'altra flotta,
dovette arrendersi.
ROMA
• LaREPUBBLICANA
seconda guerra punica (218 a.C. - 202 a.C.)
cominciò per iniziativa dei Cartaginesi.
• Lo storico greco (ma di parte romana) Polibio
affermava che tre furono i motivi principali
della seconda guerra tra Romani e Cartaginesi:
• il desiderio di rivalsa,
• l'aver dovuto sopportare, da parte dei
Cartaginesi, la perdita del dominio sulla
Sardegna e sulla Corsica con la frode,
• l'aver conseguito numerosi successi in Iberia.
ROMA
• Nel maggio del 218 a.C., Annibale
REPUBBLICANA
lasciò la penisola iberica, con
90.000 fanti e 12.000 cavalieri e 37
elefanti.
• Per evitare le forze romane e
giungere velocemente in Italia,
Annibale stabilì di attraversare le
Alpi.
• Annibale sconfisse l'esercito
romano, guidato da Publio Cornelio
Scipione, sul Ticino e sul Trebbia
nel 218, nel 217 sul Lago
ROMA
• REPUBBLICANA
Dopo i disastrosi scontri iniziali,
Roma nominò un dittatore, Quinto
Fabio Massimo, detto cunctator
(temporeggiatore) per le sue tattiche
da guerriglia che logoravano
l’esercito cartaginese. 
•I Romani vennero duramente
sconfitti a Canne nel 216 a. C..
• La guerra continuò per dieci anni
con una lunga guerra di
logoramento.
ROMA
• NelREPUBBLICANA
207, Roma sconfisse
Asdrubale che morì nella
battaglia del Metauro.
• Nel 206 scacciò Cartagine dalla
Spagna, chiudendo il fronte
occidentale.
• Nel 205, infine, sottoscrisse la
pace di Fenice, chiudendo anche
il fronte orientale.
• Sulla scia del successo in
Spagna, Scipione venne eletto
• Il giovane console Publio
Cornelio Scipione, detto da
allora in poi “Africanus”,
costrinse Annibale a lasciare
l’Italia per correre in soccorso
di Cartagine minacciata dai
vicino dai Romani, giunti in
Africa nel 204.
• Nella battaglia di Zama (202 a.
C.), l’esercito cartaginese venne
sconfitto e Roma rimase
padrona del Mediterraneo.
• problemi connessi a questa così grande e
repentina espansione furono enormi:
• le istituzioni romane erano fino ad allora
concepite per amministrare un piccolo
Stato; già avevano mostrato qualche
scricchiolio in occasione delle guerre
puniche, ma ora le provinciae (paragonabili
alle colonie degli stati moderni) avevano
un’estensione enorme e Roma si ritrovava a
controllare un‘impero che si estendeva
dall'Iberia, all'Africa, dalla Grecia, all'Asia
Minore.
ROMA
REPUBBLICANA
• Agli inizi del II sec. si aprì un dibattito sulla
politica che Roma doveva tenere con la
Grecia e l'Oriente.
• Scipione e suo fratello Lucio volevano
condurre una politica di tipo egemonico (di
controllo indiretto)
• a cui si opposero i difensori della tradizione
romana guidati da Marco Porcio Catone.
• L'egemonia sul Mediterraneo concentrò nelle mani di
poche classi agiate enormi ricchezze:

• i latifondisti acquistavano grandi proprietà che poi


trasformavano in pascoli o che facevano lavorare
gratuitamente dagli schiavi comperati a poco prezzo.

• I proprietari dei piccoli poderi non potevano sostenere


sul mercato la concorrenza dei latifondisti. Di qui la
necessità di vendere i poderi, lavorare come braccianti
nei poderi altrui, d'indebitarsi, di emigrare.

• Fu così che nacquero nuove lotte sociali.


ROMA
REPUBBLICANA
• Nel 133.a.C. un tribuno della plebe, Tiberio
Sempronio Gracco, propose di applicare una vecchia
legge che prevedeva che un proprietario non dovesse
possedere più di 500 iugeri di agro pubblico, in tal
modo le parti in eccesso sarebbe state distribuite ai
contadini ponendo fine al problema.

• I comizi accolsero la proposta, ma nel 132 a.C.,


Tiberio ripresentò la propria candidatura come tribuno
e nei tumulti che seguirono Tiberio fu ucciso.
ROMA
REPUBBLICANA
• Dieci anni dopo, venne eletto tribuno suo fratello Caio Sempronio
Gracco, che presentò un programma più esteso e cioè:

• Legge sui cavalieri (i cavalieri sostituiscono la nobilitas nel


tribunale che puniva i casi di corruzione);

• Legge frumentaria (distribuzione di grano ai nullatenenti a prezzo


ridotto);

• Legge sul servizio militare (esenzione dei poveri dall'acquisto


dell'armamento);

• Legge sulle colonie (creazione di colonie in Africa e Italia e


concessione ai nullatenenti di una parte dell'agro pubblico
ROMA
REPUBBLICANA

• ripresentatosi alle elezioni come tribuno nel


122 a.C. senza essere rieletto, per non essere
ucciso come il fratello, occupò in armi
l'Aventino e, attaccato dalle truppe dei consoli,
si fece togliere la vita da un servo.
ROMA
REPUBBLICANA
• Il primo triumvirato, un patto siglato fra Cesare, Crasso e
Pompeo, portò nel 59 a.C. all'elezione di Cesare come console
.

• Il programma di riforma del triumvirato fu quindi attuato e


Cesare nominato governatore dell'Illiria e della Gallia
Narbonense.

• Finito il primo triumvirato, il senato sostenne Pompeo, che nel


52 a.C. divenne unico console.

• Nel frattempo, Cesare era diventato un eroe militare e godeva


di un amplissimo sostegno sia presso l'esercito che presso il
popolo.
• I poteri proconsolari accordati a Cesare sarebbero dovuti
scadere il 31 dicembre 50 a.C., dopo la proroga di cinque anni
concessagli al convegno di Lucca.

• Nel marzo del 51 a.C. Cesare con una lettera al Senato aveva
richiesto un ulteriore prolungamento fino al 49 a.C., senza che
vi fosse alcune interruzione tra la fine del proconsolato e
l'inizio del suo secondo consolato (il 1º gennaio 48 a.C.).

• Nel 50 a.C. il Senato, appoggiandosi alla forza delle legioni di


Pompeo, ordinò a Cesare di rientrare a Roma e congedare il
proprio esercito perché il suo mandato come Proconsole era
terminato, negandogli anche un secondo mandato come
console in absentia (fuori da Roma).
ROMA
REPUBBLICANA
• Il 10 gennaio del 49 a.C., Cesare attraversò il Rubicone, fiume
che Silla aveva posto come confine sacro da non attraversare
con le armi e si diresse rapidamente verso Roma

• Rientrato a Roma dopo la spedizione in Spagan e contro


Marsiglia, Cesare resse la dittatura per 11 giorni ai primi di
dicembre, abbastanza per farsi eleggere console e iniziare le
riforme che aveva in programma, poi si scagliò contro i suoi
nemici, ricompattatisi attorno a Pompeo.
ROMA
REPUBBLICANA
• Il 10 luglio del 48 a.C. Cesare si scontrò con Pompeo a
Dyrrhachium, ma perse 1.000 veterani e fu costretto a
retrocedere e iniziare una lunga ritirata verso sud, con Pompeo
al suo inseguimento.

• Ne nacque una guerra di posizione con la costruzione di


fortificazioni e trincee, durante la quale i due contendenti
cercarono di circondarsi a vicenda.
ROMA
REPUBBLICANA
• Il 9 agosto i due eserciti romani si scontrarono nella decisiva
Farsalo: le forze pompeiane furono rovinosamente sconfitte. I
prigionieri furono graziati dal vincitore. Molti pompeiani
ripararono in Spagna e in Africa.

• Pompeo tentò di raggiungere la Provincia di Africa che il re


Giuba aveva mantenuto a Pompeo e dove si erano rifugiati molti
optimates fra cui Catone.
ROMA
REPUBBLICANA
• Pompeo si rifugiò a Pelusio, in Egitto ma la sua sorte era
segnata. Potino, il massimo consigliere del re Tolomeo lo fece
uccidere da Achilla scortato, per non far destare dubbi, dal
tribuno Lucio Settimio il 28 settembre.

• Cesare, ritornato a Roma, concesse l’amnistia ai suoi nemici e


si fece nominare dittatore a vita, ma morì, ucciso da
congiurati pompeiani, fra cui Bruto e Cassio, nel 43 a. C..

• L’impresa di Cesare segnò il tramonto della potenza del


senato e l'inizio del trapasso dalla repubblica all'impero (una
monarchia militare assoluta e divina).

Potrebbero piacerti anche