Sei sulla pagina 1di 9

Flavia Conti e Elena Gastreghini

OPERE DEL PRIMO E DEL


SECONDO DOPOGUERRA
PIACENTINI, LIBERA, RIDOLFI, MORETTI
LUIGI MORETTI (1906-1973) CASA DEL GIL - Trastevere 1933-36
Premesse razionaliste di derivazione classica con attenzione
verso Piccolo lotto, dovette sviluppare in altezza
Soluzioni spaziali luminose 3 nuclei: sanitario, sportivo, uffici (torre di 5 piani) +
seminterrato per armeria
Recentemente è stato modificato completamente rispetto
alla struttura originale.

CASA DELLA SCHERMA - Foro Mussolini 1934-36


Razionalismo italiano differente da quello internazionale:
- non intonacato ma rivestito con lastre di marmo, mentre interno in stucco
- Proporzionalmente studiato (rifermento architettura greca)
Idea iniziale: struttura simmetrica con asse il viale con una statua del fascismo
(Non realizzato)
Due parallelepipedi ad L connessi da due passerelle. Uno a doppia altezza della biblioteca,
l’altro per la palestra.
Copertura: 2 grandi mensole in cemento a sezione parabolica sfalsate per creare apertura
per la luce.
Usato anche come aula bunker, hanno alterato la fisionomia

PALAZZINA DELLA COOPERATIVA ASTREA - 1947-49

Quartiere Monteverde
Posizione del lotto non favorevole alla luce: apre ambienti verso
L’interno e i lati, mentre i servizi verso la strada.
Facciata: grandi pareti piene, come un’unica lastra sagomata. Al
centrassi piega verso l’esterno.
CASA DEL GIRASOLE - 1947-50

Incisione verticale che illumina gli ingressi, funge da asse di


simmetria solo della facciata.
Basamento in travertino e coronamento non sono simmetrici.
Facciata scandita dai marcapiani e da superfici vetrate dei
soggiorni.
Fianchi increspati da volumi obliqui per dare luce alle camere.

PALAZZO LITTORIO - concorso del 1934


Costruito nel Foro Mussolini
Edificio che avrebbe dovuto rappresentare i valori e il carattere del regime:
monumentalità, simmetria, massa, ritmo

VILLAGGIO OLIMPICO -1958-60

Incaricato del progetto.


Rispettare l’ambiente naturale: edifici disposti per lasciare la visione
della collina Glori, non toccando le piante .
Edifici seguono 5 schemi: in linea (con più o meno piani), a corte
quadrata, pianta a croce, pianta quadrata).
Elementi in comune: pilotis, marcapiani in cemento, finestre a nastro,
MARIO RIDOLFI (1904-1984)

PALAZZO DELLE POSTE piazza Bologna 1933 TIBURTINO 38 progetto insieme a Quaroni
Doppia curvatura, continuità superficie (anche se il bando - spazi abitativi con possibilità di incontro
dava indicazioni diverse. - atmosfera di paese
Rivestimento in listelli di travertino. - planimetria irregolare con tipologie di case diverse
Prospetto: scalinata centrale e pensilina. Retro: due - Strutture sobrie: muratura portante, tetto a falde, finestre a
cilindri di vetrocemento che coprono due scalinate. persiane verdi
- case con colori casuali con in un paese
- mattoni forati riprendono elemento delle costruzioni rurali

SOPRAELEVAZIONE DEL VILLINO ALATRI 1948-49


Dimostrazione delle sue conoscenze tecniche.
Sopraelevare di 3 piani un villino esistente.
Le strutture portanti in muratura diventano fondazioni: il vecchio
edificio ridotto a semplice basamento del nuovo.
Crea un’edificio articolato, trasparente.

CASA LINA Marmore 1966


Attenzione all’inserimento nel paesaggio circostante.
Planimetria: stella a 12 punte articolata da balconi curvi.
Usa una pietra locale con tecniche locali. Materiali differenti fanno da decorazione.
Uso di mattoni forati.
Attenzione agli infissi: finestra verticale
PROGETTO PER UNA TORRE DI RISTORANTI 1928
Ripreso nel PROGETTO PER UN MOTEL AGIP Settebagni 1968
PALAZZINA viale Marco Polo 1952

Posizionata su un dislivello Progetto che non verrà realizzato è un edificio avvitato su se


Pianta articolata intorno ad un corpo scala centrale. stesso, in torsione, con i piani spostati.
Volume caratterizzato da pianerottoli , con lo sfalsamento di
mezzo piano che divide l’edificio.

SOPRAELEVAZIONE DEL VILLINO ASTALDI v. N. Porpora - 1954-55

Sopraelevare il villino di un piano creando un soggiorno.


Progetta una terrazza in cemento che getta di 1m e appoggia su 16 pilastri. La copertura
è a tetto.
Il muro riveste 3 bracci, mentre quello sul Giardino zoologico ha una grande vetrata.

CASE A TORRE in viale Etiopia - 1951-54

Introduce una soluzione alternativa rispetto al modello di crescita della città intensiva d’iniziativa privata.
- Tutti i piani uguali tranne il 5° e l’ultimo che sono arretrati per creare un loggiato continuo.
- Struttura in cemento armato in vista.
- Disposte in un’unica direzione.
- Angoli smussati
- Pilastri con riseghe che si riducono verso l’alto
- Piastrelle colorate sotto le finestre
- Solaio, ringhiere, pareti di tamponamento inclinati
MARCELLO PIACENTINI (1881-1960)
CITTA’ UNIVERSITARIA DELLA SAPIENZA Roma 1935

1932,Mussolini gli conferisce l’incarico della nuova Città Universitaria di Roma ​
“Esprimo V.E. mia riconoscenza alto incarico grandiosa opera con
cui mi dedicherò per farla degna del Fascismo di Roma.”​

-incarica e coordina vari architetti della progettazione dei rispettivi corpi​
-linguaggi di tre generazioni in dialogo: Pagano (Fisica), Gio Ponti (Matematica),
Michelucci (Geologia)

IL RETTORATO della Sapienza

-ingresso monumentale, alti e solenni Propilei​
-schema assiale​
-largo viale alberato​ VIALE DELLA CONCILIAZIONE Roma 1936
-Statua della Minerva rompe l'orizzontalità 

Progettata da Piancentini insieme con l’architetto Attilio Spaccarelli a seguito dei Patti
Lateranensi che sancivano la riconciliazione tra lo Stato e la Santa Sede.
-la via unisce difatti la città di Roma e lo Stato del Vaticano
-inaugurata durante il giubileo del 1950, a lavori terminati
E42 piano urbanistico Roma

1936, piano per l’E42, (oggi EUR)​, quartiere residenziale e amministrativo nella prima periferia di
Roma.​
Concepito per ospitare l'Esposizione Universale del 1942, per celebrare la grandiosità di Roma,
proiettarla al futuro senza dimenticare il passato.​
Piacentini incaricato della sovraintendenza all'architettura dell'E42 (affiancato da altri)​


-Piazze con rigorosa simmetria (similitudini con le piazze metafisiche di De
Chirico): piazza Imperiale, piazza delle Esedre​
-Strade monumentali: via Imperiale​
-Solenni edifici in marmo: Palazzo dei Congressi, Palazzo della Civiltà e del Lavoro

PALAZZO DELLO SPORT Roma 1958

Progettato in collaborazione con Pier Luigi Nervi per i XVII giochi olimpici di Roma, da allora sede di
eventi sportivi conventi e concerti
-volume di forma cilindrica
-copertura in cristallo a facciata continua
-16 ingressi lungo la circonferenza del palazzo, in grado di ospitare fino a un massimo di 12 000 persone
-cupola sopraelevata costituisce un lucernaio
ADALBERTO LIBERA (1903-1963)

Facciata provvisoria del PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI Roma 1932 PALAZZO DELLE POSTE via Marmorata Roma 1933-35

Progetto di Adalberto Libera e Mario de Renzi.


Insieme con Mario de Renzi organizza l’allestimento del Palazzo delle
Rientra nel piano dello sviluppo dell’Urbe che prevedeva il
Esposizioni per la Mostra della Rivoluzione Fascista.
decentramento dei servizi in zone esterne al nucleo storico della
-la facciata preesistente viene interamente coperta da una struttura geometrica di
città.
colore rosso
-davanti alla facciata quattro fasci dell’altezza di 25 metri collegati alla pensilina
d’ingresso
- appoggiato sulla pensilina il titolo della mostra in caratteri misuranti ognuno 2
metri
-ai due lati della facciata due grandi X ad indicare l’anno decimo dell’era fascista

SALA U per la mostra della rivoluzione fascista Roma 1932

-tre diversi volumi disposti a C,


con diverse funzionalità
-leggermente rialzato rispetto al
fronte strada
-rigorosa disposizione simmetrica
-ampia gradinata
-completamente rivestito in marmo
-motivi di diagonali incrociate
nascondono le scalinate interne
Mostra organizzata da Dino Alfieri per la celebrazione del decennale della marcia su Roma attraverso il racconto e
l’illustrazione di episodi importanti del fascismo.
A ciascun tema era dedicata una sala, Adalberto Libera oltre a progettare l’allestimento della mostra fu incaricato
della progettazione della sala U il ‘’Sacrario dei Martiri’’
-ultima sala della mostra, concludeva l’intero percorso della visita
-una cripta circolare con una grande cupola
-sulle pareti bande metalliche con l’iscrizione «presente!»
-bandierine delle varie squadre d’azione riportavano il nome degli squadristi caduti, venerati come dei martiri
PALAZZO DEI CONGRESSI dell’E42 Roma 1938
Rientra nel progetto urbano riguardante il quartiere dell’Eur, sintesi della Roma di
Mussolini.
-neoclassicismo semplificato
-edificio monumentale in marmo bianco e travertino su Viale della Civiltà del Lavoro
-volume cubico di lunghezza di 45 metri per lato
-pianta libera
-colonnato frontale si apre sulla piazza
-rialzato rispetto al fronte strada

VILLA MALAPARTE Capri 1938


Villa sul promontorio del Masullo per Curzio Malaparte
-integrazione con il luogo
Il percorso per raggiungere la villa e il rapporto con l’orizzonte marino sono i nodi per comprenderne il fascino.
-la ripida scala non è un semplice elemento di distribuzione ma permette di trasformare il tetto in una terrazza a cielo aperto
-l’elemento del ricciolo bianco sulla terrazza sostiene e nasconde la canna fumaria, creando anche più privacy
-all’interno una finestra crea una vista suggestiva sul Mar Mediterraneo

Potrebbero piacerti anche