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y=f(x)

P
f(xo)

α xo
o T Q

sottotangente

t = retta tangente alla curva y=f(x) nel punto P(x0,f(x0))


tgα = coeff. angolare di t = f’(x0)
T = punto d’intersezione di t con l’asse delle x

TQ = sottotangente
y=f(x)
t

P
f(xo)

α xo
o T Q

sottotangente

Dal triangolo rettangolo TQP si ha:


TQ tg α = PQ ovveroTQ f ’(x0) = f(x0)
da cui f ( x0 )
sottotg = TQ =
f '( x0 )
cioè
TQ  1  1 (inversa della
f '( x0 ) / f ( x0 ) D[log f ( x )] x  x0 derivata logaritmica)
sottotangente dà informazioni sulla velocità di variazione di y=f(x) in rapporto
alla y stessa
(mentre la sola y’ dà informazioni sulla velocità assoluta di variazione della
funzione)

Se consideriamo la funzione esponenziale y=eδx si ha

x y' x
y  e  y '  e   
y
1
sottotangente = costante =

sottotangente è tanto più lunga quanto meno crescente è la funzione esponenziale,
ovvero quanto più δ è piccolo (δ>0)
Se W(t) è la funzione valore che rappresenta la legge di equivalenza intertemporale,
fissata in t=0, di importi monetari disponibili in due date diverse comunque scelte, si ha

W '(t ) d
(t )   logW (t )
W (t ) dt

intensità istantanea = semielasticità di W(t) rispetto a t


= reciproco della sottotangente

misura la sensibilità alle variazioni temporali di W

Se W(t) = eδt, δ>0, δ è l’intensità istantanea costante

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