Dal 2009 al 2018 sono arrivati in Europa attraversando
il Mediterraneo quasi 2 milioni di migranti, che
nell’ultimo hanno preferito passare dalle coste spagnole. Le rotte seguite per raggiungere il nostro continente, infatti, non sono sempre state le stesse in questi 10 anni. la più attraversata nel 2018 è stata quella occidentale, che collega il Marocco alla Spagna. Nel corso degli ultimi 10 anni, la rotta orientale verso la Grecia è stata quella maggiormente percorsa, con 1.2 milioni di arrivi dal 2009. Più delle altre due rotte sommate insieme. Il 73% di questi arrivi risale al 2015 a causa dei conflitti in corso in Siria, Iraq e Afghanistan. Le regioni di principale provenienza dei migranti sono il Medio Oriente e il Nord Africa. Dei 2 milioni di migranti sbarcati in Europa dal 2009, oltre la metà (più di un 1 milione) erano provenienti dalla Siria e dall’Iraq insieme a una percentuale più di ridotta di marocchini e tunisini. Circa 620mila, invece, sono arrivati dall’Africa Sub-Sahariana, in particolare da Eritrea, Nigeria e Somalia. Mentre 390mila migranti sono giunti dall’Asia, principalmente da Afghanistan, Pakistan e Bangladesh. I tentativi di attraversare il Mediterraneo sono stati mortali per circa 17mila persone dal 2014, con una maggior concentrazione di tragedie in mare nella rotta centrale (1 ogni 18 migranti perde la vita nella traversata dal nord Africa all’Italia). Le morti in mare, rappresentano circa l’1-2% dei migranti che ogni anno attraversano il Mar Mediterraneo. Seguendo il rapporto, il secondo canale più percorso dalle migrazioni, è quello che porta dal nord Africa all’Italia. Dal 2009 infatti sono arrivati 780mila migranti, anche se quest’anno i numeri sono calati: i 20mila sbarcati hanno rappresentato il numero più basso di arrivi dal 2012. Cosa in parte dovuta alle recenti politiche italiane, più rigide rispetto a prima, e al coordinamento del governo con la guardia costiera libica. Ad ogni modo, dopo un picco nel 2015, le migrazioni verso l’Europa sono calate di molto.