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SARDEGNA

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Erica Lobrano
SARDEGNA GENERALMENTE
La sardegna, è una regione italiana a statuto speciale, con capoluogo Cagliari.

Amministrativamente è divisa in quattro province, una città metropolitana e 377 comuni;


è parte dell'Italia insulare ed è la terza regione per superficie[8] e undicesima per
popolazione.[9]

Il suo territorio coincide con l'arcipelago sardo, costituito quasi interamente dall'isola di
Sardegna, situata nel Mediterraneo occidentale, e da un considerevole numero di piccole
isole e arcipelaghi circostanti. La sua posizione strategica[10] e la sua ricchezza di
minerali hanno favorito nell'antichità il suo popolamento e lo svilupparsi di traffici
commerciali e scambi culturali tra i suoi abitanti e i popoli rivieraschi.[11]
LE PROVINCIE PRIME ED ORA
ECONOMIA
L'economia della Sardegna si basa prevalentemente sul settore terziario benché un ruolo di una certa
rilevanza venga svolto sia dal settore industriale che da quello agropastorale.
Oltre al commercio, al pubblico impiego e alle nuove tecnologie, l'attività trainante dell'economia è il turismo,
sviluppatosi inizialmente lungo le coste settentrionali dell'isola. Il terziario è il settore che occupa il maggior numero di
addetti; gli occupati sono ripartiti nei tre settori nelle seguenti percentuali:

8,7% al primario;
23,5% al secondario;
67,8% al terziario. Il tasso di disoccupazione nel 2007, secondo l'ISTAT, si attestava sull'8,6%, nell'ultimo trimestre del
2008 il tasso è lievitato al 10,8%, ed è riconducibile alla recessione economica internazionale. La Sardegna ha il
reddito pro capite più elevato tra le regioni del mezzogiorno
IL NOME DELL’ISOLA

Il nome della sardegna deriva dal termine sandaliotis, che significa sandalo, per via della
sua forma molto simile all’impronta di un piede. Per lo stesso motivo i greci la chiamavano
ichnusa, ovvero orma. Bene , mentre sandaliotis viene utilizzato tutt’oggi per riferirsi
all’isola, nella sua variante «moderna», ichnusa oggi è il nome di una famosa birra sarda
!
ANTICO NOME : ICHNUSA = ORMA
LA BANDIERA DELLA SARDEGNA
La bandiera dell’isola rappresenta la testa dai Quattro
Mori. Secondo la leggenda, nel 1096 durante la
battaglia di Alcoraz che vedeva contrapposto Pietro
d’Aragona ai Saraceni, comparve sul campo un
cavaliere vestito di bianco con una croce rossa sul
petto. Questo cavaliere riuscì a mettere in fuga gli
invasori, scomparendo a sua volta nel nulla e
lasciando sul terreno di guerra le quattro teste dei re
saraceni.In un secondo momento, il re si accorse che il
misterioso cavaliere era San Giorgio e, per ricordare
la grande vittoria, decise di cambiare lo stemma
dell’isola. Da quel momento la bandiera della
Sardegna è rappresentata su uno sfondo bianco, con
una croce rossa e le quattro teste dei mori.
MA LA BENDA DOVE STA ?
C’è molta confusione a riguardo. In origine la benda era posta sulla fronte dei Mori, ma a
partire dal 1700 il simbolo venne cambiato posizionando la benda sugli occhi. Solo di
recente una legge regionale ha ripristinato il simbolo originale ricollocando la benda sulla
fronte.
LA SARDEGNA L’ISOLA DEI
CENTENARI
Scienziati e genetisti di tutto il mondo si sono interessati allo
studio dei geni dal popolo sardo. Lo scopo di tante ricerche è
quello di riuscire a individuare “l’elisir di lunga vita”, qualcosa
nelle abitudini, nell’alimentazione e nel DNA che porta la
Sardegna ad avere un numero così elevato di centenari.

Secondo le ultime analisi, nell’isola sono presenti oltre 300


centenari e ultracentenari.
ATLANTIDE ESISTE……..LA SARDEGNA
Il mito di Atlantide ci affascina da sempre. Una città, un popolo, che prima aveva una sua
importanza nel Mediterraneo, poi misteriosamente scomparso in fondo al mare. L’ipotesi,
secondo le ricerche condotte sulle antiche civiltà sarde, è che il popolo nuragico ha dato
origine al mito di Atlantide. Secondo gli studi, la civiltà atlantidea nasce nel nuraghe di
Barumini, le rovine antiche più importanti dell’isola.Forse, un cataclisma naturale come
uno Tsunami ha portato alla scomparsa della civiltà. Per lo stesso motivo, le Colonne
d’Ercole vengono collocate nel canale di Sicilia e non nello stretto di Gibilterra come si
pensa più comunemente. Questi studi che si riferiscono direttamente all’isola, sono gli
unici a essere sostenuti da importanti ricercatori dell’UNESCO.
DUE CIVILTÀ NELLA CIVILTÀ
• Il popolo sardo è legato da un sentimento di unione e rispetto. Nonostante questo,
esistono due località in Sardegna che si distinguono per la loro forte indipendenza:
Alghero e Carloforte. In queste città la lingua, le origini e le tradizioni sono molto
diverse dal resto dell’isola.

• Alghero è stata una colonia catalana per molto tempo, ancora oggi le usanze sono
simili a quelle spagnole. Non è raro trovare le vie delle strade scritte in catalano e
sentire nella loro lingua forti richiami allo spagnolo.

• Carloforte invece ha ancora oggi un forte legame con la città di Genova, di cui
conserva molti richiami nella lingua e nelle tradizioni
COSA VEDERE IN SARDEGNA
1) Giara di Gesturi e Nuraghe di Barumini
La Giara, situata nella Sardegna centromeridionale ospita una specie molto rara in Italia
e Europa di cavallini selvatici chiamati i “Cavallini della Giara” e un parco composto di
boschi di querce da sughero e macchia mediterranea. L'area riveste una notevole
importanza in quanto dimora di monumenti archeologici come il celebre nuraghe di
Barumini, chiamato anche “Su Nuraxi” e dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco
nel 1997. I nuraghi sono torri difensive che si trovano su tutta l’isola, caratteristiche per
la loro forma di tronco di cono e realizzate con grossi macigni a secco.
2) L'Arcipelago della Maddalena
Composta da 7 isole maggiori l’arcipelago della Maddalena è un altro patrimonio dell’Umanità
dell’Unesco (dichiarato nel 1994) della Sardegna. Le sue acque sono limpide e pulite e accolgono
ogni anno appassionati di snorkeling alla ricerca di fondali incontaminati nel Mar Mediterraneo. Si
possono effettuare delle escursioni da mezza giornata o giornata intera in barca, che permettono
di visitare delle piccole spiagge e calette raggiungibili solo via mare, dalla natura ancora
incontaminata e dalla bellezza mozzafiato. uesti tour solitamente comprendono la visita dell'Isola di
Spargi; di Budelli, dove ammirare la famosa spiaggia rosa; di S.Maria; di Caprera ed infine della
Maddalena. In alternativa si può noleggiare un’auto sull’isola de La Maddalena per un tour
indipendente e avventuroso delle spiagge locali. Gli amanti del mare puro e incontaminato
possono scegliere l’hotel 5 stelle Grand Hotel Ma&Ma, nella costa sud occidentale dell’isola, a soli
350 metri dal mare. Per un soggiorno più intimo e privato, La Casitta è la scelta ideale: offre un
servizio familiare e attento ed è unaa delle poche ville nella piccola isola di Santa Maria.
3) La spiaggia di Chia
Dominata dall’omonima torre, visibile da tutte le sue spiagge, Chia deve la sua popolarità alla
limpidezza delle sue acque, che bagnano la costa di Chia per circa 6 Km. Nella zona di Chia si
può visitare l’area archeologica di Nora, di origini puniche, considerata la più antica città della
Sardegna. L’area di Chia si estende fino a Capo Spartivento, il secondo lembo di terra più a sud
dell’isola, dove si trova lo spettacolare Faro di Capo Spartivento, un faro tuttora funzionante
adibito a guesthouse di lusso.
4) Golfo di Orosei
Il Golfo di Orosei, nella Sardegna centro-orientale è uno degli angoli più belli della
Sardegna. Famoso per le Grotte del Bue Marino, fatte di stalattiti e stalagmiti che si
riflettono nelle acque regalandoci giochi di luci strabilianti. Il Golfo comprende Paesi noti
per i loro prodotti gastronomici, di artigianato e per la presenza di aree archeologiche tra
cui Tiscali e Serra Orrios, l’area carsica denominata Supramonte, le foreste di Suttaterra e
Ghivine alle pendici marine del Supramonte; il fiume Cedrino; la Gola di Su Gorroppu nel
cuore del Supramonte, è il canyon più profondo dell’isola e uno dei più profondi in Europa
ed infine uno spettacolare paesaggio marino (Cala Mariolu, Cala Sisine, Cala Goloritzè,
Cala Biriola, Cala Fuili, Cala Luna).
5) Alghero
Situata nella costa nord occidentale, mostra ancora oggi le tracce del suo passato Catalano, di
cui ha infatti conservato l'uso nella variante algherese in una minima percentuale. La cittadina
vanta un suggestivo centro storico in stile gotico che include la Cattedrale di Santa Maria,
Palazzo Guillot e la Chiesa di San Francesco del XIV secolo, il Museo del Corallo e una lunga
insenatura naturale che si affaccia sul mare smeraldo.
6) Bosa
Situata nella costa nord occidentale, ha il fascino romantico delle città di fiume e un ricco
bagaglio di tradizioni tuttora in vita. D’impatto è il quartiere storico della città, fatto di
case variopinte che si arrampicano sui fianchi del colle, dominato dal castello dei
Malaspina, dal nome della famiglia Toscana che lo ha fatto edificare nel XII secolo. Il
Castello lo si può scorgere dallo storico Ponte Vecchio di Bosa, considerato tra i 30 ponti
più belli d’Italia.
7) Le grotte di Nettuno
Le grotte più importanti della Sardegna si trovano ad Alghero e sono dedicate al Dio
Nettuno. Si estendono per circa 6km e sono state scavate in milioni di anni dall’acqua
dolce. Si possono raggiungere con il traghetto oppure tramite una scalinata di circa 600
gradini, che offre delle viste spettacolari sul mare e sulla costa.
8) Villasimius
Tra i comuni più conosciuti del Sud Sardegna grazie alle sue gettonate località turistiche
dalle acque cristalline, calette e lunghe spiagge dalla sabbia bianca perlata, tutto il
paesaggio è immerso nella macchia mediterranea. Villasimius moltiplica la sua
popolazione nella stagione estiva. Tra le spiagge più belle: Porto sa Ruxi, Campus e
Campulongu, La spiaggia del Riso (così denominata proprio per i “chicchi” che la
caratterizzano), Cala Caterina, l’incantevole Porto Giunco, la meravigliosa Punta Molentis
e i fenicotteri rosa abitanti dei cieli che sovrastano la distesa di mare azzurro e limpido
della miracolosa perla del Sud Sardegna.
9) I Murales di Orgosolo e il Museo di Mamoiada
Mamoiada e Orgosolo sono due tradizionali posti in Sardegna che si trovano nel cuore
dell’isola, in Barbagia, nella provincia di Nuoro. Orgosolo è nota per i suoi Murales (circa
150), mentre Mamoiada per le sue tipiche maschere del carnevale: le potete scoprire
tutte, assieme a molte altre, nel Museo delle Maschere Mediterranee del paese.
LO SAPETE CHE IN SARDEGNA C’E’ UNA PIRAMIDE BABILONESE?
E’ un mistero a cui ancora nemmeno gli archeologi hanno saputo dare una risposta: in
Sardegna esiste una piramide babilonese, le celebri costruzioni a gradoni dell’area
mesopotamica, chiamate ziqqurat (ziggurat, ziqqurath, ziggurath). Si trova vicino a
Sassari: parliamo del cosiddetto altare prenuragico di Monte d’Accoddi, nella regione
della Nurra, nella Sardegna nord-occidentale.
LO SAPETE CHE IN SARDEGNA CRESCE UNA PIANTA CARNIVORA?
La pianta carnivora “made in Sardegna” si chiama Pinguicula Sehuensis ed è stata
scoperta da una équipe dell’Università di Cagliari. Il ritrovamento è stato fatto sui monti
di Montarbu, nel territorio di Seui.
LO SAPETE CHE IN SARDEGNA C’E’ UN PAESE DEL VECCHIO WEST?
Nell’Isola c’è un vecchio paese disabitato dove il vecchio West rivive o almeno potrebbe
farlo se questo “luogo magico” venisse di nuovo sfruttato come qualche decennio fa. Di
cosa stiamo parlando? Di San Salvatore di Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese. Un
paese che in passato veniva usato come set cinematografico.
LO SAPETE CHE IN SARDEGNA C’E’ IL CANYON PIÙ GRANDE D’EUROPA?
Parliamo naturalmente della gola di Gorropu. Un bellissimo e suggestivo canyon naturale
di origine carsica nel Supramonte, al confine tra i territori dei comuni di Orgosolo, Oliena,
Urzulei e Dorgali. Il canyon è meta degli amanti del trekking e della natura.
Domus de janas
La Sardegna è, letteralmente, tappezzata delle “case delle fate”. Si tratta di antichissime
tombe prenuragiche che la tradizione popolare ha eletto dimora delle janas, esseri dalla pelle
candida e molto delicata che si palesano nelle notti di luna piena. Le fatine non esistono
(sicuri?) ma le domus de janas sì e si possono visitare, ad esempio, nei dintorni di Porto
Torres.
Mar Morto
Vicino Oriente? Niente di tutto questo, il Mar Morto è in Sardegna. Al di là dello scherzo,
per un peculiare caso di omonimia, c’è un Mar Morto nella Sardegna centroccidentale,
per la precisione nella penisola del Sinis: tre chilometri di litorale, fondale sabbioso,
acqua di un colore tra il verde chiaro e l’azzurro, è così chiamato per la quasi totale
assenza di moto ondoso.
Albero
Torniamo a parlare di natura. E di record. Perché l’albero più antico d’Italia si trova in
Sardegna. Gli hanno anche dato un nome: S’Ozzastru. Che, letteralmente, significa “olivastro
patriarca di tutti gli olivastri”. Il nonno di tutti gli ulivi, secondo le stime, avrebbe qualcosa
come 4mila anni.
Piatti tipici
A proposito di cucina, intorno ad alcuni piatti tipici sardi sono fiorite delle usanze che, ancora oggi,
vengono rispettate. Ad esempio, il giorno delle nozze si preparano pani e dolci di varie forme, come a
cuore, a fiore, a corona, a colomba.

Fregola con frutti di mare e zafferano . Insalata di polpo

Spaghetti con i ricci di mare L’aragosta alla catalana

Bottarga l’agnello con i carciofi

.
PANE CARASAU
Il pane carasau è un tipico pane sardo diffuso in tutta la Sardegna,a forma di disco molto sottile e
croccante, adatto a essere conservato a lungo.

Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che significa tostare. Durante la carasadura il pane viene
rimesso nel forno per la cottura finale: tale cottura lo rende croccante.

In alcune zone della Barbagia, come a Ovodda e Gavoi, è preparato in forma rettangolare e di
dimensioni inferiori, prendendo il nome di pane 'e fresa, mentre in Ogliastra è più diffusa una variante,
più spessa, chiamata pistoccu.

Per la sua particolare croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione, è talvolta chiamato fuori
dalla Sardegna, in italiano carta da musica, sebbene il vocabolo sardo carasau sia entrato dal 2017 nel
dizionario italiano Zingarelli
IL PECORINO SARDO (DOP) È UN FORMAGGIO ITALIANO
A DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA.
MASCHERE SARDE : ISSOHADORES E…….
……..MAMUTHONES
ISSOHADORES E MAMUTHONES
I Mamuthones sono, assieme agli Issohadores, maschere tipiche del carnevale di
Mamoiada in Sardegna. Le due figure si distinguono per i vestiti e per il modo di
muoversi all'interno della processione: i Mamuthones procedono affaticati e in silenzio
mentre gli Issohadores vestono in modo colorato e danno movimento alla processione.
FINE
Ringrazio tutto il mondo ecc…..
ma soprattutto auguro buone vacanze ( magari in
sardegna )
A tutti voi

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