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GLI ANTIBIOTICI

Sostanze
Sostanzenaturali
naturalioochimiche
chimiche
che
chevengono
vengonoricavate
ricavatedada
organismi
organismiviventi
viventicome
comebatteri
batteri
eefunghi.
funghi.Queste
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sono
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crescita
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battericaeeininalcuni
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mortedel
del
batterio.
batterio.

Azione
Azioneselettiva
selettivaverso
versole
le
principali
principalistrutture
strutturebiologiche
biologiche
dei
deibatteri.
batteri.

Divisi
Divisiin
incategorie
categoriein
inbase
basealal
loro
loromeccanismo
meccanismodi diazione.
azione.
Antibiotici: cenni storici

1928; Fleming, studiando varianti dello stafilococco, osservò che una


muffa, cresciuta in una piastra, aveva inibito intorno a sé la crescita
dello stafilococco.

Fleming osservò che il brodo di coltura in cui erano cresciuti i funghi


aveva un potente effetto inibitorio nei confronti di molti
microrganismi.
Poiché la muffa apparteneva al genere Penicillum, Fleming chiamò
questa sostanza antibatterica PENICILLINA
DEFINIZIONE DI ANTIBIOTICO

• Antibiotico: sostanza prodotta da microrganismi


(batteri o funghi), in grado di inibire la crescita di altri
microrganismi o di determinarne la morte.

• Chemioterapico: sostanza ad azione antibatterica


prodotta attraverso la sintesi chimica

• Farmaco ad azione batteriostatica: sostanza in grado di


inibire la moltiplicazione dei batteri.

• Farmaco ad azione battericida:


battericida sostanza in grado di
determinare la morte dei microrganismi.
AGENTI ANTIMICROBICI
CARATTERISTICHE GENERALI

• TOSSICITA’ SELETTIVA: Deve uccidere o inibire il patogeno arrecando il


minor danno possibile all’ospite

1. Dose terapeutica: livello del farmaco richiesto per il trattamento clinico di


una infezione

2. Dose tossica: livello del farmaco raggiunto il quale l’agente diventa troppo
tossico per l’ospite.

INDICE TERAPEUTICO = dose tossica/dose terapeutica

+ alto è IT migliore si mostra l’antibiotico


CLASSIFICAZIONE
1.In Famiglie
 Molecole che presentano caratteristiche simili (penicilline, cefalosporine,
aminoglicosidi, Tetracicline, ecc)
2.Secondo l’origine
• ESTRATTIVA: da batteri e funghi (Penicillum, Cephalosporium, Streptomyces)
• SEMISINTETICA: partendo da una struttura base, ottenuta per fermentazione
ed aggiungendo catene di sintesi
• CHIMICA: (chinoloni, mobobattami, cloramfenicolo, ecc)
3.Secondo lo spettro d’azione
• Ampio spettro: Gram e Gram negativi (es: tetracicline)
• Spettro ristretto: attivo su una limitata varietà di microrganismi (es. penicillina)
4.Secondo il tipo d’azione
• Batteriostatico
• Battericida
5.In base al meccanismo d’azione
Meccanismi d’azione degli
antibiotici:
Polimixina

1. Inibizione della sintesi della


parete cellulare
2. Alterazione della membrana
citoplasmatica
3. Inibizione della sintesi
proteica
4. Inibizione della sintesi degli
acidi nucleici
5. Blocco di una via metabolica
PRINCIPALI ANTIBIOTICI
BATTERICIDI E BATTERIOSTATICI
Inibizione della sintesi della parete cellulare

Inibizione della sintesi del peptidoglicano può verificarsi in


corrispondenza di:

1.Sintesi dei precursori nel citoplasma (d-cicloserina e


fosfomicina)

2.Trasporto dei precursori attraverso la membrana


citoplasmatica (bacitracina)

3.Inserimento dei precursori nella parete cellulare


(beta-lattamici e glicopeptidici) In questa fase la sintesi
della parete è catalizzata da enzimi specifici (traspeptidasi,
carbossipeptidasi, etc.) che vengono chiamati Penicillin Binding
Proteins (PBP), perché possono legarsi agli antibiotici β-lattamici con
legame covalente
PARETE BATTERICA
E’ una struttura rigida e inestensibile che NON interferisce con il trasporto
ed il passaggio delle sostanze

La sua funzione è quella di proteggere la cellula (principalmente dalla lisi


osmotica); dona rigidità alla cellula.

E’ costituita principalmente dal polimero MUERINA (o PEPTIDOGLICANO).

Il PEPTIDOGLICANO è un polimero formato dalla successione lineare di due


zuccheri modificati che si ripetono alternativamente, l’ ACIDO N-ACETIL
MURAMICO (AAM) e l’N-ACETILGLUCOSAMMINA (NAG) uniti da un
legame β 1-4 glucosidico
STRUTTURA DEL PEPTIDOGLICANO
Schema della neosintesi della parete cellulare e
antibiotici che interferiscono con la sintesi del peptidoglicano

GRAM -

GRAM +
Antibiotici attivi sulla prima tappa del metabolismo del
peptidoglicano: Fosfomicina e Cicloserina
La prima tappa avviene nel citoplasma, dove vengono sintetizzate le unità
fondamentali della struttura portante del peptidoglicano NAG e NAM

La D-cicloserina è un analogo strutturale della


D-alanina. Essa inibisce in maniera competitiva
due enzimi coinvolti nella formazione del
dipeptide D-alanil-D-alanina: la racemasi che
converte la L-alanina nel suo stereoisomero D, e
la sintetasi che catalizza la formazione del
legame peptidico tra le due molecole D-alanina.
La cicloserina è relativamente tossica ed è usata
nel trattamento delle infezioni da micobatteri
ed infezioni urinarie.

La fosfomicina è un analogo strutturale


del fosfo-enolpiruvato e impedisce la
sintesi dell’acido N-acetil-muramico,
legandosi covalentemente al sito attivo
dell’enzima piruviltransferasi e
inattivandolo. La rapida insorgenza di
resistenza la rendono praticamente poco
utilizzabile in clinica.
Antibiotici attivi sulla seconda tappa del metabolismo del
peptidoglicano

La bacitracina è un polipeptide
ciclico prodotto da ceppi di Bacillus
licheniformis e inibisce la
defosforilazione del trasportatore
lipidico legandosi al bactoprenolo-
difosfato e bloccando la
rigenerazione del bactoprenolo-
monofosfato.
E’ un antibiotico tossico per l’uso
clinico umano. Viene usato per
trattamenti topici (cute e occhi).
Antibiotici attivi sulla terza tappa del metabolismo del
peptidoglicano
La terza tappa avviene nel contesto del peptidoglicano e nello spazio periplasmico, dove
l’unità basale, liberata dal legame del trasportatore lipidico, si unisce all’ estremità in
accrescimento di una catena di peptidoglicano (transpeptidazione). Molti antibiotici
agiscono su questa tappa.

La vancomicina è un glicopeptide, prodotto da actinomiceti (Streptomices


orientalis), che interagisce con l’estremità D-alanina-D-alanina del NAG-NAM-
pentapeptide legata al bactoprenolo ed impedisce le operazioni terminali
(transglicosilazione e transpeptidazione) che portano all’inserimento dell’unità
basale nella zona di accrescimento del peptidoglicano.
Antibiotici -lattamici: le Penicilline

Le penicilline sono prodotte da ceppi di Penicillium


notatum e chrisogenum, un caratteristico ascomicete
(muffa) il cui micelio è suddiviso in cellule che formano
una struttura ramificata.

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Antibiotici attivi sulla III tappa :
Beta-lattamici

•Penicilline
•Cefalosporine
•Cefamicine
•Carbapenemici
•Monobattamici
(Aztreonam)
•Inibitori delle
betalattamasi
(acido clavulanico)
MECCANISMO D’AZIONE

Gli antibiotici β-lattamici agiscono legandosi agli enzimi


PBP( penicilin-binding-proteins) che catalizzano la reazione di
transpeptidazione (legame crociato) tra pentaptidi e nei ponti
pentaglicinici

I β-lattamici
prevengono la
formazione dei legami
crociati peptidici
con le catene laterali
tetrapeptidiche
Proteine che legano le penicilline (PBP)
• La sintesi della parete batterica è catalizzata da enzimi specifici
(transpeptidasi, carbossipeptidasi, etc) che vengono chiamati Penicillin Binding
proteins (PBP), perché possono legarsi agli antibiotici  -lattamici con legame
covalente.
• Ciascuno antibiotico  -lattamico si lega di preferenza a determinate PBP.
Ciascun batterio possiede un proprio patrimonio di PBP. Il tipo e la quantità di
PBP presenti sono in grado di determinare la sensibilità o la resistenza di un
dato batterio ad un particolare antibiotico beta-lattamico.
Antibiotici β–lattamici: meccanismo
dell’azione battericida
L’evento finale dell’azione degli antibiotici β-lattamici è la lisi
della cellula batterica.

La lisi cellulare è conseguenza:


- dell’arresto della sintesi del peptidoglicano;
- ma anche il risultato dell’attivazione di enzimi
(autolisine) in grado di depolimerizzare il
peptidoglicano. Due classi di autolisine sembrano
essere responsabili dell’azione litica degli antibiotici
beta-lattamici. Le amidasi scindono i legami tra
tetrapeptidi ed il glicano (NAG-NAM), mentre le
glicosidasi scindono i legami β1, 4-glicosidici tra le unità
disaccaridiche.
Reazioni anafilattiche agli antibiotici -lattamici
Le reazioni anafilattiche possono essere di varia entità e sono per lo più accompagnate da
segni di tipo specificamente "allergico" che sono:

1. prurito (con inizio alle mani ed ai piedi e poi generalizzato);


2. eritema: che può ricoprire l'intero corpo;
3. orticaria: placche giganti su tutto il corpo;
4. edemi al volto, congestione congiuntivale e nasale, respirazione difficile
5. broncospasmo con manifestazioni asmatiformi

SHOCK ANAFILATTICO
• Reazione allergica drammatica di origine immunologica che segue alla somministrazione per
via parenterale, più frequentemente endovenosa, di un farmaco.. Questo tipo di shock può
fare seguito anche a punture di insetti, morsi di serpenti, ingestione di cibi particolari.
• Cause più frequenti. La penicillina e gli altri antibiotici beta-lattamici rappresentano più del
75% dei casi di anafilassi da farmaci (le statistiche riferiscono episodi fatali nello 0,001-
0,002% dei casi; ovvero si verificano l o 2 decessi ogni 100.000 somministrazioni di
penicillina).
• Poiché si ritiene che l’1-5% degli adulti sia allergico alle penicilline, è utile chiedere ad ogni
paziente notizie circa possibili allergie alle penicilline.
• la componente allergenica non è rappresentata dalla penicillina G di per sé, ma dalle molte
molecole, incomplete presenti nelle miscele. Alcune molecole provengono dalla degradazione
spontanea della penicillina G durante l’immagazzinamento, mentre altre sono molecole
incomplete escrete dal fungo.
Inibitori suicidi
•Alcune molecole sono in grado di legarsi alle β-lattamasi inattivandole e
prevenendo, così la distruzione degli antibiotici β-lattamici.

•L’acido clavulanico ed il sulbactam hanno una debole attività antimicrobica


intrinseca, ma sono inibitori suicidi (formano un legame irreversibile) delle β-
lattamasi.

•Ne consegue che un antibiotico somministrato insieme ad acido clavulanico è


protetto dall’idrolisi dell’enzima
Antibiotici che agiscono sulla
membrana esterna dei Gram-:
Le POLIMIXINE

Le polimixine sono un gruppo di A


antibiotici attivi solo nei confronti dei
batteri Gram-negativi alla cui membrana
esterna si legano specificamente
distruggendone le proprietà osmotiche e
provocando la fuoriuscita di composti B
intracellulari. Il loro meccanismo d’azione
è abbastanza peculiare in quanto sono C
antibiotici che agiscono in maniera
analoga ai disinfettanti, provocando, cioè,
A) struttura normale della parete dei Gram -
l’alterazione di strutture cellulari
B) distruzione della membrana esterna ad opera delle
piuttosto che inibendo processi polimixine
biosintetici C) Struttura delle polimixine.
In conseguenza del loro meccanismo Le polimixine sono molecole costituite da un peptide ciclico,
legato a un polipeptide lineare che termina con una
d’azione le polimixine sono piuttosto molecola di acido grasso.
tossiche anche per le cellule eucariotiche La presenza nella molecola di una porzione idrofila e una
ed il loro impiego è limitato ai trattamenti idrofoba consente a questi antibiotici di inserirsi tra lo
topici. strato proteico e quello lipidico alterando la permeabilità
della membrana.
Inibitori della
sintesi proteica

La maggior parte di
questi antibiotici
interagisce con i
ribosomi batterici,
diversi dai ribosomi
eucariotici, ed hanno
azione specifica contro i
batteri.

Ribosomi Coefficiente di Subunità n° specie di RNA


sedimentazione proteine

batterici 70S 30S + 50S ~ 50 23, 16, 5 S


eucariotici 80S 40S + 60S ~ 80 28, 18, 5.8, 5S
Inibitori sintesi proteica

• Tetracicline Subunità ribosomale 30S

• Aminoglicosidici Subunità ribosomale 30S

• Macrolidi Subunità ribosomale50S


Tetracicline

Le tetracicline sono un gruppo di antibiotici


prodotti da Streptomiceti e caratterizzati da
una struttura molecolare tetraciclica.

La loro azione antibatterica è dovuta ad un


blocco della sintesi proteica in una fase molto
iniziale: esse si legano alla subunità
ribosomiale 30S subito dopo il legame
dell’mRNA, impedendovi l’attacco
dell’aminoacil-tRNA a livello del codone di
inizio nel sito accettore nel ribosoma 70S e
bloccando la formazione del polisoma.

Ad ampio spettro di attività

Controindicazioni: Distruzione della normale


flora intestinale che comporta un aumento di
infezioni secondarie.
Inibitori sintesi proteica

• Tetracicline Subunità ribosomale 30S

• Aminoglicosidici Subunità ribosomale 30S

• Macrolidi Subunità ribosomale50S


Aminoglicosidi
Gli aminoglicosidi
(streptomicina, neomicina,
gentamicina, etc.)
consistono di due o più
aminozuccheri uniti da un
legame glicosidico a un
nucleo esoso che
generalmente è in posizione
centrale.

Sono antibiotici ad ampio spettro attivi nei confronti di batteri sia Gram-positivi che Gram-
negativi.
Battericidi, si legano irreversibilmente alla subunità 30S sottraendola al pool dei polisomi
con conseguente blocco della sintesi proteica.

Sono generalmente molto polari e non passano facilmente gli involucri esterni dei batteri. Però
sinergizzano con i -lattamici e quando la parete è danneggiata viene facilitato l’assorbimento
dell’aminoglicoside.
Inibitori sintesi proteica

• Tetracicline Subunità ribosomale 30S

• Aminoglicosidici Subunità ribosomale 30S

• Macrolidi Subunità ribosomale50S


Macrolidi

I macrolidi (eritromicina, roxitromicina,


claritromicina, spiramicina, etc.) sono
prodotti da Streptomiceti e sono
caratterizzati da una molecola contenente
un gruppo lattonico. Inibiscono la sintesi
proteica legandosi reversibilmente
all’RNA ribosomale 23 S della subunità
50S e impedendo la traslocazione.

Il loro spettro d’azione è poco più ampio di


quello delle penicilline (includendo anche
alcuni Gram-negativi) ed hanno azione
batteriostatica.

L’eritromicina è generalmente usata in


clinica nei pazienti allergici ai β-lattamici.
Cloramfenicolo e lincosamidi
• I lincosamidi (lincomicina e clindamicina) sono antibiotici batteriostatici
con un meccanismo e spettro d’azione simile a quello dei macrolidi, pur
avendo una struttura chimica molto diversa
• Cloramfenicolo (Streptomiceti o sintetico) = blocca la peptidil-
transferasi con conseguente blocco della sintesi proteica.
Batteriostatico ad ampio spettro, ma con seri effetti tossici, poichè
può inibire la funzione del midollo osseo (anemia aplastica in ~ 1/40.000
pazienti trattati). Infatti, per le sue ridotte dimensioni e
caratteristiche chimiche riesce ad entrare nei mitocondri delle cellule
del midollo osseo, i cui ribosomi sono inibiti dal farmaco. Da usare solo
per gravi infezioni causate da batteri farmaco-resistenti.
Inibitori della sintesi proteica

Cloramfenicolo: si lega
alla subunità 50S e
catena polipeptidica in inibisce la formazione
accrescimento del legame peptidico

Subunità
50S
Eritromicina: si lega alla
subunità 50S e previene
la traslocazione sul
ribosoma
tRNA
mRNA

Tetracicline: interfe-
Subunità riscono con l'attacco
Streptomicina: modifica la del tRNA al complesso:
struttura della subunità 30S e 30S
mRNA-ribosoma.
causa delle distorsioni nella
catena del messaggero che non
può essere letto correttamente direzione dello scorrimento
del mRNA sul ribosoma
Cocchi Gram+ e Gram-, infezioni alle vie urinarie
Inibitori sintesi DNA
Rifampicina: si lega alla RNA-
polimerasi DNA dipendente ed inibisce
Chinole si lega alla subunità la sintesi di RNA
A della girasi batterica
inattivandola
girasi
Inibitori sintesi RNA DNA
DNA

Rifamicina. Interferisce con RNA

la fase di inizio della


Polimerasi
trascrizione, legandosi all’RNA
polimerasi batterica (che è
diversa dalle RNA polimerasi
eucariotiche; azione selettiva). Chinolone: interagisce
con la subunità A della gi-
rasi batterica

Inibitori della sintesi degli acidi nucleici


Antibiotici che agiscono come
antimetaboliti o per
antagonismo
competitivo
Sulfamidici
Trimethoprim
SULFAMIDICI e TRIMETOPRIM
Il sulfamidico agisce come analogo dell’acido p-
aminobenzoico, che, a sua volta, è parte dell’acido
folico

• La solfonillamide si sostituisce al PABA, precursore degli


acidi folici, acidi indispensabili per la biosintesi di nucleotidi
ed aminoacidi.
•Hanno azione batteriostatica con tossicità selettiva.
L’organismo utilizza gli acidi folici presenti nella dieta, mentre
i batteri li devono sintetizzare (ad eccezione degli
enterococchi che sono insensibili ai sulfamidici).
•efficacia limitata per l’insorgenza di ceppi batterici resistenti
• 5% dei pazienti ha effetti collaterali (risposte allergiche)
Il trimetoprim è analogo dell’acido diidrofolico. Esso esercita la sua
azione inibente legandosi all’enzima diidrofolato riduttasi (DHFR),
catalizzante la reazione che trasforma il diidrofolato in tetraidrofolato,
cofattore richiesto per la sintesi delle purine, della timina, e di alcuni
aminoacidi.
Il trimetoprim sinergizza con gli altri sulfamidici.
Schema riassuntivo del meccanismo d’azione dei principali farmaci
antibatterici
ANTIBIOTICO RESISTENZA

Uno stipite batterico è resistente ad un farmaco quando è in grado


di moltiplicarsi in presenza di concentrazioni del farmaco che
risultano inibitorie per la massima parte degli stipiti della stessa
specie o, operativamente, quando è in grado di moltiplicarsi in
presenza di concentrazioni del farmaco pari a quelle massime
raggiungibili nel corso dell’impiego terapeutico.

L’antibiotico resistenza è una proprietà geneticamente trasmissibile


del microrganismo. Essa può essere naturale oppure acquisita.
Impatto dell’antibiotico-resistenza
Pazienti che contraggono infezioni da ceppi resistenti (spesso
multiresistenti) hanno limitate opzioni terapeutiche.
maggiore durata nei ricoveri ospedalieri
fallimenti terapeutici
aumentati costi per il trattamento terapeutico (scelte di
farmaci più costosi e più tossici)

Gruppi maggiormente a rischio:


•popolazione infantile
•immunocompromessi
• pazienti che richiedono lunghe terapie
•generazioni future

L’antibiotico resistenza sta riducendo la possibilità di


trattare malattie una volta curabili
Resistenza naturale o intrinseca

• E’ una condizione di generale insensibilità ad un farmaco che


si estende a tutti gli stipiti di una data specie

• Al microrganismo può mancare la struttura su cui agisce


l’antibiotico, come avviene con i micoplasmi che sono privi
della parete cellulare e quindi insensibili alla penicillina

• La struttura della parete cellulare o la membrana


citoplasmatica di un microrganismo possono essere
impermeabili a un antibiotico (es. insensibilità dei batteri
gram negativi per la vancomicina)
Resistenza acquisita
Resistenza cromosomica o costitutiva :
•Costituisce solo il 10-15% di tutte le resistenze acquisite
•mutazioni spontanee che alterano la permeabilità cellulare
all’antibiotico o il sito bersaglio dell’antibiotico
• l’antibiotico esercita un’azione selettiva (seleziona i
mutanti resistenti inibendo le cellule sensibili)
resistenza trasmissibile solo alle cellule figlie (trasmissione
verticale)
Resistenza extracromosomica o trasmissibile
•Costituisce il 90% di tutte le resistenze (alta frequenza di
insorgenza)
•inattivazione dell’antibiotico ad opera di enzimi batterici portati da
plasmidi coniugativi
•può riguardare più antibiotici contemporaneamente (resistenza
multipla)
resistenza trasmissibile ad altre cellule anche di specie diverse
(trasmissione orizzontale attraverso lo scambio genetico)
Meccanismi di Resistenza

• Modificazione della permeabilità cellulare


diminuita permeabilità al farmaco o aumentata espulsione dalla
cellula batterica

• Produzione di enzimi inattivanti il farmaco

• Alterazione del bersaglio del farmaco


Ridotta permeabilità cellulare:

Ridotta permeabilità cellulare:


la penetrazione di un antibiotico può
essere ridotta da cambiamenti strutturali
negli involucri superficiali della cellula.
Nei Gram- la resistenza può essere
dovuta ad alterazione delle porine.
EUCAST
Dall’EUCAST
Antibiogramma : metodiche

 Brodo diluizione (macro e micro metodo)

 Agar diluizione

 Agar diffusione (Kirby Bauer )

 E Test

 Metodi automatizzati (Vitek)


INCUBARE OVERNIGTH
Interpretazione dei risultati
La preparazione delle card segue il seguente flusso operativo
 
2.5 ml di soluzione fisiologica (all’interno di provette) vengono addizionate di
germi fino ad ottenere un valore densitometrico pari a 0.5 Mc Farland;
a questo punto si posizionano le cards con il tubicino di aspirazione sull’apposito
supporto e si procedere all’inserimento nella camera di aspirazione, dove la
soluzione preparata verrà inoculata nei 45 pozzetti delle cards tramite un
sistema di canalicoli, una volta effettuata l’aspirazione le cards vengono sigillate
e caricate sul rotore di lettura del vitek.

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