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(1812-1879)
La battaglia del
fiume Lech
Dall’impero
carolingio all’impero
germanico
IMPERIALE A OPERA DELLA
CASA SASSONE
Minaccia delle invasioni ungare e reazione del regno
germanico con Ottone di Sassonia
Vittoria decisiva sul fiume Lech (955)
Discesa in Italia e incoronazione imperiale (962)
Questione delle prerogative imperiali in merito alla nomina
vescovile e contrasto con il papato
Privilegium othonis: solo l’imperatore può investire il
feudatario del beneficium vassallatico (vescovi-conti)
Prerogativa ottoniana differenzia l’impero germanico da
quello carolingio, e segna l’inizio della controversia con la
Chiesa
Ingerenza dell’imperatore nella nomina del pontefice
CENTRALITÀ DELL’ITALIA
NELLA POLITICA SASSONE
Ottone II e il figlio Ottone III pongono al centro della
loro politica l’idea della renovatio imperii
Politica volta a fare di Roma il centro e la capitale
imperiale
Collegamento con la romanità
Politica espansionistica nell’Italia meridionale in
funzione antisaracena
Matrimonio tra Ottone II e Teofane di Bisanzio
Ottone III e il papato di Silvestro II: il simbolismo
della donazione costantiniana e la riaffermazione di un
impero universale. Morte prematura di Ottone III e
fine della centralità italiana nella politica imperiale dei
LA DINASTIA DI
FRANCONIA
Regno di Corrado II. Scende in Italia per sedare
i disordini a Milano tra vescovo e vassalli minori
1037: Constitutio de feudiis, sancisce
l’ereditarietà dei feudi minori
La lotta si decide a vantaggio dei populares, che
cacciato il vescovo danno vita ai primi
ordinamenti comunali
Enrico III prosegue l’assoggettamento della
Chiesa all’Impero
Enrico IV e la lotta per le investiture
LO SCONTRO TRA CHIESA E IMPERO
Il conflitto di interesse tra Chiesa e Impero giunge al culmine, la
sottomissione della Chiesa è sempre più precaria
Durante i pontificati di Niccolò II e Alessandro II vari decreti
stabilirono la precedenza dell’investitura papale a discapito di
quella imperiale
Minorità di Enrico IV e reggenza della madre. Indebolimento
dell’autorità imperiale
Pontificato di Gregorio VII (1073): sottomissione temporanea di
Enrico IV. Nel 1075 riafferma la primazia dell’investitura imperiale
Gregorio VII scomunica l’imperatore (1076) per la prima volta nella
storia, sollevando i feudatari dall’obbligo di obbedienza
Enrico IV cede momentaneamente e chiede perdono al papa a
Canossa
Ripresa delle ostilità, calata in Italia e occupazione di Roma e morte
di Gregorio VII a Salerno
I successori Urbano II e Pasquale II riprendono la lotta
costringendo Enrico IV all’abdicazione
LOTTA
Enrico V e Callisto II giungono ad un compromesso nel
1122, noto come «Concordato di Worms»
Solo il papa può consacrare i vescovi concedendo anello e
pastorale, simboli del potere spirituale
In Germania l’imperatore può essere presente alla
consacrazione dei vescovi e degli abati: in caso di
disaccordo su chi nominare conta il parere dell’imperatore,
che concede subito lo scettro
L’imperatore può concedere lo scettro a vescovi ed abati
entro sei mesi dalla consacrazione da parte del papa. Lo
scettro è il simbolo del potere temporale: con questo
l’imperatore concede a un suddito prerogative pubbliche
(amministrare la giustizia, imporre le tasse, governare un
territorio o una città, battere moneta etc.).
«Il concordato vide quindi vincente la riforma
gregoriana, mentre l’istituzione imperiale
cadde in profonda crisi. In tal modo la Romana
Ecclesia, affrancatasi dal potere laico,
cominciò a trasformarsi in una monarchia
teocratica regolata dal diritto canonico e
l’Impero elaborò una teorica volta a rendere
più slegata dal controllo papale l’azione
dell’imperatore. Così nella società medioevale
cominciò a spirare il primo vento foriero di
una nuova stagione: ovvero l’età moderna,
dominata dall’assolutismo regio»
L. GATTO, Gli imperi del Medioevo, Roma 2003, p. 46