DEFINIZIONI
Può assumere come proprio qualsiasi fine. In ogni epoca storica esiste però una
finalità prevalente che produce un particolare assetto delle relazioni tra lo Stato e
la società.
La forma di Stato serve, quindi, a dare una risposta alla domanda: “quale è la
finalità prevalente dello Stato? E, di conseguenza, che tipo di rapporto esiste tra lo
Stato e la società?
Nasce in Europa tra il 1400 ed il 1500 e si afferma per i due secoli successivi
CARATTERISTICHE:
Il potere sovrano è concentrato nella mani della Corona (funzione legislativa ed esecutiva),
mentre il potere giudiziario è esercitato da Tribunali formati da giudici nominati dal Re.
Il potere del Re non incontrava limiti legali e non poteva essere condizionato dai sudditi.
L’assolutismo limitò il potere delle corporazioni e della nobilita feudale e, quindi, dei
Paralamenti medioevali (si veda Capitolo 1. Lo Stato: Politica e Diritto, p. 6)
DIVERSE EVOLUZIONI DELLO STATO ASSOLUTO:
-Francia: forte limitazione del peso della nobiltà feudale. Potere assoluto del Re (Luigi XIV –
“L'état, c'est moi”).
In tutte le sue varianti è comunque uno Stato onnipresente anche nella sfera economica.
LA NASCITA DELLO STATO LIBERALE
Lo Stato liberale nasce tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800 a seguito della
crisi dello Stato assoluto, dello sviluppo del modo di produzione capitalistico e
dell’affermazione della classe borghese.
CARATTERI STRUTTURALI:
-Base sociale ristretta ad una sola classe
-Il principio di libertà
-Il Principio rappresentativo
-Lo Stato di Diritto
FRANCIA
La crisi dello Stato assoluto assume la forma traumatica della Rivoluzione francese (1789).
FASI:
- Convocazione degli Stati Generali (Parlamento) formati prevalentemente da membri della
borghesia.
- Gli Stati Generali autoproclamarono l’Assemblea nazionale che diede una COSTITUZIONE al
Paese: “La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” che sfociò nella Costituzione
del 1791.
Secondo la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino lo scopo fondamentale dello
Stato è quello di conservare:
IMPORTANTE è l’art. 16 della Dichiarazione: “Ogni società in cui la garanzia dei diritti
non è assicurata, né la separazione dei poteri stabilita, non ha una Costituzione”.
Tutti questi elementi erano coerenti on gli interessi della classe borghese.
INGHILTERRA
Gloriosa rivoluzione del 1689: evento politico costituzionale fondamentale, che senza
traumi civili e urti sanguinosi sancì l’impossibilità per il Sovrano di sovvertire le leggi
fondamentali.
-Declaration of Rights
-Bill of Rights
Con questi documenti costituzionali si riafferma:
leggi ecc.
STATI UNITI
Un fattore centrale che ha promosso l’organizzazione del potere politico tipica dello Stato
liberale è stato l’avvento di un’economia di mercato connessa ad un modo di produzione
capitalistico.
ECONOMIA DI MERCATO E CAPITALISTA: presuppone, sul terreno giuridico, la certezza dei
diritti di proprietà dei venditori e dei compratori, la piena libertà contrattuale, l’eguaglianza
formale dei contraenti, l’abolizione dei privilegi, dei monopoli pubblici e di tutte le restrizioni
alla libertà di circolazione delle merci, la prevedibilità degli effetti giuridici delle azioni al fine
di effettuare il controllo economico.
Nuove modalità di produzione della ricchezza portano all’affermazione di una società civile
distinta dallo Stato. Lo Stato assoluto rendeva la società oggetto di gestione politica, invece
lo Stato liberale riconosce e garantisce la capacità della società civile e del mercato di
AUTOREGOLARSI e di sviluppare così i proprio interessi.
In questa prospettiva si coglie il collegamento tra due tendenza giuridiche tipiche dello Stato
liberale:
- Le codificazioni civili
CODICE CIVILE: regole sui rapporti tra privati che formano un corpo sistematico e coerente
di regole generali (riferibili a tutti gli individui), astratte (suscettibili di ripetute applicazioni
nel tempo), certe (prevedibili nei loro effetti).
CODICE NAPOLEONICO del 1804 a cui si ispirano la maggior parte dei codici civili europei.
CARATTERI DELLO STATO LIBERALE
1. Finalità politico costituzionale garantista. Lo Stato deve tutelare la libertà e i diritti degli
individui (primo tra tutti, il diritto di proprietà).
2. Concezione dello Stato minimo cioè di uno Stato limitato, titolare solo delle funzioni
necessarie all’adempimento della finalità garantista (garanzia dei diritti, funzione
giurisprudenziale, tutela ordine pubblico ecc. ). Uno Stato che non interviene nella sfera
economica, affidata alle relazioni ed alle autoregolazioni dei soggetti privati. Obiettivi,
perciò, sono la bassa tassazione e il ‘pareggio di bilancio’.
NB Stato di Diritto: concetto giuridico. Si basa su alcuni pilastri come la separazione dei
poteri, il principio di legalità, la tutela dei diritti, il principio di eguaglianza.
NASCITA DELLO STATO DI DEMOCRAZIA PLURALISTA
Trasformazione dello Stato liberale: allargamento della sua base sociale. Lo Stato
monoclasse si trasforma in Stato pluriclasse
Stato pluriclasse: pluralità dei gruppi, degli interessi, delle idee, dei valori che possono
confrontarsi nella società ed esprimere la loro voce nei Parlamenti.
TRASFORMAZIONI :
-Affermazione dei partiti di massa
-Configurazione degli organi elettivi come luogo di confronto e di scontro di interessi
eterogenei
-Riconoscimento dei diritti sociali come strumento di integrazione nello Stato dei gruppi
sociali più svantaggiati
La crisi dei partiti, la frammentazione politica della giovane democrazia di massa e la crisi
economica successiva al primo conflitto mondiale portarono all’instaurarsi di regimi
totalitari (si vedano le schede relative alla Costituzione di Weimar e alla sua crisi e alla
nascita del fascismo, pp. 38-39).
Cosa avviene? C’è una rottura della democrazia e l’instaurazione dello Stato autoritario:
Stato autoritario: partito unico. Negazione del pluralismo. Potere politico concentrato in un
unico organo (funzione legislativa ed esecutiva). Soppressione delle tradizionali libertà
liberali individuali.
In altri casi questi principi sono stati rivitalizzati con la fine della guerra (Francia, Belgio,
Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Austria e Grecia).
Spagna e Portogallo saranno caratterizzati da regimi totalitari fino agli anni Settanta.
I DIRITTI
oltre alle classiche libertà negative, tipiche dello Stato liberale, si affermano il pluralismo
politico, sociale, religioso, culturale. Si riconosce il ruolo costituzionale dei partiti politici.
Art. 33: pluralismo delle scuole, pluralismo culturale e delle istituzioni universitarie
Tutela della salute, istruzione, lavoro, previdenza e assistenza in caso di bisogno ecc.
Questi diritti comportano la pretesa a PRESTAZIONI POSITIVE dei poteri pubblici da parte di
cittadini svantaggiati
Lo Stato deve quindi realizzare interventi nella società e nell’economica con il fine di ridurre
le diseguaglianze materiali tra i cittadini derivanti dalla diversità nella distruzione del reddito
e delle opportunità di vita.
Nascita dello STATO SOCIALE o STATO DEL BENESSERE o WELFARE STATE: al contrario dello
Stato liberale, lo Stato sociale ricomprende, tra i compiti del potere politico, quello di
intervenire nella distruzione dei benefici e dei sacrifici sociali. Lo Stato supera così
l’individualismo liberale e sviluppa forme di solidarietà tra gli individui e tra i diversi gruppi
sociali.
-Società post-classista
-Crisi fiscale
-Globalizzazione
-Integrazione europea
Gli ultimi decenni del XX secolo hanno visto una crescita considerevole della
complessità sociale, indotta da vari fenomeni tra cui principalmente lo sviluppo
tecnologico, il cambiamento dei modi di produzione, con il tramonto della grande
fabbrica, la globalizzazione.
A partire dagli anni ‘70: crisi fiscale dello Stato. Cosa succede ai diritti sociali?
Il grado di soddisfacimento dei diritti sociali dipende dalla quantità di mezzi finanziari che
sono destinati dal bilancio dello Stato a questi diritti (si veda la scheda sula crisi del debito
sovrano e il ruolo dello Stato, p. 49).
Oggi lo Stato, per tranquillizzare i mercati finanziari sulla sua solvibilità, è costretto ad
adottare politiche di rigore finanziario e a tagliare sempre di più la spesa pubblica
Mezzi utilizzati oggi dallo Stato per razionalizzare lo Stato sociale:
-Welfare non più universalistico ma di tipo “selettivo”. Destinato solo ai soggetti meno
abbienti.
-Principio della responsabilità individuale. L’individuo mette da parte dei risparmi con cui
paga servizi tipici dello Stato sociale, come i fondi pensione.
-Utilizzo di Fondi europei come il fondo sociale o quello per lo sviluppo regionale
CARATTERI DELLO STATO DI DEMOCRAZIA PLURALISTA: